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Indice > Bibliografia Filippo Turati 1881-1926 

I documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati pubblicati nel volume 

Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)

a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00


1908


Il Ministro borghese della difesa nazionale
, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 1-3.
"Da troppo tempo il Parlamento italiano, e di riflesso il Paese, lamentano l'assenza di una vera e propria politica militare". Turati spiega perch� c'� necessit� di una riforma di ampia portata e che non basta un "ministro della guerra borghese" al Ministero, come ha fatto Giovanni Giolitti, per cambiare veramente le cose.


Per una legge di sincerit�. La riforma della legge penale sulla diffamazione e il progetto Zerboglio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 3-4.
Riforma della legge sui reati di diffamazione. Testo del disegno di legge e proposta di convocare a Roma un Congresso generale della stampa italiana.


Ricorsi teorici manchesteriani. Ultima replica a Ettore Marchioli per la libert� del lavoro
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 7-10.
Articolo di replica di Angelo Crespi a Ettore Marchioli sul tema della libera prestazione d'opera, cui fa seguito un chiarimento a firma La Critica. "La teorica che difende la libert� del krumiraggio in nome di quell'astrazione che � la maggiore ricchezza sociale (�), non � in fondo, che del puro manchesterianismo, oppugnatore di ogni intervenzionismo dello Stato fra capitale e lavoro".


La menzogna parlamentare. A proposito del disegno di legge per l'indennit� dei deputati, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 17-20.
Francesco Nitti scrive al "Corriere della Sera" contro la proposta di indennit� parlamentare ai deputati. Presa di posizione contraria della "Critica Sociale" .


"Il pi� grande blocco", La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p. 33-35.
Analisi della possibilit� di una politica dei blocchi in Italia. Due sono le considerazioni di Turati: la prima, che "� passata l'et� dei miracoli" e sono cambiate le condizioni politiche in cui questa pratica venne applicata nel 1900; la seconda � che una vera politica dei blocchi "vuol essere fatta sul serio" e quindi con il massimo rispetto degli impegni che il blocco stesso si assume.


Ancora per la riforma della diffamazione. (Nell'imminenza del Congresso)
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p. 35-37.
Vetrina delle idee e del dibattito che si � aperto dopo l'articolo sulla riforma del reato di diffamazione e in previsione del prossimo Congresso dei giornalisti di Roma.


Mezzi termini, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p. 49-50.
Stagnazione della vivacit� politica alla Camera italiana, diventata un "divertente escamotage" d'ogni problema, "un trastullo vero e proprio da giocolieri di piazza". A proposito delle due ultime discussioni alla Camera sulla politica coloniale e sull'insegnamento religioso. "Ci� che ci rattrista, in tutto questo spettacolo, � la miseria morale".


Pregiudizi e pregiudiziali, La C. S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p. 50-52.
Postilla ad un articolo del prof. G. A. Andriulli a proposito delle teorie sul socialismo operaio, quale si viene delineando oggi in Italia, a confronto con quelle del radicalismo.


Il riposo festivo e i tabaccai
Discorso tenuto nella tornata del 20 febbraio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 672-676.
Turati interroga i Ministeri delle finanze e di agricoltura, industria e commercio su come intendano conciliare il riposo festivo, previsto dalla legge, con la concessione ai rivenditori di generi di privativa di poter tenere aperto l'esercizio nella giornata di domenica.


Per il carattere laico della scuola elementare
Discorso tenuto nelle tornate del 26 e 27 febbraio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 677-687.
La Camera respinge la mozione presentata dall'onorevole Bissolati e da altri sul carattere laico della scuola elementare. Turati interviene per ribadire la laicit� dello Stato.


La politica del "sottomano", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 5, 1 marzo 1908, p. 65-67.
Polemiche parlamentari sulla maggioranza. Voto sull'insegnamento religioso: "La questione religiosa non fu, come suol essere, che l'ombra che consentiva l'unione del 'grande partito liberale costituzionale' contro l'Estrema Sinistra". Il Parlamento � definito come "il regno del compromesso codardo".


Sulle critiche di un funzionario al suo ministero
Discorso tenuto nella tornata del 10 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 688-690.
Difesa di un funzionario allontanato dal Ministero per l'istruzione pubblica per aver criticato l'operato del Ministro.


E' morto Edmondo De Amicis
Discorso tenuto nella tornata dell'11 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 691-692.
Necrologio alla Camera per la scomparsa di Edmondo De Amicis. Dice Turati: "L'opera sua vive e vivr� a lungo nella ammirazione e nell'animo e nel cuore di tutti. � Certo � che cotesta profonda bont�, irradiata di intelligenza, fu come una testimonianza, che egli apport� alla storia, di una delle pi� splendide qualit� della nostra stirpe".


Il monumento che gli dobbiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 6, 16 marzo 1908, p. 82-83.
Necrologio di Edmondo De Amicis a due settimane dalla morte. "Lodiamo l'uomo, che fu modesto, per la modestia sua, e un briciolo di vanit� � tra i moventi che ci spingono alla lode. Esaltiamo, additiamo altrui esempio chi fu, sopra tutti, operoso, e vorremmo farlo senza molta fatica. Cos� come il socialismo fior� nel pensiero e dal pensiero di Edmondo De Amicis: che fu nostro, e rimase di tutti".


Sui rapporti ferroviari tra la Lombardia e il Piemonte
Discorso tenuto nella tornata del 23 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 693-695.
Interrogazione di Turati sullo stato dei collegamenti ferroviari fra Lombardia e Piemonte.


Problemi di organizzazione postale
Discorso tenuto nella tornata del 27 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 696-701.
Intervento di Turati nella discussione sul bilancio delle poste e dei telegrafi sulla necessit� di aumentare il capitolo destinato al pagamento degli stipendi, ma anche per ribadire che in generale il problema risiede nella questione dell'ordinamento.


Il proletariato contro se stesso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 7, 1 aprile 1908, p. 97-99.
La rissa scoppiata a Roma tra popolani e forza pubblica offre l'occasione per parlare di socialismo e sollevazioni popolari. "La causa del socialismo e del proletariato non ha maggiore, o almeno pi� evidenti e immediati nemici, dei socialisti e dei proletari medesimi. Non � lotta di classe quello che si risolve - dove le libert� sono garantite - in schermaglie con la polizia".


Un eccidio a Roma
Discorso tenuto nella tornata del 3 aprile 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 702-707.
A Roma, in occasione dei funerali dell'operaio Cesare Pianucci, morto a causa di un incidente sul lavoro, scoppiano gravi disordini che le forze dell'ordine tentano di sedare con l'uso delle armi provocando tre morti e numerosi feriti. Conseguente sciopero generale di due giorni e agitazioni in molte citt� italiane. A Turati viene affidato il compito, da parte del gruppo socialista, di interrogare il Governo a tale proposito. "Non � lotta di classe quella che si risolve - dove le elementari libert� sono garantite - in schermaglie con la polizia. � Noi chiediamo soltanto che il proletariato italiano torni alfine alla lotta di classe, che ha abbandonato, e che anche in Italia il socialismo cominci".


Contro gli eccidi proletari e per il socialismo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 8, 16 aprile 1908, p. 113-115.
Reazioni all'articolo Il proletariato contro se stesso sia da parte dei reazionari - "di proclamarci confessi delle pi� orrende peccata", che dai sindacalisti rivoluzionari "di denunciarci, una volta di pi�, arnesi rinnegati di polizia che consegnano il popolo, dopo le revolverate dei pretoriani, alle vendette dei Procuratori del Re". "Le due accuse - siamo immunizzati - ci lasciano perfettamente tranquilli". Contro le sterili proteste e per l'attiva partecipazione alla politica positiva del Paese. Si asserisce che l'educazione � figlia dell'azione.


La leva elettorale. Da questo al futuro 1� Maggio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 9, 1 maggio 1908, p. 129-131.
"L'idea del suffragio universale tratto tratto rif� capolino nei nostri giornali". Afferma Turati: "Con tutto ci�, io non mi pronuncio ora (la mia tesi non ne ha bisogno), n� pro, n� contro il suffragio universale. Spiego unicamente le ragioni per le quali questa propaganda non fa gran passi". Turati fa la proposta di un "termine medio" e cio� la leva elettorale come riforma, "assai modesta, ma riforma da porre fra le condizioni essenziali di un eventuale blocco anticonservatore per i non lontani Comizi politici." Da questo al futuro Primo Maggio propone di dedicarsi "a colorirne il piano, a propagarne il convincimento ed a maturarne l'effettuazione".


Per la verit� e pel socialismo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p. 145-148.
Ettore Ciccotti scrive a Turati per conoscere la sua posizione all'interno del partito. Risposte da La Critica. Dibattito su Educare, lettera-articolo di Ciccotti pubblicata sull'"Avanti!" del 19 maggio e ripresa da Turati nell'articolo apparso sul numero 8 della rivista Contro gli eccidi proletari e per il socialismo per definirlo come un "documento sintomatico a questo riguardo" e criticandolo come esempio e "sforzo" prodotto per "disviarlo dalla meta".


Il Partito Socialista e le elezioni amministrative in Milano, La Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p. 155.
"Critica Sociale" apre la rivista a contributi pragmatici in vista delle prossime elezioni comunali e provinciali. Breve premessa all'articolo di Alessandro Schiavi, Il Partito Socialista e le elezioni amministrative in Milano, dove si afferma: "Non pi� alleanza con partiti, per vaghe ragioni di partito: ma programma di cose concrete sul quale diverranno naturalmente alleati coloro che le vogliano, e le vogliano con uguale fermezza e nel medesimo modo".


In difesa degli emigranti
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 708-709.
Turati interviene a proposito dei tempi di presentazione del disegno di legge sull'emigrazione: "io vorrei pregare caldamente la Commissione, che esamina il disegno di legge sull'emigrazione, di voler affrettare la sua relazione e presentarla prima dell'autunno", per alleviare le condizioni dell'emigrazione che "sono rese, per la crisi economica, pi� difficili di quello che non fossero ieri".


Per i pasticcieri di Napoli
Discorso tenuto nella tornata del 22 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 710-711.
Turati interroga sull'applicazione della legge a Napoli sul riposo domenicale dei pasticcieri - "non si capisce perch� il pasticcino debba avere diritti sovrani, al disopra del pane" - e sul fatto che non venga rispettata per sottrarsi alla legge del riposo.


Un grande dibattito sul miglioramento economico degli impiegati
Discorso tenuto nella tornata del 28 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 712-736.
Turati presenta un ordine del giorno in occasione della discussione del disegno di legge sull'ordinamento degli impiegati civili. L'oratore si rammarica perch� "una legge di cos� grande importanza, che riflette interessi di cos� numerose categorie di personale, che riguarda tutto quanto l'andamento dei nostri servizi" non susciti nella Camera la giusta attenzione. Turati, unico iscritto a parlare, traccia un ampio quadro del problema, che "ci tormenta da circa mezzo secolo e le cui soluzioni sono in continuo divenire", per svolgere una discussione che, come dice, serve "a segnare un indirizzo, a preparare addentellati a riforme future, anche se non riescano a far trionfare immediatamente emendamenti concreti".


Le grandi minaccie, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 11, 1 giugno 1908, p. 161-162.
Situazione politica italiana e analisi del comportamento di Giovanni Giolitti: "E' generale ed antica la taccia all'on. Giolitti di ministro addormentatore. Ma l'accusa � soprattutto un comodo alibi alla mancanza di combattitivit� di partiti e di uomini, contro i quali nulla avrebbero potuto i narcotici dell'on. Giolitti se essi non si fossero prestati ad assorbirli".


Ancora per gli esercenti delle privative
Discorso tenuto nella prima tornata del 22 giugno 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 737-742.
Intervento di Turati nella discussione sul disegno di legge "Modificazioni alla legge 22 luglio 1906, n. 543 sulle rivendite di privative di sali e tabacchi", soprattutto in difesa degli esercizi dei piccoli paesi.


Dal Parlamento al Paese, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 13, 1 luglio 1908, p. 193-194.
Chiusura della Camera fra polemiche per l'approvazione della legge opportunamente "chiamata dello sbafo, perch� codifica, sia pure con qualche attenuazione, il regime degli abusi e dei favoritismi che minaccia, ben pi� delle richieste dei ferrovieri, il buon andamento delle ferrovie dello Stato".


Quel che insegna uno sciopero che non esiste, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 14, 16 luglio 1908, p. 209-211.
Analisi dello sciopero nelle campagne parmensi: "Ma fu necessario che lo sciopero si protraesse per tre mesi, tra dolori e sacrifici infiniti, e che la Commissione riformista scoprisse, dopo le fughe degli eroici capitani, che lo sciopero, di cui si continua a preconizzare la vittoria immancabile, non solo � interamente fallito, ma che esso in realt� non esiste, che esso � diventato un trucco di speculatori".


In vista del Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p. 225.
Congresso Nazionale tenutosi a Firenze dal 19 al 22 settembre. Iniziano a delinearsi le prime indiscrezioni, le interviste e le analisi sulle posizioni all'interno del partito. La rivista si pone su un piano di concretezza: "Basta di discussioni, nelle nuvole, sulle tendenze, su quel che si dovrebbe e sul come. Non v'� pi� nulla da aggiungere che non sia risaputo. Oggi si tratta di fare." "Queste cose, in quest'ora della storia, sono il socialismo che diventa, ossia il riformismo, e sono la democrazia. Chi le vuole, e suda per averle, � bell'� entrato nel blocco. Gli altri son fuori."


Possono i socialisti cristiani iscriversi nel nostro partito? Firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p. 227-228.
La domanda � se "possono i socialisti cristiani militare in un partito, il quale, pur attraverso alle profonde modificazioni tattiche, � nei suoi presupposti marxista?". In una lettera, G.N. scrive a Turati a questo proposito. "Critica Sociale" postilla: "Questi dubbi consigliano una benevole sfiducia e un'attesa prudente. Noi non siamo per respingere, n� per accogliere. Il nostro avviso, che G.N. ci chiede, � � la quarantena. E noi in astratto - come opinione o previsione - possiamo anche consentire. Ma, (�) - e se fosse?".


Fra le varie opinioni
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p. 248-251.
Turati cede ad Anna Kuliscioff la firma dell'articolo editoriale: "Mi svesto della zimarra solenne del 'noi', abbandono il pennacchio collettivo di 'Critica Sociale' e non lo fo n� per modestia, n� per presunzione. Gli � che mi capita un accidente, al quale non sono avezzo e pel quale mi sento mal adatto e come a disagio: quello di trovarmi nel mezzo fra le varie opinioni". Si infervora la polemica intorno al Congresso, la polemica sulla tattica "� un tema che primeggia, che tiene campo quasi da solo".



(Postscriptum per lo scrutinio plurinominale), firmato F. T.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p. 250-251.
A proposito dello scrutinio di lista provinciale o regionale, che sembra ormai candidato ad entrare nel programma immediato dei socialisti.


Blocco e non pi� blocco, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 17, 1 settembre 1908, p. 257-259.
Esame delle posizioni sulla politica del blocchi: "La situazione che consigli� i blocchi generici del 1900 � profondamente mutata, tutto � mutato in Italia: spirito del governo, opinione pubblica, i partiti e la democrazia stessa".


Partendo per Firenze. Fra due congressi, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 17, 1 settembre 1908, p. 273.
Fra il Congresso Operaio di Modena e quello socialista di Firenze: intermezzo tra l'illusione che il primo potesse essere "la prova generale" del secondo. L'unico legame deriva dal fatto che gli sforzi della Confederazione e quelli del partito sono concentrati "contro un avversario comune: il sindacalismo rivoluzionario".


L'ordine del giorno al quale aderiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 18, 16 settembre 1908, p. 275-276.
Pubblicazione dell'ordine del giorno che dichiara incompatibili i principi e i metodi del Partito socialista italiano con la dottrina e la pratica del sindacalismo rivoluzionario".


La vittoria delle cose, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 19, 1 ottobre 1908, p. 289-292.
Conclusione del Congresso di Firenze e vittoria del socialismo inteso come prova di sincerit� e di maturit� promettenti per l'avvenire. Pubblicazione degli ordini del giorno approvati.


Si deve convocare la Camera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 20, 16 ottobre 1908, p. 305-306.
Invito dei Gruppi socialisti milanesi a fare richiesta di convocazione del Parlamento prima della Conferenza internazionale, nel corso della quale "sarebbe assurdo e criminoso che la rappresentanza dell'Italia fosse affidata a uomini vincolati da precedenti compromessi o da acquiescenze colpevoli".


Il riformismo alla prova, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p. 321-322.
"Il Governo rinuncia a lanciare al paese la grande sfida, di cui pareva concepisse il pensiero, di sottrarre la politica estera alla discussione parlamentare". Criticit� della situazione politica internazionale dopo l'annessione austriaca della Bosnia, il mancato rispetto del trattato di Berlino, le sorti della Turchia costituzionale e quelle dei nostri interessi in Oriente e nell'Adriatico sono temi di altissimo interesse "che solo la miopia congenita potrebbe trascurare, anche dall'esclusivo punto di vista proletario". Pericolosit� di un aumento delle spese militari.


L'asino al mercato, La Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p. 324.
Risposte alle critiche mosse dall'articolo di "Tre X", La politica estera dell'Italia. Di fronte alle critiche fatte precedentemente alla rivista di intervenire in modo troppo 'invadente' negli articoli pubblicati, "la Critica in questo caso conduce l'asino al mercato nel modo che, dopo tutto, ci sembra pi� razionale: montandogli in groppa tutti e due, noi e il figliolo". Premessa che apre alla risposta affidata dalla rivista al dottor Angelo Vivante che scrive da Trieste, L'internazionale ha fatto bancarotta. (Polemiche socialiste balcaniche) e che prosegue con l'articolo di Ernesto Teodoro Moneta, Contro la pace ad ogni patto.


Gli agenti dello Stato alla prova!
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p. 337-339.
Destituzione del dott. Antonino Campanozzi, accusato di 'manifestazione collettiva' e discussione sulla legge sul nuovo stato giuridico degli statali, definita "legge capestro".


Al convegno della Biblioteche Popolari, Noi
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p. 339-340.
Dal 6 al 9 dicembre si tiene a Roma il primo Congresso nazionale delle Biblioteche popolari sostenuto da Turati gi� propugnatore delle Biblioteche popolari nella citt� di Milano. Questo felice esperimento e i "meravigliosi risultati" incoraggiano la diffusione della cultura nel proletariato, nonch� la creazione di una vasta coscienza civile. Al Congresso di Roma si parler� di una Federazione italiana delle biblioteche popolari "intese a stimolare il sorgere, a sorreggerne i primi passi, ad agevolare l'esistenza con ogni sorta di aiuti". Estensione nazionale dell'esperimento milanese.


In vista del nuovo anno
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 24, 16 dicembre 1908, p. 369-370.
Programmi e progetti per il 1909: "Il nuovo anno dovr� essere, per noi, anno di semina abbondante e di coltura intensiva - preparatrice di raccolti". "Noi ripigliamo dunque - non stanchi, non sfiduciati - il nostro cammino. Diciott'anni di questa Rassegna stanno garanti per noi. Il divenire socialista � cosa grandissima, queste pagine le disperde il vento. Ma noi sappiamo che esse furono, disperse, buona semente. E insisteremo nel solco".


Il "Caso Campanozzi"
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 743-772.
Interrogazione di Turati sul caso di Antonino Campanozzi, impiegato postale, licenziato a seguito della sua relazione al congresso dei postelegrafonici sullo stato del servizio postale e telegrafico.

� Fondazione di Studi Storici "Filippo Turati"
Gestione e grafica: Andrea Silei - Gianni Silei