Indice
> Bibliografia Filippo Turati 1881-1926
I
documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati
pubblicati nel volume
Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)
a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00
1909
Lutto di Patria, lutto di famiglia forse!, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 1, 1 gennaio 1909, p. 1.
Editoriale in forma di necrologio per commemorare "i numerosi
nostri amici e delle nostre ideali battaglie che vivevano nelle
citt� devastate dal terremoto, in quella ammaliatrice Messina,
ridotta un cimitero di cose e di uomini". Polemiche sui ritardi
e sull'inefficienza dei soccorsi alle popolazioni terremotate.
Nuovo anno, nuova vita. Agli amici, ai Circoli socialisti, alle
organizzazioni proletarie
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p. 2-3.
Si auspica una nuova forza del socialismo italiano per il 1909: di
fronte alle critiche e alla domanda se ha ancora ragione di esistere
un partito socialista e con quale forza, Turati risponde: "Noi
siamo tentati di rispondere che comincia proprio ora ad averla. Non
� povero di forze il socialismo italiano. Ma son forse, le pi�,
che s'ignorano a vicenda, forze isolate e disperse - qualche volta
si elidono. Noi le chiamiamo a raccolta: risponderanno? E allora,
non per noi soltanto, l'anno nuovo sar� nuova vita".
Gli insegnamenti del terremoto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p.
17-19.
Disorganizzazione dei soccorsi alle vittime del terremoto. Ai
commenti della Critica che si chiede cosa abbia insegnato questo
terremoto, si risponde principalmente due cose: che "l'unica
organizzazione perfetta, che sia sbucata tra le macerie e le morti
� stata l'organizzazione del delitto e del furto" e che
"in una parola, la macchina dello Stato - ha fatto
fallimento".
La piattaforma, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p.
33-35.
Problemi elettorali in Italia per il Partito socialista dovuti alla
sua differenziazione "dagli altri partiti di democrazia".
Tutta la piattaforma del Congresso di Firenze - "non esclusa la
riforma militare, scolastica, tributaria, doganale" - deve
essere la base della tattica e del programma elettorale.
Per i quotidiani del partito, firmato (f.t.)
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p. 48.
Breve trafiletto di Turati sulla campagna di abbonamento
dell'"Avanti!" che, dopo il Congresso "� venuto
interamente nella nostra direttiva". Il giornale centrale �
l'anima vera di un partito e l'"Avanti!" � la bandiera
del socialismo italiano; "e non � socialista o, peggio, �
socialista insincero, chi non fa ogni sforzo per abbonarsi e
diffonderlo".
Agli amici
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p. 49.
Breve trafiletto di Turati a coloro che gli scrivono per invitarlo
alle conferenze elettorali. Si scusa perch� molto impegnato nella
lotta elettorale in tutti i sei Collegi milanesi, che assorbe tutte
le sue "modeste forze".
Per la vittoria del socialismo e della democrazia, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p.
49-50.
I programmi socialisti nelle realt� italiane. Analisi della
situazione milanese "che ripete ed integra la piattaforma del
Congresso di Firenze e ne adotta fedelmente la tattica, ponendosi
dentro la regola e ricusando l'eccezione". Si sottolineano le
differenze nelle deliberazioni elettorali della Sezione milanese -
che produce un programma tassativo, preciso, articolato e che tende
ad escludere le alleanze - ed il proclama della Direzione del
Partito socialista che invece allarga alle due direzioni dei partiti
popolari "esortando i tre partiti a concentrarsi dovunque sul
candidato pi� forte". Pubblicazione delle due piattaforme per
le elezioni politiche.
1900-1909: un gruppo di questioni pregiudiziali
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p.
65-66.
Gli ottimi risultati politici dell'avanzata elettorale del Partito
socialista e di tutta l'Estrema, riportano il pensiero alle analoghe
posizioni conquistate nel 1900. Il 1909 "non pu� essere che un
punto di partenza": "E' una nuova primavera politica,
sbocciata - come fiori dal vaso - dall'urna elettorale". Si
sottolineano comunque le responsabilit� e le aspettative che
attendono il partito.
Filosofia della vittoria socialista nelle elezioni politiche,
Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p.
68-70.
Lettera di commento di Ettore Marchioli sui risultati delle ultime
elezioni. Rapide osservazioni, firmate Noi, "che non
esauriscono il problema", ma che contribuiscono a "porlo
nettamente, fuor da ogni equivoco".
Postilla a "Teorie sindacali" di Enrico Carrara, La
Critica
"Critica Sociale", a. XIX, , n. 5-6, 16 marzo 1909, p. 75.
Sull'organizzazione dei sindacati degli impiegati e sui rapporti con
lo Stato. Il tema � quello del "rinnovamento dei servizi
pubblici".
Le spese militari. Lettera aperta a Leonida Bissolati
"Critica Sociale", a. XIX, n. 8, 16 aprile 1909, p.
113-115.
Difesa nazionale e azione dei socialisti. Turati riafferma la
posizione: "nessun aumento ulteriore, per nessuna cagione, ai
nostri bilanci militari".
Militaristi senza saperlo
"Critica Sociale", a. XIX, n. 9, 1 maggio 1909, p.
129-131.
Considerazioni di Turati sul modo di essere involontariamente
militaristi "anche a dispetto proprio". Elencazione di
alcune teorie socialiste che, pur esprimendosi in modo contrario
alla guerra, di fatto ne alimentano, in modo inconsapevole, le
ragioni.
Sfratto di inquilini
Discorso tenuto nella tornata del 5 maggio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 773-774.
Turati interviene per chiedere al Ministro dell'interno e a quello
dei lavori pubblici perch� siano stati sfrattati gli inquilini di
una casa di via Palestrina a Milano.
Per le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 7 maggio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 775-788.
Interpellanza di Turati sulle dimissioni del Comitato permanente del
lavoro "perch� in quelle dimissioni ravviso il sintomo
doloroso del fallimento (�) di questo istituto del Consiglio del
lavoro". Turati ricorda la funzione primaria dell'Ufficio del
lavoro e ammonisce il Governo di non pretendere di fare riforme
"a buon mercato".
Il Partito Socialista alla prova (Seguito della polemica sulle
spese militari), La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p.
149-151.
"Decisamente, le nostre tesi della necessit� di opporci
recisamente ad ogni aumento, comunque larvato di spese militari, non
ha trovato quella che i francesi chiamano une bonne presse".
Verso il Partito di Governo?, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p.
157-159.
Confronto delle posizioni nel partito sulla partecipazione al
Governo. La convenienza socialista a far parte di un Governo con
determinati suoi uomini � subordinata a due condizioni:
l'opportunit� di poter lasciare un'impronta che faccia apparire
l'esperimento non "una pura perdita" e la disponibilit�
del proletariato, "nel cui nome e nel cui interesse quegli
uomini si immolerebbero", "ad intenderli, a secondarli e a
sorreggerli".
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 789-804.
Ordine del giorno presentato da Turati con queste motivazioni:
"Perch� questo voto, che ha nome delle spese militari, in
realt� � il voto che decide, per lunghi anni, di tutta la politica
italiana; perch� oggi si decide non tanto della difesa del paese da
ipotetici nemici esterni, quanto della difesa di tutte le miserie
profonde, che ci contristano e travagliano all'interno; perch�
oggi, pi� del confine orientale, � in giuoco il baluardo che
separa le classi sociali in Italia, la barriera che si poteva
abbassare, e che voi, oggi, rialzate".
Ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911. Escono
anche delle edizioni in opuscolo:
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso
tenuto alla Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico),
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso
tenuto alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico),
Mantova, Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25.
Deprecazione della guerra civile
Discorso tenuto nella tornata del 13 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 805-806.
Risposta alle parole di biasimo del Presidente della Camera per gli
applausi che accolgono la fine del discorso di Turati, La vertigine
degli armamenti e le riforme sociali. Al termine dell'illustrazione
dell'errore "gravissimo" di aumento delle spese militari,
Turati aveva augurato "che giammai, la situazione interna,
creata da questi impegni di bilancio, dovesse divenire tale, per cui
le armi, preparate contro gli eventuali invasori, dovessero venir
dirette contro i cittadini".
Per un'elezione contestata
Discorso tenuto nella tornata del 16 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 807-817.
Annullamento dell'elezione del 7 marzo 1909 nel collegio di Biella,
del socialista Quaglino.
Momento di sosta, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 12, 16 giugno 1909, p.
177-179.
Dopo l'ultimo voto alla Camera sugli aumenti delle spese militari, i
partiti dell'Estrema, i tre classici "partiti popolari"
sono in crisi. Pubblicazione di tre scritti di persone diverse
"pensati, vorremmo dire, da diverse anime - il Merloni,
socialista, il Perona, puro radicale, Chantecler che sta come a
mezzo fra i due". L'articolo nelle sue conclusioni si chiede:
"Per quale via? con che modi? Questo � il problema che
s'impone - in questo momento di sosta - al nostro partito. Problema
di essere o non essere: problema di vita. E invitiamo tutti gli
amici ad aiutare a risolverlo".
Operai italiani in Prussia
Discorso tenuto nella tornata del 28 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 818-831.
Interrogazione di Turati sulla salvaguardia dei diritti dei
lavoratori italiani in Germania dopo che un semplice decreto ha
tolto loro i diritti di liberi cittadini, "assoggettandoli ad
obblighi che si risolvono in una specie di semi-schiavit�; obblighi
di tributi, obblighi di lavoro, sotto minacce feroci che nessuno
Stato civile osa pi� sui lavoratori".
Sono eleggibili i direttori generali?
Discorso tenuto nella seconda tornata del 3 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 832-834.
Sulla eleggibilit� di alcune categorie di funzionari e impiegati
dello Stato, in particolare si tratta della ineleggibilit� dei
membri dei Consigli superiori che sono funzionari statali. A
proposito dell'annullamento dell'elezione di Camillo Corradini nel
collegio di Popoli.
Una petizione contro il ripetersi dei conflitti fra la forza
pubblica e le masse operaie
Discorso tenuto nella tornata del 5 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 835-839.
Petizioni provenienti da leghe operaie e "dalla pi� potente
associazione italiana organizzata di contadini, particolarmente
interessati in questa questione, perch� purtroppo negli scioperi
agrari specialmente i contadini cadono vittime di eccidi".
Telegrammi e petizioni per l'approvazione della proposta di legge
contro gli eccidi.
Per gli infermieri degli ospedali e dei manicomi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 9 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 840-841.
Interrogazione degli onorevoli Turati e Morgari "per sapere a
che punto siano gli studi diretti a preparare i promessi
provvedimenti per assicurare un trattamento equo e possibilmente
uniforme agli infermieri degli Istituti ospitalieri e dei
manicomi".
Organico dei telefoni
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 842-852.
Turati apre la discussione sul disegno di legge sugli organici della
Direzione generale dei telefoni recriminando sul poco tempo
disponibile per poter illustrare il progetto e per la "mancanza
vera e propria di qualsiasi politica dei servizi pubblici".
Sul matrimonio delle telefoniste
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 853-854.
Turati interviene nella discussione sugli organici dei telefoni a
favore delle telefoniste: "Si � poi creata, si � creata una
vera leggenda intorno alla incapacit� al lavoro, che colpirebbe le
telefoniste, dopo il matrimonio, durante la maternit�".
L'imprevisto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 14-15, 1 agosto 1909, p.
209-211.
L'appello lanciato attraverso l'editoriale apparso nel n. 12 della
rivista, Momento di sosta, "non trov� risposta nel
partito". "Gli amici, lo ripetiamo, preferirono il tacere
al rispondere. La domanda era imbarazzante? O forse il silenzio era
la risposta pi� savia? E noi scrivevamo in quello stesso articolo:
'Se l'imprevisto non soccorre, se l'accidente politico non viene in
aiuto �' anche questo, poteva essere, anch'esso, un partito".
La forza della previsione (a Filippo Turati), "Chantecler"
e La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 16, 16 agosto 1909, p.
241-242.
Ruolo del partito socialista nell'attuale situazione politica del
paese. "Chantecler" scrive a Turati: "La
contraddizione vivente fra il moto socialista e le sue basi
deterministiche trova nel tuo 'Imprevisto', una soluzione; ed � tra
le pi� pratiche ed opportune. Cos� sia".
Per venire al sodo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 17, 1 settembre 1909, p.
257-259.
"E' impossibile immaginare cosa pi� vacua - e, per certi
versi, pi� nauseabonda per effetto di codesta vacuit� - della
presente politica italiana". Si allude in generale al
comportamento di tutti i partiti e "pi� crudeli del migliore
dei figli di No� - non intendiamo fare eccessivamente eccezione
neppure pel nostro partito". Afferma ancora l'editoriale:
"E' una gara di nichilismo fra Governo ed Opposizioni, fra
partiti di conservazione e partiti cosidetti novatori. Ciascuno mira
a farsi piccino, a obliterare se stesso: diremmo quasi, a non
essere".
Il punto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p.
273-274.
Piattaforma delle riforme concrete da conquistare: allargamento del
suffragio, scuola, riforma tributaria, legislazione sociale e
servizi pubblici. E' giunto quindi "il tempo di 'atterrare', se
non vogliamo meritare il rimprovero di aver preso domicilio fisso
nella bambagia delle nuvole. Qual � il punto di approdo del nostro
aeroplano ideale?".
Czarofilia, firmato (f.t.).
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p.
274-275.
Replica ad alcune supposizioni apparse sulla stampa
sull'atteggiamento che terranno i socialisti nei confronti della
venuta dello "Czar", anche nel ricordo di quanto avvenuto
nel 1903 (Si veda a tale proposito; La politica del fischio, in
"Critica Sociale", n. 18-19, 1903, p. 273-276). Tuttavia,
dice l'articolo, "oggi come nel 1903, noi non saremmo
favorevoli ai fischi, che ci sembrano (�) una delle forme di
protesta pi� inintelligenti e meno specificamente umane". In
ogni caso non si pu� rimanere insensibili come partito alla
tragedia della Siberia, alla ribellione della Duma del popolo.
Cesare Lombroso, La C. S.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p. 305.
Necrologio di Cesare Lombroso: "l'amico fraterno dei nostri
giovani anni, lo scienziato dalla genialit� di artista, l'uomo dal
candore di fanciullo, l'operoso, il buono, l'appassionato". Non
solo � ricordato il suo essere uomo di grande sapienza e
socialista, ma � messa in risalto "la profonda umanit�
dell'animo suo che vibr� soltanto per le cose pi� alte, per le
battaglie pi� degne, per gli affetti pi� delicati. Tempra
veramente meravigliosa. non simile che a se stessa, impossibile a
immaginarsi riprodotta o emulata. E perci� la sua perdita ci sembra
veramente l'irreparabile".
Il senso della misura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p.
305-307.
Rivolta di Barcellona ed eccidio di Montjuich (13 ottobre 1909) a
cui seguono in Italia "minuscoli incidenti che turbarono le
recenti manifestazioni". Elogio del "magnifico
sollevamento di coscienze che rispose, ma che perse parte del suo
fulgore a causa degli incidenti, le intemperanze e le impulsivit�
che noi deprechiamo".
La riapertura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 22, 16 novembre 1909, p.
337-338.
"La Camera si riapre nelle condizioni del pi� assoluto e
desolante nullismo politico". Urgente necessit� delle riforme:
tributaria, dei Ministeri delle ferrovie e del lavoro, delle opere
di colonizzazione interna e soprattutto quella dell'"l'avocazione
della scuola allo Stato sono segnali, emergenti sul nebbione fitto e
malsano del nullismo politico imperante".
Per i maestri di ginnastica
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 854-866.
Discussione sul disegno di legge sull'insegnamento e sugli
insegnanti di educazione fisica mancante, secondo Turati, di
"qualunque organicit�" e che non segner� una vera e
propria riforma, ma "perch� non possiamo fare si pi�".
Commedia finita, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 23, 1 dicembre 1909, p.
353-354.
Caduta del Governo Giolitti che � "evidentemente il frutto di
un'accorta premeditazione, di un calcolo lungimirante, il cui intimo
congegno non ci sembra difficile intendere e denudare".
Giolitti � accusato di aver presentato la riforma tributaria come
"'trucco' inteso a preparare e coprire la ritirata provvisoria.
Il voto socialista fu contro il giolittismo, ossia contro
l'equivoco". "Vinto, innegabilmente, o meglio abbandonato
e rinnegato, dovrebb'essere il giolittismo; ma l'uomo ne esce ancor
vivo. E' finita una commedia - e potrebbe ricominciare - ma per ora
il sipario � calato. Fregoli si � spogliato delle sue truccature,
e va a cena vestito co' suoi abiti di cittadino. Fino a
quando?".
Vita nuova?
"Critica Sociale", a. XIX, n. 24, 16 dicembre 1909, p.
369-370.
Vita nuova per il ventesimo anno di vita della rivista. "Il
ritardo con cui esce questo Numero, dovuto all'insueto protrarsi dei
lavori parlamentari che 'assorbirono' l'ordinario scombiccheratore
di queste prime pagine della Rivista. "L'anno nuovo segner�
almeno in qualche parte e direzione essenziale, vita nuova? La
commedia politica � veramente finita o � finita solo una commedia
e un'altra ne � gi� cominciata, che potrebbe anche apparire -
mutati soltanto gli attori - la replica, non davvero richiesta,
della precedente? "Critica Sociale" si dispone ad entrare,
"con qualche baldanza e con fede che sempre rinverde, nel suo
ventesimo anno di vita".
Il secondo Ministero Sonnino
Discorso tenuto nella tornata del 19 dicembre 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera
dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 867-874.
Dichiarazione di voto di Turati a nome del Gruppo parlamentare
socialista al nuovo Gabinetto presieduto da Sidney Sonnino:
"Dalla soluzione di questa crisi (vi � un'apparente
contradizione, ma soltanto apparente, nelle mie parole) dalla
soluzione di questa crisi, francamente non abbiamo niente da
aspettare; essa � tutta affar vostro; su di essa noi socialisti non
abbiamo niente da dire!".
Introduzione
Le Biblioteche Popolari al Congresso Nazionale. Atti del
Congresso di Roma del 1908 (6-10 dicembre 1908), Milano, Uffici
della "Critica Sociale", 1909, p. 256.
Pubblicato in "Critica Sociale", n. 22-23, 1908.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso
tenuto alla Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico),
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso
tenuto alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico),
Mantova, Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25. Edizione economica
con tiratura di 20 mila esemplari.
Pubblicazione del discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909;
ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911.