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Indice > Bibliografia Filippo Turati 1881-1926 

I documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati pubblicati nel volume 

Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)

a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00


1912


Il miraggio della pace
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 1-4.
Prolungamento inutile della guerra. Scrive Turati: "Il Sahara - non � chi l'ignori - � la terra genitrice dei miraggi - miraggio della colonia di popolamento, di una terra coltivabile che non esiste". Miraggio sembra essere anche la pace sempre pi� lontana. "Si comincia ad essere stanchi e infastiditi dal prolungarsi della guerra".


Mario Rapisardi, f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 5.
Necrologio del poeta catanese (1844-1912). "Vada intanto al tumulo del prode, che pens� e cant� cos� altamente ed ebbe cos� nobili sdegni per tutti gli oppressi, contro le sopraffazioni e le vigliaccherie, il commosso nostro rimpianto e l'affettuoso saluto".


Dopo i telegrammi di Berlino, la Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 2, 16 gennaio 1912, p. 17-18.
Entusiastici commenti del successo socialista nelle elezioni di Germania: "nessun dubbio, il fiume della storia avanza inesorabilmente verso le sue foci". Si mette in evidenza come tra il socialismo italiano e socialismo tedesco ci sia un grande divario di condizioni, di ambiente, di spirito e di livello di coscienza civile.


La riunione del Gruppo, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p. 33-34.
Convocazione a Bologna del Gruppo socialista parlamentare per chiedere la riapertura delle Camere entro e non oltre il 22 febbraio, perch� "il regime rappresentativo ritorni". "E' anche tempo che le opinioni e i propositi di ciascuno dei suoi membri - sull'atteggiamento verso il Ministero - si palesino e precisino. E non nuoce che sia alquanto prima del riaprirsi di Montecitorio".


Le velleit� nazionaliste e la politica dell'emigrazione, firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p. 35.
Brevissima Postilla all'articolo di Peter Augen sui pericoli che si nascondono dietro l'immane "scemenza" governativa che prende nome da Tripoli.


La riapertura
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 49-50.
Riapertura delle Camere dopo sette mesi: "Il Governo si sovvenne che l'Italia � paese costituzionale. La parola d'ordine � questa: - Il Parlamento si apre: ma, su ci� che pi� preme, nessuno dovrebbe fiatare". "A noi pare che nessun miglior segno possa cogliersi di un ormai non lontano ravvedimento della coscienza del paese".


"Il n'y a que le nu�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 49.
Adattamento dell'adagio francese "Il n'y a que le nu qui habille" (soltanto il nudo riveste). Aforisma preso a prestito per commentare l'iniziativa di una copertina, da usare come utile custodia del fascicolo della rivista, che non ottiene consensi e non suscita grande entusiasmo, anzi neppure di stima. "In generale, la nuova toilette fece brontolare i lettori", cos� si riprende la veste grafica precedente.


Un errore di ottica politica, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 51-51.
Postilla di precisazione ad un articolo di Ettore Marchioli, Un errore di ottica politica, sulle decisioni del Governo nella guerra di Libia.


La scissione del Gruppo socialista, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 65-67.
Il compito del partito diventa ora quello di definire se stesso, cos� come deliberato dal Congresso di giugno, anche se la scissione del Gruppo � irrimediabile e profonda e "che era nell'anima delle cose". Si tratta unicamente di prenderne coscienza "onestamente e malinconicamente". Il partito deve tornare a rappresentare "la anima della milizia proletaria".


La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1069-1081.
Turati prende la parola nella discussione "per affermare la propria irriducibile ostilit� alla conversione in legge del decreto che � all'ordine del giorno" con il quale il Governo vuole porre la Tripolitania e la Cirenaica sotto la sovranit� del Regno d'Italia.


La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano. Discorso di Filippo Turati, 23 febbraio 1912, alla Camera dei Deputati (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 67-73.
"Contravveniamo - per la seconda volta, forse, in 21 anni - alla massima, che ci eravamo imposti, di ricusare queste pagine di discorsi, parlamentari od altri, del nostro direttore. Per due eccezionali motivi. Il primo: la importanza peculiare del momento e del tema. Il secondo: la mancanza, in tutti i giornali, d'ogni riassunto decente, e, in molti, la intenzionale burlesca contraffazione pubblicata".
In opuscolo:
Contro la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei Deputati [del] 23 febbraio 1912. (Dal resoconto stenografico),Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, 29 p.


All'opposizione! La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 6, 16 marzo 1912, p. 81-82.
Scissione del Gruppo socialista motivata dalle posizioni prese sulle riforme del monopolio e sul progetto di legge sul suffragio. L'editoriale commenta: "Siamo - ricordiamolo sempre all'opposizione al Governo e su questo si � scisso il Gruppo � perch� alcuni non se la sentivano di andare in fondo nella guerra al Gabinetto, finch� almeno non fossero poste al sicuro le due 'riformissime', una pi� vitale dell'altra: monopolio e suffragio".


Affiliamo le armi, firmato (t. - k.).
"Critica Sociale", a. XXII, n. 7, 1 aprile 1912, p. 97-99.
Ordine del giorno alla Camera: la riforma elettorale che si presume possa essere conclusa entro due mesi. La riforma produrr� un notevole cambiamento nel corpo elettorale italiano che passer� da tre a otto milioni di elettori, e sar� evidente l'attuale inadeguatezza della rappresentativit� del Parlamento. "Quanto pu� durare questa situazione? Noi a questo richiamiamo e sollecitiamo il partito".


Pro o contro il Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p. 113-114.
Ci si interroga sull'opportunit� di svolgere un nuovo Congresso. Confronto tra le diverse opinioni presenti nel partito, ma "se Congresso deve esserci, deve essere vero", che analizzi e "riveda" l'azione del partito e non sia una parodia.


Squillo di campana
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p. 121-122.
Proemio a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande conquista. "Questo scritto del nostro amico � appunto uno squillo di campana". Sindacalismo e collaborazione delle rappresentanze di categoria dei ferrovieri. Opuscolo che prosegue l'opera iniziata con Per la riforma ferroviaria, Milano editrice "Critica Sociale", 1910.


Questo Primo Maggio, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 9, 1 maggio 1912, p. 129-131.
In questo Primo Maggio di guerra, come mai � successo prima, i militanti e i proletari d'Italia devono riflettere a "pi� feconde meditazioni" contro la guerra.


La riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata dell'8 maggio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1082-1096.
Turati interviene con un ampio discorso sul disegno di legge di riforma elettorale, che prevede l'allargamento dei diritto di voto anche agli analfabeti che abbiano prestato il servizio militare, o con et� di 30 anni.


La meccanica della votazione e la votazione meccanica
Discorso tenuto nella tornata del 17 maggio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1097-1115.
Discussione sul meccanismo della votazione e sull'adozione della scheda meccanica. Turati afferma che "la macchina sarebbe benefica".


Dopo il tentato regicidio
Discorso tenuto nella tornata del 1� giugno 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1116-1118.
Interrogazioni sull'attentato al re Vittorio Emanuele III il 14 marzo 1912 a Roma. Sdegno socialista e richiesta di fare chiarezza "per appurare come possano avvenire ancora in Italia simili obbrobrii; come possano ancora esistere una polizia e una magistratura complici, volontarii o no, di chi istiga un povero mentecatto alla calunnia, e a tale calunnia! Pi� spregevole, pi� vile, pi� terrificante dello stesso delitto che di vuol perseguitare".


Il suffragio colla museruola, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 145-146.
Cos� viene commentata la nuova legge sul suffragio universale: "Il suffragio fu allargato notevolmente - ma munito di buona e resistente museruola. Spetter� ai socialisti di liberarlo da essa".
In discussione � l'atteggiamento del Gruppo socialista che accusa impreparazione e soprattutto una significativa assenza in occasione della discussione della legge, che alla fine viene approvata come il Presidente della Commissione l'aveva voluta e cio� "allargata" a chi non ha compiuto trent'anni, se hanno servito "sotto le bandiere: ... rejetto il voto alle donne ... rejetto la rappresentanza proporzionale".


Per la coltura socialista (In vista del Congresso imminente), La Critica
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 149-150.
Postilla all'articolo di Alessandro Schiavi a favore di una cultura socialista diffusa e per la proposta di una scuola per formare chi ha il compito di fare propaganda. Questo deve essere uno dei compiti del Congresso di Reggio Emilia.


La meccanica della votazione e la votazione meccanica nella discussione alla Camera su la Riforma elettorale. Discorso pronunciato il 17 maggio 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 151-161.
"La Camera sembr� appassionarsi alla questione pratica ... circa il meccanismo della votazione. Busta o scheda ufficiale? Macchina! decret� l'Estrema".


Verso il Congresso, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p. 177-178.
Dichiarazione politica di Giuseppe Emanuele Modigliani - "alla quale noi pure pi� particolarmente incliniamo" - e relativo documento sottoscritto dalla Direzione del Partito e dal Gruppo Parlamentare. Relazioni al Congresso Nazionale di Reggio Emilia, 7-10 luglio 1912: . Le tre correnti al Congresso. Gli ordini del giorno sul Programma e sulla tattica. Per i riformisti di Destra; l'ordine del giorno dei Rivoluzionari e l'ordine del giorno dei socialisti reggiani.


Le tre correnti a Congresso, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p. 194-196.
Programma dei lavori del 13� Congresso Nazionale Socialista a Reggio Emilia 7-10 luglio 1912.


A Reggio Emilia! Ritorno dopo un ventennio, Firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p. 193-196.
Dopo il congresso del 1893, il ritorno a Reggio Emilia � letto come un auspicio favorevole per il Partito. Dopo vent'anni sono mutate profondamente le condizioni storiche, ma il problema � nell'anima. "La parola sa di metafisica. Con quali obiettivi e come sapr� conquistarli i cinque milioni di votanti il partito?"


Il socialismo di domani
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p. 199-203.
Tullio Colucci chiude la serie dei suoi articoli su 'Critica Sociale' alla vigilia del Congresso di Reggio Emilia. In tutti i suoi scritti � sempre presente la domanda: "Quale, come fatto e di che, il socialismo, il vero socialismo? Quale essenza sua nel suo divenire? Che di esso permane, che � caduto o cadr� e che pu� rivivere? Quale - soprattutto - il suo domani e a che patto?".


I risultati del Congresso. Di chi la vittoria?
"Critica Sociale", a. XXII, n. 14, 16 luglio 1912, p. 209-211.
Il Congresso di Reggio Emilia � un notevole passo del socialismo italiano nella direzione di "quello che si � convenuto di intitolare riformismo socialista". Viene ribadito il no al ministerialismo.


Unit� necessaria, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 225-226.
L'unit� � necessaria perch� il Partito Socialista si trova "nel suo cammino, a una svolta malagevole, pieno di oscuri imprevisti". La guerra e i nazionalisti, i cinque milioni di elettori e l'azione che sta svolgendo il clero sono tutti "formidabili ammonitori di divisioni delle 'forze del proletariato'". "Per questo, l'altra volta, parlammo di 'diserzione avanti il nemico'".


Le organizzazioni proletarie e la coltura popolare. Un grande congresso alle viste
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 231-233.
Il primo Congresso Nazionale dell'Unione dell'Educazione Popolare � ancora pi� importante per il significato che assume in un momento di scarsa riforma civile e di una stagione politica nemica di grandi iniziative. "Elevamento intellettuale, fortificazione della scuola del popolo".


Il Primo Congresso Nazionale delle Opere di Educazione Popolare (Roma, 7, 8, 9 dicembre 1912), firmato Comitato Promotore
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 234-235.
Manifesto-programma del Congresso alla base dell'articolo precedente. Turati � nel Comitato Promotore per la diffusione delle Biblioteche popolari, per l'Unione per l'educazione popolare e altre istituzioni simili.


La nuova legge elettorale. Come si applica una riforma non conquistata
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p. 241-243.
Non c'� molto entusiasmo per la "'grande riforma' pel fatto che essa era largita dal Governo assai pi� che non conquistata dal proletariato". Formazione delle liste elettorali ed estensione del diritto di voto a cinque milioni di nuovi elettori.


Il nostro "ultra riformismo", firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p. 248-249.
Fabio Ranzi, nel suo "Pensiero militare" del 15 agosto, dedica un'intera colonna all'"ultrariformismo" di Filippo Turati per avere difeso la laicit� o il neutralismo - fuori dei partiti - nelle opere e nella propaganda per la cultura (Unione per l'educazione popolare, Biblioteche popolari e simili). Dice Turati: "Fabio Ranzi ha l'aria di meravigliarsi del nostro atteggiamento che cosparge di cortese ironia ravvisandovi la prova di un temperamento politico ...: intransigente, rivoluzionario, catastrofico e, subito dopo, transigentissimo, arciriformista ed evoluzionista rigorosissimo".


Lutto improvviso. Sebastiano Cammareri Scurti, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, 1912, n. 16, 16 agosto 1912, p. 253.
Necrologio di Sebastiano Cammareri Scurti, membro della Direzione del Partito, agronomo valente e sperimentato. Cos� scrive Turati: "Coltivarne la preziosa eredit� di iniziative e di esempi, sar� il solo non retorico omaggio che i socialisti di Sicilia possano rendere alla memoria del valoroso compagno che, essi come noi, abbiamo cos� immaturamente e impensatamente perduto".


Il suffragio contro l'Alfabeto? La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 17, 1 settembre 1912, p. 257-261.
"Tutti gli arzigogoli, i sofismi e le sottigliezze, con cui si pretende coonestare la livragrazione di elettori dei quali la inscrizione � legittima, oltrech� nel preciso dettato della legge, oltrech� nel suo spirito e nelle sue finalit� cozzano e s'infrangono contro il senso intuitivo e pertanto non confutabile, di questa palmare verit�: che si scontano con la verit� di una legge che estende il suffragio e tende ad universalizzarlo, non pu� toglierlo a chi gi� legittimamente lo possiede: per la contraddizione che non lo consente".


"E che fa, di grazia, il Partito Socialista Italiano?�", firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 18, 16 settembre 1912, p. 273-274.
"La domanda non � nuova da queste pagine. Pi� volte la rivolgemmo agli amici e a noi stessi dacch� militiamo nelle file. Ma giammai ci trovammo tanto imbarazzati a darle una risposta decente. Si insinua il dubbio: "Che avessero un briciolo di ragione - tattica a parte - quei tali del 'ramo che dissecca'". Critiche alla direzione intransigente-rivoluzionaria.


Per essere cittadini in Italia. Come si diventa elettori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1 ottobre 1912, p. 289-291.
"La domanda dell'articolo precedente, fatta per tentare di scuotere l'alto sonno e il profondo disinteressamento dei socialisti italiani di fronte alla riforma, elettorale, fu amorevolmente raccolto � dai fogli clericali, lieti di tradurlo al loro pubblico come un certificato di decesso da noi regolarmente rilasciato al nostro partito".


La guerra di Tripoli e la situazione internazionale (a proposito di un libro recente) e un tantino di polemica intorno alle eresie coloniali, firmato "alfa lamda" e Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1� ottobre 1912, p. 291-294.
Il libro � di Cesare Spallanzon, L'Africa nemica (La guerra - La pace - Le alleanze), Venezia, Tipografia economica editrice, 1912.L'eresia di "alfa lamda" � che egli pensa che in condizioni diverse sarebbe stata possibile una espansione coloniale "socialisticamente giustificata". L'articolo dice che i socialisti sono contrari a qualsiasi tipo di colonialismo.


Zaino in spalla ... che la pace � fatta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 20, 16 ottobre 1912, p. 305-306.
Firma della Pace di Ouchy, che per l'Italia vuole dire abbandonare i territori balcanici.
[Trattato di Ouchy firmato il 15 ottobre 1912 tra Italia e Turchia e preliminare alla pace di Losanna, che conferma tutte le clausole della fine della guerra italo-turca con lo sgombero delle forze turche dalla Tripolitania e dalla Cirenaica e la temporanea occupazione italiana del Dodecaneso.]


Pasquale Villari, La Libia e i "travestimenti" del "Corriere della Sera", firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 21-22, 1-16 novembre 1912, p. 327-328.
Il "Corriere della Sera" del 26 ottobre accusa la rivista di aver male interpretato, "falsificato o contraffatto", un discorso di Pasquali Villari in Consiglio Comunale a Milano in occasione della discussione sulla Pace di Ouchy. Risponde Turati: "Il giudizio supremo, inappellabile, spetter� poi alla storia - e lo udranno i nepoti dei nepoti. Fosse di condanna per noi, pel nostro pessimismo!".


L'Internazionale risorta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p. 353.
Dopo un periodo di Congressi che sembravano essere convocati in omaggio alla tradizione, l'Internazionale socialista ritrova energia nelle parole: "Guerra alla guerra!"


Babele socialista, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p. 369-371.
Crisi di identit� del Partito socialista e del movimento proletario che "traversano un'ora grigia, di maggiore disagio che in qualunque momento dell'ultimo ventennio". Perdita di risonanza del movimento a causa delle troppe divisioni. Ricerca di una nuova fase fatta di battaglie pi� aspre. "Ma la bussola � quella, quella � la bandiera, quella � sempre la meta. Noi ricominciamo seguitando".


La morale della nostra "immoralit�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p. 373-376
"Un'altra interruzione da raccogliere. Giovanni Zibordi rileva l'allusione anonima, fatta a una sua lettera e tiene a sgravarsi il cuore". Lettera che inizia con Caro Turati. Risponde Ille Ego.
Il dibattito sulla morale sessuale inizia con l'articolo di Rodolfo Mondolfo, Intorno alla morale sessuale, con Postilla a firma La C.S., in "Critica Sociale", n. 19, 1912. Prosegue con uno scritto del Prof. R. Mondolfo a Turati, Ancora sulla morale sessuale, "Critica Sociale", n. 20, 1929; con L'immoralit� della "morale sessuale". Replica a Rodolfo Mondolfo, firmata da Ille Ego, in "Critica Sociale", n. 20, 1912 e si conclude con Raccogliendo le interruzioni: Intermezzo contro la morale, proseguendo nella replica a Rodolfo Mondolfo, a firma di Ille Ego, in "Critica Sociale", n. 23, 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p. 329-334.


Echi della liberazione di Ettor e Giovannitti
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1119-1126.
Liberazione a Salem (Stati Uniti) degli italiani Ett�r, Giovannitti e Caruso, accusati di omicidio per motivi politici.


Prefazione a Tullio Colucci, Dal vecchio al nuovo socialismo con Introduzione critica di Filippo Turati, Milano, Edizioni "Avanti!" (tip. degli Operai, soc. coop.), 1912. Biblioteca della Critica Sociale.


Prefazione a Sigismondo Balducci, La casa oggi, la pensione domani: soluzione del problema delle abitazioni in correlazione colla previdenza sociale con prefazione di Filippo Turati. Con tre prospetti, Milano-Sesto San Giovanni, Soc. ed. Milanese, 1912, 61 p. La Biblioteca pratica, 41


Inno dei lavoratori, Firenze, A. Salani, 1912.


Contro la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei Deputati, 23 febbraio 1912. (Dal resoconto stenografico), Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, 29 p.
Pubblicazione del discorso La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano; anche in "Critica Sociale", n. 5, 1912, p. 67-73.


Proemio a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande conquista, Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, p. 3-7 [61].
Estratto da "Critica Sociale", n. 8, 1912, p. 121-122, Squillo di campana.

� Fondazione di Studi Storici "Filippo Turati"
Gestione e grafica: Andrea Silei - Gianni Silei