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> Bibliografia Filippo Turati 1881-1926
I
documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati
pubblicati nel volume
Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)
a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00
1905
Poliziotti della civilt�, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 1, 1 gennaio 1905, p. 1-3.
I socialisti interrompono in aula la discussione del giorno 13
dicembre 1904 sulla Risposta alla Corona dell'on. Giolitti in merito
all'accusa "di una qualche responsabilit� nei disordini che in
pi� occasioni - massime quelle nello sciopero generale - turbarono
la pubblica quiete". "Voi non pensate - gli gridammo -
quello che dite. Voi non potete dimenticare che per tre o quattro
anni vi abbiamo fatto, gratuitamente, da poliziotti".
Una nuova rubrica
"Critica Sociale", a. XV, n. 1, 1 gennaio 1905, p. 10.
Si annuncia una nuova rubrica interna alla rivista: "Cronaca
Sociale". "L'idea � quella di riassumere ed illustrare,
colla pi� succosa brevit�, ma anche colla maggior possibile
completezza, i fatti di maggior rilievo che in Italia ed all'estero
rientrano nel quadro del socialismo positivo o d'azione".
I ferrovieri e il Governo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 4, 16 febbraio 1905, p.
49-52.
Rinnovo del contratto collettivo dei ferrovieri. Si sottolinea un
peggioramento nel clima dei rapporti fra Governo - Ministero dei
Lavori Pubblici - e la Commissione sindacale incaricata delle
trattative. Differenze con l'analoga situazione del 1902, dove le
rappresentanze dei ferrovieri furono ammesse a trattare e a
discutere e non ad essere ignorate. Questo "dice eloquentemente
tutta la differenza che corre fra quello e l'attuale momento
politico, in rapporto alle rivendicazioni dei lavoratori".
Marted� grasso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 5, 1 marzo 1905, p. 65-66.
Incarico di Governo affidato ad Alessandro Fortis. Viene designato
"a rafforzare l'incarnazione parlamentare pi� spiccata
dell'antico moto italico: inertia sapientia" che significa che
"ogni migliore soluzione consiste nel rinvio". L'articolo
esprime poca fiducia nel Governo Fortis che ha come filosofia di
vita quella degli "adattamenti spontanei, la fiducia infinita e
serena nelle cose, che fanno da s� e - pur di non forzarle e di non
attraversarle - da s� fanno bene". Si esclude qualsiasi
possibilit� di riforme.
A successione aperta, Ivanoe Bonomi e La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 6, 16 marzo 1905, p. 81-83.
Analisi delle diverse posizioni che frazionano il Parlamento "e
fra cui � destino che s'impegni oggi la battaglia le forze sono
quelle: democratica, conservatrice e la conservatrice-monarchica.
"Se dunque nell'imminente giostra parlamentare, per le
dichiarazioni del Governo e dei vari pretendenti alla successione,
per la natura delle mozioni presentate, il Gruppo Socialista fosse
costretto ... a confondere i suoi voti con i voti dei conservatori,
ci� non avverrebbe a cuor leggero, ma per una di quelle necessit�
che un partito deve talvolta subire, anche suo malgrado, in omaggio
ad proprio carattere e alle ragioni pi� profonde della propria
esistenza".
Il Libro come strumento di redenzione sociale. (Proemio
all'articolo che segue)
"Critica Sociale", a. XV, n. 7, 1 aprile 1905, p. 101-102.
"Le Biblioteche Popolari sono uno dei vecchi dada 'riformisti'
di chi dirige questa Rivista". Il libro � considerato una
potenza "come educatore, come consolatore, come tonico dello
spirito umano e ancora, si sottolinea la stretta unione fra
socialismo, il libro ed educazione delle masse: "all'amore
delle Biblioteche Popolari noi siamo venuti dalla politica e
soprattutto per motivi politici. Vi siamo venuti proprio dal
socialismo".
Preludio a Ettore Fabietti, Le Biblioteche per il popolo: il primo
anno del Consorzio milanese per le Biblioteche popolari. Anche in
opuscolo: Le Biblioteche del Popolo (Il primo anno del Consorzio
milanese per le Biblioteche Popolari), Milano, Tipografia degli
Operai, [1905].
Mentre si � in tempo ancora, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 8, 16 aprile 1905, p.
113-115.
Sullo sciopero dei ferrovieri che si sta concludendo. Condanna dei
metodi di lotta e confronto con le analoghe battaglie sindacali
combattute nel biennio 1901-1902. "Seconda prova, e la pi�
decisiva - la vera prova del fuoco - di quella tattica cosidetta
rivoluzionaria".
Il guazzabuglio giuridico
"Critica Sociale", a. XV, n. 8, 16 aprile 1905, p.
115-116.
Scarsa chiarezza della legge sulla ferrovia e in particolare degli
articoli 17 e 24, riguardo al significato di "pubblico
ufficiale".
Pi� in alto!, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XV, n. 9, 1 maggio 1905, p. 129-130.
Considerazioni e aspettative del Primo Maggio 1905: "Noi
vorremmo che questo 1� Maggio in Italia - scambio di rimasticare
per la quindicesima volta le formule del Congresso di Parigi - si
consacrasse da tutti - operai, socialisti, organizzatori - a un
severo esame di coscienza sulle cause del disagio onde soffriamo,
della sosta, anzi del rinculo che il movimento proletario ha
sofferto fra noi".
Per la ragione, contro la violenza
"Critica Sociale", a. XV, n. 9, 1 maggio 1905, p. 130-131.
L'arbitrato ed il contratto collettivo sono considerati l'unico
mezzo ragionevole ed efficace soprattutto per risolvere senza
violenze la questione complessa del trattamento del personale dei
servizi pubblici.
Idee fossili, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 10, 16 maggio 1905, p.
145-147.
Confronto fra le diverse posizioni dei partiti sull'arbitrato. La
proposta dell'arbitrato "per dirimere le controversie
collettive fra imprenditori e lavoratori di servizi pubblici"
trova le stesse ostilit� sia nel partito dei rivoluzionari che in
quello dei conservatori. L'arbitrato � considerato uno strumento
educatore "di tanto superiore ai rozzi arnesi fin qui
immaginati da conservatori e da rivoluzionari per risolvere le
questioni del lavoro, di quanto una macchina moderna � superiore
all'ascia di selce del selvaggio".
Per le Biblioteche Popolari
Discorso tenuto nella seconda tornata del 22 maggio 1905, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 369-371.
Molto attento al tema dell'educazione popolare, Turati inizia la sua
opera di parlamentare a favore delle biblioteche popolari. Nello
specifico chiede che venga aumentato il capitolo di spesa per
estendere a livello nazionale l'esperimento di Milano nella
diffusione dei libri e della lettura.
Compiti, funzioni e vantaggi dell'organizzazione dei
postelegrafonici
Discorso tenuto nelle tornate del 1� e 2 giugno 1905, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume primo, p. 372-404.
Discorso di Turati sul bilancio del Ministero delle poste e
telegrafi contro il livellamento dei salari dei dipendenti pubblici
verso il minimo in nome della garanzia del lavoro e "col
pretesto che hanno la mesata magra ma sicura e che c'� al mondo chi
sta peggio di loro".
Malcontenti e dissidi fra i postali
Discorso tenuto nella prima tornata del 21 giugno 1905, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume primo, pp.405-411.
Turati interviene sul nuovo disegno di legge che prevede il
miglioramento della condizione economica degli assistenti, che ha
creato tra il personale proteste e reclami perch� "manca del
tutto la proporzione fra lo scopo propostosi e i mezzi che si
adottano per conseguirlo".
La battaglia imminente, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XV, n. 14-15, 1 agosto 1905, p.
209-210.
"Mentre questi fogli si assoggettano ai torchi, la Camera
riapre i suoi battenti per discutere la questione grossa - grossa di
milioni, di contese e di dubbi - delle liquidazioni e delle
convenzioni ferroviarie".
Come disponemmo di due legati (Anderloni e Mattia)
"Critica Sociale", a. XV, n. 14-15, 1 agosto 1905, p.
214-215.
Chiarimenti su come sono stati utilizzati i due legati affidati a
Turati da Carlo Anderloni ed Edoardo Mattia (anche in "Critica
Sociale", n. 1, 1896). Carlo Anderloni moriva a Milano nel
marzo 1904: "fervido, modesto, operoso, intelligentissimo - e
legava a me mille lire perch� ne disponessi, a favore delle idee
comuni, nel modo a me paresse migliore". Il legato va alla
rivista "Azione Socialista" di Roma. Il legato Edoardo
Mattia viene utilizzato per indire un premio annuale al migliore
opuscolo di propaganda.
[Postilla]
"Critica Sociale", a. XV, n. 14-15, 1 agosto 1905, p.
210-214.
Lettera a Turati di Antonio Graziadei dal titolo, Sindacalismo
Riformista?, a chiarimento dell'articolo pubblicato nel numero
precedente sempre da Antonio Graziadei, Sindacalismo, Riformismo,
Rivoluzionarismo.
Ripresa d'armi
"Critica Sociale", a. XV, n. 16, 16 agosto 1905, p.
241-242.
Ostruzionismo socialista al progetto governativo delle nuove
convenzioni ferroviarie. Ostruzionismo socialista e "ripresa
vigorosa di azione del Gruppo socialista alla Camera che ha
determinato la sconfitta del Ministero e ha seppellite le
transazioni ferroviarie, quali ci venivano proposte".
Politica di partito e politica di classe. Prosegue la polemica
sul sindacalismo ... riformista
"Critica Sociale", a. XV, n. 16, 16 agosto 1905, p.
244-248.
Una nuova replica di Antonio Graziadei a Turati sul significato di
sindacalismo riformista. Dice Turati: "Il partito socialista
non � altro se non la classe proletaria - o una parte di essa - che
ha acquistata coscienza del suo stato e si � convinta che la sua
emancipazione si raggiunge per le vie del socialismo".
La strada: a proposito dei fatti di Sicilia
"Critica Sociale", a. XV, n. 17, 1 settembre 1905, p.
257-261.
Necessit� di delineare la strada che il partito socialista deve
intraprendere per intervenire nelle riforme a quattro anni dal
cambiamento radicale nella situazione politica italiana. "Una
triste constatazione: per la Sicilia e per il mezzogiorno nulla han
fatto, di quanto potevano fare, la democrazia italiana e il partito
socialista. Noi abbiamo perduto questi 4 anni in clamori e
chiacchere".
[Postilla], F.T.
"Critica Sociale", a. XV, n. 17, 1 settembre 1905, p.
264-265.
Breve nota di Turati ad una lettera dell'avvocato A.
Guarnieri-Ventimiglia, La maggioranza legale nel verdetto dei
giurati, "circa il valore giuridico del dubbio morale nel
verdetto della giuria".
Per la riforma tributaria. Il dovere dei socialisti e della
democrazia, La Critica e Ivanoe Bonomi.
"Critica Sociale", a. XV, n. 18, 16 settembre 1905, p.
273-274.
Nel numero precedente (n. 17, 1905) viene delineata la
"strada" della necessit� delle riforme. Adesso bisogna
percorrerla perch� "non temiamo di andare errati affermando
che la questione della riforma tributaria � tornata al primo piano
del quadro della politica italiana".
I servizi pubblici
"Critica Sociale", a. XV, n. 20, 16 ottobre 1905, p.
305-306.
"Mentre noi farnetichiamo di riforme e ci accordiamo su quelle
che siano da preferire e sul modo migliore di conquistarle e
foggiarle, (...) il presente Stato italiano, se � stitico nelle
novit�, in compenso lavora a ridurre in isfacelo quel tanto di
servizi pubblici che sono in sua mano".
Partiti e accordi
"Critica Sociale", a. XV, n. 20, 16 ottobre 1905, p.
314-316.
Lettera all'on. Turati del sacerdote Romolo Murri, direttore della
"Coltura sociale" e "leader del giovane partito
democratico-cristiano", sul significato della democrazia
sociale e cristiana.
La fine di un mondo
"Critica Sociale", a. XV, n. 21, 1 novembre 1905, p.
321.
Rivoluzione russa. "E lo sperimento di Russia � gravido di
ammonimenti per i Governi e le borghesie di tutti i paesi. Esso ci
dice come - quando i fatti siano maturi e la coscienza delle plebi
sia veramente assurta alla comprensione precisa del dovere storico
che loro incombe - (...) l'incrociarsi delle braccia proletarie celi
in s� una virt� inespugnabile di trionfo della giustizia e di
rinnovamento delle sorti del mondo".
Per trovare una via d'uscita
"Critica Sociale", a. XV, n. 22-23, 1 dicembre 1905,
p. 336-339.
Ordine del giorno dei Gruppi Socialisti Milanesi che adotta alla
quasi unanimit� lo strumento del suffragio universale
"semplice, diretto e segreto", come prima rivendicazione
del programma minimo del partito socialista.
Sempre sangue!
Discorso tenuto nelle tornate dell'11 e 12 dicembre 1905, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, pp.412-430.
Eccidio di Grammichele (Catania) dove, in un comizio degenerato in
protesta contro la Giunta comunale, le forze dell'ordine sparano
sulla folla uccidendo quattordici persone fra cui una donna e un
bambino, e ferendone circa un centinaio.
Anno Nuovo
"Critica Sociale", a. XV, n. 24, 16 dicembre 1905, p.
369-370.
Denuncia della miseria morale della presente vita politica e
parlamentare italiana. Critiche a Giovanni Giolitti e al suo motto:
N� reazione, n� rivoluzione: "Una tale maggioranza non ha
programma, non ha fisionomia, non ha carattere; essa non solo non
pu� averne, ma deve non averne. E' l'abdicazione delle idee, ossia
degli interessi generali, siano pure di una classe, di un ceto, di
una categoria, sull'altare degli interessi personali, in perpetua
acquiescenza e connivenza reciproca: � il trust degli appettiti e
la Cooperativa pel traffico delle influenze e dei favori".
Il bilancio postale e la questione telefonica. Discorsi
pronunziati alla Camera dei Deputati nei giorni 1, 2 e 21 giugno
1905 (Dopo il Congresso Nazionale della Federazione Postelegrafica)
Milano, Uffici dell'Unione Postale-Telegrafica, 1905, p. 93.
Armando Aspettati, Le stragi di Pietroburgo, con uno scritto di
Filippo Turati sul martirio di Sofia Perowskaja, Firenze, G.
Nerbini editore (tip. Campolini e Serieri), 1905, p. 63.
Preludio a Ettore Fabietti, Le Biblioteche del Popolo (Il
primo anno del Consorzio milanese per le Biblioteche Popolari),
Milano, Tipografia degli Operai, [1905], p. 61. Biblioteca di
"Critica Sociale".
Estratto da Critica Sociale", n. 7, 1905, p. 101-102; Il Libro
come strumento di redenzione sociale. (Proemio all'articolo che
segue).