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> Bibliografia Filippo Turati 1881-1926
I
documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati
pubblicati nel volume
Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)
a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00
1902
Agli
elettori e ai lettori
"Critica Sociale", a. XII, n. 1, 1 gennaio 1902, p.
1-3.
Posizione di Turati e di "Critica Sociale" sulle divisioni
interne al partito. L'interrogativo � se ci sia un solo o due
partiti socialisti; sul significato della rivoluzione come "la
riforma sociale via via conquistata dalle organizzate falangi dei
lavoratori". Ecco quindi un "programma di rude e indefesso
lavoro", perch� quella rivoluzione che � parola e non cosa,
"dispensa dal lavoro positivo e si appella al miracolo".
Dice inoltre Turati: "Questa intransigenza che si ostenta come
bandiera non solo ad occasione elettorale, ma quasi norma ed
impronta perenne a una frazione del partito dovremo indagare che
cosa sia".
"La Guerra" di Pompeo Bettini ed Ettore Albini. Agli
autori
"Critica Sociale", a. XII, n. 1, 1 gennaio 1902, p. 13-15.
Prefazione a I Vincitori (La Guerra), dramma in quattro atti di
Pompeo Bettini ed Ettore Albini, "un dramma che non ebbe solo
un notevole successo teatrale, ma sollev� vivissimo l'interesse e
le discussioni della critica. E meritatamente". "E' uno
sprazzo di vita, colto dallo spirito critico e selettore degli
autori nel caleidoscopio della vita villereccia contemporanea e
portato di peso sul palcoscenico".
Libert� assoluta di sciopero. Al "Corriere della
Sera"
"Critica Sociale", a. XII, n. 2, 16 gennaio 1902, p. 19.
Breve precisazione al "Corriere della Sera", che cita
un'affermazione di Turati a proposito dello sciopero generale e
dell'opportunit� o meno che venga regolamentato. Si sostiene
l'assoluta libert� di sciopero perch� lo sciopero � un diritto
essenziale.
La rivolta del ventre, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XII, n.4, 16 febbraio 1902, p. 49.
Il "ventre" si � espresso con le 142 schede bianche che
hanno fatto cadere il ministero nel segreto dell'urna: "sono la
rivolta bruta delle cupidigie inconfessabili contro un Gabinetto,
reo di non aver negato al proletariato italiano il diritto di
cittadinanza nella propria terra; la rivolta contro il Re colpevole
di non essersi arreso all'invito della fellonia".
La crisi e i ferrovieri, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n.4, 16 febbraio 1902, p.
49-51.
Origine della crisi governativa - dimissioni del Ministro dei Lavori
Pubblici - che va ricercata nella "gravissima e sempre pendente
questione dei ferrovieri". " ... non v'� problema pel
momento pi� delicato e che pi� di questo ponga in imminente
pericolo la vita del Gabinetto". Minaccia di sciopero e di
militarizzazione dei ferrovieri.
Empirismo politico, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n.5-6, 1-16 marzo 1902, p.
65-66.
Analisi del voto del gruppo socialista di sostegno al Governo:
"E' il trionfo dell'empirismo politico. E ben lo confessava il
Prampolini nel suo discorso quando prevedeva che, pel voto dato al
Ministero, i deputati socialisti dovrebbero affrontare il biasimo e
la sconfessione dei compagni".
Il Ministero delle strade ferrate, La Critica
"Critica Sociale", a. XII, n.5-6, 1-16 marzo 1902, p.
66-67.
Risposta ad uno scritto di Antonio Lomellino sull'esercizio di Stato
delle ferrovie: "� tempo che su tali questioni il personale
medesimo faccia udire la sua voce e il partito socialista si formi e
manifesti un'opinione concreta".
La spirale del 1� Maggio, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n. 9, 1 maggio 1902, p.
129-130.
"In Italia fu, per pi� anni, irosa e compressa protesta contro
la reazione. Ora, rasserenandosi l'orizzonte, il 1� Maggio riprende
anche da noi il carattere iniziale, eminentemente economico, vera
festa di lavoratori affratellati che ripensano il mal della passata
via, meditano le lezioni dell'esperienza e rinnovano propositi di un
lavoro pi� intenso e pi� positivo".
Sciopero parlamentare, Emilio Pincherle e La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n.10, 16 maggio 1902, p.
145-146.
Contro la tendenza dei deputati a disertare i lavori della Camera in
vista delle imminenti vacanze. Lo stato di equilibrio fra le parti
parlamentari, che ciascuno teme di turbare, conduce alla paralisi.
Responsabilit� del Governo "nella sistematica depressione
della funzione parlamentare" che rende sterile anche il diritto
di interpellanza.
La nostra ignoranza, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n.11, 1 giugno 1902, p.
161-163.
Consapevolezza della necessit� di "coltura e di volont�"
nel partito che deve rinnovarsi. "Noi viviamo nel passato �
troviamo ripetute sempre le stesse cantilene, ripetizione
encomiabile e meritoria, ma bisogna passare oltre".
Sempre in difesa della libert�
Discorso tenuto nella seconda tornata dell'11 giugno 1902, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 179-195.
"La politica dell'onorevole Giolitti non corre questo pericolo,
perch� dirizzoni non ne prende, n� buoni n� grami; ma va
incontro, cos�, al pericolo opposto, di rompersi in quello che i
Tedeschi chiamano Zig-zag-kurs, il camminare a sghembo, col rischio,
a furia di fare l'�cole buissonni�re e di infilare viottoli, che
la dritta via sia smarrita per modo da non potersi pi�
ritrovare".
Anche come opuscolo, La politica a zig-zag dell'on. Giolitti.
Discorso tenuto alla Camera dei Deputati il giorno 11 giugno 1902
(Dal resoconto steonografico), Milano, Uffici della "Critica
Sociale", 1902.
La crociata per i postelegrafonici
Discorso tenuto nella tornata del 17 giugno 1902, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 196-216.
Lungo ed articolato panorama delle condizioni di lavoro del
personale delle poste, dei telegrafi e dei telefoni della cui
Federazione Turati � presidente. "E' quindi tempo di elevarci
un po' al di sopra del particolarismo consueto a queste discussioni,
al disopra delle raccomandazioni minute fatte in favore di una
categoria o dell'altra del personale, e di affrontare il problema
sinteticamente, di mettere il dito profondamente nella piaga, di dir
tutto anche se debba spiacere".
Riunito poi in opuscolo dal titolo La politica postale-telegrafica e
il personale. Discorsi tenuti alla Camera dei Deputati il 17, 18 e
19 giugno 1902. (Dal resoconto stenografico)
Roma, Edizioni della "Critica Sociale" (tipografia della
Camera dei Deputati), 1902, p. 77.
L'istituzione dell'Ufficio del Lavoro
Discorso tenuto nella tornata del 21 giugno 1902, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 217-218.
Turati interviene a favore del disegno originario della composizione
del Consiglio dell'Ufficio del lavoro cos� come era stata proposta
e in seguito respinta dal Senato che "volle cancellare questa
prima nota moderna, introdotta nella nostra legislazione sociale,
questa prima nota di simpatia effettiva verso le classi lavoratrici
non addomesticate".
Per i ferrovieri
Discorso tenuto nella seconda tornata del 28 giugno 1902, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 219-225.
Turati interviene sulla proposta del disegno di legge del personale
delle ferrovie e sul miglioramento economico previsto dal Governo.
Conclude con queste parole: "i ferrovieri organizzati �
avanzando alla cosciente conquista dei loro diritti, aprono, state
certi, una breccia, per la quale passer� dietro a loro � tutto
quanto l'infinito esercito dei diseredati".
Per un "Annuario del socialismo italiano", con
Pietro Nurra
"Critica Sociale", a. XII, n. 13-14, 1 luglio 1902, p.
222-223.
Al consenso generico, espresso dopo la proposta dell'Annuario
("Critica Sociale" n. 11, 1901) non ha corrisposto
un'analoga e concreta collaborazione da parte delle componenti
organizzative del partito. Richiesta di un bilancio preventivo e di
un'ipotesi di finanziamento da effettuarsi attraverso la
prenotazione di copie da parte dei circoli.
Gli agenti dello Stato e le Camere del Lavoro
"Critica Sociale", a. XII, n. 15, 1 agosto 1902, p.
227-230.
"Insanabile antinomia fra socialismo e ... senso comune,
concetto che sopravvive diffuso nella borghesia! Per questi censori
lo sciopero - mezzo senza dubbio poderoso di difesa e di
organizzazione, ma mezzo primitivo, violento, pieno di danni e di
pericoli, e affatto transitorio nell'evoluzione proletaria,
inconcepibile poi a dirittura in un regime socialista - lo sciopero
per essi s'identifica col socialismo!". Ruolo e natura delle
Camere del Lavoro nell'evoluzione del socialismo in rapporto ai
diritti dei lavoratori.
Per il Congresso, la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n. 16, 16 agosto 1902, p.
241-244.
Congresso di Imola previsto per i giorni 6, 7 e 8 settembre. Tema
centrale del congresso saranno le "vessate questioni della
cosiddetta 'intransigenza' e della autonomia della tattica
elettorale. Sar� questo uno degli argomenti pi� agitati e
agitanti, come quello che riconnette alla famigerata questione delle
'due tendenze'".
Gli agenti dello Stato e i partiti reazionari
"Critica Sociale", a. XII, n. 16, 16 agosto 1902, p.
253-255.
Organizzazione solida e larga degli agenti delle poste e dei
telegrafi, degli agenti della finanza a Genova, ecc. ... "e
ogni giorno una schiera nuova fa capolino". Cosa pensano di
questo fenomeno i giornali dei partiti reazionari.
Le altre relazioni al Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n. 16, 16 agosto 1902, p.
267-268.
Ultime relazioni pervenute: Varazzani riferisce per la parte
economica; Andrea Costa per la politica ed il Gruppo parlamentare;
Alessandri per l'amministrativa; Cabrini e Canepa per la
legislazione sociale; Nofri per il problema ferroviario.
Un'occhiata alla nostra stampa, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XII, n. 16, 16 agosto 1902, p.
269-272.
Commenti e reazioni al Congresso di circa cinquanta giornali
socialisti "per trarne un oroscopo su la questione pi�
frivola, ma anche la pi� appassionante, che sar� agitata dal
Congresso: quella delle due (o pi�) pretese tendenze".
Sciopero generale a Firenze, (f.t.)
"Critica Sociale", a. XII, n. 17, 1 settembre 1902, p.
258-259.
Polemiche con il "Corriere della Sera" sullo sciopero di
Firenze e la presunta contraddizione fra l'atteggiamento di alcuni
Circoli e della Camera del Lavoro con le dichiarazioni "da noi
fatte, sia sulla nostra propaganda scritta ed orale, sia in una
recente intervista".
Dopo il Congresso. Al lavoro!, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XII, n. 18, 16 settembre 1902, p.
273-275.
"Il Congresso nazionale fu tutto quello che si vuole - tranne
ci� che noi paventammo. Fu, dal principio alla fine, il trionfo
della pi� assoluta sincerit�: questo il suo carattere saliente e
il suo indiscutibile titolo d'onore".
Emilio Zola
"Critica Sociale", a. XII, n. 19, 1 ottobre 1902, p.
289-291.
Necrologio di Emilio Zola che apre il numero della rivista.
"Anima pi� pura della Francia moderna, autore di
Germinal". "Emilio Zola non ci appartiene; potremo dire
che piuttosto noi abbiamo appartenuto a lui, perch� egli ci vide
dentro, e vide tutte le piaghe di questa gran tela ondeggiante di
Penelope, che � la vita quotidiana sociale".
Il sangue
"Critica Sociale", a. XII, n. 20, 16 ottobre 1902, p.
305-306.
Sui fatti di Giarratana (Sicilia). "Berra, Candela, Giarratana,
sempre una causa immediata, scioperanti e crumiri. Gente che vuol
vendere il lavoro e gente che vuol ricusarlo. Un ricatto reciproco.
Giudice improvvisato, fulmineo, il rozzo gendarme".
Fra Libri e Riviste, firmato (f.t.)
"Critica Sociale", a. XII, 1902, n. 20, 16 ottobre 1902,
p. 320.
Breve trafiletto sul saggio di Eugenio Bermani, impiegato nelle
ferrovie, Cantoniera in Maremma, pubblicato nella
"Lettura" diretta dal Giacosa: "Raccomandiamo fin
d'ora ai ferrovieri questo rosario delle loro tristezze, idealizzate
nell'arte".
Quando mi fermer�
"Critica Sociale", a. XII, n. 21, 1 novembre 1902, p.
321-322.
La "Perseveranza", "ansiosamente preoccupata del
nostro avvenire politico", contesta le posizioni di Turati sui
fatti di Giarratana in un articolo intitolato Quando si fermer� e
"attende che noi ci fermiamo su un punto stabile. Quando vi
fermerete?".
Per la libert� del suffragio e contro la legge del taglione
"Critica Sociale", a. XII, n. 22, 16 novembre 1902, p.
337-338.
Turati chiarisce la sua posizione in merito alla richiesta di
cancellazione dell'art. 22 della legge comunale sulla
ineleggibilit� di chi abbia subito una condanna per eccitamento
all'odio di classe e sull'art. 247 del Codice penale.
Misticismo socialista, in Le Leghe di resistenza e il
Partito Socialista, Milano, Editrice "Critica Sociale"
(tip. degli Operai), 1902, p. 39-47 [47]. Biblioteca della
"Critica Sociale". Estratto da "Critica
Sociale", n.24, 1901.
In difesa della donna. Canto sociale, con giudizio sull'autore di
Filippo Turati
Milano, tipografia-litografia. G. Abbiati, 1902, p. 14.
Polemica con Errico De Marinis
Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli
Operai), 1902, p. 36. Biblioteca di Critica Sociale.
Estratto da "Critica Sociale", a. XI, 1901, n. 21-22 e da
"Lotta di Classe", 2 novembre 1901.
Scritto da Turati con Claudio Treves.
Il Partito Socialista Italiano e le sue pretese
"tendenze". Intervista [di Turati] con un redattore di
un giornale borghese
Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli
Operai), 1902, p. 39. Biblioteca della Critica Sociale.
Intervista del dott. Ettore Zaniboni pubblicata sul
"Pungolo" di Napoli del 1� settembre. Scrive Turati nella
presentazione: "I giornali quotidiani, riassumendo o
riproducendo a spizzico una mia intervista col collega Dottor E.
Zaniboni, pubblicata nel "Pungolo" del 1� corrente, hanno
reso il mio pensiero qua e l� cos� monco, che talvolta pare
adulterato. Mi interessa (�) che esso appaia quale genuinamente fu
espresso nell'intervista. E per� la ristampo tale quale dal
giornale napoletano".
La politica a zig-zag dell'on. Giolitti. Discorso tenuto alla
Camera dei Deputati il giorno 11 giugno 1902 (Dal resoconto
steonografico), Milano, Uffici della "Critica Sociale",
1902, p. 42.
Pubblicazione del discorso, Sempre in difesa della libert�.
Prefazione a I Vincitori (La Guerra), di Pompeo
Bettini ed Ettore Albini, Milano, edizioni della Critica Sociale,
1902. Estratto da "Critica Sociale", "La Guerra"
di Pompeo Bettini ed Ettore Albini. Agli autori, n. 1, 1902, p.
13-15.
Variazioni
sul tema dell'articolo precedente, in Le Leghe di Resistenza
e il Partito Socialista, Milano, Editrice "Critica
Sociale" (tip. degli Operai), 1902, p. 11-23 [47]. Biblioteca
di "Critica Sociale".
Estratto da "Critica Sociale", n. 23, 1901, in risposta
all'articolo di Claudio Treves, Debbono le Camere del Lavoro
diventare socialiste?