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> Bibliografia Filippo Turati 1881-1926
I
documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati
pubblicati nel volume
Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)
a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00
1907
Programma, La Direzione
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 1-2.
"Col nuovo anno la Critica Sociale intende perfezionare ed
integrare se stessa per servire meglio alle nuove esigenze di
partito e di propaganda". Vengono espresse valutazioni positive
sulla politica pratica del proletariato e sul socialismo positivo e
realistico; "perci�, senza trascurare gli argomenti di
politica generale o propriamente socialista, le variet� filosofiche
e letterarie e gli studi economici e sociologici propriamente detti,
essa dar� una parte maggiore di se stessa alle questioni
concrete" . Inoltre, "Ai redattori si imporr� come norma
la maggior concisione, la obbedienza pi� rigorosa al precetto;
molte idee (o molti fatti) nel pi� piccolo numero di parole".
Problemi del lavoro, La Critica
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 3.
Breve trafiletto che precede l'articolo Pel riconoscimento giuridico
delle organizzazioni professionali in Germania di Riccardo Bachi,
sul problema della responsabilit� legale delle Leghe operaie.
La nostra azione parlamentare, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 2-3.
Commenti a quello che viene chiamato "mal funzionamento"
del Gruppo parlamentare. Articolo che ripercorre le tappe che hanno
portato a questa situazione, a questo fenomeno di "capitale
disservizio del partito".
L'azione parlamentare socialista: l'indennit� ai deputati
"Critica Sociale", a. XVII, n. 2, 16 gennaio 1907, p.
17-20.
Adolfo Zerboglio scrive a Turati a proposito del "mal
funzionamento" del Gruppo socialista in Parlamento. Risposta
firmata La Critica: "L'azione parlamentare socialista � il
riflesso - ed � a sua volta una causa - dell'imperfetto sviluppo
del concetto socialista nella coscienza proletaria: non si vince che
aiutando lo svolgersi di questa coscienza. L'indennit� � uno
strumento decisivo a questo sviluppo".
Politica
scolastica. Il vero anticlericalismo. (A proposito di una elezione
politica)
"Critica Sociale", a. XVII, n. 2, 16 gennaio 1907, p. 29.
Luigi Sutto scrive a Turati a proposito dell'intervento decisivo dei
parroci - "diedero un ordine e l'ordine fu eseguito" - sui
risultati delle ultime elezioni. La risposta, a firma La Critica,
esprime i giudizi sul significato del "vero anticlericalismo
che consiste nel dissipare le dense nebbie che circondano il
pensiero delle classi povere".
"Non
tacebo!", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 3, 1 febbraio 1907, p.
33-34.
Viene ripreso il tema dell'anticlericalismo preannunciato
nell'articolo precedente. Adesione alla manifestazione anticlericale
del 17 febbraio alla statua di Giordano Bruno: "Noi teniamo
fede al concetto socialista per il quale la mentalit� religiosa e
il fenomeno clericale si connettono strettamente fra loro, e
dipendono entrambi dallo stato economico delle masse e da quello
della loro coltura".
Per
far rifiorire l'architettura
Discorso tenuto nella tornata del 1� febbraio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 522-528.
Turati interviene nella discussione sulle professioni d'ingegnere,
di architetto e di perito, preoccupandosi delle scuole di
architettura troppo scadenti.
I
milanesi temono il freddo
Discorso tenuto nella tornata del 2 febbraio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 529-530.
I cittadini di Milano rischiano di non essere adeguatamente
riforniti di carbone a causa del cattivo funzionamento delle
ferrovie. Interrogazione di Turati in merito ai provvedimenti che il
Governo intende prendere.
Per
il trasferimento di un professore
Discorso tenuto nella tornata del 4 febbraio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 531-533.
Interrogazione di Turati e del deputato sardo Pinna, sul
trasferimento del professor Cesare Curti, da Cagliari a Catanzaro
per motivi disciplinari, per essersi occupato di "cose estranee
alla scuola". Turati si dichiara insoddisfatto della risposta
del sottosegretario per la pubblica istruzione Ciuffelli e si chiede
"se, cio�, sia lecito e possibile punire taluni professori
perch� si occupano della cosa pubblica".
Il
caso di Regina Terruzzi
Discorso tenuto nella tornata dell'11 febbraio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 534-543.
Turati interviene nel caso di Regina Terruzzi, discriminata nelle
nomine degli insegnanti milanesi perch� madre fuori dal matrimonio.
Contro
le scomuniche (A proposito della manifestazione di domani), La
Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 4, 16 febbraio 1907, p.
49-50.
Adesione alla manifestazione anticlericale del 17 febbraio.
Riepilogo della polemica e riaffermazione del pensiero gi� espresso
nella rivista sull'anticlericalismo.
Per
la riforma della legge penale. In materia di diffamazione, firmato
f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 4, 16 febbraio 1907, p.
51-52.
Proposta di disegno di legge per la riforma degli articoli del
Codice penale che riguardano il reato di diffamazione.
La
legge del tradimento
"Critica Sociale", a. XVII, n. 5, 1 marzo 1907, p. 65-67.
Nuova legge sulla risicoltura presentata da Giovanni Giolitti alla
Camera il 21 febbraio, che peggiora le condizioni di vita dei
lavoratori delle risaie.
Giosu�
Carducci, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 5, 1 marzo 1907, p. 78-80.
Necrologio del poeta a due settimane dalla morte. "La perdita
di Giosu� Carducci era ben pi� che la perdita di un uomo insigne
che onorava altamente la patria. Eravamo noi stessi che ci sentivamo
morire. Un corteo d'anime lo seguiva al di l� delle mura di
Bologna, al di l� della triste Certosa. Erano tutti coloro la cui
prima giovinezza - l'et� in cui l'uomo si forma - era coincisa col
primo fiore della gloria di lui. Onde tutta la grande anima era
vibrata entro la loro, lasciandovi impronte incancellabili anche
dalla morte".
"La
baraonda telegrafica"
Discorso tenuto nella tornata del 14 marzo 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 544-559.
Turati affronta nuovamente il tema dell'Amministrazione delle poste
e dei telegrafi valutando positivamente "la prestazione di
questo disegno di legge", primo progetto "veramente
organico di miglioramento". Nello stesso tempo Turati per�
inserisce motivi di critica e suggerimenti per quanto riguarda
l'organizzazione del personale "che � di estrema urgenza per
noi, dati i vari disservizi che lamentiamo".
La
nostra menzogna, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 6, 16 marzo 1907, p. 81-82.
Comportamento e funzionamento del Gruppo parlamentare socialista, di
quello che l'"Avanti!" chiama "disservizio
parlamentare socialista". Partecipazione poco incisiva ai
lavori parlamentari e proposta di lavoro comune a "cui diverse
idealit� politiche e aspirazioni sociali sono chiamate a prendere
parte".
Bisogna
decidersi! Il disegno di legge per l'indennit� ai deputati, La
Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n.7, 1 aprile 1907, p. 97-98.
Progetto presentato per l'indennit� ai deputati che dovr�
rappresentare "la vera piattaforma per una risposta, non
semplicemente accademica, ma di fatti e di cose" per la
riorganizzazione dell'azione parlamentare.
Il
problema pi� urgente, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 8, 16 aprile 1907, p.
113-114.
Introduzione all'articolo Un arme infranta (A proposito dello
sciopero di Argenta) di Amilcare Storchi. Nucleo centrale del
problema sociale � la "competizione fra datori di lavoro e
prenditori di lavoro e il miglior modo, via via, di
risolverla". L'arbitrato � il problema pi� urgente da
affrontare in questo momento della vita proletaria italiana; un
arbitrato "seriamente predisposto e disciplinato per
legge".
Per
le mondine
Discorso tenuto nella tornata del 25 aprile 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 560-563.
Interrogazione di Turati, Montemartini, Treves e Bissolati al
Ministro dell'interno sui provvedimenti del Governo in merito alle
disposizioni di tutela e di vigilanza delle condizioni delle
lavoratrici stagionali delle risaie. In particolare
sull'applicazione dei regolamenti provinciali sull'igiene e le norme
da seguire nell'allestimento dei dormitori dei lavoratori
stagionali.
Vietate
le manifestazioni del I Maggio
Discorso tenuto nella tornata del 30 aprile 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 564-567.
Interrogazione di Turati sulle disposizioni governative ai prefetti
di vietare le manifestazioni per il Primo Maggio nelle vie o nelle
piazze pubbliche quando "vi sia evidente pericolo per l'ordine
pubblico.
Primo
Maggio di raccoglimento, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 9, 1 maggio 1907, p.
129-130.
Posizione dei riformisti nella lotta fra l'"Azione" e
l'"Avanti!", fra sindacalisti e integralisti. Una
"tempesta di fango, che si � levata - come un vero ciclone
morale - dentro le chiostre formali del partito socialista
italiano". Esame di coscienza del partito in occasione di
questo Primo Maggio.
Per
il diritto di riunione
Discorso tenuto nella tornata del 3 maggio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 568-569.
Intervento di Turati che si dichiara insoddisfatto della risposta
del sottosegretario all'interno Fava sul rinvio dell'abrogazione
dell'art. 1 della Legge di pubblica sicurezza, che prevede la
richiesta obbligatoria di preavviso per lo svolgersi delle
manifestazioni pubbliche.
Per
un professore e una maestra
Discorso tenuto nella tornata del 6 maggio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 570-577.
Interpellanza di Turati sul trasferimento del professor Cesare Curti,
gi� presentata alla Camera il giorno 4 febbraio 1907; e sul caso
della maestra Cleofe Frigerio di Alserio (Como), che l'intero paese
vuole allontanare.
Scaramuccie,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 10, 16 maggio 1907, p.
145-146.
Ancora sul tema clericale/anticlericale e sulle conseguenti "scaramuccie
che fecero molto rumore senza lasciare sul terreno n� feriti n�
morti, ma il vero fondo delle questioni rimase, com'era, futile e
inconsistente".
Le
utopie dei conservatori. La controrelazione sul disegno di legge per
la risicoltura
"Critica Sociale", a. XVII, n. 10, 16 maggio 1907, p.
155-160.
Pubblicazione della controrelazione sulla proposta di legge per le
risaie. "Per riguardo al testo governativo, il dissenso fu
cos� fondamentale, che ci indusse a proporre senz'altro il rigetto
del disegno di legge". Confronto tra la proposta socialista e
quella del Governo.
Contro
le usurpazioni di terreni demaniali
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 578-583.
Interpellanza di Turati, e di altri deputati, ai Ministri delle
finanze e dei lavori pubblici per sapere quali provvedimenti intende
prendere il Governo contro l'occupazione abusiva da parte di
"proprietari rivieraschi del Ticino e del Po, le cui tendenze
conquistatrici, imperialiste, si trovano in collisione coi diritti
della collettivit�", e che occupano abusivamente terreni
demaniali per la caccia lungo le rive dei due fiumi.
Tutela
dei lavoratori, contratto collettivo, arbitrato
Discorso tenuto nella seconda tornata del 22 maggio 1907, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 584-602.
Turati interviene nell'ampio dibattito che accompagna l'approvazione
del disegno di legge relativo alla risicoltura. Pur riscontrando
nella legge un miglioramento delle condizioni di lavoro delle
mondine Turati dice: "Ma noi combattiamo questa legge perch�
essa compromette i principi stessi, ai quali sembra informarsi, del
contratto collettivo del lavoro e dell'arbitrato".
Trappola
smontata, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 11, 1 giugno 1907, p.
161-162.
Ancora sulla legge sulla risicoltura: "La trappola �
infranta".
Per
i maestri
Discorso tenuto nella seconda tornata del 7 giugno 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 603-605.
Interrogazione di Turati , "nell'interesse della scuola",
in materia di maestri assistenti, supplenti o provvisori, suggerita
"dalla visione del disegno di legge, che fu discusso ieri dagli
Uffici, per una pretesa sistemazione della condizione giuridica dei
maestri provvisori".
Per
gli statali
Discorso tenuto nella seconda tornata dell'8 giugno 1907, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 606-616.
Mozione di Turati sulla riforma dei servizi e degli organici delle
amministrazioni statali e proposta di nomina di una Commissione
"coll'incarico di riferire entro un anno intorno alle riforme
da introdursi nei servizi e negli organici delle amministrazioni
dello Stato, affinch�, con la semplificazione degli ordinamenti
amministrativi, si possano migliorare le condizioni degli impiegati
col maggiore rendimento economico delle spese di pubblica
amministrazione".
Denuncia,
processo e condanna dell'ex Ministro Nunzio Nasi
Discorso tenuto nella prima tornata del 20 giugno, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 617-622.
L'ex Ministro della Pubblica Istruzione, Nunzio Nasi, viene
ripetutamente accusato di reati commessi nell'esercizio delle sue
funzioni. Mozione di Turati sul rinvio a giudizio all'autorit�
giudiziaria o all'Alta Corte di giustizia e proposta di una
Commissione "di valentuomini" che verifichi i fatti e
precisi le questioni.
L'organico
dei postelegrafonici
Discorsi tenuti nelle tornate del 26, 28 e 29 giugno 1907, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 623-633.
Partecipazione di Turati alla discussione sulla riforma
dell'ordinamento organico del personale dell'amministrazione delle
poste e dei telegrafi che si svolge in tre diverse giornate.
Valutazione molto positiva "per ci� che costituisce l'anima e
l'intelaiatura di questo disegno di legge", ma, nota ancora
Turati, "vi sono per� anche lacune, che in parte tenter� di
colmare con gli emendamenti che ho presentato".
Armi
ed armati
Discorso tenuto nella seconda tornata del 26 giugno 1907, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 634-635.
Turati appoggia la mozione di sospensione del disegno di legge sulle
disposizioni concernenti le armi e i pubblici esercizi, per
l'insufficienza e l'imperfezione del testo della legge e per
"avere tempo di fare una legge migliore".
Fase
nuova, La C.S.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 13-14, 1 luglio 1907, p.
193.
Nota redazionale all'articolo di fondo di Ivanoe Bonomi
"perch� veramente riassume, con la consueta nitidezza, quello
che � anche il nostro pensiero sintetico sul presente momento
politico e socialista italiano". Pi� precisamente l'articolo
di fondo scrive: "L'Italia non � un paese reazionario. Spetta
ora al partito socialista cavarne i frutti, riassumere i criteri del
proprio lavoro e l'insegnamento degli eventi, preparare un'azione
positiva, ferma e costante, ardita e giudiziosa insieme".
"Turati
tacque!". Una importante e delicata questione a proposito degli
orari di lavoro
"Critica Sociale", a. XVII, n. 13-14, 1 luglio 1907, p.
195-200.
Turati spiega perch� la mattina del 2 giugno non � intervenuto nel
dibattito sulla legge dell'orario di lavoro. Lunga e articolata
risposta che spiega le complesse ragioni che hanno influito in
questa scelta.
Sul
riscatto dei telefoni
Discorso tenuto nella prima tornata del 5 luglio 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 636-640.
Intervento di Turati in generale sulle procedure per il riscatto
della societ� dei telefoni e in particolare per la tutela dei
diritti dei lavoratori delle societ� private non ancora riscattate.
Incertezza,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 15, 1 agosto 1907, p.
225-226.
Elezioni amministrative e crescita dei socialisti e delle coalizioni
popolari. Riepilogo delle circostanze che hanno portato al trionfo
"il nostro movimento". "Un'altra ondata imponente di
elezioni amministrative col trionfo o dei socialisti o della
coalizione popolare � venuta domenica scorsa!".
Integralismo
internazionale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 16, 16 agosto 1907, p.
241-246.
Pubblicazione degli ordini del giorno discussi ed approvati dal
Congresso del "socialismo unificato" francese. La Critica
esprime il suo dissenso verso l'integralismo: "Noi siamo
assolutamente negati a comprendere le sublimi finezze
dell'integralismo, dentro e fuori del confine nazionale".
[Necrologio],
firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 16, 16 agosto 1907, p. 255.
Necrologio di Vittorio Piva, "nostro compagno di fede e
collaboratore a pi� riprese di questo foglio. Polemista fiero,
elegante, cavalleresco, carattere che non sapeva le vilt� e reagiva
ad esse con accenti di sdegno non mentito".
Da
Nancy a Stoccarda
"Critica Sociale", a. XVII, n. 17, 1 settembre 1907, p.
257-259.
Situazione dell'Internazionale socialista al Congresso di Stoccarda.
Analisi delle posizioni, anche in riferimento al recente Congresso
unificato francese.
Il
fallimento della ragione
"Critica Sociale", a. XVII, n. 18, 16 settembre 1907, p.
273-277.
Commento alla relazione del prof. Corrado Barbagallo - che sar� il
tema principale dell'imminente Congresso nazionale degli insegnanti
medi - "dell'organizzazione federale rispetto all'azione
professionale".
"Chi
ci condusse alla vittoria ... "(dalle bozze della "Unione
Postale Telegrafica")
"Critica Sociale", a. XVII, n. 18, 16 agosto 1907, p.
287-288.
L'articolo fa riferimento ad un recente banchetto di festeggiamento
celebrativo a Milano dei federati della Unione Postale Telegrafica.
Il
nostro tradimento. Ai ferrovieri
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 16 ottobre 1907, p.
305-307.
Turati interviene a proposito della denuncia di
"passivit�" fatta dal Gruppo milanese al Comitato
Centrale dei Ferrovieri. Dice: "Voi avete pronunciato la parola
che suona infamia. Voi ci avete, voi mi avete, accusato di
tradimento". Sull'applicazione di disposizioni di legge contro
lo sciopero dei ferrovieri.
Fra
le due follie. I nostri errori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 1 novembre 1907, p.
308-309.
La follia reazionaria e la follia rivoluzionaria: "in due guise
sono equivalenti: entrambe hanno il culto della violenza e navigano
allegramente nell'utopia". Prosegue la discussione sullo
sciopero dei ferrovieri.
"Turati
e lo sciopero" (Uno sfogo del nostro Direttore)
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 1 novembre 1907, p.
310-311.
Turati risponde ad alcune osservazioni apparse su "l'Avvenire
d'Italia" di Bologna sui metodi dello sciopero generale.
Pubblicazione della lettera che Turati invia al giornale.
Controversie
di metodo. Gli agenti dello Stato al bivio
"Critica Sociale", a. XVII, n. 22, 16 novembre 1907, p.
337-340.
Riproduzione delle bozze dell'Introduzione che Turati scrive per il
libro di Demetrio Alati, Gli agenti dello Stato al bivio, che tratta
dell'opportunit� o meno dell'adesione della Federazione
postale-telegrafica, e in genere delle organizzazioni di Stato, alla
Confederazione del Lavoro".
La
riapertura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 23, 1 dicembre 1907, p.
353-354.
La Camera riapre i battenti. Si chiede la Critica: "Il
monopolio socialista, la rappresentanza eterodossa, quella che � il
germe del futuro stato nello stato presente, ha essa il suo proprio
programma da contrapporre?"
Per
i nostri emigranti
Discorso tenuto nella tornata del 4 dicembre 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 641-646.
Ordine del giorno di Turati per la protezione e l'assistenza agli
emigranti italiani all'estero, discutendosi del bilancio del fondo
per l'emigrazione. Proposta per un maggiore stanziamento di fondi
per aiutare gli emigranti italiani in terra straniera.
Sciopero
e licenziamento di ferrovieri
Discorso tenuto nella tornata del 6 dicembre 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 647-688.
In ottobre, a Milano, durante uno sciopero i carabinieri fanno uso
delle armi provocando un morto e diversi feriti. Ne fa seguito uno
sciopero generale di protesta a cui aderiscono i ferrovieri, alcuni
dei quali vengono in seguito licenziati o puniti. Interrogazioni di
Turati e di Claudio Treves.
Ricapitolando,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 24, 16 dicembre 1907, p.
369-370.
Difficolt� a tenere aperta oggi, in Italia, una qualsiasi rivista
del socialismo. "Di tutte le promesse, un rendiconto � certo
la pi� salda: ed � figgendo lo sguardo dietro di noi, che possiamo
dalla via divorata, arguire pi� sinceramente quale e quanta sar�
quella che sapremo ancora percorrere".
Ancora
Nunzio Nasi
Discorso tenuto nella tornata del 18 dicembre 1907, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 669-671.
Ripresa del "caso di Nunzio Nasi". Turati presenta un
ordine del giorno, che viene poi ritirato, a proposito delle
decisioni prese dalla Commissione incaricata di indagare sul caso.
Introduzione
a Demetrio Alati, Gli agenti dello Stato al bivio, Milano, tip.
degli Operai, 1907, p. 64 (Federazione
postale-telegrafica-telefonica italiana).
Poste,
telegrafi e telefoni (impianti, personale e riscatto). Le tre grandi
discussioni del marzo, giugno e luglio 1907 alla Camera dei Deputati
riassunte dal Comitato Centrale della Federazione con prefazione di
Filippo Turati, Milano, Federazione postale-telegrafica-telefonica
italiana (tip. degli Operai), 1907, p. -XV [204].
Le
conquiste dell'organizzazione. Ampliamento e miglioramento dei
servizi. Prefazione a Federazione Postale-Telegrafica-Telefonica
Italian, Chi ci condusse alla vittoria, Milano, Uffici della
Federazione Postale-Telegrafica-Telefonica Italiana (tip. degli
Operai), 1907, p. IX-XV [204].
Prefazione
a "Note in taccuino", Edizione speciale per gli associati
del "Tempo"
Milano, Societ� Editrice Popolare, 1907, pp.V-XI.
1908
Il
Ministro borghese della difesa nazionale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 1-3.
"Da troppo tempo il Parlamento italiano, e di riflesso il
Paese, lamentano l'assenza di una vera e propria politica
militare". Turati spiega perch� c'� necessit� di una riforma
di ampia portata e che non basta un "ministro della guerra
borghese" al Ministero, come ha fatto Giovanni Giolitti, per
cambiare veramente le cose.
Per
una legge di sincerit�. La riforma della legge penale sulla
diffamazione e il progetto Zerboglio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 3-4.
Riforma della legge sui reati di diffamazione. Testo del disegno di
legge e proposta di convocare a Roma un Congresso generale della
stampa italiana.
Ricorsi
teorici manchesteriani. Ultima replica a Ettore Marchioli per la
libert� del lavoro
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p.
7-10.
Articolo di replica di Angelo Crespi a Ettore Marchioli sul tema
della libera prestazione d'opera, cui fa seguito un chiarimento a
firma La Critica. "La teorica che difende la libert� del
krumiraggio in nome di quell'astrazione che � la maggiore ricchezza
sociale (�), non � in fondo, che del puro manchesterianismo,
oppugnatore di ogni intervenzionismo dello Stato fra capitale e
lavoro".
La
menzogna parlamentare. A proposito del disegno di legge per
l'indennit� dei deputati, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p.
17-20.
Francesco Nitti scrive al "Corriere della Sera" contro la
proposta di indennit� parlamentare ai deputati. Presa di posizione
contraria della "Critica Sociale" .
"Il
pi� grande blocco", La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p.
33-35.
Analisi della possibilit� di una politica dei blocchi in Italia.
Due sono le considerazioni di Turati: la prima, che "� passata
l'et� dei miracoli" e sono cambiate le condizioni politiche in
cui questa pratica venne applicata nel 1900; la seconda � che una
vera politica dei blocchi "vuol essere fatta sul serio" e
quindi con il massimo rispetto degli impegni che il blocco stesso si
assume.
Ancora
per la riforma della diffamazione.( Nell'imminenza del Congresso)
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p.
35-37.
Vetrina delle idee e del dibattito che si � aperto dopo l'articolo
sulla riforma del reato di diffamazione e in previsione del prossimo
Congresso dei giornalisti di Roma.
Mezzi
termini, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p.
49-50.
Stagnazione della vivacit� politica alla Camera italiana, diventata
un "divertente escamotage" d'ogni problema, "un
trastullo vero e proprio da giocolieri di piazza". A proposito
delle due ultime discussioni alla Camera sulla politica coloniale e
sull'insegnamento religioso. "Ci� che ci rattrista, in tutto
questo spettacolo, � la miseria morale".
Pregiudizi
e pregiudiziali, La C. S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p.
50-52.
Postilla ad un articolo del prof. G. A. Andriulli a proposito delle
teorie sul socialismo operaio, quale si viene delineando oggi in
Italia, a confronto con quelle del radicalismo.
Il
riposo festivo e i tabaccai
Discorso tenuto nella tornata del 20 febbraio 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 672-676.
Turati interroga i Ministeri delle finanze e di agricoltura,
industria e commercio su come intendano conciliare il riposo
festivo, previsto dalla legge, con la concessione ai rivenditori di
generi di privativa di poter tenere aperto l'esercizio nella
giornata di domenica.
Per
il carattere laico della scuola elementare
Discorso tenuto nelle tornate del 26 e 27 febbraio 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 677-687.
La Camera respinge la mozione presentata dall'onorevole Bissolati e
da altri sul carattere laico della scuola elementare. Turati
interviene per ribadire la laicit� dello Stato.
La
politica del "sottomano", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 5, 1 marzo 1908, p. 65-67.
Polemiche parlamentari sulla maggioranza. Voto sull'insegnamento
religioso: "La questione religiosa non fu, come suol essere,
che l'ombra che consentiva l'unione del 'grande partito liberale
costituzionale' contro l'Estrema Sinistra". Il Parlamento �
definito come "il regno del compromesso codardo".
Sulle
critiche di un funzionario al suo ministero
Discorso tenuto nella tornata del 10 marzo 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 688-690.
Difesa di un funzionario allontanato dal Ministero per l'istruzione
pubblica per aver criticato l'operato del Ministro.
E'
morto Edmondo De Amicis
Discorso tenuto nella tornata dell'11 marzo 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 691-692.
Necrologio alla Camera per la scomparsa di Edmondo De Amicis. Dice
Turati: "L'opera sua vive e vivr� a lungo nella ammirazione e
nell'animo e nel cuore di tutti. � Certo � che cotesta profonda
bont�, irradiata di intelligenza, fu come una testimonianza, che
egli apport� alla storia, di una delle pi� splendide qualit�
della nostra stirpe".
Il
monumento che gli dobbiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 6, 16 marzo 1908, p.
82-83.
Necrologio di Edmondo De Amicis a due settimane dalla morte.
"Lodiamo l'uomo, che fu modesto, per la modestia sua, e un
briciolo di vanit� � tra i moventi che ci spingono alla lode.
Esaltiamo, additiamo altrui esempio chi fu, sopra tutti, operoso, e
vorremmo farlo senza molta fatica. Cos� come il socialismo fior�
nel pensiero e dal pensiero di Edmondo De Amicis: che fu nostro, e
rimase di tutti".
Sui
rapporti ferroviari tra la Lombardia e il Piemonte
Discorso tenuto nella tornata del 23 marzo 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 693-695.
Interrogazione di Turati sullo stato dei collegamenti ferroviari fra
Lombardia e Piemonte.
Problemi
di organizzazione postale
Discorso tenuto nella tornata del 27 marzo 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 696-701.
Intervento di Turati nella discussione sul bilancio delle poste e
dei telegrafi sulla necessit� di aumentare il capitolo destinato al
pagamento degli stipendi, ma anche per ribadire che in generale il
problema risiede nella questione dell'ordinamento.
Il
proletariato contro se stesso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 7, 1 aprile 1908, p.
97-99.
La rissa scoppiata a Roma tra popolani e forza pubblica offre
l'occasione per parlare di socialismo e sollevazioni popolari.
"La causa del socialismo e del proletariato non ha maggiore, o
almeno pi� evidenti e immediati nemici, dei socialisti e dei
proletari medesimi. Non � lotta di classe quello che si risolve -
dove le libert� sono garantite - in schermaglie con la
polizia".
Un
eccidio a Roma
Discorso tenuto nella tornata del 3 aprile 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 702-707.
A Roma, in occasione dei funerali dell'operaio Cesare Pianucci,
morto a causa di un incidente sul lavoro, scoppiano gravi disordini
che le forze dell'ordine tentano di sedare con l'uso delle armi
provocando tre morti e numerosi feriti. Conseguente sciopero
generale di due giorni e agitazioni in molte citt� italiane. A
Turati viene affidato il compito, da parte del gruppo socialista, di
interrogare il Governo a tale proposito. "Non � lotta di
classe quella che si risolve - dove le elementari libert� sono
garantite - in schermaglie con la polizia. � Noi chiediamo
soltanto che il proletariato italiano torni alfine alla lotta di
classe, che ha abbandonato, e che anche in Italia il socialismo
cominci".
Contro
gli eccidi proletari e per il socialismo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 8, 16 aprile 1908, p.
113-115.
Reazioni all'articolo Il proletariato contro se stesso sia da parte
dei reazionari - "di proclamarci confessi delle pi� orrende
peccata", che dai sindacalisti rivoluzionari "di
denunciarci, una volta di pi�, arnesi rinnegati di polizia che
consegnano il popolo, dopo le revolverate dei pretoriani, alle
vendette dei Procuratori del Re". "Le due accuse - siamo
immunizzati - ci lasciano perfettamente tranquilli". Contro le
sterili proteste e per l'attiva partecipazione alla politica
positiva del Paese. Si asserisce che l'educazione � figlia
dell'azione.
La
leva elettorale. Da questo al futuro 1� Maggio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 9, 1 maggio 1908, p.
129-131.
"L'idea del suffragio universale tratto tratto rif� capolino
nei nostri giornali". Afferma Turati: "Con tutto ci�, io
non mi pronuncio ora (la mia tesi non ne ha bisogno), n� pro, n�
contro il suffragio universale. Spiego unicamente le ragioni per le
quali questa propaganda non fa gran passi". Turati fa la
proposta di un "termine medio" e cio� la leva elettorale
come riforma, "assai modesta, ma riforma da porre fra le
condizioni essenziali di un eventuale blocco anticonservatore per i
non lontani Comizi politici." Da questo al futuro Primo Maggio
propone di dedicarsi "a colorirne il piano, a propagarne il
convincimento ed a maturarne l'effettuazione".
Per
la verit� e pel socialismo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p.
145-148.
Ettore Ciccotti scrive a Turati per conoscere la sua posizione
all'interno del partito. Risposte da La Critica. Dibattito su
Educare, lettera-articolo di Ciccotti pubblicata
sull'"Avanti!" del 19 maggio e ripresa da Turati
nell'articolo apparso sul numero 8 della rivista Contro gli eccidi
proletari e per il socialismo per definirlo come un "documento
sintomatico a questo riguardo" e criticandolo come esempio e
"sforzo" prodotto per "disviarlo dalla meta".
Il
Partito Socialista e le elezioni amministrative in Milano, La
Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p.
155.
"Critica Sociale" apre la rivista a contributi pragmatici
in vista delle prossime elezioni comunali e provinciali. Breve
premessa all'articolo di Alessandro Schiavi, Il Partito Socialista e
le elezioni amministrative in Milano, dove si afferma: "Non
pi� alleanza con partiti, per vaghe ragioni di partito: ma
programma di cose concrete sul quale diverranno naturalmente alleati
coloro che le vogliano, e le vogliano con uguale fermezza e nel
medesimo modo".
In
difesa degli emigranti
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 708-709.
Turati interviene a proposito dei tempi di presentazione del disegno
di legge sull'emigrazione: "io vorrei pregare caldamente la
Commissione, che esamina il disegno di legge sull'emigrazione, di
voler affrettare la sua relazione e presentarla prima
dell'autunno", per alleviare le condizioni dell'emigrazione che
"sono rese, per la crisi economica, pi� difficili di quello
che non fossero ieri".
Per
i pasticcieri di Napoli
Discorso tenuto nella tornata del 22 maggio 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 710-711.
Turati interroga sull'applicazione della legge a Napoli sul riposo
domenicale dei pasticcieri - "non si capisce perch� il
pasticcino debba avere diritti sovrani, al disopra del pane" -
e sul fatto che non venga rispettata per sottrarsi alla legge del
riposo.
Un
grande dibattito sul miglioramento economico degli impiegati
Discorso tenuto nella tornata del 28 maggio 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume primo, p. 712-736.
Turati presenta un ordine del giorno in occasione della discussione
del disegno di legge sull'ordinamento degli impiegati civili.
L'oratore si rammarica perch� "una legge di cos� grande
importanza, che riflette interessi di cos� numerose categorie di
personale, che riguarda tutto quanto l'andamento dei nostri
servizi" non susciti nella Camera la giusta attenzione. Turati,
unico iscritto a parlare, traccia un ampio quadro del problema, che
"ci tormenta da circa mezzo secolo e le cui soluzioni sono in
continuo divenire", per svolgere una discussione che, come
dice, serve "a segnare un indirizzo, a preparare addentellati a
riforme future, anche se non riescano a far trionfare immediatamente
emendamenti concreti".
Le
grandi minaccie, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 11, 1 giugno 1908, p.
161-162.
Situazione politica italiana e analisi del comportamento di Giovanni
Giolitti: "E' generale ed antica la taccia all'on. Giolitti di
ministro addormentatore. Ma l'accusa � soprattutto un comodo alibi
alla mancanza di combattitivit� di partiti e di uomini, contro i
quali nulla avrebbero potuto i narcotici dell'on. Giolitti se essi
non si fossero prestati ad assorbirli".
Ancora
per gli esercenti delle privative
Discorso tenuto nella prima tornata del 22 giugno 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 737-742.
Intervento di Turati nella discussione sul disegno di legge
"Modificazioni alla legge 22 luglio 1906, n. 543 sulle
rivendite di privative di sali e tabacchi", soprattutto in
difesa degli esercizi dei piccoli paesi.
Dal
Parlamento al Paese, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 13, 1 luglio 1908, p.
193-194.
Chiusura della Camera fra polemiche per l'approvazione della legge
opportunamente "chiamata dello sbafo, perch� codifica, sia
pure con qualche attenuazione, il regime degli abusi e dei
favoritismi che minaccia, ben pi� delle richieste dei ferrovieri,
il buon andamento delle ferrovie dello Stato".
Quel
che insegna uno sciopero che non esiste, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 14, 16 luglio 1908, p.
209-211.
Analisi dello sciopero nelle campagne parmensi: "Ma fu
necessario che lo sciopero si protraesse per tre mesi, tra dolori e
sacrifici infiniti, e che la Commissione riformista scoprisse, dopo
le fughe degli eroici capitani, che lo sciopero, di cui si continua
a preconizzare la vittoria immancabile, non solo � interamente
fallito, ma che esso in realt� non esiste, che esso � diventato un
trucco di speculatori".
In
vista del Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p. 225.
Congresso Nazionale tenutosi a Firenze dal 19 al 22 settembre.
Iniziano a delinearsi le prime indiscrezioni, le interviste e le
analisi sulle posizioni all'interno del partito. La rivista si pone
su un piano di concretezza: "Basta di discussioni, nelle
nuvole, sulle tendenze, su quel che si dovrebbe e sul come. Non v'�
pi� nulla da aggiungere che non sia risaputo. Oggi si tratta di
fare." "Queste cose, in quest'ora della storia, sono il
socialismo che diventa, ossia il riformismo, e sono la democrazia.
Chi le vuole, e suda per averle, � bell'� entrato nel blocco. Gli
altri son fuori."
Possono
i socialisti cristiani iscriversi nel nostro partito? Firmato La C.
S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p.
227-228.
La domanda � se "possono i socialisti cristiani militare in un
partito, il quale, pur attraverso alle profonde modificazioni
tattiche, � nei suoi presupposti marxista?". In una lettera,
G.N. scrive a Turati a questo proposito. "Critica Sociale"
postilla: "Questi dubbi consigliano una benevole sfiducia e
un'attesa prudente. Noi non siamo per respingere, n� per
accogliere. Il nostro avviso, che G.N. ci chiede, � � la
quarantena. E noi in astratto - come opinione o previsione -
possiamo anche consentire. Ma, (�) - e se fosse?".
Fra
le varie opinioni
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p.
248-251.
Turati cede ad Anna Kuliscioff la firma dell'articolo editoriale:
"Mi svesto della zimarra solenne del 'noi', abbandono il
pennacchio collettivo di 'Critica Sociale' e non lo fo n� per
modestia, n� per presunzione. Gli � che mi capita un accidente, al
quale non sono avezzo e pel quale mi sento mal adatto e come a
disagio: quello di trovarmi nel mezzo fra le varie opinioni".
Si infervora la polemica intorno al Congresso, la polemica sulla
tattica "� un tema che primeggia, che tiene campo quasi da
solo".
(Postscriptum
per lo scrutinio plurinominale), firmato F. T.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p.
250-251.
A proposito dello scrutinio di lista provinciale o regionale, che
sembra ormai candidato ad entrare nel programma immediato dei
socialisti.
Blocco
e non pi� blocco, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 17, 1 settembre 1908, p.
257-259.
Esame delle posizioni sulla politica del blocchi: "La
situazione che consigli� i blocchi generici del 1900 �
profondamente mutata, tutto � mutato in Italia: spirito del
governo, opinione pubblica, i partiti e la democrazia stessa".
Partendo
per Firenze. Fra due congressi, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 17, 1 settembre
1908, p. 273.
Fra il Congresso Operaio di Modena e quello socialista di Firenze:
intermezzo tra l'illusione che il primo potesse essere "la
prova generale" del secondo. L'unico legame deriva dal fatto
che gli sforzi della Confederazione e quelli del partito sono
concentrati "contro un avversario comune: il sindacalismo
rivoluzionario".
L'ordine
del giorno al quale aderiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 18, 16 settembre
1908, p. 275-276.
Pubblicazione dell'ordine del giorno che dichiara incompatibili i
principi e i metodi del Partito socialista italiano con la dottrina
e la pratica del sindacalismo rivoluzionario".
La
vittoria delle cose, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 19, 1 ottobre 1908, p.
289-292.
Conclusione del Congresso di Firenze e vittoria del socialismo
inteso come prova di sincerit� e di maturit� promettenti per
l'avvenire. Pubblicazione degli ordini del giorno approvati.
Si
deve convocare la Camera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 20, 16 ottobre 1908, p.
305-306.
Invito dei Gruppi socialisti milanesi a fare richiesta di
convocazione del Parlamento prima della Conferenza internazionale,
nel corso della quale "sarebbe assurdo e criminoso che la
rappresentanza dell'Italia fosse affidata a uomini vincolati da
precedenti compromessi o da acquiescenze colpevoli".
Il
riformismo alla prova, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p.
321-322.
"Il Governo rinuncia a lanciare al paese la grande sfida, di
cui pareva concepisse il pensiero, di sottrarre la politica estera
alla discussione parlamentare". Criticit� della situazione
politica internazionale dopo l'annessione austriaca della Bosnia, il
mancato rispetto del trattato di Berlino, le sorti della Turchia
costituzionale e quelle dei nostri interessi in Oriente e
nell'Adriatico sono temi di altissimo interesse "che solo la
miopia congenita potrebbe trascurare, anche dall'esclusivo punto di
vista proletario". Pericolosit� di un aumento delle spese
militari.
L'asino
al mercato, La Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p.
324.
Risposte alle critiche mosse dall'articolo di "Tre X", La
politica estera dell'Italia. Di fronte alle critiche fatte
precedentemente alla rivista di intervenire in modo troppo
'invadente' negli articoli pubblicati, "la Critica in questo
caso conduce l'asino al mercato nel modo che, dopo tutto, ci sembra
pi� razionale: montandogli in groppa tutti e due, noi e il
figliolo". Premessa che apre alla risposta affidata dalla
rivista al dottor Angelo Vivante che scrive da Trieste,
L'internazionale ha fatto bancarotta. (Polemiche socialiste
balcaniche) e che prosegue con l'articolo di Ernesto Teodoro Moneta,
Contro la pace ad ogni patto.
Gli
agenti dello Stato alla prova!
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p.
337-339.
Destituzione del dott. Antonino Campanozzi, accusato di
'manifestazione collettiva' e discussione sulla legge sul nuovo
stato giuridico degli statali, definita "legge capestro".
Al
convegno della Biblioteche Popolari, Noi
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p.
339-340.
Dal 6 al 9 dicembre si tiene a Roma il primo Congresso nazionale
delle Biblioteche popolari sostenuto da Turati gi� propugnatore
delle Biblioteche popolari nella citt� di Milano. Questo felice
esperimento e i "meravigliosi risultati" incoraggiano la
diffusione della cultura nel proletariato, nonch� la creazione di
una vasta coscienza civile. Al Congresso di Roma si parler� di una
Federazione italiana delle biblioteche popolari "intese a
stimolare il sorgere, a sorreggerne i primi passi, ad agevolare
l'esistenza con ogni sorta di aiuti". Estensione nazionale
dell'esperimento milanese.
In
vista del nuovo anno
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 24, 16 dicembre 1908, p.
369-370.
Programmi e progetti per il 1909: "Il nuovo anno dovr� essere,
per noi, anno di semina abbondante e di coltura intensiva -
preparatrice di raccolti". "Noi ripigliamo dunque - non
stanchi, non sfiduciati - il nostro cammino. Diciott'anni di questa
Rassegna stanno garanti per noi. Il divenire socialista � cosa
grandissima, queste pagine le disperde il vento. Ma noi sappiamo che
esse furono, disperse, buona semente. E insisteremo nel solco".
Il
"Caso Campanozzi"
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1908, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 743-772.
Interrogazione di Turati sul caso di Antonino Campanozzi, impiegato
postale, licenziato a seguito della sua relazione al congresso dei
postelegrafonici sullo stato del servizio postale e telegrafico.
1909
Lutto
di Patria, lutto di famiglia forse!, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 1, 1 gennaio 1909, p. 1.
Editoriale in forma di necrologio per commemorare "i numerosi
nostri amici e delle nostre ideali battaglie che vivevano nelle
citt� devastate dal terremoto, in quella ammaliatrice Messina,
ridotta un cimitero di cose e di uomini". Polemiche sui ritardi
e sull'inefficienza dei soccorsi alle popolazioni terremotate.
Nuovo
anno, nuova vita. Agli amici, ai Circoli socialisti, alle
organizzazioni proletarie
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p. 2-3.
Si auspica una nuova forza del socialismo italiano per il 1909: di
fronte alle critiche e alla domanda se ha ancora ragione di esistere
un partito socialista e con quale forza, Turati risponde: "Noi
siamo tentati di rispondere che comincia proprio ora ad averla. Non
� povero di forze il socialismo italiano. Ma son forse, le pi�,
che s'ignorano a vicenda, forze isolate e disperse - qualche volta
si elidono. Noi le chiamiamo a raccolta: risponderanno? E allora,
non per noi soltanto, l'anno nuovo sar� nuova vita".
Gli
insegnamenti del terremoto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p.
17-19.
Disorganizzazione dei soccorsi alle vittime del terremoto. Ai
commenti della Critica che si chiede cosa abbia insegnato questo
terremoto, si risponde principalmente due cose: che "l'unica
organizzazione perfetta, che sia sbucata tra le macerie e le morti
� stata l'organizzazione del delitto e del furto" e che
"in una parola, la macchina dello Stato - ha fatto
fallimento".
La
piattaforma, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p.
33-35.
Problemi elettorali in Italia per il Partito socialista dovuti alla
sua differenziazione "dagli altri partiti di democrazia".
Tutta la piattaforma del Congresso di Firenze - "non esclusa la
riforma militare, scolastica, tributaria, doganale" - deve
essere la base della tattica e del programma elettorale.
Per
i quotidiani del partito, firmato (f.t.)
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p. 48.
Breve trafiletto di Turati sulla campagna di abbonamento
dell'"Avanti!" che, dopo il Congresso "� venuto
interamente nella nostra direttiva". Il giornale centrale �
l'anima vera di un partito e l'"Avanti!" � la bandiera
del socialismo italiano; "e non � socialista o, peggio, �
socialista insincero, chi non fa ogni sforzo per abbonarsi e
diffonderlo".
Agli
amici
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p. 49.
Breve trafiletto di Turati a coloro che gli scrivono per invitarlo
alle conferenze elettorali. Si scusa perch� molto impegnato nella
lotta elettorale in tutti i sei Collegi milanesi, che assorbe tutte
le sue "modeste forze".
Per
la vittoria del socialismo e della democrazia, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p.
49-50.
I programmi socialisti nelle realt� italiane. Analisi della
situazione milanese "che ripete ed integra la piattaforma del
Congresso di Firenze e ne adotta fedelmente la tattica, ponendosi
dentro la regola e ricusando l'eccezione". Si sottolineano le
differenze nelle deliberazioni elettorali della Sezione milanese -
che produce un programma tassativo, preciso, articolato e che tende
ad escludere le alleanze - ed il proclama della Direzione del
Partito socialista che invece allarga alle due direzioni dei partiti
popolari "esortando i tre partiti a concentrarsi dovunque sul
candidato pi� forte". Pubblicazione delle due piattaforme per
le elezioni politiche.
1900-1909:
un gruppo di questioni pregiudiziali
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p.
65-66.
Gli ottimi risultati politici dell'avanzata elettorale del Partito
socialista e di tutta l'Estrema, riportano il pensiero alle analoghe
posizioni conquistate nel 1900. Il 1909 "non pu� essere che un
punto di partenza": "E' una nuova primavera politica,
sbocciata - come fiori dal vaso - dall'urna elettorale". Si
sottolineano comunque le responsabilit� e le aspettative che
attendono il partito.
Filosofia
della vittoria socialista nelle elezioni politiche, Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p.
68-70.
Lettera di commento di Ettore Marchioli sui risultati delle ultime
elezioni. Rapide osservazioni, firmate Noi, "che non
esauriscono il problema", ma che contribuiscono a "porlo
nettamente, fuor da ogni equivoco".
Postilla
a "Teorie sindacali" di Enrico Carrara, La Critica
"Critica Sociale", a. XIX, , n. 5-6, 16 marzo 1909, p. 75.
Sull'organizzazione dei sindacati degli impiegati e sui rapporti con
lo Stato. Il tema � quello del "rinnovamento dei servizi
pubblici".
Le
spese militari. Lettera aperta a Leonida Bissolati
"Critica Sociale", a. XIX, n. 8, 16 aprile 1909, p.
113-115.
Difesa nazionale e azione dei socialisti. Turati riafferma la
posizione: "nessun aumento ulteriore, per nessuna cagione, ai
nostri bilanci militari".
Militaristi
senza saperlo
"Critica Sociale", a. XIX, n. 9, 1 maggio 1909, p.
129-131.
Considerazioni di Turati sul modo di essere involontariamente
militaristi "anche a dispetto proprio". Elencazione di
alcune teorie socialiste che, pur esprimendosi in modo contrario
alla guerra, di fatto ne alimentano, in modo inconsapevole, le
ragioni.
Sfratto
di inquilini
Discorso tenuto nella tornata del 5 maggio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 773-774.
Turati interviene per chiedere al Ministro dell'interno e a quello
dei lavori pubblici perch� siano stati sfrattati gli inquilini di
una casa di via Palestrina a Milano.
Per
le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 7 maggio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 775-788.
Interpellanza di Turati sulle dimissioni del Comitato permanente del
lavoro "perch� in quelle dimissioni ravviso il sintomo
doloroso del fallimento (�) di questo istituto del Consiglio del
lavoro". Turati ricorda la funzione primaria dell'Ufficio del
lavoro e ammonisce il Governo di non pretendere di fare riforme
"a buon mercato".
Il
Partito Socialista alla prova (Seguito della polemica sulle spese
militari), La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p.
149-151.
"Decisamente, le nostre tesi della necessit� di opporci
recisamente ad ogni aumento, comunque larvato di spese militari, non
ha trovato quella che i francesi chiamano une bonne presse".
Verso
il Partito di Governo? , firmato Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p.
157-159.
Confronto delle posizioni nel partito sulla partecipazione al
Governo. La convenienza socialista a far parte di un Governo con
determinati suoi uomini � subordinata a due condizioni:
l'opportunit� di poter lasciare un'impronta che faccia apparire
l'esperimento non "una pura perdita" e la disponibilit�
del proletariato, "nel cui nome e nel cui interesse quegli
uomini si immolerebbero", "ad intenderli, a secondarli e a
sorreggerli".
La
vertigine degli armamenti e le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 789-804.
Ordine del giorno presentato da Turati con queste motivazioni:
"Perch� questo voto, che ha nome delle spese militari, in
realt� � il voto che decide, per lunghi anni, di tutta la politica
italiana; perch� oggi si decide non tanto della difesa del paese da
ipotetici nemici esterni, quanto della difesa di tutte le miserie
profonde, che ci contristano e travagliano all'interno; perch�
oggi, pi� del confine orientale, � in giuoco il baluardo che
separa le classi sociali in Italia, la barriera che si poteva
abbassare, e che voi, oggi, rialzate".
Ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911. Escono
anche delle edizioni in opuscolo:
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto
alla Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico), Milano,
Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto
alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico), Mantova,
Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25.
Deprecazione
della guerra civile
Discorso tenuto nella tornata del 13 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 805-806.
Risposta alle parole di biasimo del Presidente della Camera per gli
applausi che accolgono la fine del discorso di Turati, La vertigine
degli armamenti e le riforme sociali. Al termine dell'illustrazione
dell'errore "gravissimo" di aumento delle spese militari,
Turati aveva augurato "che giammai, la situazione interna,
creata da questi impegni di bilancio, dovesse divenire tale, per cui
le armi, preparate contro gli eventuali invasori, dovessero venir
dirette contro i cittadini".
Per
un'elezione contestata
Discorso tenuto nella tornata del 16 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 807-817.
Annullamento dell'elezione del 7 marzo 1909 nel collegio di Biella,
del socialista Quaglino.
Momento
di sosta, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 12, 16 giugno 1909, p.
177-179.
Dopo l'ultimo voto alla Camera sugli aumenti delle spese militari, i
partiti dell'Estrema, i tre classici "partiti popolari"
sono in crisi. Pubblicazione di tre scritti di persone diverse
"pensati, vorremmo dire, da diverse anime - il Merloni,
socialista, il Perona, puro radicale, Chantecler che sta come a
mezzo fra i due". L'articolo nelle sue conclusioni si chiede:
"Per quale via? con che modi? Questo � il problema che
s'impone - in questo momento di sosta - al nostro partito. Problema
di essere o non essere: problema di vita. E invitiamo tutti gli
amici ad aiutare a risolverlo".
Operai italiani in Prussia
Discorso tenuto nella tornata del 28 giugno 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 818-831.
Interrogazione di Turati sulla salvaguardia dei diritti dei
lavoratori italiani in Germania dopo che un semplice decreto ha
tolto loro i diritti di liberi cittadini, "assoggettandoli ad
obblighi che si risolvono in una specie di semi-schiavit�; obblighi
di tributi, obblighi di lavoro, sotto minacce feroci che nessuno
Stato civile osa pi� sui lavoratori".
Sono
eleggibili i direttori generali?
Discorso tenuto nella seconda tornata del 3 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 832-834.
Sulla eleggibilit� di alcune categorie di funzionari e impiegati
dello Stato, in particolare si tratta della ineleggibilit� dei
membri dei Consigli superiori che sono funzionari statali. A
proposito dell'annullamento dell'elezione di Camillo Corradini nel
collegio di Popoli.
Una
petizione contro il ripetersi dei conflitti fra la forza pubblica e
le masse operaie
Discorso tenuto nella tornata del 5 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 835-839.
Petizioni provenienti da leghe operaie e "dalla pi� potente
associazione italiana organizzata di contadini, particolarmente
interessati in questa questione, perch� purtroppo negli scioperi
agrari specialmente i contadini cadono vittime di eccidi".
Telegrammi e petizioni per l'approvazione della proposta di legge
contro gli eccidi.
Per
gli infermieri degli ospedali e dei manicomi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 9 luglio 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 840-841.
Interrogazione degli onorevoli Turati e Morgari "per sapere a
che punto siano gli studi diretti a preparare i promessi
provvedimenti per assicurare un trattamento equo e possibilmente
uniforme agli infermieri degli Istituti ospitalieri e dei
manicomi".
Organico
dei telefoni
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 842-852.
Turati apre la discussione sul disegno di legge sugli organici della
Direzione generale dei telefoni recriminando sul poco tempo
disponibile per poter illustrare il progetto e per la "mancanza
vera e propria di qualsiasi politica dei servizi pubblici".
Sul
matrimonio delle telefoniste
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 853-854.
Turati interviene nella discussione sugli organici dei telefoni a
favore delle telefoniste: "Si � poi creata, si � creata una
vera leggenda intorno alla incapacit� al lavoro, che colpirebbe le
telefoniste, dopo il matrimonio, durante la maternit�".
L'imprevisto,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 14-15, 1 agosto 1909, p.
209-211.
L'appello lanciato attraverso l'editoriale apparso nel n. 12 della
rivista, Momento di sosta, "non trov� risposta nel
partito". "Gli amici, lo ripetiamo, preferirono il tacere
al rispondere. La domanda era imbarazzante? O forse il silenzio era
la risposta pi� savia? E noi scrivevamo in quello stesso articolo:
'Se l'imprevisto non soccorre, se l'accidente politico non viene in
aiuto �' anche questo, poteva essere, anch'esso, un partito".
La
forza della previsione (a Filippo Turati), "Chantecler" e
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 16, 16 agosto 1909, p.
241-242.
Ruolo del partito socialista nell'attuale situazione politica del
paese. "Chantecler" scrive a Turati: "La
contraddizione vivente fra il moto socialista e le sue basi
deterministiche trova nel tuo 'Imprevisto', una soluzione; ed � tra
le pi� pratiche ed opportune. Cos� sia".
Per
venire al sodo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 17, 1 settembre 1909, p.
257-259.
"E' impossibile immaginare cosa pi� vacua - e, per certi
versi, pi� nauseabonda per effetto di codesta vacuit� - della
presente politica italiana". Si allude in generale al
comportamento di tutti i partiti e "pi� crudeli del migliore
dei figli di No� - non intendiamo fare eccessivamente eccezione
neppure pel nostro partito". Afferma ancora l'editoriale:
"E' una gara di nichilismo fra Governo ed Opposizioni, fra
partiti di conservazione e partiti cosidetti novatori. Ciascuno mira
a farsi piccino, a obliterare se stesso: diremmo quasi, a non
essere".
Il
punto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p.
273-274.
Piattaforma delle riforme concrete da conquistare: allargamento del
suffragio, scuola, riforma tributaria, legislazione sociale e
servizi pubblici. E' giunto quindi "il tempo di 'atterrare', se
non vogliamo meritare il rimprovero di aver preso domicilio fisso
nella bambagia delle nuvole. Qual � il punto di approdo del nostro
aeroplano ideale?".
Czarofilia,
firmato (f.t.).
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p.
274-275.
Replica ad alcune supposizioni apparse sulla stampa
sull'atteggiamento che terranno i socialisti nei confronti della
venuta dello "Czar", anche nel ricordo di quanto avvenuto
nel 1903 (Si veda a tale proposito; La politica del fischio, in
"Critica Sociale", n. 18-19, 1903, p. 273-276). Tuttavia,
dice l'articolo, "oggi come nel 1903, noi non saremmo
favorevoli ai fischi, che ci sembrano (�) una delle forme di
protesta pi� inintelligenti e meno specificamente umane". In
ogni caso non si pu� rimanere insensibili come partito alla
tragedia della Siberia, alla ribellione della Duma del popolo.
Cesare
Lombroso, La C. S.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p. 305.
Necrologio di Cesare Lombroso: "l'amico fraterno dei nostri
giovani anni, lo scienziato dalla genialit� di artista, l'uomo dal
candore di fanciullo, l'operoso, il buono, l'appassionato". Non
solo � ricordato il suo essere uomo di grande sapienza e
socialista, ma � messa in risalto "la profonda umanit�
dell'animo suo che vibr� soltanto per le cose pi� alte, per le
battaglie pi� degne, per gli affetti pi� delicati. Tempra
veramente meravigliosa. non simile che a se stessa, impossibile a
immaginarsi riprodotta o emulata. E perci� la sua perdita ci sembra
veramente l'irreparabile".
Il
senso della misura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p.
305-307.
Rivolta di Barcellona ed eccidio di Montjuich (13 ottobre 1909) a
cui seguono in Italia "minuscoli incidenti che turbarono le
recenti manifestazioni". Elogio del "magnifico
sollevamento di coscienze che rispose, ma che perse parte del suo
fulgore a causa degli incidenti, le intemperanze e le impulsivit�
che noi deprechiamo".
La
riapertura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 22, 16 novembre 1909, p.
337-338.
"La Camera si riapre nelle condizioni del pi� assoluto e
desolante nullismo politico". Urgente necessit� delle riforme:
tributaria, dei Ministeri delle ferrovie e del lavoro, delle opere
di colonizzazione interna e soprattutto quella dell'"l'avocazione
della scuola allo Stato sono segnali, emergenti sul nebbione fitto e
malsano del nullismo politico imperante".
Per
i maestri di ginnastica
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 854-866.
Discussione sul disegno di legge sull'insegnamento e sugli
insegnanti di educazione fisica mancante, secondo Turati, di
"qualunque organicit�" e che non segner� una vera e
propria riforma, ma "perch� non possiamo fare si pi�".
Commedia
finita, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 23, 1 dicembre 1909, p.
353-354.
Caduta del Governo Giolitti che � "evidentemente il frutto di
un'accorta premeditazione, di un calcolo lungimirante, il cui intimo
congegno non ci sembra difficile intendere e denudare".
Giolitti � accusato di aver presentato la riforma tributaria come
"'trucco' inteso a preparare e coprire la ritirata provvisoria.
Il voto socialista fu contro il giolittismo, ossia contro
l'equivoco". "Vinto, innegabilmente, o meglio abbandonato
e rinnegato, dovrebb'essere il giolittismo; ma l'uomo ne esce ancor
vivo. E' finita una commedia - e potrebbe ricominciare - ma per ora
il sipario � calato. Fregoli si � spogliato delle sue truccature,
e va a cena vestito co' suoi abiti di cittadino. Fino a
quando?".
Vita
nuova?
"Critica Sociale", a. XIX, n. 24, 16 dicembre 1909, p.
369-370.
Vita nuova per il ventesimo anno di vita della rivista. "Il
ritardo con cui esce questo Numero, dovuto all'insueto protrarsi dei
lavori parlamentari che 'assorbirono' l'ordinario scombiccheratore
di queste prime pagine della Rivista. "L'anno nuovo segner�
almeno in qualche parte e direzione essenziale, vita nuova? La
commedia politica � veramente finita o � finita solo una commedia
e un'altra ne � gi� cominciata, che potrebbe anche apparire -
mutati soltanto gli attori - la replica, non davvero richiesta,
della precedente? "Critica Sociale" si dispone ad entrare,
"con qualche baldanza e con fede che sempre rinverde, nel suo
ventesimo anno di vita".
Il
secondo Ministero Sonnino
Discorso tenuto nella tornata del 19 dicembre 1909, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 867-874.
Dichiarazione di voto di Turati a nome del Gruppo parlamentare
socialista al nuovo Gabinetto presieduto da Sidney Sonnino:
"Dalla soluzione di questa crisi (vi � un'apparente
contradizione, ma soltanto apparente, nelle mie parole) dalla
soluzione di questa crisi, francamente non abbiamo niente da
aspettare; essa � tutta affar vostro; su di essa noi socialisti non
abbiamo niente da dire!".
Introduzione
Le Biblioteche Popolari al Congresso Nazionale. Atti del Congresso
di Roma del 1908 (6-10 dicembre 1908), Milano, Uffici della
"Critica Sociale", 1909, p. 256.
Pubblicato in "Critica Sociale", n. 22-23, 1908.
La
vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto alla
Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico), Milano, Uffici
della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto
alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico), Mantova,
Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25. Edizione economica con
tiratura di 20 mila esemplari.
Pubblicazione del discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909;
ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911.
1910
Sonnino
al bivio. Il futuro atteggiamento dei socialisti, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 1, 1 gennaio 1910, p. 1-2.
"La Camera � sempre giolittiana nella sua maggioranza; fuor di
l�, le forze pi� vive - anzi, le sole vive nel paese - stanno
all'Estrema. E convien scegliere fra quella e questa amicizia. Per
cui all'on. Sonnino, se vuol tentare di vivere, si parano dinnanzi
due opposte vie: 1) o farsi perdonare di non essere Giolitti. E lo
lasceranno campare finch� a loro convenga; 2) oppure l'on. Sonnino
pu� tentare di vivere a un altro modo: a un'amministrazione
corretta, aggiungendo uno slancio di riforma democratica e sociale
veramente audace e lungiveggente, suscitando intorno a s� simpatie
e forze nuove, non pure dentro il Parlamento, ma in tutto il
paese".
La
chiusura della Sessione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 2, 16 gennaio 1910, p. 17-18.
Polemiche sulla ventilata chiusura della sessione parlamentare,
"pleonasmo goffo ed insulso, come ogni artificio che neppure
approda allo scopo". Perplessit� sul nuovo Ministero e sulla
sua "musica giolittiana" che vede cambiati solo il
direttore d'orchestra e qualche primo o secondo violoncello.
Il
Ministero e i Socialisti, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 3, 1 febbraio 1910, p. 33-34.
Il Partito Socialista si pronuncia nei confronti del nuovo
Ministero: "Quando il Gabinetto Sonnino si present� alla
Camera, chi scombicchera queste linee, comandato a parlare pel
Gruppo socialista, disse netto che un solo vero servigio si poteva
rendergli, se la Camera avesse consentito: rovesciarlo quel medesimo
giorno".
Andrea
Costa, firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XX, n. 3, 1 febbraio 1910, p. 34-35.
Necrologio di Andrea Costa identificato con le origini del
socialismo in Italia: "Con Andrea Costa, che � morto, muore
veramente, ed � suggellata nell'urna, tutta una fase - la prima -
del socialismo italiano. E perch� quella, che fu la vita vera di
lui, fu anche la giovinezza del partito e la nostra; e perch�,
quando codesta giovinezza varc� ad una maturit� che forse a
venturi non parr� ancora adulta, ma che tale parve a quei che la
vissero".
Proseguendo
nell'analisi, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 4, 16 febbraio 1910, p.
49-50.
Analisi del programma dell'on. Sonnino. Si delineano le posizioni
all'interno del Gruppo socialista e le perplessit� che il programma
suscita soprattutto per la poca seriet� con la quale il nuovo
Governo si mette alla prova. Questa seriet�, dice la Critica, �
"misurata col contagoccie, data e ritolta, con felina crudelt�
e la speranza della grazia ad un condannato al supplizio".
Lo
svolgersi della situazione. Per essere anche pi� chiari, La Critica
Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 5, 1 marzo 1910, p. 65-66.
Instabilit� del Governo Sonnino e insicurezza del suo operare:
"E ogni giorno, su ogni tema, la fiducia sfiduciata e
canzonatoria - ultimo logogrifo del nostro Bisanzio
parlamentare".
Elezione
contestata a Lugo
Discorso tenuto nella seconda tornata del 16 marzo 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 875-884.
Annullamento dell'elezione del socialista Umberto Brunelli nel
collegio di Lugo. Ferma opposizione di Turati.
Il
nuovo Ministero e la pregiudiziale socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 6-7, 1 aprile 1910, p. 81-82.
L'insicurezza del Governo Sonnino si rivela nella realt� dei fatti
- "pi� brutali anche dei presagi". "In realt�
Sonnino non cadde; non poteva cadere chi non fu mai ritto".
"La nuova compagnia e il nuovo spettacolo che Luigi Luzzatti
affigge sul frontone di Montecitorio potranno tenere il cartellone?
O saranno, anch'essi, fischiati via? E che pu� e che deve pensarne
il proletariato?" Analisi politica della composizione del
Parlamento e della coalizione di maggioranza.
Suffragio
universale?
"Critica Sociale", a. XX, n. 6-7, 1 aprile 1910, p. 82-85.
Anna Kuliscioff scrive a Turati a proposito del suo commento alla
risposta del Comitato Centrale socialista per il suffragio
universale, data al Comitato Nazionale pro-suffragio femminile. Anna
Kuliscioff esprime le sue perplessit� sul perch�, per una
dichiarazione cos� semplice, vengano usate tante parole e perch�
invece non bastasse rispondere che i socialisti "� ovvio che
siano per il voto esteso alle donne". Risponde Turati iniziando
quella che verr� in seguito chiamata "polemica in
famiglia". "La parola all'imputato! E l'imputato � qui in
carne ed ossa". La tesi sostenuta da Turati � in sostanza che
la totale maggioranza delle donne italiane (999 su 1000) sono
assenti dal movimento politico, e sono assenti, ancor di pi�, da
ogni movimento di classe.
Ancora
del voto alle donne. Suffragio universale a scartamento ridotto
"Critica Sociale", a. XX, n. 8, 16 aprile 1910, p.
113-116.
Replica di Anna Kuliscioff all'articolo di risposta di Turati
apparso sull'ultimo numero della rivista.
Anna Kuliscioff conferma il suo dissenso e dice che avrebbe
volentieri rinunciato a "questa polemica in famiglia", se
Turati non si fosse presentato come "l'interprete fedele dei
nostri compagni pi� autorevoli del partito, del gruppo
parlamentare, del Comitato pel suffragio universale". Postilla
di Turati. La polemica si chiude con l'articolo di Anna Kuliscioff,
Per conchiudere sul voto alle donne, n. 9, 1910. Tutti gli scritti
sono pubblicati in un opuscolo dal titolo: Il voto alle donne.
Polemica in famiglia, Milano, 1910.
Una
minaccia?, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 8, 16 aprile 1910, p. 117.
A proposito della formazione del nuovo Governo e sull'attesa del
programma, ancora avvolto nell'ombra. "Attendiamo le promesse
vicine, e, dopo le promesse, il principio dei fatti".
Il
ministero Luzzatti
Discorso tenuto nella tornata del 30 aprile 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 885-888.
Il nuovo Primo Ministro Luzzatti espone il suo programma di Governo.
Turati, a nome del Gruppo parlamentare socialista, dichiara:
"Il nostro s�, dunque, che � appena poco pi� di un no, ha
questo preciso significato: noi abbiamo una scarsa fiducia in quel
che pu� dare questa Camera al proletariato, o consentire che il
Governo gli dia, sia come indirizzo generale e riforme politiche,
sia come riforme sociali".
Primo
Maggio di rinnovamento, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 9, 1 maggio 1910, p. 129-130.
"Questo Primo Maggio vuole essere di interiore rinnovamento per
il socialismo italiano". Si delineano nuovi compiti per il
partito in difesa delle organizzazioni operaie e per il suffragio
universale. "Primo Maggio di giovinezza che si sente viva e
vuol rifiorire. Il partito che ritorna popolo. E il popolo che, per
diventare cittadino, dovr� correre, pugnace, all'ombra della nostra
bandiera: la bandiera invitta del socialismo internazionale".
Comune
moderato e comune popolare. Proemio al programma comunale dei
socialisti milanesi
"Critica Sociale", a. XX, n. 9, 1 maggio 1910, p. 134-137.
Per l'alleanza dei lavoratori organizzati con la massa dei
consumatori. La differenza tra il Comune moderato e il comune
popolare secondo Turati: "Vi �, insomma, tra l'azione dell'uno
e dell'altro, la diversit� che intercede fra le opere dell'amore e
quelle della mera convenienza; fra il passionato volere, e lo
stitico, arcigno e necessario dovere.
Anche in opuscolo: I socialisti al comune. Programma della Sezione
Socialista Milanese del Partito Socialista Italiano per le elezioni
amministrative del 1910, con proemio di Filippo Turati, Milano,
Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1910.
Il
voto dei socialisti pel Ministero. Errore o degenerazione?
"Critica Sociale", a. XX, n. 10, 16 maggio 1910, p.
145-149.
Il 30 aprile Turati dichiara alla Camera il voto del Gruppo
parlamentare socialista a favore - ma non di fiducia - del Ministero
Luzzatti-Sacchi-Credaro. Alla rivista arrivano "una valanga di
lettere e di scritti, quasi tutti di protesta" e che meritano
la discussione non tanto per quello che � successo in Parlamento,
quanto in previsione del prossimo Congresso socialista.
Pubblicazione di lettere di Alessandro Schiavi e di Om�ga. Postilla
di Turati.
La
dichiarazione del Gruppo socialista alla Camera (30 aprile 1910 -
Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XX, 1910, n. 10, 16 maggio 1910, p.
149-150.
Riproduzione integrale della dichiarazione come "documento di
causa" che vuole evitare l'astensione. "L'astensione ha
una pessima fama: � la tattica, si pensa, dei perplessi, dei vili,
di coloro che non sanno assumere la responsabilit� di una
decisione". Il voto socialista � un voto favorevole, ma non di
fiducia al Governo e questo per quattro motivi: la situazione
politica ancora confusa, la riforma elettorale, la perplessit�
sulla composizione del Governo, il silenzio del Presidente di
Consiglio sulle spese militari.
Le
convenzioni marittime approvate
Discorso tenuto nella tornata del 28 maggio 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 889-890.
Approvazione della convenzione per i servizi postali e commerciali
marittimi. Pur approvandone il disegno, Turati afferma: "Gli
stessi nostri voti favorevoli (�) non sono dati alla bont� del
progetto, ma alla sua inevitabilit�".
Per
la libert� di scelta del corpo elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 31 maggio 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 891-895.
Richiesta di sospensione della discussione sulla proposta di legge
elettorale per la modificazione all'articolo 88 sulla
ineleggibilit� e incompatibilit� dei funzionari e degli impiegati.
Turati spiega che se da un lato bisogna rispettare la volont� degli
elettori, dall'altro bisogna assicurare che questo principio sia
conciliato con "l'assoluta indipendenza di ogni membro del
Parlamento".
Il
problema della burocrazia
Discorso tenuto nella seconda tornata del 4 giugno 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 896-908.
Turati presenta un ordine del giorno nella discussione sullo stato
di previsione del Ministero dell'interno per l'esercizio finanziario
1910-1911 sulla necessit� "di avviare il problema della
burocrazia a soluzioni radicali ed organiche, coordinando il
miglioramento delle condizioni degli impiegati col buon andamento
dei pubblici servizi e con le esigenze dei bilanci".
Sul
personale della pubblica istruzione
Discorso tenuto nella seconda tornata del 7 giugno 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 909-914.
Nella discussione sul disegno di legge sui provvedimenti sul
personale del Ministero della pubblica istruzione, Turati affronta
nuovamente le problematiche degli impiegati dello Stato. Dichiara di
votare a favore "una pessima legge � perch�, per lo meno, si
tragga da questa discussione, se � possibile qualche ammonimento,
qualche consiglio, qualche iniziativa per l'avvenire".
In
vista del Congresso socialista. Partito e Gruppo Parlamentare
"Critica Sociale", a. XX, n. 11-12, 1-16 giugno 1910, p.
161-163.
La Direzione del Partito esprime la sua opinione "sul
fattaccio" del voto non negato al Ministero
Luzzatti-Sacchi-Credaro. "Anzi, in luogo di un parere, ne emise
due", entrambi significativi dello stato d'animo presente
all'interno del partito: uno di biasimo aperto firmato da Modigliani
e un altro, avanzato da Ciotti, che "non � molto pi�
gentile".
Un
piano di riorganizzazione per le poste e telegrafi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 22 giugno 1910, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 915-946.
Riforma e discussione del disegno di legge sullo stato di previsione
della spesa del Ministero delle poste e telegrafi. Ampio ordine del
giorno di Turati sul problema dei lavoratori del servizio. Replica
di Turati anche nelle giornate seguenti del 24 e del 25 giugno per
fatti personali. Turati riprende i concetti, svolti
"innumerevoli volte nella Camera" sulla necessit� di
semplificazione della macchina dello Stato, sul decentramento in
particolare degli "organismi di carattere economico" e sui
servizi deplorati per la loro lentezza e la loro antieconomicit�.
Aviazione
e controlli burocratici
Discorso tenuto nella tornata del 25 giugno 1910, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 947-949.
Intervento di Turati a proposito di uno stanziamento di dieci
milioni al Ministero della guerra e richiesta di prelievo della
cifra dal bilancio militare, "economizzando sulla forza
bilanciata o con altri espedienti efficaci".
L'eterno
problema, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 13-14, 1-16 luglio 1910, p.
193-195.
Sulle problematiche sempre presenti delle Ferrovie e dei lavoratori
ferroviari. Si allontana di qualche mese "lo spettro dello
sciopero ferroviario". "Deputati, senatori, giornalisti,
sciamano in vacanza: vacanza, almeno, politica". Polemica con
il Governo che ha deliberato in merito a due problemi
"spinosissimi: convenzioni marittime e scuola", mentre
"l'eterno problema" delle ferrovie si allontana.
Ferrovie
e socialismo. A taluni nostri censori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 15, 1 agosto 1910, p.
225-227.
Connubio socialismo-strada ferrata. Polemiche suscitate
dall'articolo, L'eterno problema, in particolare quelle apparse su
l'"Economista" e il "Corriere della Sera".
Perch�
il sangue scorra un po' meno. Un disegno di legge che nessuno ha
letto e una legge in vigore che nessuno ha mai applicato, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p.
241-242.
Proposta di legge socialista "per la prevenzione e riparazione
degli eccidi in occasione di commovimenti popolari". Dopo i
gravissimi fatti di San Pietro Vernotico, di Andria e di Bari,
emerge ancora la necessit� di una legge, proposta dai socialisti
nella legislatura precedente, sulla prevenzione degli eccidi.
Ripubblicazione del testo. (Si veda, Prevenzione e riparazione degli
eccidii
Discorso tenuto nella tornata del 12 maggio 1906, presentazione da
parte del Gruppo socialista di un disegno di legge di Turati per
prevenire gli eccidi). Il disegno di legge del Gruppo socialista
intende eliminare ogni "impunit�, sempre assicurata fin qui,
senza nessuna eccezione, ai fucilatori monturati", come per
esempio la medaglia conferita al brigadiere Centanni. (Si veda,
L'eccidio di Candela e la medaglia a un brigadiere, discorso tenuto
nella tornata del 31 marzo 1903, in Discorsi parlamentari di Filippo
Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume
primo, p. 244-258.)
Piccola
polemica ferroviaria
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p.
247-248.
Turati scrive al prof. Alberto Giovannini, direttore di "La
libert� economica" di Bologna, in merito alla polemica sulla
riforma ferroviaria. Il tema delle ferrovie "vive di rinvii, si
alimenta di ritornelli". Il problema ferroviario � trattato
come "un caso del problema generale dei servizi di Stato"
che si deve risolvere contemplando gli interessi del servizio e del
personale, dei consumatori e dei produttori "per il modo che
coincidano, si fondano, facciano uno".
Contro
una turpitudine, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p. 253.
Una lettera di Giacomo Ferri "denunzia di mala fede e di vilt�
la campagna di denigrazione condotta contro di lui da una parte
della stampa italiana". Turati acconsente che venga riprodotta,
ma "non per spirito di camaraderie", ma perch� le accuse
contro Ferri sono al disotto di ogni rispettabilit� politica e
morale.
Per
la coltura popolare. L'Istituto "Giosu� Carducci" di Como
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p.
257-258.
Inaugurazione dell'Istituto dedicato alla conoscenza e alla
diffusione della cultura popolare "nei dirigenti come nelle
masse, nei propagandisti come nei propagandati".
Quiproquo
innocenti. Il disegno di legge della jettatura, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 258.
Il disegno di legge contro gli eccidi sembra essere nato sotto
cattivi auspici: "Gli avran fatto la jettatura".
Ripubblicazione del disegno di legge socialista per evitare di
assicurare l'impunit�, "senza nessuna eccezione, ai fucilatori
monturati". Si fa riferimento alla medaglia conferita al
brigadiere Centanni. (Prevenzione e riparazione degli eccidii,
Discorso tenuto nella tornata del 12 maggio 1906, presentazione da
parte del Gruppo socialista di un disegno di legge di Turati per
prevenire gli eccidi).
Ai
giovani ed ... ai maturi. Contributo alle nostre autodiagnosi
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p.
264-267.
Articolo di Turati, Per il compito nostro, pubblicato su
"Avanguardia" n. 134 sul tema dei giovani socialisti:
"pensiero nuovo e originale del movimento giovanile ispirato al
'massimalismo' superiore, alle pregiudiziali meramente tattiche del
riformismo, dell'integralismo e della stessa tendenza
rivoluzionaria, � il solo cui sia dato restituire al partito
l'entusiasmo e la fede smarriti".
[Necrologio],
firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 272.
Necrologio di Paolo Mantegazza: "Fu, tra i moderni, uno degli
ingegneri pi� universali - il che � dire, pi� veramente italici -
e in cui cuore e cervello pi� apparissero fusi a costruire
un'anima".
L'azione
politica socialista. I criteri generali. (Relazione al Congresso
socialista: Milano, 21-25 ottobre 1910)
"Critica Sociale", a. XX, 1910, n. 18-19, 1 ottobre 1910,
p. 284-292. Anche in opuscolo:
L'azione politica del partito socialista. I criteri generali. "XI
Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano", Milano
21-25 ottobre 1910, Milano, Tipografia degli Operai, 1910, p. 35.
Con lo stesso titolo c'� un'edizione degli Uffici della
"Critica Sociale", 1910, p. 33. Biblioteca della Critica
Sociale.
La relazione di Turati � cos� articolata: I. Che s'intende qui per
"azione politica"; II. Riforme e rivoluzione; III. Le
lacune della piattaforma. La coltura popolare. I servizi pubblici;
IV. Le riforme all'ordine del giorno. Suffragio. Legislazione
sociale. Riforma tributaria. Spese militari; V. Il problema
fondamentale. Come le riforme si ottengono. Le questioni di tattica.
La forza e l'indirizzo del partito. Le conclusioni si concentrano in
quattro "capisaldi": 1. Suffragio universale per entrambi
i due sessi; 2. No agli aumenti delle spese militari; 3. Accrescere
lo sviluppo della scuola italiana; 4. Lotta per le assicurazioni
sociali quali quella per la vecchiaia e per l'invalidit� di tutti i
lavoratori.
Il
Congresso di Milano, la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 20, 16 ottobre 1910, p.
305-306.
Saluti della rivista ai "fratelli d'arme e d'ideale" che
cominciano ad arrivare a Milano in occasione del XI Congresso, che
apre il terzo decennio della vita e della storia del partito.
Le
Relazioni al Congresso, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 20, 16 ottobre 1910, p.
306-309.
Anticipazione e panoramica sulle relazioni che verranno presentate
al futuro Congresso
Dopo
il Congresso. La vittoria del lavoro, la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 21, 1 novembre 1910, p.
321-322.
La stampa borghese valuta il Congresso di Milano come la presunta
fine del partito del lavoro: "Una cosa superamena. Nei giornali
borghesi � un allegro scampanare a morto per il nostro
Partito". Vengono usate espressioni come "�
tralignato" o si � "evaporato" in modo tale che
ormai nulla lo differenzia da un partito di marca borghese. "Ma
la morale del Congresso fu questa: lezione di realismo severo,
rivendicazione dei diritti della quotidiana conquista, che non corre
su binari tracciati di lunga mano, ma si schiude essa stessa la via
fra difficolt� sempre nuove".
Per
la riforma elettorale
"Critica Sociale", a. XX, n. 21, 1 novembre 1910, p.
322-325.
La riforma elettorale � una delle riforme che la democrazia
sollecita, ma ce ne sono anche altre e necessarie che aspettano di
essere considerate: l'allargamento delle circoscrizioni; la
rappresentanza proporzionale, la retribuzione ai deputati,
l'ineleggibilit� e l'incompatibilit� dei funzionari, il
rinnovamento legislativo.
L'eredit�
del Congresso, la Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 22, 16 novembre 1910, p.
337-339.
Ci si interroga su che cosa si propone di fare il Partito dopo il
Congresso. "Il Congresso socialista ci ha dato quello che oggi,
soprattutto, a lui si chiedeva: un esame di coscienza sincero, e una
direttiva". Segnali di vitalit�, di maturit� e di profonda
coscienza.
Resistenza e collaborazione del personale nelle grandi aziende
industriali di Stato
"Critica Sociale", a. XX, n. 22, 16 novembre 1910, p.
346-349.
Proemio all'opuscolo di Gino Baglioni, Per la riforma ferroviaria.
Note e proposte precedute da una introduzione critica di Filippo
Turati su Resistenza e collaborazione del personale delle grandi
aziende industriali e di Stato, Milano, editrice "Critica
Sociale", 1910. Baglioni - "modesto travet ferroviario e
organizzatore valoroso - s'ingegna di indagare pacatamente le
cagioni pi� profonde e pi� vere, e di additare i possibili
ripari".
Lo
Stato nel cul di sacco (A proposito della insurrezione dei
ferrovieri), la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 23, 1 dicembre 1910, p.
353-355.
Necessit� di una profonda riforma dei servizi pubblici di Stato,
sia per quanto riguarda il loro ordinamento, sia per ci� che
attiene il contratto di lavoro fra il personale e l'amministrazione.
Politica
Internazionale. Preludio, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XX, n. 23, 1 dicembre 1910, p.
355-356.
Preludio alla pubblicazione dell'articolo del dottor Mario Govi di
Modena dal titolo, Verso un'intesa italo-austriaca per la
limitazione degli armamenti navali, scritto prima della risposta che
il Ministro degli esteri ha dato a Bissolati a proposito
dell'iniziativa di accordardo con l'Austria per una Conferenza
internazionale diretta al parziale disarmo.
Dopo
vent'anni. Rinnovazione necessaria. Un "referendum" fra i
nostri abbonati, amici e lettori
"Critica Sociale", a. XX, n. 24, 16 dicembre 1910, p.
369-370.
"Risponde ancora, risponde come un tempo, la 'Critica Sociale',
cos� com'essa fu pensata e attuata alle origini, a tutti i fini che
ci eravamo proposti?". Turati si interroga sul ruolo di
"Critica Sociale" e chiede una risposta: "E il
quesito noi sottoponiamo agli amici intelligenti e sicuri".
"Ci dicano dunque gli amici il loro pensiero; ci rispondano,
nel rinnovare il loro abbonamento, i lettori fedeli. Quali sono le
maggiori lacune che trovate nella Critica? Come proporreste di porvi
rimedio?"
Lo
sfacelo della situazione, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 24, 16 dicembre 1910, p. 371.
Alla ripresa autunnale dei lavori della Camera, si ripresenta
urgente la riforma elettorale e "l'allargamento del diritto di
voto sino ai confini del semplice alfabetismo".
Personale
dei benefici vacanti
Discorso tenuto nella prima tornata del 19 dicembre 1910, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 950-953.
Turati richiama l'attenzione sul riordino della categoria dei
dipendenti del personale degli economati generali dei benefici
vacanti, che chiede miglioramenti di carriera.
Voto
contrario all'esercizio provvisorio
Discorso tenuto nella seconda tornata del 20 dicembre 1910, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 954-958.
Voto contrario del Gruppo socialista alla richiesta del Governo di
proroga dell'esercizio provvisorio del bilancio. Turati dichiara a
proposito di questa legge, il suo voto contrario alla fiducia
politica, o generica, o specifica, che � implicitamente insita in
ogni concessione di esercizio provvisorio".
Il
voto alle donne. Polemica in famiglia (per la propaganda del
suffragio universale in Italia)
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1910, p. 31.
Biblioteca di Critica Sociale.
Estratto da "Critica Sociale", n. 6-7, n.8, n.9, 1910. Con
Anna Kuliscioff.
Prefazione
a Matteo Teresi, I limiti del diritto al matrimonio nei degenerati.
Con prefazione di Filippo Turati, Palermo, S. And� (F. And�),
1910, p. [99]. Collezione di opere giuridiche-sociali.
Il
discorso commemorativo di Filippo Turati, in Andrea Costa, Episodi e
Ricordi scritti da Romeo Galli, Milano, Antonio Sassu Editore, 1910,
p. 46-49 [61].
I
socialisti al comune. Programma della Sezione Socialista Milanese
del Partito Socialista Italiano per le elezioni amministrative del
1910, con proemio di Filippo Turati, Milano, Uffici della
"Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1910, p. 5-13 [40].
Estratto da "Critica Sociale", n. 9, 1910, Comune moderato
e comune popolare. Proemio al programma comunale dei socialisti
milanesi.
Gino
Baglioni, Per la riforma ferroviaria. Note e proposte precedute da
una introduzione critica di Filippo Turati su Resistenza e
collaborazione del personale delle grandi aziende industriali e di
Stato, Milano, editrice "Critica Sociale" (tip. degli
Operai), 1910, p. 3-12 [112]. Biblioteca di Critica Sociale.
Estratto da "Critica Sociale", n. 22, 1910, Resistenza e
collaborazione del personale nelle grandi aziende industriali di
Stato.
1911
Che
fare?
"Critica Sociale", a. XXI, n. 1, 1 gennaio 1911, p. 1-6.
Postilla di Turati all'articolo di Gaetano Salvemini, Che fare?:
"che � un vigoroso squillo di battaglia, preludio magnifico
per la nuova annata della Critica". Prezioso per Turati perch�
offre "a noi e al Partito, di chiarire, oggi e poi, alcune
linee fondamentali di indirizzo e di tattica". L'articolo di
Salvemini tratta dei problemi aperti della riforma elettorale e del
suffragio universale.
Per
la stampa sorella
"Critica Sociale", a. XXI, n. 1, 1 gennaio 1911, p. 12.
La direzione della rivista promuove l'abbonamento cumulativo con
l'"Avanti!" che, dopo il Congresso di Milano era passato
sotto la direzione di Claudio Treves: "Noi consideriamo
l'abbonamento all'Avanti! come il preciso dovere di tutti coloro pei
quali il socialismo non � una posa sportiva, una fatuit�
menzognera".
Il
"referendum" per la "Critica", La C.S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 2, 16 gennaio 1911, p. 17.
L'articolo propone il quesito con cui si era chiusa l'annata
precedente della rivista e che cerca la risposta alla domanda:
"Ci dicano dunque gli amici il loro pensiero; ci rispondano,
nel rinnovare il loro abbonamento, i lettori fedeli. Quali sono le
maggiori lacune che trovate nella Critica? Come proporreste di porvi
rimedio?". Aggiunge Turati: "Le risposte scritte sul
talloncino di un vaglia hanno naturalmente � maggior valore".
Il
"Misch-Masch" parlamentare, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 3, 1 febbraio 1911, p.
33-34.
Stagnazione della situazione politica parlamentare e illusioni sulla
vitalit� del nuovo Gabinetto. "La Camera sta nel padule e
sprofonda". "Gli � che tutto � flaccido, � moscio, come
dicono a Roma. Piega, casca, si sfascia".
Intransigenza
vecchia e nuova
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 3, 1 febbraio 1911, p.
34-37.
Postilla di Turati all'articolo di Claudio Treves, Intransigenza
vecchia e nuova a proposito delle ultime elezioni comunali di
Milano. Treves, che parla di una nuova intransigenza, sostiene che
l'obiettivo della "vecchia" tattica intransigente dei
socialisti era "rompere il blocco popolare per rompere il
blocco clerico-moderato". Per Turati invece l'intransigenza di
un partito � essere se stesso. "E' questo il concetto della
'vecchia' intransigenza, dommatica, assoluta, 'mitologica'? No: �
dell'intransigenza senza aggettivi".
Per
la coltura popolare: Una magnifica iniziativa, firmato La C.S.
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 3, 1 febbraio 1911, p.
47.
Istituzione dell'Unione Italiana per l'Educazione Popolare a Milano.
Dice Turati: "Questa iniziativa � veramente estranea e
superiore ai partiti". Sviluppa il tema delle biblioteche
popolari, del coordinamento delle Universit� Popolari,
dell'incremento dell'educazione infantile, della diffusione
dell'insegnamento professionale. Si annuncia l'uscita di una rivista
che si intitoler� "La Coltura Popolare".
Contro
il rincaro dei viveri
Discorso tenuto nella tornata del 2 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 959-971.
Turati interviene nella discussione sul caro viveri affermando come
"essa sia veramente la pi� grande e la pi� vera delle
questioni politiche, quella in cui si accentrano ed interferiscono
tutte le altre ... perch� � essenzialmente sul terreno dei tributi
in relazione alla sussistenza, che si combatte la lotta politica
delle classi".
Pubblicato anche come opuscolo con il titolo:
Il caro viveri alla Camera. Politica borghese e politica proletaria
di fronte al problema delle sussistenze. I radicali al Governo e le
trappole parlamentari. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei
Deputati 2 febbraio 1911 (Dal resoconto stenografico).
Milano, Redazione della "Battaglia Proletaria Socialista"
(G. Abbiati), 1911, p. 19. Biblioteca della Battaglia, 2.
Un
procuratore generale provocatore di eccidi
Discorso tenuto nella tornata del 15 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 972-974.
Interrogazione di Turati al Ministro di grazia e giustizia a
proposito di un discorso pronunciato dal Procuratore generale della
Corte d'appello di Milano nel quale avrebbe affermato: "c'�
della gente che si vuole opporre alla questura, alle milizie;
orbene, per costoro giacch� la ragione non serve, valga la
forza".
Le
idee del governo
"Critica Sociale", a. XXI, n. 4, 16 febbraio 1911, p.
49-50.
Le idee a cui fa riferimento l'articolo sono due: il voto allargato
e il rafforzamento del Senato. "Per quanto riguarda il
suffragio, da un lato si rende pi� democratico, mentre dall'altro -
"l'On. Luzzatti lo aveva ben proclamato" - si rafforzano
le rappresentanze conservatrici. La seconda idea sul Senato
"rinvigorito" viene subito abbandonata.
Per
una legge sulla conciliazione e l'arbitrato
Discorso tenuto nella tornata del 17 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 975-985.
Turati interviene a favore dei ferrovieri per la creazione
dell'istituto della conciliazione e della soluzione arbitrale
temporanea nelle controversie.
Per
Anna Maria Mozzoni
Discorso tenuto nella tornata del 20 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 986-987.
Turati sostiene la petizione della signora Anna Maria Mozzoni che
chiede un maggiore compenso come riconoscimento del suo lavoro a
favore dell'amministrazione dello Stato. Nello specifico, la signora
Mozzoni "lavor� per lunghissimi anni alla preparazione di un
codice sanitario" visitando molte province italiane.
Ancora
per l'arbitrato
Discorso tenuto nella tornata del 21 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 987-990.
Turati ripresenta l'ordine del giorno del 17 febbraio sui
provvedimenti per i ferrovieri per uno stralcio proposto dal Governo
di un comma in materia disciplinare.
Gli
scandalizzati si convertono
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 991-993.
Dieci anni prima Turati aveva presentato un disegno di legge che
conteneva alcune indicazioni che vengono ora raccolte dal nuovo
progetto di riforma dell'ordinamento delle ferrovie dello Stato. In
particolare l'introduzione del principio "della cointeressenza
del personale".
Il
socialista che si contenta (intorno alla riforma elettorale)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 5, 1 marzo 1911, p. 65-70.
Premessa all'articolo di Gaetano Salvemini, Il socialista che si
contenta (intorno alla riforma elettorale) e polemica con Ivanoe
Bonomi che pubblica sull'"Avanti!" del 30 aprile 1910 un
articolo sulla proposta dell'on. Luzzatti di estendere il voto a
tutti coloro che possono dimostrare di saper leggere e scrivere.
Turati difende il lavoro del Gruppo parlamentare socialista accusato
di "segrete e inconfessate simpatie per la riforma luzzattiana".
Domanda
a procedere respinta
Discorso tenuto nella tornata del 7 marzo 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 994-997.
Turati interviene contro l'autorizzazione a procedere nei confronti
del deputato socialista Trapanese, accusato di diffamazione ed
ingiurie.
Per
gli emigranti
Discorso tenuto nelle tornate del 7 e del 10 marzo 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 998-1012.
Nella stessa tornata del 7 marzo Turati interviene per interpellare
il Ministro degli affari esteri sulla tutela sanitaria degli
emigranti in attesa di salpare nel porto di Napoli. Nella tornata
del 10 marzo Turati esprime la sua insoddisfazione per la risposta
del Governo.
Gli
operai dei telefoni
Discorso tenuto nella tornata del 13 marzo 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1013-1015.
Interrogazione di Turati al Ministro delle poste e dei telegrafi
"sui motivi che determinarono l'Amministrazione dei telefoni
all'improvviso e contemporaneo licenziamento di tanti operai".
Il
capitombolo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 81.
Inevitabile crisi di governo di marzo che coincide con il primo
colpo di vento del calendario e - fa "patatrac". Dice la
Critica: "Se un insegnamento rimane, � questo: torniamo alla
sincerit�, alla probit� semplice e piana, che � ancora la
migliore delle tattiche".
Agli
abbonati in ritardo
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 81.
Ai ritardatari "� fatta viva preghiera di inviarci
spontaneamente l'importo dell'abbonamento entro la corrente
quindicina".
"La
Coltura Popolare"
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 91-93.
Esce il primo numero della nuova rivista, organo della Unione
Italiana per l'Educazione Popolare, della quale viene pubblicato il
programma nel n. 3 del 1� febbraio. Turati � nel Consiglio
direttivo. In essa si fondono il "Bollettino delle Biblioteche
Popolari", diretto da Ettore Fabietti, e "L'Universit�
popolare" di Varazzani. Il sommario della rivista: 1. La
politica della coltura popolare; 2. Le opere integratrici della
scuola; 3. Le Biblioteche popolari; 4. Le Universit� popolari; 5.
Le scuole professionali.
Dura
salita
"Critica Sociale", a. XXI, n. 7, 1 aprile 1911, p. 97-99.
"La salita � dura a chi � solo, se vanit� non lo sollevi, o
non lo prema, co' suoi duri urtoni, la storia" Commenta Turati
che "� dura a Bissolati la salita del colle Quirinale perch�
� dura al proletariato l'ascesa redentrice dell'Aventino".
Motivazione sentimentale del rifiuto di Leonida Bissolati
all'offerta di Giolitti di entrare al Governo: "lo ha preso -
la frase � sua - il mal di montagna. Leonida Bissolati, che ama
ritemprare la sua rubesta maturit� con le scalate al Gran Sasso e
con gli amori freddi delle dolomiti alpine; su quel facile colle,
inondato di sole, (�) prov� lo spasmo invincibile. Lo prov�
nella discesa, dopo aver sostato sulla vetta, lusinghiera e
cordiale. Sent� che non risalirebbe: era 'pi� forte di lui'".
1�
Maggio 1911. Ai lavoratori e alle lavoratrici, firmato La Direzione
del PSI.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 8, 16 aprile 1911, p.
113-114.
Il ventunesimo Primo Maggio dall'Unit� d'Italia propone: "Il
suffragio a tutti i lavoratori maschi e maggiorenni - preludio a
pari conquista per le donne del lavoro".
Alluvione
sotterranea
"Critica Sociale", a. XXI, n. 8, 16 aprile 1911, p.
114-115.
Sulla paternit� del suffragio universale e su Giolitti che rinasce
"quando sembrava spento e si accosta ai socialisti per ridare
all'Italia un nuovo impeto di giovinezza".
Il
Partito del Lavoro? ... Eccolo! Parole attribuite al Segretario
della Confederazione Generale del Lavoro Italiana, firmato La
Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 9, 1 maggio 1911, p.
129-130.
L'"Humanit�" del Primo Maggio reca un'intervista
"pi� o meno fedele" di Uberto Lagardelle con Rinaldo
Rigola pubblicando la presunta notizia della fondazione di un nuovo
Partito del Lavoro fatto di "militanti veramente operai, di
organizzazioni veramente operaie � non di borghesi, piccoli
borghesi, padroni, intellettuali �".
Postilla
"Critica Sociale", a. XXI, n.9, 1 maggio 1911, p. 137-138.
Postilla, firmata F. Turati, all'articolo di Enrico Carraro, Un
"Regesto" delle Associazioni di impiegati sulle
Federazioni professionali di impiegati che tendono a costituirsi in
sindacati di categoria.
Marina
militare e politica internazionale
Discorso tenuto nella seconda tornata del 23 e del 25 maggio 1911,
in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1016-1026.
Turati, insieme a Claudio Treves, chiede la sospensione della
proposta di legge sulle spese per la marina militare per conoscere
le ragioni di ordine politico, "che la rendono
necessaria".
Sul
matrimonio degli ufficiali
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1027-1029.
Turati presenta alcune osservazioni sul disegno di legge sul
matrimonio degli ufficiali per quanto riguarda l'obbligo previsto di
ottenere preventivamente "un assentimento regio, insindacabile,
a tutela, dite voi, della rispettabilit� della famiglia".
Ancora
i rivenditori di privative
Discorso tenuto nella tornata del 1� giugno 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1030-1035.
Turati presenta un ordine del giorno nella discussione del bilancio
delle finanze, sulle condizioni di esercizio delle rivendite, ed il
miglioramento economico dei rivenditori e dei commessi.
Minimi
stipendi per i postelegrafonici
Discorso tenuto nelle tornate del 5 e del 6 giugno 1911, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1036-1057.
Disegno di legge sui provvedimenti economici relativi agli anziani e
all'elevazione dei minimi degli stipendi del personale del Ministero
delle poste e dei telegrafi.
L'equo
trattamento pei ferrovieri
Discorso tenuto nelle tornate del 16 e del 17 giugno 1911, Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1058-1068.
Turati interviene nella discussione del disegno di legge sullo stato
di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici, per
affrontare il problema "dell'equo trattamento pei ferrovieri
delle linee concesse all'industria privata", di fronte alla
migliorata condizione economica dei dipendenti dello Stato.
Impreparazione,
firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 12-13, 16 giugno 1� luglio
1911, p. 177-179.
Proposta del nuovo Gabinetto Giolitti-Sacchi. Monopolio assicurativo
sulla vita che rivela "lo stato di impreparazione che � nel
Parlamento, nel Governo, nell'opposizione e nei partiti" di
fronte a questi vitalissimi problemi dell'oggi e del domani. Nuovo
Gabinetto Giolitti-Sacchi e annuncio dei due punti fondamentali del
programma: il suffragio quasi-universale e il monopolio delle
assicurazioni sulla vita che "parve in verit�, trascendesse,
per il loro ardimento, anche le nostre aspettative".
E
il partito? ..., firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 14, 16 luglio 1911, p.
209-210.
Ruolo del partito in questa delicata fase del Parlamento e della
vita politica italiana. Cos� inizia l'articolo-editoriale:
"Vogliamo organizzare una spedizione di esploratori che muova
alla ricerca del Partito Socialista Italiano?"; senza
recriminare o accusare nessuno, ci si augura "semplicemente,
umilmente, burocraticamente, che la deliberazione di Milano venga
attuata. Che il Partito tenga il suo Congresso; tutto il suo
Congresso".
Contravveleno,
firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n.15, 1 agosto 1911, p.
225-226.
Premessa all'articolo di Tullio Colucci, Grandezza e decadenza del
socialismo. La soluzione, la salvezza, "il contravveleno"
stanno nell'azione pratica. "Nell'azione che, realmente, solo
genera il pensiero, lo alimenta, lo controlla, lo feconda e se ne
feconda, lo avvince alla terra".
Il
prossimo Congresso Socialista Nazionale (Modena 15-18 ottobre). Il
programma delle discussioni, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p.
241-242.
Ordine del giorno dei lavori del prossimo Congresso, "che porta
l'eredit� del Congresso di Milano", e deliberazioni della
Direzione del partito. L'articolo propone uno schema organizzativo
per i lavori congressuali per i quattro giorni dei lavori.
La
nostalgia dei miraggi. Controreplica a Tullio Colucci a proposito
della "crisi" del socialismo.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p.
246-247.
Turati passa in rassegna le posizioni emerse e le reazioni scaturite
dall'articolo di Tullio Colucci apparso nel n.15 dal titolo
Grandezza e decadenza del socialismo.
Battiamo
e ribattiamo il chiodo! Ancora contro il pericolo dello scrutinio di
lista senza proporzionale, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p. 248.
L'azione!
Dalla "crisi socialista" al Congresso di Modena
"Critica Sociale", a. XXI, n. 17, 1 settembre 1911, p.
257-258.
Prosegue l'analisi delle posizioni a seguito della discussione sulla
grandezza e sulla decadenza del socialismo iniziata da Tullio
Colucci, Grandezza e decadenza del socialismo, n. 15, 1911, anche in
previsione del Congresso di Modena.
Da
Jena al Marocco e a Tripoli passando per Roma
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p.
273-275.
Sulla politica coloniale del Governo ed il "fuoco del
colonialismo" che si � acceso: "febbre di ardimenti che
anima il popolo, i capitalisti e gli industriali". Turati
ammette un ritardo nella valutazione del fenomeno: "Non ancora
qui s'� scritto un rigo della 'montatura' tripolina � confessiamo
finora, da noi, non si riusc� a prenderla sul serio".
Il
capitombolo. (Ancora sulla "crisi" del socialismo)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p.
277-278.
"S�, proprio il 'capitombolo'! Tullio Colucci ha cento volte
ragione. Ma non ahim�! - il capitombolo del socialismo, soltanto -
ci perdoni l'amico la grandezza - soltanto il capitombolo della
nostra polemica. Il che �, forse, un guaio alquanto minore!"
"Ma noi, allora, non ci divertiamo pi�. Allora lasciamo
correre. Siamo tentati di gridare al contraddittore: 'Ma s�, che
hai tutte le ragioni! Hai vinto! Raccogli!".
Variazione
melanconiche sul suffragio universale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p.
278.
Premessa all'articolo di un "ottimo compagno [D.S.]" che
invia alcune note sul suffragio universale, sull'opportunit� e
l'attualit� della riforma. Risponde la Critica: "Le vie del
socialismo sono infinite, ma a patto che, in qualche direzione, per
qualche obiettivo, un'azione si svolga ... avanti pel suffragio
universale. Ma avanti dunque per davvero!".
Anche
soli ... !
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1� ottobre 1911, p.
289-290.
I socialisti si trovano isolati nell'opposizione all'impresa libica.
Il Governo Giolitti, che si sperava fosse un Governo di
"ministri della democrazia positiva e moderna", viene
accusato di tornare indietro a politiche ormai considerate finite,
di scatenare un'"orgia di sciovinismo balordo, di
patriottardismo fatuo e melenso ... Tutto questo era al di l� anche
della zona di quell'impreveduto, che la prudenza impone di
preventivare".
L'imbroglio
di Tripoli. Documenti
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1 ottobre 1911, p.
290-294.
Documentazione della "nuova follia" iniziando dalla
pubblicazione integrale della discussione della discussione alla
Camera sulla politica estera del 7 e 9 giugno 1911. Pubblicazione di
alcuni fra i brani pi� salienti e significativi del discorso dell'on.
Leone Caetani quale "invano presagio e ammonitore".
La
politica di Tecoppa, L'ordine del giorno di Bologna e il nostro
suicidio politico, Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1 ottobre 1911, p.
294-297.
Posizione del Gruppo socialista alla Camera contro l'intervento
militare in Libia. Bologna, ordine del giorno, firmato da Turati,
nell'adunata del 25 settembre 1911: "il Gruppo socialista
parlamentare formula la pi� energica protesta, in nome degli
interessi pi� profondi e pi� veri della patria e soprattutto delle
classi lavoratrici ... contro questo falso colonialismo, maschera e
strumento di nuovi vagheggiati protezionisti e parassiti, di
maggiori sperperi militareschi e di ulteriori meditate reazioni
politiche".
Per
il Congresso di Modena (15-16-17-18 ottobre 1911). Gli ordini del
giorno dei Relatori
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p.
297.
Presentazione degli ordini del giorno delle relazioni al congresso.
Al
Congresso socialista di Modena. Confessioni ed augurii, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p.
305-306.
Saluti del Gruppo parlamentare agli amici e ai camerati che si
raccolgono di nuovo in "un'ora non lieta, la strada � pi�
lunga e pi� insidiosa ancora". Ancora sulla "follia"
libica.
Le
proposte dei socialisti milanesi, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p.
306-308.
Riproduzione del testo completo delle formule votate dalla Sezione
socialista milanese sulle quali si concentra la principale
discussione del Congresso di Modena. I. Ministerialismo e
partecipazione al potere; II. Affiatamento opportuno; III Distacco
dal Ministero; IV La riforma della Direzione del Partito.
Il
dissidio sul terreno concreto, La Critica
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p.
310-312.
Pubblicazione dell'articolo di Ivanoe Bonomi, Il dissidio
socialista, pubblicato sul "Giornale del Mattino" di
Bologna, sul dibattito che l'ala bissolatiana intende porre al
Congresso di Modena. Postilla, che reca la firma della Critica, e
che afferma che la vera questione non � quella ormai superata fra
le due tendenze storiche del riformismo e del rivoluzionarismo,
"ma, oggi se lotta di tendenze ancora pu� essere sar� fra due
riformismi diversi, ispirati a due concezioni sia pure antitetiche,
del miglior metodo di lotta socialista; ma entrambe contenute nel
girone della ideologia positiva ed evoluzionistica, nella cerchia
del pensiero riformista".
Nella
tagliuola
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p.
321-322.
Amare parole di Turati che esprimono tutta la tristezza di fronte
"al disastro indeprecabile delle nostre pi� care
speranze" a proposito della "lugubre pagina di barbarie e
di sangue, che Governo e ceti dirigenti hanno aperta, e stanno
istoriando, nella politica italiana".
Quel
che ha detto il Congresso di Modena, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p.
322-325.
Pubblicazione dell'ordine del giorno approvato dal Congresso che si
caratterizza nella tripartizione della corrente riformista:
Bissolati, Bonomi, Cabrini - la destra ministeriale che si
identifica con il riformismo giolittiano, fino almeno a suffragio
universale conquistato; il riformismo di centro di Basile, il
nostro; il riformismo di sinistra dell'emendamento Modigliani che
aggiunge un pizzico di antiministerialismo in pi�. Valutazioni
positive di queste divisioni per la ricerca di "una formula
esatta".
Ministerialismo
e partecipazione al potere. La risoluzione approvata
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p.
325-327.
Il congresso dichiara, fra l'altro, che "� da escludersi,
nella presente fase storica italiana, la possibilit� di una
partecipazione di socialisti - che intendano continuare ad essere
considerati tali - al governo borghese".
La
casa oggi, la pensione domani. (Per un inventore contabile), La C.
S. e Filippo Turati
"Critica Sociale", a. XXI, n.21, 1 novembre 1911, p.
332-335.
Illustrazione del sistema ideato da Sigismondo Balducci, impiegato
delle ferrovie, per assicurare a tutti una casa, impiegando un
complicato sistema contabile.
La
guerra contro l'Italia! firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 22, 16 novembre 1911, p.
337-339.
Si riafferma nuovamente la posizione socialista contro la guerra.
Contro la follia criminosa e il tradimento: "Questa guerra -
ripetiamolo dopo due mesi, un'altra volta - � la guerra contro
l'Italia!".
L'accordo
dei contrarii (Ancora sul Congresso di Modena), firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 22, 16 novembre 1911, p.
340-341.
Il Congresso di Modena ha tra l'altro dimostrato l'alto grado di
maturit� e di educazione politica raggiunta dal partito, dimostrato
anche dai comportamenti civili e dal tono non violento tenuto nei
dibattiti.
Per
il pi� grande socialismo, Tullio Colucci e La C. S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1-16 dicembre 1911,
p. 356.
Postilla della Critica all'articolo di Tullio Colucci, Per il pi�
grande socialismo. "Avanti! Oggi pi� che mai, sulle tracce
dell'ideale che solo non tradisce chi virilmente lo ama e fedele lo
invoca".
Due
anni e mezzo prima. (In difesa della nostra coerenza e del
riformismo), firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 23-24, 1 dicembre
1911, p. 358-359.
Dimostrazione della continuit� delle idee del "vecchio"
riformismo e confronto con le posizioni assunte contro l'impresa di
Tripoli. Difesa della seriet� di una dottrina e di un metodo che
"n� Tripoli, n� il ministerialismo a vita di alcuni
socialisti, per enorme jattura che rechino, non seppelliranno per
sempre".
La
vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso pronunziato
alla Camera il 12 giugno 1909 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1 dicembre 1911, p.
360-368.
Ripubblicazione del discorso tenuto alla Camera il 12 settembre 1909
e gi� pubblicato come opuscolo.
La
bella morte. Paolo Lafargue e Laura Marx
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1 dicembre 1911, p.
372-373.
Necrologio firmato ILLE EGO. "Fu domenica 26 novembre che Paolo
Lafargue e Laura, sua devota compagna e collaboratrice, la seconda
figlia di Marx, spegnevano in se stessi la vita, serenamente, senza
strepito, nel medesimo istante � discendevano insieme dal treno
della vita, che ci porta tutti, gridandoci: 'Buona sera camerati!
Eccoci arrivati, noi altri; noi discendiamo!'. Cos� -
semplicissimamente".
Il
caro viveri alla Camera. Politica borghese e politica proletaria di
fronte al problema delle sussistenze. I radicali al Governo e le
trappole parlamentari. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei
Deputati 2 febbraio 1911 (Dal resoconto stenografico)
Milano, Redazione della "Battaglia Proletaria Socialista",
tipografia (G. Abbiati), 1911, p. 19. Biblioteca della Battaglia, 2.
Pubblicazione del discorso alla Camera, Contro il rincaro viveri.
I
due cristianesimi in Socialismo e Religione. Scritti di [...]
Filippo Turati et altri, Roma, Libreria Editrice Romana, 1911,
viii-192. "Collezione 'Uomini e Tempi'", n. 5, n. 6. n. 7.
Per
la riforma elettorale, Prefazione a Gino Bandini, Il pericolo
imminente, Milano, 1911, 30 p.
La prefazione, Il pericolo imminente � pubblicata in "Critica
Sociale", n. 21, 1910.
1912
Il
miraggio della pace
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 1-4.
Prolungamento inutile della guerra. Scrive Turati: "Il Sahara -
non � chi l'ignori - � la terra genitrice dei miraggi - miraggio
della colonia di popolamento, di una terra coltivabile che non
esiste". Miraggio sembra essere anche la pace sempre pi�
lontana. "Si comincia ad essere stanchi e infastiditi dal
prolungarsi della guerra".
Mario
Rapisardi, f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 5.
Necrologio del poeta catanese (1844-1912). "Vada intanto al
tumulo del prode, che pens� e cant� cos� altamente ed ebbe cos�
nobili sdegni per tutti gli oppressi, contro le sopraffazioni e le
vigliaccherie, il commosso nostro rimpianto e l'affettuoso
saluto".
Dopo
i telegrammi di Berlino, la Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 2, 16 gennaio 1912, p.
17-18.
Entusiastici commenti del successo socialista nelle elezioni di
Germania: "nessun dubbio, il fiume della storia avanza
inesorabilmente verso le sue foci". Si mette in evidenza come
tra il socialismo italiano e socialismo tedesco ci sia un grande
divario di condizioni, di ambiente, di spirito e di livello di
coscienza civile.
La
riunione del Gruppo, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p.
33-34.
Convocazione a Bologna del Gruppo socialista parlamentare per
chiedere la riapertura delle Camere entro e non oltre il 22
febbraio, perch� "il regime rappresentativo ritorni".
"E' anche tempo che le opinioni e i propositi di ciascuno dei
suoi membri - sull'atteggiamento verso il Ministero - si palesino e
precisino. E non nuoce che sia alquanto prima del riaprirsi di
Montecitorio".
Le
velleit� nazionaliste e la politica dell'emigrazione, firmato La C.
S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p. 35.
Brevissima Postilla all'articolo di Peter Augen sui pericoli che si
nascondono dietro l'immane "scemenza" governativa che
prende nome da Tripoli.
La
riapertura
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p.
49-50.
Riapertura delle Camere dopo sette mesi: "Il Governo si
sovvenne che l'Italia � paese costituzionale. La parola d'ordine �
questa: - Il Parlamento si apre: ma, su ci� che pi� preme, nessuno
dovrebbe fiatare". "A noi pare che nessun miglior segno
possa cogliersi di un ormai non lontano ravvedimento della coscienza
del paese".
"Il
n'y a que le nu�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 49.
Adattamento dell'adagio francese "Il n'y a que le nu qui
habille" (soltanto il nudo riveste). Aforisma preso a prestito
per commentare l'iniziativa di una copertina, da usare come utile
custodia del fascicolo della rivista, che non ottiene consensi e non
suscita grande entusiasmo, anzi neppure di stima. "In generale,
la nuova toilette fece brontolare i lettori", cos� si riprende
la veste grafica precedente.
Un errore di ottica politica, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p.
51-51.
Postilla di precisazione ad un articolo di Ettore Marchioli, Un
errore di ottica politica, sulle decisioni del Governo nella guerra
di Libia.
La
scissione del Gruppo socialista, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 65-67.
Il compito del partito diventa ora quello di definire se stesso,
cos� come deliberato dal Congresso di giugno, anche se la scissione
del Gruppo � irrimediabile e profonda e "che era nell'anima
delle cose". Si tratta unicamente di prenderne coscienza
"onestamente e malinconicamente". Il partito deve tornare
a rappresentare "la anima della milizia proletaria".
La
conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1912, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1069-1081.
Turati prende la parola nella discussione "per affermare la
propria irriducibile ostilit� alla conversione in legge del decreto
che � all'ordine del giorno" con il quale il Governo vuole
porre la Tripolitania e la Cirenaica sotto la sovranit� del Regno
d'Italia.
La
conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano. Discorso di
Filippo Turati, 23 febbraio 1912, alla Camera dei Deputati (Dal
resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 67-73.
"Contravveniamo - per la seconda volta, forse, in 21 anni -
alla massima, che ci eravamo imposti, di ricusare queste pagine di
discorsi, parlamentari od altri, del nostro direttore. Per due
eccezionali motivi. Il primo: la importanza peculiare del momento e
del tema. Il secondo: la mancanza, in tutti i giornali, d'ogni
riassunto decente, e, in molti, la intenzionale burlesca
contraffazione pubblicata".
In opuscolo:
Contro la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei
Deputati [del] 23 febbraio 1912. (Dal resoconto
stenografico),Milano, Societ� Editrice Socialista
"Avanti!", 1912, 29 p.
All'opposizione!
La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 6, 16 marzo 1912, p. 81-82.
Scissione del Gruppo socialista motivata dalle posizioni prese sulle
riforme del monopolio e sul progetto di legge sul suffragio.
L'editoriale commenta: "Siamo - ricordiamolo sempre
all'opposizione al Governo e su questo si � scisso il Gruppo �
perch� alcuni non se la sentivano di andare in fondo nella guerra
al Gabinetto, finch� almeno non fossero poste al sicuro le due 'riformissime',
una pi� vitale dell'altra: monopolio e suffragio".
Affiliamo
le armi, firmato (t. - k.).
"Critica Sociale", a. XXII, n. 7, 1 aprile 1912, p. 97-99.
Ordine del giorno alla Camera: la riforma elettorale che si presume
possa essere conclusa entro due mesi. La riforma produrr� un
notevole cambiamento nel corpo elettorale italiano che passer� da
tre a otto milioni di elettori, e sar� evidente l'attuale
inadeguatezza della rappresentativit� del Parlamento. "Quanto
pu� durare questa situazione? Noi a questo richiamiamo e
sollecitiamo il partito".
Pro
o contro il Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p.
113-114.
Ci si interroga sull'opportunit� di svolgere un nuovo Congresso.
Confronto tra le diverse opinioni presenti nel partito, ma "se
Congresso deve esserci, deve essere vero", che analizzi e
"riveda" l'azione del partito e non sia una parodia.
Squillo di campana
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p.
121-122.
Proemio a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande
conquista. "Questo scritto del nostro amico � appunto uno
squillo di campana". Sindacalismo e collaborazione delle
rappresentanze di categoria dei ferrovieri. Opuscolo che prosegue
l'opera iniziata con Per la riforma ferroviaria, Milano editrice
"Critica Sociale", 1910.
Questo
Primo Maggio, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 9, 1 maggio 1912, p.
129-131.
In questo Primo Maggio di guerra, come mai � successo prima, i
militanti e i proletari d'Italia devono riflettere a "pi�
feconde meditazioni" contro la guerra.
La
riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata dell'8 maggio 1912, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1082-1096.
Turati interviene con un ampio discorso sul disegno di legge di
riforma elettorale, che prevede l'allargamento dei diritto di voto
anche agli analfabeti che abbiano prestato il servizio militare, o
con et� di 30 anni.
La
meccanica della votazione e la votazione meccanica
Discorso tenuto nella tornata del 17 maggio 1912, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1097-1115.
Discussione sul meccanismo della votazione e sull'adozione della
scheda meccanica. Turati afferma che "la macchina sarebbe
benefica".
Dopo
il tentato regicidio
Discorso tenuto nella tornata del 1� giugno 1912, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1116-1118.
Interrogazioni sull'attentato al re Vittorio Emanuele III il 14
marzo 1912 a Roma. Sdegno socialista e richiesta di fare chiarezza
"per appurare come possano avvenire ancora in Italia simili
obbrobrii; come possano ancora esistere una polizia e una
magistratura complici, volontarii o no, di chi istiga un povero
mentecatto alla calunnia, e a tale calunnia! Pi� spregevole, pi�
vile, pi� terrificante dello stesso delitto che di vuol
perseguitare".
Il
suffragio colla museruola, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p.
145-146.
Cos� viene commentata la nuova legge sul suffragio universale:
"Il suffragio fu allargato notevolmente - ma munito di buona e
resistente museruola. Spetter� ai socialisti di liberarlo da
essa".
In discussione � l'atteggiamento del Gruppo socialista che accusa
impreparazione e soprattutto una significativa assenza in occasione
della discussione della legge, che alla fine viene approvata come il
Presidente della Commissione l'aveva voluta e cio�
"allargata" a chi non ha compiuto trent'anni, se hanno
servito "sotto le bandiere: ... rejetto il voto alle donne ...
rejetto la rappresentanza proporzionale".
Per
la coltura socialista (In vista del Congresso imminente), La Critica
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p.
149-150.
Postilla all'articolo di Alessandro Schiavi a favore di una cultura
socialista diffusa e per la proposta di una scuola per formare chi
ha il compito di fare propaganda. Questo deve essere uno dei compiti
del Congresso di Reggio Emilia.
La
meccanica della votazione e la votazione meccanica nella discussione
alla Camera su la Riforma elettorale. Discorso pronunciato il 17
maggio 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p.
151-161.
"La Camera sembr� appassionarsi alla questione pratica ...
circa il meccanismo della votazione. Busta o scheda ufficiale?
Macchina! decret� l'Estrema".
Verso
il Congresso, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p.
177-178.
Dichiarazione politica di Giuseppe Emanuele Modigliani - "alla
quale noi pure pi� particolarmente incliniamo" - e relativo
documento sottoscritto dalla Direzione del Partito e dal Gruppo
Parlamentare. Relazioni al Congresso Nazionale di Reggio Emilia,
7-10 luglio 1912: . Le tre correnti al Congresso. Gli ordini del
giorno sul Programma e sulla tattica. Per i riformisti di Destra;
l'ordine del giorno dei Rivoluzionari e l'ordine del giorno dei
socialisti reggiani.
Le
tre correnti a Congresso, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p.
194-196.
Programma dei lavori del 13� Congresso Nazionale Socialista a
Reggio Emilia 7-10 luglio 1912.
A
Reggio Emilia! Ritorno dopo un ventennio, Firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p.
193-196.
Dopo il congresso del 1893, il ritorno a Reggio Emilia � letto come
un auspicio favorevole per il Partito. Dopo vent'anni sono mutate
profondamente le condizioni storiche, ma il problema � nell'anima.
"La parola sa di metafisica. Con quali obiettivi e come sapr�
conquistarli i cinque milioni di votanti il partito?"
Il
socialismo di domani
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p.
199-203.
Tullio Colucci chiude la serie dei suoi articoli su 'Critica
Sociale' alla vigilia del Congresso di Reggio Emilia. In tutti i
suoi scritti � sempre presente la domanda: "Quale, come fatto
e di che, il socialismo, il vero socialismo? Quale essenza sua nel
suo divenire? Che di esso permane, che � caduto o cadr� e che pu�
rivivere? Quale - soprattutto - il suo domani e a che patto?".
I
risultati del Congresso. Di chi la vittoria?
"Critica Sociale", a. XXII, n. 14, 16 luglio 1912, p.
209-211.
Il Congresso di Reggio Emilia � un notevole passo del socialismo
italiano nella direzione di "quello che si � convenuto di
intitolare riformismo socialista". Viene ribadito il no al
ministerialismo.
Unit�
necessaria, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p.
225-226.
L'unit� � necessaria perch� il Partito Socialista si trova
"nel suo cammino, a una svolta malagevole, pieno di oscuri
imprevisti". La guerra e i nazionalisti, i cinque milioni di
elettori e l'azione che sta svolgendo il clero sono tutti
"formidabili ammonitori di divisioni delle 'forze del
proletariato'". "Per questo, l'altra volta, parlammo di
'diserzione avanti il nemico'".
Le
organizzazioni proletarie e la coltura popolare. Un grande congresso
alle viste
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p.
231-233.
Il primo Congresso Nazionale dell'Unione dell'Educazione Popolare �
ancora pi� importante per il significato che assume in un momento
di scarsa riforma civile e di una stagione politica nemica di grandi
iniziative. "Elevamento intellettuale, fortificazione della
scuola del popolo".
Il
Primo Congresso Nazionale delle Opere di Educazione Popolare (Roma,
7, 8, 9 dicembre 1912), firmato Comitato Promotore
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p.
234-235.
Manifesto-programma del Congresso alla base dell'articolo
precedente. Turati � nel Comitato Promotore per la diffusione delle
Biblioteche popolari, per l'Unione per l'educazione popolare e altre
istituzioni simili.
La
nuova legge elettorale. Come si applica una riforma non conquistata
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p.
241-243.
Non c'� molto entusiasmo per la "'grande riforma' pel fatto
che essa era largita dal Governo assai pi� che non conquistata dal
proletariato". Formazione delle liste elettorali ed estensione
del diritto di voto a cinque milioni di nuovi elettori.
Il
nostro "ultra riformismo", firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p.
248-249.
Fabio Ranzi, nel suo "Pensiero militare" del 15 agosto,
dedica un'intera colonna all'"ultrariformismo" di Filippo
Turati per avere difeso la laicit� o il neutralismo - fuori dei
partiti - nelle opere e nella propaganda per la cultura (Unione per
l'educazione popolare, Biblioteche popolari e simili). Dice Turati:
"Fabio Ranzi ha l'aria di meravigliarsi del nostro
atteggiamento che cosparge di cortese ironia ravvisandovi la prova
di un temperamento politico ...: intransigente, rivoluzionario,
catastrofico e, subito dopo, transigentissimo, arciriformista ed
evoluzionista rigorosissimo".
Lutto
improvviso. Sebastiano Cammareri Scurti, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, 1912, n. 16, 16 agosto 1912,
p. 253.
Necrologio di Sebastiano Cammareri Scurti, membro della Direzione
del Partito, agronomo valente e sperimentato. Cos� scrive Turati:
"Coltivarne la preziosa eredit� di iniziative e di esempi,
sar� il solo non retorico omaggio che i socialisti di Sicilia
possano rendere alla memoria del valoroso compagno che, essi come
noi, abbiamo cos� immaturamente e impensatamente perduto".
Il
suffragio contro l'Alfabeto? La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 17, 1 settembre 1912, p.
257-261.
"Tutti gli arzigogoli, i sofismi e le sottigliezze, con cui si
pretende coonestare la livragrazione di elettori dei quali la
inscrizione � legittima, oltrech� nel preciso dettato della legge,
oltrech� nel suo spirito e nelle sue finalit� cozzano e
s'infrangono contro il senso intuitivo e pertanto non confutabile,
di questa palmare verit�: che si scontano con la verit� di una
legge che estende il suffragio e tende ad universalizzarlo, non pu�
toglierlo a chi gi� legittimamente lo possiede: per la
contraddizione che non lo consente".
"E
che fa, di grazia, il Partito Socialista Italiano?�", firmato
La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 18, 16 settembre 1912, p.
273-274.
"La domanda non � nuova da queste pagine. Pi� volte la
rivolgemmo agli amici e a noi stessi dacch� militiamo nelle file.
Ma giammai ci trovammo tanto imbarazzati a darle una risposta
decente. Si insinua il dubbio: "Che avessero un briciolo di
ragione - tattica a parte - quei tali del 'ramo che dissecca'".
Critiche alla direzione intransigente-rivoluzionaria.
Per
essere cittadini in Italia. Come si diventa elettori, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1 ottobre 1912, p.
289-291.
"La domanda dell'articolo precedente, fatta per tentare di
scuotere l'alto sonno e il profondo disinteressamento dei socialisti
italiani di fronte alla riforma, elettorale, fu amorevolmente
raccolto � dai fogli clericali, lieti di tradurlo al loro pubblico
come un certificato di decesso da noi regolarmente rilasciato al
nostro partito".
La
guerra di Tripoli e la situazione internazionale (a proposito di un
libro recente) e un tantino di polemica intorno alle eresie
coloniali, firmato "alfa lamda" e Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1� ottobre 1912, p.
291-294.
Il libro � di Cesare Spallanzon, L'Africa nemica (La guerra - La
pace - Le alleanze), Venezia, Tipografia economica editrice,
1912.L'eresia di "alfa lamda" � che egli pensa che in
condizioni diverse sarebbe stata possibile una espansione coloniale
"socialisticamente giustificata". L'articolo dice che i
socialisti sono contrari a qualsiasi tipo di colonialismo.
Zaino
in spalla ... che la pace � fatta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 20, 16 ottobre 1912, p.
305-306.
Firma della Pace di Ouchy, che per l'Italia vuole dire abbandonare i
territori balcanici.
[Trattato di Ouchy firmato il 15 ottobre 1912 tra Italia e Turchia e
preliminare alla pace di Losanna, che conferma tutte le clausole
della fine della guerra italo-turca con lo sgombero delle forze
turche dalla Tripolitania e dalla Cirenaica e la temporanea
occupazione italiana del Dodecaneso.]
Pasquale
Villari, La Libia e i "travestimenti" del "Corriere
della Sera", firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 21-22, 1-16 novembre 1912,
p. 327-328.
Il "Corriere della Sera" del 26 ottobre accusa la rivista
di aver male interpretato, "falsificato o contraffatto",
un discorso di Pasquali Villari in Consiglio Comunale a Milano in
occasione della discussione sulla Pace di Ouchy. Risponde Turati:
"Il giudizio supremo, inappellabile, spetter� poi alla storia
- e lo udranno i nepoti dei nepoti. Fosse di condanna per noi, pel
nostro pessimismo!".
L'Internazionale
risorta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p.
353.
Dopo un periodo di Congressi che sembravano essere convocati in
omaggio alla tradizione, l'Internazionale socialista ritrova energia
nelle parole: "Guerra alla guerra!"
Babele
socialista, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p.
369-371.
Crisi di identit� del Partito socialista e del movimento proletario
che "traversano un'ora grigia, di maggiore disagio che in
qualunque momento dell'ultimo ventennio". Perdita di risonanza
del movimento a causa delle troppe divisioni. Ricerca di una nuova
fase fatta di battaglie pi� aspre. "Ma la bussola � quella,
quella � la bandiera, quella � sempre la meta. Noi ricominciamo
seguitando".
La
morale della nostra "immoralit�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p.
373-376
"Un'altra interruzione da raccogliere. Giovanni Zibordi rileva
l'allusione anonima, fatta a una sua lettera e tiene a sgravarsi il
cuore". Lettera che inizia con Caro Turati. Risponde Ille Ego.
Il dibattito sulla morale sessuale inizia con l'articolo di Rodolfo
Mondolfo, Intorno alla morale sessuale, con Postilla a firma La
C.S., in "Critica Sociale", n. 19, 1912. Prosegue con uno
scritto del Prof. R. Mondolfo a Turati, Ancora sulla morale
sessuale, "Critica Sociale", n. 20, 1929; con
L'immoralit� della "morale sessuale". Replica a Rodolfo
Mondolfo, firmata da Ille Ego, in "Critica Sociale", n.
20, 1912 e si conclude con Raccogliendo le interruzioni: Intermezzo
contro la morale, proseguendo nella replica a Rodolfo Mondolfo, a
firma di Ille Ego, in "Critica Sociale", n. 23, 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p.
329-334.
Echi
della liberazione di Ettor e Giovannitti
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1912, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1119-1126.
Liberazione a Salem (Stati Uniti) degli italiani Ett�r, Giovannitti
e Caruso, accusati di omicidio per motivi politici.
Prefazione
a Tullio Colucci, Dal vecchio al nuovo socialismo con Introduzione
critica di Filippo Turati, Milano, Edizioni "Avanti!" (tip.
degli Operai, soc. coop.), 1912. Biblioteca della Critica Sociale.
Prefazione
a Sigismondo Balducci, La casa oggi, la pensione domani: soluzione
del problema delle abitazioni in correlazione colla previdenza
sociale con prefazione di Filippo Turati. Con tre prospetti,
Milano-Sesto San Giovanni, Soc. ed. Milanese, 1912, 61 p. La
Biblioteca pratica, 41
Inno
dei lavoratori, Firenze, A. Salani, 1912.
Contro
la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei Deputati,
23 febbraio 1912. (Dal resoconto stenografico), Milano, Societ�
Editrice Socialista "Avanti!", 1912, 29 p.
Pubblicazione del discorso La conquista della Libia e il Partito
Socialista Italiano; anche in "Critica Sociale", n. 5,
1912, p. 67-73.
Proemio
a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande conquista,
Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, p.
3-7 [61].
Estratto da "Critica Sociale", n. 8, 1912, p. 121-122,
Squillo di campana.
1913
Le
strane vicende dell'Ispettorato del Lavoro. Il "sabotage"
senatorio, firmato La Critica.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 1, 1 gennaio 1913, p. 4-7.
Presentato alla Camera il 27 novembre 1909, il progetto di legge
"che dava all'Ispettorato del Lavoro diritto di cittadinanza
legislativa", viene approvato il 28 giugno 1910. Dopo due anni
il progetto approda al Senato che non si limita a proporre degli
emendamenti, ma "sostituisce l'intero progetto" che ne
risulta in questo modo indebolito.
Dalla
Relazione sull'Ispettorato del Lavoro alla Camera dei Deputati
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 1, 1 gennaio 1913, p.
7-10.
Relazione del 14 dicembre 1912, con la quale Turati accompagna alla
Camera per l'approvazione definitiva, il disegno di legge
sull'Ispettorato del Lavoro - "divenuto, nella nuova lezione
senatoria, Ispezione dell'Industria e del Lavoro ... organo statale
di vigilanza, necessaria per la esecuzione delle leggi che
proteggono il lavoratore".
"Ricominciamo
seguitando ..." A proposito di eccidi proletari, firmato La
Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1 febbraio 1913, p.
17-18.
Con queste parole - Ricominciamo seguitando � - chiudeva
l'articolo di fondo del 16 dicembre 1912, "Ma � tempo di
spiegarci meglio ; � tempo - anche 'seguitando' - di 'ricominciare'".
Articolo di sintesi delle ultime "e non liete" vicende del
partito.
Due
diagnosi. Prefazione ai due articoli che seguono, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913,
p. 20-21.
Prefazione agli articoli di Giovanni Zibordi, La crisi dei partiti.
Dai principi alle 'cose', e di Tullio Colucci, La crisi dei partiti.
Questa coincidenza dice "pi� d'ogni parola" quanto sia
sentito il problema e quanto sia necessario affrontare la crisi.
Il
contratto di lavoro degli impiegati alla Camera elettiva, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913,
p. 32-41.
Proposta di legge sul contratto dell'impiego privato. Pubblicazione
del testo integrale del disegno di legge originario e confronto con
il testo elaborato dal Consiglio Superiore del Lavoro.
Vecchie
pergamene�
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913,
p. 43-44.
In occasione della pubblicazione della terza edizione del libro di
Filippo Turati, Il delitto e la questione sociale. Appunti penali,
Bologna, Casa Editrice La Controcorrente, 1913. Lettera a Luigi
Fabbri che cura l'edizione e la prefazione del libro. Scrive Turati:
"Chi, fra i nostri lettori, si diletta di scavi archeologici e
di paleografia? Se qualcuno vi �, ecco una primizia antiquaria
proprio per lui".
In
difesa dei farmacisti e dei consumatori di medicinali
Discorso tenuto nella tornata del 14 e del 18 febbraio 1913, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1127-1157.
Turati interviene nella discussione sul disegno di legge
sull'esercizio delle farmacie, dichiarandosi contrario alla sua
approvazione perch� favorisce solo alcuni rappresentanti di
"interessi ristretti". Inoltre, "a ci� si
aggiungerebbe il danno certo dei consumatori" perch� il
progetto rischia di sopprimere il libero esercizio della farmacia
con conseguente perdita dei "fini sociali" a cui dovrebbe
tendere la riforma.
Per
l'amore della moralit� e per la moralit� dell'amore, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 4, 16 febbraio 1913, p.
54-58.
Postilla all'articolo di Rodolfo Mondolfo, Per l'amore della
moralit� e per la moralit� dell'amore. Amichevole polemica con
Rodolfo Mondolfo sulla moralit� "intesa in senso totale".
Sospensione
di un sindaco
Discorso tenuto nella tornata del 24 febbraio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1158-1161.
Interrogazione sulla sospensione del sindaco di Castel San Giovanni
(Piacenza) Alberto Chiesa da parte del Prefetto per gravi motivi di
ordine pubblico per aver messo in votazione in Consiglio Comunale un
ordine del giorno di condanna degli eccidi, "di riprovazione,
di critica agli atti del Governo".
Sui
servizi postali
Discorso tenuto nella tornata del 27 febbraio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1162-1168.
Turati chiede la sospensione del disegno di legge che prevede la
concessione a privati del servizio di recapito (per espresso) delle
corrispondenze epistolari nelle localit� di loro provenienza.
Contro
un peggioramento della carriera
Discorso tenuto nella tornata del 27 febbraio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1169-1172.
Intervento di Turati nella discussione sul disegno di legge sui
servizi postali in difesa degli ufficiali postali e telegrafici che,
nel nuovo quadro legislativo, vedono peggiorare le loro condizioni
di carriera.
La
piattaforma, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 5-6, 1-16 marzo 1913, p.
65-67.
In previsione della data delle elezioni politiche a suffragio
allargato prevista per l'autunno, l'articolo afferma che "la
nuova Camera � meglio che venga eletta a giugno e non a novembre
perch� i partiti non hanno tempo da perdere e il partito socialista
meno di ogni altro". Partito socialista caricato, nel presente
momento politico, di una rappresentanza elettiva importante e
diretta da parte delle 'classi proletarie' di fronte al suffragio
allargato.
Colui
che confinammo in soffitta�, firmato t. - k.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 5-6, 1-16 marzo 1913, p.
74.
Trentesimo anniversario della morte di Karl Marx [Londra 14 marzo
1883]. "Ad ogni anno che volge, cresce di statura; il suo
profilo si delinea pi� puro e pi� luminoso". Perci� in Marx
"i lavoratori del mondo vedono e sentono se stessi, la loro
stessa coscienza, la loro nobilt� la loro missione nel mondo".
Giustizia
per gli impiegati e influenza elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 3 marzo 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1173-1186.
Turati svolge uno dei temi che pi� gli sta a cuore: l'ordinamento
dei postelegrafonici e in particolare l'incongruenza fra il nuovo
regolamento e la legge ordinaria. Non si spiega il poco interesse
che suscita la discussione neppure dall'influenza che potrebbe avere
la prossima scadenza elettorale. Dice infatti Turati: "neppur
questo ha virt� di scuotere il letargo, di vincere il marasma, che
ci ha tutti come impietriti".
Ancora la piattaforma, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 7, 1 aprile 1913, p.
97-99.
Piattaforma del Comitato della Sezione Socialista Milanese - a cui
aderisce "Critica Sociale" - e che si concentra sui
seguenti punti: opposizione "implacabile" ad ogni
progressivo aumento delle spese militari; opposizione ad ogni
inasprimento delle tariffe doganali fino all'abolizione dei dazi di
confine; intensificazione della politica del lavoro razionale ed
organica che favorisca l'accelerazione dei lavori pubblici; le
quattro assicurazioni obbligatorie che forniscano "alla classe
sfruttata quei presidii indispensabili, nelle incolpevoli tristezze
della vita".
I
primi effetti della Scissione. L'elezione di Budrio, firmato La
Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 8, 16 aprile 1913, p.
113-117.
Scissione conseguente alle manifestate "indulgenze tripoline e
velleit� coloniali" di Guido Podrecca, deputato del collegio
di Budrio, sconfessato apertamente dai Circoli socialisti e dalle
Leghe.
Iscrizione
elettorale degli emigrati
Discorso tenuto nella tornata del 23 aprile 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1187-1189.
Interrogazione di Turati al Ministro dell'interno sull'iscrizione
nelle liste elettorali degli italiani emigranti che ne abbiano
diritto perch� "nessuna legge pu� mutare in emigranti quelli
che non lasciano la terra natia, n� per mutare in emigranti
permanenti coloro che si assentano per qualche giorno o per qualche
mese".
Per
il personale dei tabacchi
Discorso tenuto nella tornata del 25 aprile 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1190-1193.
Turati interviene nella discussione sulla riforma degli organici di
alcune categorie dell'amministrazione dello Stato, in particolare
per quelle dei verificatori e dei subalterni delle rivendite dei
"tabacchi".
Come
fu ammazzato alla Camera il "Parlamentino" dei ferrovieri
Discorso tenuto nella tornata del 28 aprile 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1194-1212.
Interpellanza sull'accusa fatta ai ferrovieri eletti nella
rappresentanza di categoria per reati di opinione espressi
"nella esplicazione del loro speciale mandato".
Il
crollo del Palazzo simbolico. Dalle bozze del resoconto stenografico
(Tornata della Camera di sabato 10 aprile 1912)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 9-10, 1-16 maggio 1913, p.
131-138.
Questione morale e responsabilit� dei membri del Parlamento.
Decisivo sar� il suffragio universale che sar� strumento delle
classi lavoratrici "per la loro opera di civilt�, di una
civilt� onesta; per la conquista e il rinnovamento dello
Stato".
Il
colpo di Stato ferroviario. Come fu ammazzato alla Camera il 28
aprile il "Parlamentino" dei ferrovieri
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 9-10, 1 maggio 1913, p.
145-155.
Legge Sacchi del 13 aprile 1911 che introduce la rappresentanza
elettiva dei lavoratori nell'Amministrazione delle Ferrovie dello
Stato. Richiamo agli articoli di Gino Baglioni e al Proemio, Squillo
di campana di Turati ("Critica Sociale", n. 8, 1912).
Pubblicazione dell'interpellanza di Turati alla Camera il 28 aprile
1913..
Lo
scandalo del Palazzo di Giustizia
Discorso tenuto nella tornata del 10 maggio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1213-1224.
La costruzione del Palazzo di Giustizia a Roma porta nel 1913 il
Governo ad uno scandalo per la lentezza dei lavori e per i
consistenti finanziamenti erogati.
Sugli
scioperi di Milano
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1225-1227.
Interrogazione di Turati per conoscere "le pratiche che le
autorit� avessero tentato per disasprire e risolvere il
conflitto" durante lo sciopero generale di Milano di
solidariet� con i socialisti e i sindacalisti arrestati dalla forza
pubblica in un comizio alla Casa del popolo.
Contro
un esercito coloniale
Discorso tenuto nella tornata del 30 e 31 maggio 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1228-1249.
Turati chiede la sospensione della discussione sul disegno di legge
che prevede modificazioni al reclutamento del regio esercito, per
poter discutere il nuovo progetto nella futura Camera che verr�
eletta con il suffragio "di oltre otto milioni di
elettori".
Quindicinale
o mensile? (Per un possibile referendum fra i lettori amici). Il
Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913,
p. 161.
Il Compilatore, Turati, si scusa per "il peccato di
raddoppiamento del fascicolo, dovuto a pervicace ritardo di
pubblicazione. Il compilatore, costretto a dividersi fra le due
capitali - la morale e � quell'altra e a fare, egli solo, da boja,
da impiccato, da corda e da sapone, invoca le attenuanti e promette
� Ma ormai chi gli crede?".
Per
ritornare al socialismo. (A proposito dei fatti di Milano e della
loro interpretazione)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913,
p. 161-165.
Nella "Critica Sociale" del 1� febbraio era stata
riaffermata "la pi� cordiale ed equanime attesa - e
cooperazione, occorrendo - verso le nuove correnti fatalmente
prevalse nel Partito, del quale ci pareva doveroso, soprattutto in
quest'ora mantenere salda l'unit�". Cos� Turati commenta la
volont� di collaborazione con i sindacalisti rivoluzionari, che si
incrina in occasione dello sciopero generale di Milano: "Si �
inscenata a Milano, per l'occasione di quella, come fu detta 'prova
generale', la improvvisazione di una sedicente 'unit� proletaria'.
Noi chiediamo ai socialisti d'Italia: questo volle il Congresso di
Reggio Emilia? chiediamo ai rivoluzionari che in esso prevalsero:
era questo il vostro proposito quando sul terreno della leale
intransigenza si stim� la convivenza delle due frazioni opportuna e
possibile? era questo che l'Avanti! oggi incarna il vostro
pensiero?"-
Imprudenti
(anche senza l'erre ... ), firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16giugno 1913, p.
165.
Accuse da parte di giornali moderati milanesi ai parlamentari
socialisti - e in particolare a Turati - di trovarsi a Roma e non a
Milano nei giorni degli scioperi. Turati si difende dicendo di
essere stato impegnato a Roma nelle discussioni alla Camera.
La
Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di
lavoro (Discorsi socialisti alla Camera)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913,
p. 167-175.
Nel n. 7 di "Critica Sociale" del 1� aprile 1913 �
pubblicata la piattaforma elettorale della Sezione socialista
milanese, che pone tra i suoi punti principali la politica economica
del Governo. L'interrogativo � se il Parlamento intenda dare
"uno slancio pi� energico, ed insieme pi� razionale, alla
politica dei grandi lavori pubblici". Interpellanza del Gruppo
socialista alla Camera dei Deputati sulla disoccupazione e sulla
politica sociale di lavoro nella tornata del 9 giugno 1913. In
appendice La piattaforma elettorale dei socialisti.
In opuscolo: La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e
politica sociale di lavoro (Discorsi socialisti alla Camera),
Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli
Operai), 1913. Biblioteca di propaganda di Critica Sociale.
Un
disegno di legge ... "per" l'alcolismo?
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913,
p. 186-190.
Dissenso socialista sulla proposta di legge - "o meglio, a che
cosa fosse ridotto il disegno di legge Provvedimenti contro
l'alcolismo" - approvata di recente alla Camera. Stralcio del
resoconto stenografico dell'intervento del 6 giugno 1913, con il
quale Turati tenta invano di ritardare la discussione del progetto
di legge "per scoraggiare il seppellimento della discussione a
giungo avanzato" e per proporre di adottare mezzi pi� adeguati
a combattere l'alcolismo.
Conclusione
sul Palazzo di Giustizia
Discorso tenuto nella tornata del 3 giugno 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1250-1252.
Dichiarazione di voto di Turati sui risultati dell'inchiesta sullo
scandalo del Palazzo di giustizia di Roma contro la genericit�
dell'ordine del giorno presentato dall'onorevole Sonnino a seguito
dei risultati della Commissione di inchiesta, e richiesta di
"un voto specifico sulle singole responsabilit�".
Un
disegno di legge ... "per" l'alcoolismo?
Discorso tenuto nella tornata del 6 e del 12 giugno 1913, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, pp.1253-1262.
Turati interviene nella discussione sul disegno di legge a proposito
dei provvedimenti per l'alcoolismo, per denunciare la scarsit� dei
mezzi adottati per combattere il fenomeno e per la volont� del
progetto di "conciliare le cose pi� opposte: gl'interessi dei
viticultori, quelli degli osti, quelli dei bevitori � e quelli
dell'igiene e della morale!".
Modi
e mezzi di votazione
Discorso tenuto nella tornata del 7 e dell'11 giugno 1913, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1263-1275.
Modificazioni di alcuni articoli aggiuntivi a conclusione del
dibattito sulla meccanizzazione del voto e sulla riforma elettorale
per permettere il regolare svolgimento delle operazioni di votazione
e dare la possibilit� di votare a tutti gli elettori del suffragio
allargato.
La
Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di
lavoro
Discorso tenuto nella tornata del 9 giugno 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1276-1293.
Interpellanza di Turati sulla politica sociale italiana e sulla
necessit� di iniziative governative per la realizzazione di grandi
opere pubbliche per risolvere il problema della disoccupazione di
fronte alle spese militari sostenute per la guerra di Libia. Dice
Turati che "il tema della disoccupazione in rapporto alla
politica dei lavori pubblici, mentre da un lato � il pi� alto e
sintetico che in questo momento di profili davanti al paese, d'altro
canto, pei bisogni, pei dolori, per le minacce ed i pericoli a cui
si connette, non pu� lasciare indifferente neppure i devoti
dell'empirismo politico".
Anche in "Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-13, 1913 e in
opuscolo dal medesimo titolo La Libia contro l'Italia?
Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro, Milano, Uffici
della
"Critica Sociale", 1914, Biblioteca di propaganda di
Critica Sociale.
Come si chiuse la XXIII legislatura
Discorso tenuto nella tornata del 14 giugno 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1294-1306.
Sul disegno di legge che stabilisce la continuazione fino al 31
dicembre 1913 del credito straordinario per le spese militari
dell'occupazione in Libia. Turati interviene a nome del Gruppo
socialista contro il disegno di legge e contro l'arbitrio che il
Governo propone al Parlamento e che contrasta la "probit�
politica nei regimi rappresentativi".
Bilanci
falsi�
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p.
193-197.
Drammatica situazione finanziaria del bilancio dello Stato a causa
dell'impresa di Libia. "L'inganno - ecco il motto dell'enigma e
la sintesi del sermone - si ordisce unicamente contro il Paese. La
'gloriosa' impresa libica fu partorita e allattata
dall'inganno".
Come
si chiuse la XXIII Legislatura
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p.
200-206.
"Sabato 14 giugno - col separarsi della Camera - si pu� dire
che, di fatto, si � chiusa la legislatura. Si � chiusa con
l'abolizione del Parlamento" per consentire un nuovo credito
"ultrastraordinario per fronteggiare fino a dicembre le spese
per l'occupazione della Libia".
Un
colpo di fulmine! La morte di Giovanni Montemartini, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p 208.
Necrologio di Giovanni Montemartini, "presagio vivente di
rinnovamento civile", morto improvvisamente. "Sembra si
sia fatto un gran vuoto - e sia morto ben altro che un uomo;
qualcosa sia morto, che la nazione sapeva, che la nazione voleva,
che lo Stato le vorrebbe ridare - e cercher� in ogni dove e non
ritrover�".
Per
un'operosa unit�, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 14, 16-31 luglio 1913, p.
209-210.
Ancora sull'unit� dopo il Congresso di Reggio Emilia. Piattaforma
elettorale messa a punto dalla Direzione, che adotta in gran parte i
punti del manifesto elettorale della Sezione socialista milanese,
pubblicato nel n.7 della rivista del 1� aprile 1913. Dice
l'editoriale: "Nella imminenza sempre pi� incombente della
gran prova dell'urne, v'� un programma da svolgere e da sminuzzare,
sul quale ormai siamo tutti concordi".
Giovanni
Montemartini esposto e commemorato da lui medesimo, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 14, 16 luglio 1913, p.
211-212.
A commemorazione di Giovanni Montemartimi si pubblicano le dieci
pagine che appaiono su "Nuova Antologia" del 16 luglio e
che riassumono un decennio di vita nei corpi consultivi della
legislazione sociale: 1903 - 1912", da quando Montemartini
propose e realizz� negli uffici dell'Umanitaria il primo ufficio
del lavoro, fino ad arrivare al Consiglio del lavoro.
In
Memoriam! Una epigrafe per Giovanni Montemartini
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 15, 1-15 agosto 1913, p.
237.
Epigrafe in ricordo di Giovanni Montemartini.
Bebel,
firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 16, 16 agosto 1913, p.
241-243.
Necrologio di Augusto Bebel, "Il primo nel consiglio e il primo
nell'azione" cos� come l'aveva chiamato Vittorio Adler.
"Chi dice Augusto Bebel evoca in quel nome tutto intero il
proletariato di lingua tedesca, nella sua pi� alta, pi� compiuta,
pi� nobile espressione, durante tutto un cinquantennio, lo evoca,
insieme, lo esalta.
Dopo
un anno dal Congresso di Reggio Emilia. Quel che pensavamo e quel
che pensiamo.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 16, 16 agosto 1913, p.
245-250.
Articolo scritto in occasione della pubblicazione del resoconto
stenografico del XIII Congresso nazionale del Partito socialista
italiano. "Assai tardi, ma pur sempre in tempo per fornire alle
dispute interne del Partito - di ieri, di oggi, di domani - un
prezioso corredo documentario di dati, di motivi, di circostanze che
si andavano affievolendo nella memoria e senza il quale la formula
secca dei deliberati d'un Congresso, chi pure la tenga presente,
smarrisce la miglior parte del contenuto vivo e reale che lo anim�,
che lo spiega, che ne misura e ne precisa il valore".
Giunta
alla derrata. Il necrologio della democrazia
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p.
260-263.
Articolo di Claudio Treves a proposito dell'opuscolo Per un
programma di azione democratica di A. De Viti De Marco. Commenti di
Turati sui concetti del libero scambio e sull'urgenza di iniziare
una politica di riduzione dei dazi doganali per frenare il crescente
caro-viveri.
Per
la monogamia elettorale. Dichiarazione in persona prima
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p.
266.
Turati risponde a tutti coloro che hanno chiesto la sua candidatura
in pi� collegi: "Ma io tengo a confermare - e vinco la
ritrosia del farlo in forma pubblica, perch� sia chiaro che si
tratta, per me, di una massima la quale non sar� derogata.
Ringrazio del pensiero amichevole e che mi lusinga: ma declino
formalmente e fermissimamente. Di candidature ne ho una e, per lo
scarso vigore dei miei omeri, mi basta - se non � di troppo.
Come
si vota e come non si vota a Montecitorio, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p.
270-272.
"Abbiamo raccolto in due diversi opuscoli la discussione su
Disoccupazione e politica sociale di lavoro, fatta alla Camera dal
Gruppo socialista il 9 giugno con in appendice La piattaforma
elettorale dei socialisti e la discussione Bilanci falsi. Come si �
chiusa la XXIII Legislatura. Contro la finanza di guerra.
Fra
"destri" e "sinistri". Le ragioni ideali della
lotta, f.t. e Giovanni Zibordi
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 18, 16 settembre 1913, p.
273-277.
Giovanni Zibordi scrive per precisare le differenze politiche che lo
separano da Ivanoe Bonomi e spiega le ragioni della sua candidatura
nel Collegio di Ostiglia. Per Turati la lotta che si profila fra
Zibordi e Bonomi � una lotta "che non somiglia ad alcun'altra
... due uomini, moralmente di uguale degnit�, stanno di fronte,
divisi soltanto, nel concetto del divenire socialista". Si veda
anche: Giovanni Zibordi, Come si presenta la lotta ad Ostiglia, in
"Critica Sociale", n. 11-12, 1913, p. 165-166. Fra
"destri" e "sinistri" � anche il titolo della
prefazione al libro di Giovanni Zibordi, Agli elettori del Collegio
di Ostiglia, Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913.
La
grande ora firmato, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1-15 ottobre 1913, p.
289-290.
Piattaforma elettorale del partito: "Il proletariato di tutte
le regioni d'Italia iscriver� nell'urna politica fatta tre volte
pi� capace, le prime sillabe di una nuova istoria - della sua
storia, dettata, per la prima volta, da lui stesso".
Come
si � votato alla Camera nella defunta legislatura, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1 ottobre 1913, p.
291-296.
Seguito di Come si vota e come non si vota a Montecitorio,
pubblicato nel n. 17 del 1� settembre. "Come si � votato
nella Camera precedente. Non secondo le opinioni, gli interessi, i
partiti, secondo i varii problemi che si agitano, le diverse tesi
che si affacciano. Nella Camera nostra no! O meglio non pi�. Da
quando Giolitti � al potere qualunque sia l'argomento non si vota
che per Giolitti o contro Giolitti".
Perorando
le attenuanti, firmato Il Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1 ottobre 1913, p.
395.
Il Compilatore si scusa per il ritardo con cui esce il fascicolo,
ancora doppio. "I lettori, novanta su cento prima compagni di
ideali che non abbonati, ci saranno ancora indulgenti".
Nemesi
elettorale, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 20-21, 1-15 novembre 1913,
p. 305-307.
"Non ebbimo dunque torto di attendere ansiosi, ma fidenti. La
'grande ora' scattando, non ci ha traditi. Al contrario. Ha
piuttosto superate le aspettative pi� ottimistiche di nostra parte.
La massa proletaria ha veramente cominciato ad intendere. Le parole
della nostra propaganda, non era autoinganno, cadevano come semente
in terreno gi� smosso; mettevano barbe; attecchivano".
"Se questi non sono segni di un mondo che si frantuma, non
furono mai rivoluzioni nella storia. Qual fu Nemesi pi� chiara di
questa? A noi - al Partito socialista addita la via e prescrive
chiaramente il lavoro".
Il
fallimento della scheda bertoliniana?, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 20-21, 1-15 novembre 1913,
p. 320-322.
Esito tecnico della nuova procedura elettorale. Discorso alla camera
di Turati, tenuto il giorno 17 maggio 1912, La meccanica della
votazione e la votazione meccanica, contro i voti nulli, la
difficolt� di votare e la complessit� delle operazioni e della
costituzione dei seggi.
Rinnovazione,
firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, 1913, n. 22-23-24, 1 dicembre
1913, p. 337-338.
Riorganizzazione della rivista che negli ultimi tempi ha mostrato
problemi di redazione e di compilazione, anche perch� "al
consueto compilatore della Critica impellenti motivi di salute
impongono un riposo temporaneo ma improrogabile".
La
nuova legislatura e il Partito Socialista. Discorso alla Camera dei
Deputati il 5 dicembre 1913. (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 22-23-24, 1-31 dicembre
1913, p. 348-364.
Turati conclude il suo discorso con queste parole: "Sappiate
essere savii, onorevoli colleghi: saviezza e preveggenza che sono
adattamento sapiente e spontaneo. Forse il grande fatto storico che
si prepara � alquanto pi� importante delle chiacchere dei nostri
corridoi !"
Anche in opuscolo: La nuova legislatura e il Partito Socialista.
Discorso alla Camera dei Deputati il 5 dicembre 1913. (Dal resoconto
stenografico), Milano, Uffici della "Critica Sociale",
1914.
La
XXIV legislatura
Discorso tenuto nella tornata del 5 dicembre 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1307-1336.
Intervento di Turati nella discussione sull'indirizzo di risposta al
discorso di Vittorio Emanuele III che inaugura la XXIV legislatura.
L'oratore, che mette in discussione "lo spirito generale",
traccia un ampio quadro della realt� politica, economica e sociale
dell'Italia in rapporto alla nuova composizione della Camera dopo le
elezioni a suffragio "quasi" universale. Anche in
"Critica Sociale", n. 22-23-24, 1913.
Il
problema della Sardegna
Discorso tenuto nella tornata del 19 dicembre 1913, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1337-1338.
Appoggio di Turati ad un emendamento aggiuntivo a favore della
Sardegna nella risposta alla corona dell'onorevole Cavallera che
chiede di aggiungere l'emendamento: "Converr� finalmente
pensare a rialzare le sorti della popolazione di Sardegna".
Contro
la finanza di guerra. Bilanci falsi ... come si chiuse la XXIII
legislatura. L'abdicazione del Parlamento. In Appendice: Analisi di
due appelli nominali. Per la battaglia elettorale
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913, 46 p.
Biblioteca della "Critica Sociale".
Estratto da "Critica Sociale", n. 13, 1913, p. 193-197.
Il
delitto e la questione sociale. Appunti sulla questione penale
Bologna, Casa Editrice "La Controcorrente", 3a ed., 1913,
p. 45-126.
Ristampa di uno scritto di Turati uscito in appendice a "La
Plebe" di Milano nel 1882 e ripubblicato in altre due
successive edizioni nel 1883.
Contiene una lettera di cordiale consenso alla riedizione di quello
che Turati definisce "scrittarello giovanile", indirizzata
all'editore Luigi Fabbri. Contiene anche la Lettera-Introduzione di
Turati scritta per la prima edizione del volumetto fra il 1882 e il
1883, dal titolo Al signor Enrico Bignami. Direttore del giornale
"La Plebe", p. 13-43.
Si veda anche: Vecchie pergamene �, in "Critica
Sociale", n. 2-3, 1913.
Le
nuove imposte sul sangue (L'ultima legge sul reclutamento militare).
Discorso dell'on. Filippo Turati alla Camera dei Deputati il 30
maggio 1913, con premessa del "Lavoratore",
Udine, Tipografia Sociale Editrice, 1913, 27 p. Biblioteca del
lavoratore, vol. I.
Per
i circoli operai e le cooperative di consumo: discorsi pronunziati
alla Camera dei Deputati sulla legge contro l'alcoolismo, Pallanza,
tip. Lampo (Federazione dei Circoli operai del Verbano e dintorni),
1913, p. 20. Beltrami Francesco(?).
Disoccupazione
operaia in rapporto alla politica dei lavori pubblici. Il massimo
problema nazionale, in Disoccupazione e politica sociale di lavoro.
Interpellanza del Gruppo socialista alla Camera dei Deputati
(tornata 9 giugno 1913). Appendice: La piattaforma elettorale dei
socialisti. Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913,
p. 5-30 [72].
Prefazione
a Giovanni Zibordi, Agli elettori del Collegio di Ostiglia. Fra
"destri e sinistri", Milano, Uffici della "Critica
Sociale", 1913, p. 16.
Estratto da "Critica Sociale", n. 18, 1913.
La
Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di
lavoro (Discorsi socialisti alla Camera)
Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli
Operai), 1914. Biblioteca di propaganda di Critica Sociale.
Si veda il discorso parlamentare del 9 giugno 1913 e "Critica
Sociale", n. 11-12, 1913.
1914
Eugenio
Fourni�re, firmato x
"Critica Sociale", a. XXIV, 1914, n. 1, 1-16 gennaio 1914,
p. 12.
"Eugenio Fourni�re era un mite, un saggio, un apostolo. Nella
sua lunga zazzera, nell'occhio dolce, nella parola sempre misurata,
egli mostrava di voler integrare una delle espressioni pi� elevate
del socialismo, la bont�".
Il
Ministero Salandra e i fatti di Ancona
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1914, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1339-1341.
Turati interviene nella dichiarazione di voto sul dibattito degli
eccidi di Ancona e, in particolare, sul senso di responsabilit�
degli scioperanti. Cos� conclude: "In nome di queste masse, io
purtroppo debbo constatare che il Parlamento, che oggi si balocca
nell'equivoco per evitare la crisi, � un Parlamento che si �
dimostrato assolutamente impari alla sua pi� alta missione".
La
riforma tributaria che ... non viene
Discorso tenuto nella seconda tornata del 27 giugno 1914, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1341-1342.
Ordine del giorno di Turati nella discussione sul disegno di legge
riguardante i provvedimenti tributari sulle spese di successione e
altre tasse; contro queste misure e per l'introduzione di una vera
riforma "di carattere sociale compensatrice" unita ad una
riforma in materia tributaria .
La
guerra e la neutralit� socialista
Discorso tenuto nella tornata del 5 dicembre 1914, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1343-1347.
Dichiarazione di voto di Turati a nome del Gruppo parlamentare
socialista contro l'intervento dell'Italia in guerra e contro il
Governo "il quale non garantisce a nessuno n� la guerra n� la
pace", anzi contribuisce a creare un equivoco che "sembra
dar fiato alla tromba della guerra".
Prefazione
a Mihail Aleksandrovic Bakunin, Dio e lo Stato. Prefazione di
Filippo Turati e Leonida Bissolati. Cenni biografici di Cafiero e
Reclus, Milano, "l'Universit� Popolare" (tip. Amodio),
1914, p. 154. Biblioteca "Germinal", vol. V.
La
nuova legislatura e il Partito Socialista. Discorso alla Camera dei
Deputati, 5 dicembre 1913 [Dal resoconto stenografico], Milano,
Uffici della "Critica Sociale", 1914, p. 56. Biblioteca
della Critica Sociale. Estratto anche da "Critica
Sociale", n. 22-23-23, 1913. Titolo del discorso del 5 dicembre
1913: La XXIV Legislatura.
1915
Verso
il quarto di secolo
"Critica Sociale", a. XXV, 1915, n. 1, 1 gennaio 1915, p.
1-2.
"Critica Sociale" entra nel suo venticinquesimo anno:
"Tuttavia non le piglia vaghezza di ritingersi o ricamuffarsi a
nuovo, mutando - come � l'uso di tanti - fattezze o veste. Resta
qual �, quale � stata. Questa costanza esteriore ci piace anche
come simbolo di una nostra interiore fedelt� a noi stessi -
fedelt� morale e politica, della quale poniamo un po' della nostra
fierezza".
"Indecisi?"
"Critica Sociale", a. XXV, n. 2, 16-31 gennaio 1915, p.
19-20.
"Ora la parola d'ordine � questa: nel dibattito sulla
neutralit� o l'intervento noi saremmo degli 'indecisi'". Le
accuse arrivano non solo da ambienti conservatori, ma anche
"pi� da vicino. Da qualcuno incartocciata in molta stagnola di
complimenti, ma a svolgerla, v'� anche di peggio: v'�
l'insinuazione di reticenza volontaria, ossia - in lingua povera -
di codardia. Grazie!".
I
problemi della guerra e del socialismo, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 2, 16-31 gennaio 1915, p.
21-24.
Postilla a commento dell'articolo di Ettore Marchioli, I problemi
della guerra e del socialismo. Scrive Turati: "Che la guerra ci
debba affliggere - come il terremoto - � umano e vi ci rassegnamo,
bench� socialisti. Ma che essa ci debba affliggere come socialisti
- ecco qualcosa di pi� difficile a concepire e ad ammettere."
Postilla
comulativa, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 3, 1-15 febbraio 1915, p.
43-44.
Postilla a Polemiche in libert�. Mentre si appresta la grande ora
di Ettore Marchioli; Dal punto di vista del nostro partito di
Giacomo Matteotti ed Equivoci dei relativisti di Carlo Zilocchi.
"Conviene che tutte le campane, e le pi� diverse, suonino a
distesa, una volta tanto. Perci� abbiamo accolto in questa rubrica
'Polemiche in libert�' tre voci alquanto discordanti dalla nostra e
fra loro".
Postilla,
firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 5, 1 gennaio 1915, p. 69-70.
Postilla a La neutralit� e l'avvenire di Alessandro Levi. Commento
"alla lettera dell'amico Levi" che chiede che si ammetta
l'importanza di certi problemi nazionali. Confronto tra varie
posizioni e riaffermazione della posizione neutralista, contro i
falsi neutralisti del Parlamento che hanno votato a favore del
Ministero della guerra.
Sui
fatti di Reggio Emilia
Discorso tenuto nella tornata del 26 febbraio 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1348-1352.
Turati interviene nell'interrogazione sui disordini avvenuti a
Reggio Emilia tra chi voleva partecipare ad un comizio dell'on.
Battisti al teatro Ariosto e la forza pubblica che voleva impedire
il discorso. Afferma Turati: "A Reggio Emilia � corso del
sangue. Non si sa ancora con esattezza su chi gravi la
responsabilit� di quel sangue, se non fu improntitudine sopratuttto
dei vostri agenti, e voi gi� vi speculate sopra ai fini di
devastazione delle libert�".
Sulla
ineleggibilit� dei medici
Discorso tenuto nella tornata del 10 marzo 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1353-1356.
Proposta di legge di Turati per chiarire alcune norme sulla
incompatibilit� delle cariche elettive: "Si tratta di non
escludere dai Consigli provinciali e comunali il ceto dei medici e
gli assistenti medici", che risultano essere incompatibili alle
cariche".
Per
la difesa dello Stato
Discorso tenuto nella tornata del 15 marzo 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1357-1364.
Turati interviene a proposito dell'articolo 4 del disegno di legge
che vieta la pubblicazione di notizie sulla forza, la preparazione e
la difesa militare dello Stato perch�, se applicata, "sar�
applicata soltanto ai giornali socialisti, ai giornali di
opposizione".
In
faccia all'evento! firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 10, 16-31 maggio 1915, p.
145.
"Il partito non sospende la sua azione. La classe non abdica,
non pu� abdicare". Ruolo dei Comuni che si devono preparare ad
integrare l'assistenza alle vittime della guerra: alle vedove, agli
orfani, ai mutilati, ai dispersi. "Essenziale � che il Partito
socialista si contenga in tal guisa, che una volta scoppiata la
guerra esso possa efficacemente continuare l'opera sua di tutela di
classe".
Il
"no" ai pieni poteri
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1365-1370.
Conferimento di poteri straordinari al Governo del Re in caso di
guerra. Turati parla a nome del gruppo socialista: "E'
opportuno, signori del Governo, che vi sia qualcuno che, alla vostra
domanda di pieni poteri per la guerra, risponda, semplicemente ma
recisamente No!".
Al
limitare della guerra! Contro i pieni poteri per la guerra.
Programma d'azione socialista a guerra scoppiata. Dichiarazione alla
Camera il 20 maggio 1915
"Critica Sociale", a. XXV, n. 11, 1 giugno 1915, p.
173-175.
La prevista pubblicazione del discorso contro la guerra tenuto da
Turati alla Camera viene proibita dalla censura. "Critica
Sociale" esce con i fogli in bianco.
Giovanni
Jaur�s. (Nell'anniversario del suo martirio)
"Critica Sociale", a. XXV, n. 15, 1 agosto 1915, p.
225-227.
Il 31 luglio 1914 moriva Giovanni Jaur�s assassinato da un
nazionalista. Cos� Turati lo commemora: "Contro tutti i
fattori della guerra, egli lanciava i battaglioni proletari perch�
li aggredissero ad uno ad uno. Era un socialista. Un socialista
dell'idealismo realista: dell'idealismo che si sprigiona dai fatti e
dall'organizzazione delle anime che i fatti promuovono poich� sono
nelle anime percepiti". Lungo necrologio per riaffermare il
desiderio di pace e la ripresa dell'azione del socialismo e
dell'Internazionale.
Il
Convegno di Firenze, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 16, 16-31 agosto 1915, p.
241-242.
Convegno fiorentino dei deputati socialisti per discutere
sull'atteggiamento da tenere nei confronti del conflitto bellico.
Proposta di riconvocazione della Camera perch� il Governo informi
ufficialmente il Paese sugli sviluppi della guerra dopo due mesi e
mezzo.
Postilla,
firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 16, 16-31 agosto 1915, p.
248-249.
Postilla a Tito Barboni, Per il socialismo (L'ora di una decisione),
sulla guerra e le sue ripercussioni all'interno del partito
socialista.
Jaur�s,
il pilota, firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 17, 1-16 settembre 1915, p.
259.
Pubblicazione della memoria di Giovanni Jaur�s da parte di Romain
Rolland su il "Journal de Gen�vre", "all'onore della
pi� scrupolosa fedelt�"- "In realt� nessun necrologio
� veramente fedele e grande, che non sia un po' anche necrologio
proprio del necrologista. Anche in questo senso � vero, che noi ci
seppelliamo sempre, in parte, nella fossa o nell'urna di coloro che
ci premuoiono e che abbiamo fortemente amati per averli fortemente e
pienamente compresi e sentiti".
Prefazione
ad Alessandro Schiavi, Quattordici mesi di amministrazione
socialista nel Comune di Milano
"Critica Sociale", a. XXV, n. 19, 1 ottobre 1915, p.
294-295.
Esce anche l'opuscolo con lo stesso titolo e la stessa prefazione
nella collana Biblioteca di propaganda di "Critica
Sociale", Milano, tipografia editrice "Avanti!",
1915, p. 3-6.
Dopo
il Congresso di Roma, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXV, n. 21, 1 novembre 1915, p.
321-322.
Stato di belligeranza e vita quotidiana nel Paese che vive anche in
margine alla guerra. "In cotesti frangenti che resta a fare al
socialismo parlamentare se non difendere il Parlamento? Noi stessi
lo difendiamo a viso aperto contro i nazionalisti come gi� lo
difendemmo contro anarchici e sindacalisti". E la difesa non
pu� essere di letteratura, ma di opere: non deve essere apologia di
parole, ma tributo di azione. Ed ecco la saviezza della convocazione
del Gruppo socialista parlamentare in Roma, per tre giorni".
Dieci
volte contro il Ministero
Discorso tenuto nella tornata del 4 dicembre 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1371.
Dichiarazione di Turati sulle comunicazioni del Governo Salandra:
"Esprimer� il pensiero mio e quello dei miei compagni del
gruppo socialista in sole dieci parole: � dovendo votare per la
patria, voterei dieci volte contro questo Ministero".
Sulla
elezione contestata del collegio di Feltre
Discorso tenuto nella tornata del 7 dicembre 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1372.
Turati interviene a favore dell'annullamento dell'elezione del
"signor" Bellati; viene respinta la proposta dell'on.
Larussa che invece la vuole mantenere.
Gli
"internati" politici e il Ministero Salandra
Discorso tenuto nella tornata dell'11 dicembre 1915, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1373-1385.
Gli "internamenti politici" sono giustificati dal
proposito di rendere innocui, isolandoli dal loro centro di
attivit�, quelle persone che si considera possano danneggiare
l'azione militare, ma in realt� i provvedimenti vengono lasciati
all'arbitrio delle autorit� locali. Ordine del giorno, presentato
da Turati, contro il confino. Cos� conclude: " Io non volli la
guerra, ma, ripeto, se l'avessi voluta anche pi� mi sentirei
umiliato e turbato. E non una, ma dieci volte, voterei contro il
Ministero della sedizione".
Anche in opuscolo:
Gli "internati" politici e il Ministero Salandra. Discorso
pronunciato alla Camera dei Deputati dall'Onorevole Filippo Turati
l'11 dicembre 1915
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 32.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VII.
Il
segreto dell'on. Salandra, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 24, 16 dicembre 1915, p.
369-371.
Contro l'impedimento della convocazione del Parlamento. Ci si
interroga sul perch� l'on. Salandra abbia posto la questione di
fiducia "sulla reiezione dell'ordine del giorno Bentini che
metteva al cimento del voto palese i propositi di concordia
nazionale del Governo del cuore dei riformisti e democratici."
La
parola dei socialisti al Parlamento italiano, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 24, 16 dicembre 1915, p.
377.
"Il discorso che l'amico nostro Claudio Treves pronunzi� - in
rappresentanza e per la delegazione del Gruppo socialista - il 2
corrente dicembre, discutendosi alla Camera Italiana le
'Comunicazioni del Governo', rimarr� documento storicamente
fondamentale del pensiero, nonch� del Gruppo, del Partito
socialista italiano, di fronte agli avvenimenti nei quali fu
travolto quest'anno il nostro Paese".
Prefazione
ad Alessandro Schiavi, Quattordici mesi di amministrazione
socialista nel Comune di Milano
Milano, Tipografia editrice "Avanti!", 1915, p. 3-6.
Estratto da "Critica Sociale", n. 19, 1915, p. 294-295.
Gli
"internati" politici e il Ministero Salandra. Discorso
pronunciato alla Camera dei Deputati dall'Onorevole Filippo Turati
l'11 dicembre 1915
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 32.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VII.
1916
Gli
"internati" politici e il Ministero Salandra: discorso
alla Camera
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 2, 16-31 gennaio 1916, p.
24-31.
Di fronte alla pressione degli 'internati politici' che chiedono a
Turati chiarimenti sulla loro posizione, si ripubblica "'obiettivamente',
lo stato della questione quale fu presentato alla Camera l'11
dicembre 1915".
La
Morte � buona, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 2, 16 gennaio 1916, p. 32.
Necrologio della "madre adorata". "La morte � buona,
pur quando sembra uccidere in noi tutta, dall'infanzia in poi, la
vita passata, e ci sforza cos� ad assistere, cogli occhi sbarrati,
al nostro proprio funerale".
Dopo
il Convegno di Bologna, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 3, 1 febbraio 1916, p.
33-35.
Congresso amministrativo del partito a Bologna che si pu� dire
abbia superato i migliori auspici, soprattutto perch� ha toccato
temi "di argomento vitale, non per gli uomini di un partito, ma
per tutti i cittadini"; perch� ha trattato i problemi della
vita civile, "le grandi questioni della produzione e del
consumo, dell'assistenza e della organizzazione civile, i quali,
importanti sempre, diventano essenziali in tempo di guerra".
Collaborazione
del pubblico. Perch� siamo e rimaniamo nel e col Partito
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 4, 16 febbraio 1916, p.
54-55.
Ci si interroga su che cosa resti del socialismo di "Critica
Sociale". Discussione sul presunto indebolimento del partito.
Risposta a Donato Bacchi che scrive da Torino e che si interroga:
"Che cosa resta del nostro socialismo? di cui la
"Critica" era vessillo?". Risponde Turati: "Voi
chiedete: che cosa resta del nostro socialismo? Resta, mio caro, 'il
socialismo'. Resta questa enorme protesta contro la delinquenza
capitalista - oggi al suo apice - resta questa fidente e volonterosa
aspirazione e preparazione proletaria a sopprimere nei fatti la
possibilit� di codesta delinquenza; resta il domani che sar�, che
dovr� essere per noi, fecondato com'� da tanto sangue, da tanta
ignominia, da tanta menzogna avversaria".
Collaborazione
del pubblico. La responsabilit� della guerra: domande e risposte,
firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 6, 16 marzo 1916, p. 87-88.
Turati risponde ad Emilio Gavirati, che scrive contestandogli
l'affermazione che la guerra sia "il frutto del sistema
sociale" e che si possa considerare la guerra presente come un
misfatto commesso dalla borghesia di tutti i Paesi che combattono.
Per
gli interessi e le aspirazioni delle classi lavoratrici
Discorso tenuto nella tornata del 19 marzo 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1386-1394.
Nella discussione sulla politica economica del Governo Salandra, i
deputati socialisti presentano l'ordine del giorno dove si afferma
che "il Governo non ha saputo tutelare gli interessi e le
aspirazioni delle classi lavoratrici". Turati vota "sempre
pi� deciso contro il Ministero" per la pace che verr�, quando
"la ragione e l'umanit� riavranno il sopravvento".
Nei
confini della legge e della civilt�
Discorso tenuto nella tornata del 6 giugno 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1395-1414.
Turati presenta una mozione sulla violazione delle leggi e su tutto
ci� che si pretende giustificare in nome della guerra e "se
anche con la guerra non ha alcuna relazione necessaria, si usasse
almeno di quella umanit�, che ci obbliga a riconoscere in ciascun
uomo la persona umana". Sugli internamenti e gli allontanamenti
di cittadini italiani dalle zone di guerra.
Per
gli internati e contro la censura
Discorso tenuto nella tornata del 7 giugno 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1415-1424.
Turati prende la parola per fatto personale e conferma la mozione
contro gli internamenti presentata il 18 marzo e proseguita nella
discussione iniziata il 6 giugno 1916.
La
caduta del Ministero Salandra
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume secondo, p. 1425-1430.
Il Governo Salandra cade nella discussione sulla richiesta di
esercizio provvisorio di sei mesi. Dichiarazione di voto di Turati:
"Votiamo contro il Ministero ed insieme contro i suoi complici,
anche e tanto pi� se, per dannatissima inconcepibile ipotesi,
dovessero diventare successori ed eredi. Votiamo contro il
nazionalismo, contro l'imperialismo, nemici della nazione; votiamo
contro la demolizione della sovranit� popolare e parlamentare;
votiamo contro la reazione politica e le incapacit�, anche
militari, del Governo".
Contro
la censura
Discorso tenuto nella tornata del 30 giugno 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1432-1438.
Turati presenta vari ordini del giorno perch� venga abolita la
censura politica e quella di pensiero. Richiesta di revoca degli
"internamenti" per tutti quelli che, per essere stati
ordinati fuori della zona di guerra da autorit� non militari,
possono essere considerati veri e propri sequestri di persona.
Pubblicato anche come parte di opuscolo con il titolo Contro la
censura e gli "internamenti" Milano, Libreria Editrice
"Avanti!", 1916, p. 31. Documenti socialisti intorno alla
guerra, X.
Contro
il Ministero e contro i suoi complici e � successori! Discorso
dell'on. Filippo Turati nella tornata del 10 giugno 1916 (Dagli Atti
parlamentari della Camera dei deputati)
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 12, 16-30 giugno 1916, p.
174-177.
Discorso pronunciato il 10 giugno 1916, La caduta del Ministero
Salandra: "Si tratta delle difficolt� eccezionali in cui versa
il Paese oggi e di tutto il suo avvenire: avvenire politico,
economico, finanziario, geografico, storico. Insomma, si tratta
dell'interesse della patria nel senso pi� lato".
Cesare
Battisti, firmato Noi e Filippo Turati
Per Cesare Battisti. Parole dette il 20 luglio da Filippo Turati al
Consiglio Comunale di Milano. Dai resoconti
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 15, 16 agosto 1916, p.
213-214.
Necrologio di Cesare Battisti. "Noi abbiamo un doppio motivo
per onorare, come socialisti, il nome e la memoria del compagno
martire. Egli fu, socialista, non dell'ultim'ora. Socialista di
principi e d'azione, dalla prima giovinezza. La coerenza della sua
vita, la rispondezza perfetta dell'azione al pensiero, lo splendore
di carattere insomma di cui egli fu esempio, fanno di lui uno dei
simboli pi� significativi di altissima umanit�; non un eroe fra i
molti - ma l'Eroe - ma il Prode sopra i prodi".
"Goffe
capriole ... ", firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 21, 1-15 novembre 1916, p.
282-283.
Leonida Bissolati qualifica "goffe capriole di misero
opportunismo" l'omaggio reso da "Critica Sociale"
"con libera e tranquilla coscienza, al martirio di Cesare
Battisti". Risponde Turati: "Per Leonida Bissolati, in
altri termini, il coraggio, il disinteresse, il carattere, la
coerenza, l'eroismo, allora solo sono rispettabili, quando servono
alle nostre convinzioni, ai nostri interessi, ai nostri fini. Al
contrario, gli ripetiamo - perch� ne siamo convinti - che,
calunniandoci cos�, egli calunnia prima e soprattutto se
stesso".
La
Polonia e la guerra europea, La Critica Sociale e a firma ***
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 22, 16-30 novembre 1916, p.
288-290.
La "Critica Sociale" chiede a ***, persona che, pur
appartenendo alla nazionalit� polacca, vive da lungo tempo in
Italia, un commento sull'iniziativa con la quale Germania ed Austria
"fecero le viste di volere finalmente iniziare la ricostruzione
di una Polonia autonoma".
Sulla
soglia della secessione, Postilla firmata La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 22, 16-30 novembre 1916, p.
293.
"E' in via di costituzione un Gruppo socialista indipendente.
Non abbiamo ancora visto il programma, ma pare che, anzich�
concretarsi in forme di azione positiva, si prefigga per ora un
compito negativo: separazione dal socialismo imperante". La
"C. S." risponde che "per intanto, il loro socialismo
� sospeso. Sospeso che �, possono riunirsi in fascio
autonomo".
La
mozione dei Socialisti, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 23, 1 dicembre 1916, p.
305-306.
La mozione dei socialisti alla Camera invita il Governo a farsi
interprete presso gli alleati della urgente convocazione di un
Congresso dei rappresentanti plenipotenziari dei Paesi belligeranti,
con l'incarico di "vagliare gli obiettivi e le rivendicazioni
concrete delle parti in contesa, per una prossima soluzione del
conflitto e per la salvezza d'Europa".
Ansiosa
ricerca della pace
Discorso tenuto nella tornata del 6 dicembre 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1439-1445.
Presentazione di una mozione dei deputati socialisti per la
richiesta della convocazione di un congresso dei paesi belligeranti
per discutere delle possibilit� di pace. Richiesta di rinvio di sei
mesi della discussione sulla mozione da parte del Presidente del
Consiglio, on. Boselli.
Ancora
il problema della pace
Discorso tenuto nella tornata del 9 dicembre 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1446-1448.
Turati interviene nuovamente sulle comunicazioni del Governo e cos�
conclude: "Votando contro il Ministero, sentiamo di votare non
solo in nome di una nostra radiosa idealit�, ma sentiamo di votare
in questo momento, e in previsione del domani, per la difesa del
Parlamento, per la difesa del Paese".
Postilla
alla Postilla, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 23, 1-15 dicembre 1916, p.
309.
Gino Fanoli chiede ancora un po' di spazio per chiarire meglio e
giustificare quella che chiama felice contraddizione e felice
autoconfutazione a proposito dell'articolo Sulla soglia della
secessione, in "Critica Sociale", n. 22, 1916.
Ancora
per le donne mobilitate per il lavoro
Discorso tenuto nella seconda tornata del 15 dicembre 1916, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1449-1452.
Interrogazione di Turati sulla tutela del lavoro delle donne
nell'industria delle munizioni; sulle assunzioni attraverso
l'Ispettorato del Lavoro; su come si intende procedere per
l'organizzazione del mercato del lavoro nel dopoguerra.
La
guerra e la pace
Discorso tenuto nella tornata del 17 dicembre 1916, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1453-1470.
Turati interviene nella discussione sulla richiesta di esercizio
provvisorio per parlare nuovamente di pace, della mozione dei
socialisti per la pace e chiedere "che la Camera non si separi
se non per breve tempo, che si riconvochi a data fissa, e che
l'esercizio provvisorio non sia accordato se non per il termine
strettissimo necessario".
Pubblicato in opuscolo: La guerra e la pace alla Camera Italiana.
Discorso dell'Onorevole Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre
1916, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4. Pubblicato
anche in "Critica Sociale", n. 1, 1917, p. 3-12.
Al
limitare della guerra! Contro i pieni poteri per la guerra.
Programma di azione socialista a guerra scoppiata. Dichiarazione
dell'onorevole Turati pel Gruppo Parlamentare Socialista alla Camera
dei Deputati Gioved� 20 maggio 1915. (Dal resoconto stenografico).
Aggiuntovi. La deliberazione del Convegno di Bologna 16 maggio 1915
ed il Manifesto della Direzione del Partito, 22 maggio 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 16. Estratto
anche da "Critica Sociale", n. 11, 1915, p. 173-175.
Discorsi
del'On. Treves e dell'On. Lucci e dichiarazione dell'On. Turati
sulle comunicazioni del Governo. Tornate parlamentari 8 e 9 dicembre
1916. Il grosso incidente - Appello nominale
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 26-29.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3.
Dichiarazione di Turati a pagine 26-29.
I
nostri morti nel secondo anniversario della loro guerra.
Commemorazione alla "Casa del Popolo" fatta da Filippo
Turati l'8 agosto 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli
operai), 1916, p. 16. Documenti socialisti intorno alla guerra,
serie II, n. 1.
I
socialisti e la guerra. Discorso di Filippo Turati pronunciato alla
Camera del Deputati il 19 marzo 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 24.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VIII.
Contro
la censura e gli "internamenti" (Discorso dell'on. Filippo
Turati) e Politica dei consumi
(Discorso dell'on. Enrico Dugoni)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 31.
Documenti socialisti intorno alla guerra, X.
Ricapitolazione: "La Camera invita il Governo ad abolire la
censura politica e la revoca dei cosiddetti 'internamenti'".
Discorso di Turati, p. 1-18. Discorso alla Camera del 30 giugno
1916.
La
mozione per la pace rinviata a sei mesi. Dichiarazione dell'on.
Turati e dell'on. Treves. Appello nominale. Tornata parlamentare del
6 dicembre 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 23-32.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 2.
La
guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso dell'Onorevole
Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4.
Pubblicato anche in "Critica Sociale", 1917, n. 1, p.
3-12.
1917
La
guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso di Filippo Turati
nella tornata di domenica 17 dicembre 1916 (Dal resoconto
stenografico) e Mozione dei socialisti per la pace
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 1 gennaio 1917, p.
3-12.
Discorso La guerra e la pace e campagna per la pace dei socialisti.
Osvaldo
Gnocchi-Viani, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 1 gennaio 1917, p.
24-26.
Necrologio di Osvaldo Gnocchi-Viani che muore a ottant'anni. Scrive
Turati: "Basterebbero queste due iniziative - l'Umanitaria e le
Camere del Lavoro - per consacrare in perpetuo la memoria del
perduto amico". Riconoscenza come socialisti e come lavoratori.
"Da tutti i suoi scritti traspare sempre, soprattutto, la
grande coscienziosit� e dirittura, il profondo idealismo, la bont�
impareggiabile del socialista e dell'uomo, che volle vivere tutto
per un'idea e tutto per gli altri, tutti beneficando senza pesare ad
alcuno".
Piccolo
germe
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 5, 1 marzo 1917, p. 79-80.
Proemio di Turati al "Primo Annuario Italiano della coltura
popolare", di imminente pubblicazione.
"Questo libro � un piccolo germe. Ma socchiudendo gli occhi, e
pensando lontano, noi vediamo una superba lussureggiante foresta.
Sogno? Miraggio?".
Per
le donne e i fanciulli al lavoro
Discorso tenuto nella tornata del 14 marzo 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1471-1473.
Turati presenta una interrogazione per sapere quali garanzie intende
prendere il Governo per tutelare il lavoro delle donne e dei
fanciulli nell'industria bellica. Si chiedono anche provvedimenti
per il collocamento durante e dopo la fine della guerra.
Primavera
di rivoluzione, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 6, 16 marzo 1917, p.
81-83.
"Fuori tutte le bandiere rosse, i fiori pi� rossi diamo alle
brezze di marzo per la Costituente rivoluzionaria di Russia. � Noi
non abbiamo esitazioni. Tutto il nostro cuore � con la
rivoluzione".
Modesto
Cugnolio, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 16 marzo 1917, p. 3-12.
Necrologio di Modesto Cugnolio, deputato del Gruppo socialista,
rappresentante dei lavoratori agricoli del vercellese e della
risaia.
Contro
la domanda a procedere nei riguardi di Oddino Morgari
Discorso tenuto nella tornata del 20 marzo 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1474-1476.
Turati si oppone alla richiesta di autorizzazione a procedere contro
l'on. Oddino Morgari, per reati di stampa.
Dopo
36 anni ...
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 7-8, 16-30 aprile 1917, p.
104-106.
Giuseppe Gaja ricorda che 35 anni prima Turati fu l'autore di un
libro di versi pubblicato da Emilio Quadrio, Strofe. Pubblicazione
della poesia Fiori d'aprile, pubblicata nell'aprile 1881,
"bellissima poesia, dedicata alle fanciulle d'Italia, per
l'impiccagione della nobilissima fanciulla nichilista Sofia
Perowskaja".
Verso
albe nuove ...
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 9, 1-15 maggio 1917, p.
123-126.
Augusto Osimo, Segretario generale della Societ� Umanitaria, scrive
a Turati a proposito del nuovo che sta emergendo nel mondo: la
rivoluzione russa e l'intervento americano. Risponde Turati:
"La guerra entra improvvisamente in una fase nuova: essa impone
un nuovo atteggiamento e compiti altissimi nuovi ai partiti
socialisti e ai proletari ch'essi rappresentano".
Raffaele
Ottolenghi, firmato t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 12, 16-30 giugno 1917, p.
167-168.
Necrologio di Raffaele Ottolenghi, avvocato e "patrono dei
dispersi figli di Israele", autore di Farisei, "libro
riassuntivo vario, eloquente, disordinato, fremente, sintesi di una
passione servita da una intelligenza superiore e da una dottrina
senza pari".
Contro
il "Parlamento segreto"
Discorso tenuto nella tornata del 20 giugno 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1477-1480.
Turati si oppone alla richiesta del Governo di riunire la Camera in
seduta segreta: "respingiamo la proposta e chiediamo che su
questa questione si pronunzi la responsabilit� di ciascuno e si
voti per appello nominale".
La
crociata per la pace
Discorso tenuto nella tornata del 30 giugno 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1481-1486.
Dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Governo. Turati invita
il Governo ad uscire dagli "equivoci" e a cercare una
soluzione per la pace perch�, "dopo tre anni di guerra, �
chiaro che nessuno ne uscir� vincitore". Pubblicato anche in
opuscolo insieme al discorso successivo.
Contro
segrete denunzie degli operai militari
Discorso tenuto nella tornata del 4 luglio 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1487-1500.
Interpellanza di Turati per chiedere ragione delle persecuzioni nei
confronti di operai liguri occupati nell'industria di guerra e
denunciati anonimamente solo perch� appartenenti ad organizzazioni
operaie. Anche in opuscolo:
Sulle comunicazioni del Governo. (Discorso 30 giugno 1917 alla
Camera). La guerra e le persecuzioni politiche (Interpellanza 4
luglio 1917), Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917,
p. 40. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3.
Per
l'arresto di un triestino
Discorso tenuto nella tornata del 9 luglio 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1501-1502.
Interrogazione di Turati al Ministro dell'interno per conoscere il
motivo dell'arresto di Vittorio Cuttin, redattore del periodico
"La Coda del Diavolo" di Trieste, il quale aveva in
passato accusato l'on. socialista Todeschini di essere stato spia
dell'Austria.
Anche in opuscolo:
Le accuse contro l'On. Todeschini alla Camera. Discorsi degli
onorevoli Turati, Treves, Todeschini. Tornata parlamentare 9 luglio
1917, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 16.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 9.
Per i Comuni e per i lavoratori
Discorso tenuto nella tornata del 12 luglio 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1503-1513.
Turati presenta un ordine del giorno sulla proposta di legge
dell'esercizio provvisorio dei bilanci,
per poter permettere ai Comuni, specialmente medi e piccoli, di
assicurare l'assistenza civile e l'approvvigionamento in tempo di
guerra. Anche in opuscolo:
I bisogni dei Comuni e la guerra. Per i lavoratori dell'impiego
privato. Discorso dell'on. Filippo Turati. Tornata parlamentare 12
luglio 1917, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p.
32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 8.
Stoccolma
ha vinto?, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXVII, 1917, n. 16, 16-31 agosto
1917, p. 205-206.
Sulla responsabilit� dei Governi nella fine della guerra e sul
possibile successo del Congresso di Stoccolma che "vincerebbe
se lo lasciassero adunare". Speranze che possa generare
"la pace giusta e durevole, immediata e generale" o
comunque arrivi a conclusione con risultati politici di vasta
portata.
Ai
compagni del "Soviet"
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p.
210-213.
Pubblicazione del testo "esatto" del discorso che Turati
pronuncia il 12 agosto in Consiglio Comunale di Milano per salutare
i compagni Goldenberg e Smirnoff, delegati del Soviet di Pietrogrado,
"in missione in diversi Paesi per organizzare il Congresso
Internazionale di Stoccolma". In francese.
Per
la proporzionale, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p.
216.
Commento ad Alessandro Schiavi, La rappresentanza proporzionale e le
riforme elettorali nell'ora presente in Europa. Si nota come la
guerra nei diversi Paesi e la rivoluzione russa abbiano gi�
determinato studi e proposte per la modificazione dei sistemi
elettorali. Attivit� dell'Associazione proporzionalista di Milano
per la diffusione del concetto di rappresentanza proporzionale.
I
provvedimenti pel dopo-guerra proposti al Consiglio Superiore del
lavoro, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p.
225.
Pubblicazione della relazione dell'avvocato Mario Abbiate che sar�
oggetto di discussione alla Sessione del Consiglio Superiore del
Lavoro e che si riallaccia ad una altra relazione di Abbiate sui
provvedimenti da prendere in tempo di guerra. Si veda "Critica
Sociale", n. 14, 1915, p. 219.
Postilla
a T. Alba, I provvedimenti pel dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 19, 1-15 ottobre 1917, p.
249-250.
Commenti sulla relazione Abbiate, che non aveva le pretese di
risolvere n� di approfondire tutti i problemi, molti dei quali
estranei alla sua competenza, ma si proponeva "unicamente - e
il compito era gi� ponderoso - di segnalarli, in modo organico,
all'esame del Consiglio Superiore e, a traverso questo, del Governo
e della pubblica opinione".
Il
Ministero Boselli in crisi
Discorso tenuto nella tornata del 16 ottobre 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1514-1515.
Nella soluzione della crisi sempre pi� vicina del Ministero
presieduto dall'onorevole Boselli, Turati esprime le sue
perplessit� dichiarando: "Dare un voto di fiducia, o di
sfiducia, prima che il Governo abbia dichiarato checchessia, dare o
negare un voto di fiducia a priori, senza una discussione di fondo,
in ci�, non lo neghiamo, v'� qualcosa di incongruo".
Scioglimento
del Consiglio Comunale di Monza
Discorso tenuto nella tornata del 23 ottobre 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1516-1519.
Interrogazione di Turati al Ministro degli interni sul perch� �
stato sciolto il Consiglio comunale di Monza, comune socialista.
Dice Turati: "Che cosa fece l'Amministrazione socialista di
Monza? Quello che fanno, e che devono fare, tutte le Amministrazioni
socialiste � debbono, anche durante la guerra, e soprattutto in
vista del dopo-guerra, aiutare a difendere le classi
lavoratrici".
La
crisi del Ministero nazionale e i problemi della pace
Discorso tenuto nella tornata del 25 ottobre 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1520-1531.
Turati presenta un ordine del giorno che invita il Governo a
rispettare e a garantire la sovranit� dei liberi Comuni che
compiono "un'altissima opera di presidio alle popolazioni"
nelle difficolt� quotidiane della guerra.
Ancora
i provvedimenti pel dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 20, 16-31 ottobre 1917, p.
262-263
Termina la discussione iniziata nei numeri precedenti della rivista
con conclusioni di T. Alba, commenti della "Critica" e di
una firma "c.m.".
Proletariato
e resistenza, con Claudio Treves
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p.
264.
"Ma nel dolore cocente della patria invasa, il proletariato
soffre per ragioni proprie. Ed ecco perch� in tutte le grandi ore
della storia esso si solleva e tende le nerborute braccia al grande
cimento. Esso squassa la piccola rete delle coerenze formali per
attingere la grande coerenza sostanziale della vita e dell'amore:
non rinnega se stesso e salva la patria!".
Postilla
a Ettore Fabietti, Oltre la scuola ufficiale, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p.
272.
Impegno nella diffusione della coltura popolare. Si cita l'esempio
di Como e della costituzione dell'Istituto Carducci. Vedi Per la
coltura popolare. L'Istituto "Giosu� Carducci" di Como,
in "Critica Sociale", n. 17, 1910.
"La
parola e il libro ... "
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p.
275.
Bollettino mensile dell'Universit� Popolare e delle Biblioteche
Popolari milanesi, "La parola e il libro" integra cos� la
"Coltura popolare", e si impegna per la diffusione della
cultura a Milano. Proemio di Turati alla nuova e "geniale"
pubblicazione.
La
resistenza socialista, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 22-23, 16-30 novembre -
1-15 dicembre 1917, p. 277-279.
Resistenza del Partito Socialista nella "disciplinata fortezza
dinanzi a tutte le imposizioni della realt�". Nelle parole di
Camillo Prampolini si identifica l'irriducibile avversione alla
guerra. Dice Turati: "Ecco ci� che, malgrado le differenze di
tono e le valutazioni diverse sulla opportunit� di gesti
particolari o di taluni personali atteggiamenti - in un partito di
liberi - fa la unit� sostanziale del partito nostro. Il
proletariato �, vive su un territorio, difende quel territorio, e
in quel territorio resta distinto di fede, di interessi, di ideali
da tutte le altre classi. In ogni tempo esso opera per s�, per il
suo destino, per la sua storia; l'io, la citt�, la patria,
l'umanit� hanno senso per lui, soltanto componendosi nell'armonia
superiore del grande tutto, che esso chiama: il socialismo".
Il
Gruppo socialista alla Camera
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 22-23, 16-30 novembre -
1-15 dicembre 1917, p. 283-291.
Discorso pronunciato da Turati alla Camera il 25 ottobre 1917, La
crisi del Ministero Nazionale e i problemi della pace, e
Dichiarazione del Gruppo letta da Camillo Prampolini nella
cosiddetta "tornata storica" del 14 novembre 1917.
"E' opportuno che essi appaiano stampati l'una dietro l'altro,
come l'espressione non effimera di uno stesso pensiero
politico".
Continuando,
La Direzione
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 24, 16-31 dicembre 1917,
p. 301-302.
Difficolt� di ogni genere contribuiscono a mettere in crisi tutta
la stampa, "ma pi�, come ognuno intende, la stampa di
discussioni e di propaganda; la Censura, che assai pi� sopprime di
quel che non appaia,", il costo della carta e le spese
tipografiche; l'occupazione straniera e la frontiera; i decreti che
impongono la riduzione delle pagine ecc.. "E tuttavia, al
momento di consumare rassegnati il nostro suicidio giornalistico,
molte voci, da ogni parte, note e mal note, di antichi amici e di
recenti, ci ammoniscono a perseverare".
"La
maniera forte ... ", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 24, 16-31 dicembre 1917,
p. 301-302.
Analisi dei mezzi con cui lo Stato chiede "nelle ore presenti,
l'ubbidienza e la cooperazione dei cittadini".
Per
un'aggressione contro il deputato Modigliani
Discorso tenuto nella tornata del 20 dicembre 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1532-1535.
Turati prende spunto dall'aggressione subita dall'onorevole
Modigliani per denunciare il clima di intimidazione nei confronti
dei socialisti. "Da oltre due anni � scatenata una lotta di
calunnie, di minaccie e di vituperii contro di noi, e la vostra
censura sistematicamente ci impedisce di difenderci".
Dopo
Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 22 dicembre 1917, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1536-1542.
Turati interviene con un ordine del giorno nel quale si afferma
"che la disfatta fu l'effetto inevitabile di errori militari
madornali ed imperdonabili e che i famosi sbandamenti furono
l'effetto e non la causa". Con il titolo Dopo la disfatta e
perch� non si rinnovi! viene pubblicato anche in opuscolo e in
"Critica Sociale", n. 1, 1918, p. 6-9 e n. 2, 1918, p.
17-22.
Nel
secondo anniversario della loro guerra. I nostri morti.
Commemorazione alla Casa del Popolo di Milano fatta da Filippo
Turati l'8 agosto 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (Biella, tip. coop.
Biellese), 1917, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra, 1.
Proroga
dei lavori parlamentari. Discorsi di Filippo Turati
Milano, Edizioni "Avanti!", 1917. Documenti Socialisti
intorno alla guerra, 12.
Sulle
comunicazioni del Governo. (Discorso 30 giugno 1917 alla Camera). La
guerra e le persecuzioni politiche (Interpellanza 4 luglio 1917)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 40.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3.
Discorsi
dell'on. Treves e dell'on. Lucci e dichiarazione dell'on. Turati
sulle comunicazioni del Governo. Tornate parlamentari 8 e 9 dicembre
1916. Il grosso incidente. Appello nominale
Milano, Edizioni "Avanti!", 1917, p. 31.
La
crisi del Ministero nazionale e il problema della pace. Discorso di
Filippo Turati alla Camera (25 ottobre 1917) preceduto dalla
Interrogazione 23 ottobre, "In difesa di un Comune
Socialista". La dichiarazione del Gruppo parlamentare letta
nella seduta storica il 14 novembre 1917 da Camillo Prampolini
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (tip. degli operai),
1917, p. 34-39. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV,
n. 4.
Dopo
la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso dell'on. Filippo
Turati. Tornata parlamentare 22 dicembre 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli
operai), 1918, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra,
serie IV, n. 7.
Estratto da "Critica Sociale", n. 1, 1918, p. 6-9 e n. 2,
1918, p. 17-22. Discorsi parlamentari con il titolo Dopo Caporetto.
La
guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso dell'Onorevole
Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre 1916.
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4.
"Critica Sociale", n. 1, 1917, p. 3-12.
Per
il nuovo regime in Russia e Proroga dei lavori parlamentari.
Discorsi dell'on. Filippo Turati. Tornate parlamentari 23 e 24 marzo
1917. Appello nominale. Disciplinamento della produzione agricola.
Discorsi dell'on. Genunzio Bentini. Tornata parlamentare del 17
marzo 1917.
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 12.
Il 23 marzo si erano svolti i funerali delle vittime dei tumulti
verificatisi al primo scoppio della rivoluzione russa. L'intervento
di Turati � alle pagine 17-19.
Interrogazioni
degli on. Turati e Maffi sulle perquisizioni a Lodi, Trino
Vercellese e Borgodale. Tornate 19 e 20 marzo 1917 segue
Orientazione verso la pi� pronta pace, di Giuseppe Emanuele
Modigliani nella tornata parlamentare del 17 marzo 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 11.
Interrogazione sulla perquisizione avvenuta il 6 febbraio 1917 alla
Camera del Lavoro di Lodi e conseguenti persecuzioni contro il
rappresentante provinciale dei contadini. L'intervento di Turati �
alle pagine 23-29.
Le
accuse contro l'On. Todeschini alla Camera. Discorsi degli onorevoli
Turati, Treves, Todeschini. Tornata parlamentare 9 luglio 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 16.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 9.
Si ripercorre la vicenda dell'on. Todeschini accusato di essere una
spia dell'Austria in un articolo firmato da Vittorio Cuttin del
giornale triestino "Coda del Diavolo". Turati difende
Todeschini e riafferma la sua innocenza.
I
bisogni dei Comuni e la guerra. Per i lavoratori dell'impiego
privato. Discorso dell'on. Filippo Turati. Tornata parlamentare 12
luglio 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 8.
La
mozione socialista Pro pace rinviata a sei mesi. Dichiarazioni dell'on.
Turati e dell'on. Treves
in Giuseppe Emanuele Modigliani, Discorso dell'on. Modigliani sulle
comunicazioni del Governo, Milano, Libreria editrice Avanti!, 1917,
p. 23-32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 2.
1918
Dopo
la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso alla Camera dei
Deputati. I (Dal resoconto stenografico del 22 dicembre 1917)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p.
6-9.
Pubblicazione del discorso parlamentare Dopo Caporetto, dove Turati
interviene con un ordine del giorno nel quale si afferma "che
la disfatta fu l'effetto inevitabile di errori militari madornali ed
imperdonabili e che i famosi sbandamenti furono l'effetto e non la
causa". Anche in opuscolo con il titolo Dopo la disfatta e
perch� non si rinnovi!, Milano, Libreria Editrice
"Avanti!" (coop. tip. degli operai), 1918, p. 32.
Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV, n. 7.
Polemichetta,
La c.s.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p.
9.
Jacques Mesnil, "molto seccato dai brevi commenti della
Rivista" ai suoi articoli, rettifica in sei cartelle,
"dove siamo chiamati, 'borghesi', 'farisei', 'poco onesti' nel
valutare le sue opinioni", gli scritti di Turati e di Treves in
tema di resistenza e di proletariato.
Fatti
e commenti. Il proemio del "combattente" (Dall'Italia al
Giappone), firmato (***)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p.
12.
Progetti "pi� o meno seri per premiare i 'combattenti'".
Dopo
la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso alla Camera dei
Deputati. II (Dal resoconto stenografico del 22 dicembre 1917)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 2, 16 gennaio 1918, p.
17-22.
Domanda
a procedere contro l'on. De Giovanni
Discorso tenuto nella tornata del 15 febbraio 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1543-1547.
Turati interviene contro l'autorizzazione a procedere nei confronti
dell'on. De Giovanni, accusato di avere fatto alcuni accenni di
carattere politico in una riunione di mondariso, in contravvenzione
all'art. 3 del regio decreto 23 maggio 1915 n. 674.
Arresto
del segretario del Partito Socialista e soppressione parziale
dell'"Avanti!"
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1548-1558.
Presentazione di un ordine del giorno contro la politica interna del
Governo sempre pi� orientata all'applicazione arbitraria dei
decreti tesi a mantenere la quiete pubblica. Censura e politica
reazionaria.
Un'ora
di Tribuna libera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 4, 16-28 febbraio 1918,
p. 37-38.
Resoconto del viaggio in Francia dell'onorevole Orlando tenuto alla
Camera e al Senato per illustrare i risultati dell'ultima
consultazione dell'Intesa.
Come
si aperse e si chiuse la Camera
Discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1559-1572.
Turati presenta un ordine del giorno che "rievoca in sintesi le
ragioni antiche e le nuove" che impediscono ai socialisti di
dare fiducia ad un Governo che non "voglia e sappia cogliere e
coltivare positive eventualit� di convenienti trattative di pace,
n� preparare pel dopo-guerra audaci e doverose innovazioni
politiche, economiche e sociali". Pubblicato anche come
opuscolo dal titolo Non � l'ora delle parole, Roma, Bertesi, 1918.
Giorgio
Plekhanow, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 12, 16-30 giugno 1918, p.
143.
"La morte di Giorgio Plekhanow � un po' un lutto di famiglia
nella casa della "Critica Sociale". Turati scrive il
necrologio: "A dire degnamente di lui e dell'opera sua, che fu
molteplice e grandiosa, non ci bastano oggi n� lo spazio n�
l'animo. E' un debito, tuttavia, che noi non potremo non assolvere.
Vadano frattanto alla tomba del lottatore impavido e tenace,
dell'idealista impenitente, del propagandista indefesso, vadano i
fiori dell'affetto e della gratitudine dei socialisti d'Italia e di
ogni altra gente - che sanno ricordare e ai quali la tragedia del
mondo non vela e non cancella, dagli occhi la tragedia degli uomini
e di ciascun uomo".
Documenti
parlamentari. Come si aperse e si chiuse la Camera discorso tenuto
da Filippo Turati nella tornata del 12 giugno 1918; il Discorso
Modigliani e le Commissioni di controllo
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 13, 1-15 luglio 1918, p.
150-156.
Nell'ultima seduta della Camera nella tornata di domenica 16 giugno
1918, dopo il discorso di Modigliani, segue La dichiarazione Turati
pel Gruppo socialista.
(Titolo
censurato) La "sentenza" di Torino, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 15, 16-30 giugno 1918, p.
169-170.
Tentativo di riversare sulle spalle dei socialisti la
responsabilit� diretta dei moti scoppiati a Torino tra il 22 e il
25 agosto 1917. Sentenza del cosiddetto "Tribunale di
guerra" di Torino, che altro non � che un provvedimento di
polizia militare.
Postilla
a Claudio Treves, Il pericolo di una vittoria: I socialisti e la
Commissione del dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVIII, 1918, n. 15, 16-30 giugno
1918, p. 171-177.
Partecipazione dei socialisti alla grande Commissione per il
dopoguerra, "terminata alla Confederazione del Lavoro con una
clamorosa vittoria della intransigente Direzione del Partito
Socialista". Dice Turati: "Oggi noi, pi� che dell'unit�,
la questione mi par essere dell'esistenza del Partito. Contro
l'antisocialismo non vi � - per salvare il Partito - che il
resistere fermo. Il Gruppo Parlamentare e la Confederazione del
Lavoro ne ebbero un'occasione superba: la lasciarono perdere.
Ghermendola, avrebbero vinto, e il Socialismo con loro."
Gli
ordini del giorno che ci proponemmo al Congresso
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1-15 settembre 1918,
p. 195-197.
Turati risponde a Cladio Treves sull'opportunit� del prossimo
Congresso: "Noi - senza preoccuparci di maggioranza e per puro
sgravio di coscienza - proponemmo, allora, i tre Ordini del giorno
seguenti suggeriti dal questionario del Referendum": I.
Intransigenza e collaborazione; II. Avversione e adesione alla
guerra; III. Provvedimenti disciplinari ed espulsioni.
Postilla
a G. Zibordi, Conversazioni in famiglia (buone anche pel Congresso)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1-18 settembre 1918,
p. 200-201.
Turati contesta Giovanni Zibordi in particolare su due punti: la
Resistenza socialista e la partecipazioni alle Commissioni.
Per
la verit� e per la chiarezza, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1 settembre 1918, p.
204.
Lettera aperta di Filippo Turati alla redazione
dell'"Avanti!" per chiarire in particolare una sua
affermazione in si accenna, tra l'altro, che "fra le
rivendicazioni immediate" del Partito c'� la forma di Governo
repubblicana. Programma del dopoguerra del maggio 1917 che parla di
"una serie di riforme graduali, sostanziali e connesse tra
loro".
Il
socialismo evaporato, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 18, 16-30 settembre 1918,
p. 207-208.
Il Congresso non si � definito, ha "voluto" non
definirsi. Si domanda Turati: "un partito che, nell'ora delle
grandi decisioni storiche si professa assente (o inconcludentemente
protestatario, che, nel vocabolario, sono sinonimi) trover� il
'domani' che aspetta? Avr� diritto di trovarlo?".
La
grande contraddizione
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 19, 1-15 ottobre 1918, p.
220-222.
Turati chiarisce la sua posizione: "ho detto che vi � una
'colossale contraddizione' - oltre ad una 'eccessiva abdicazione' -
nel rassegnato ottimismo dell'amico Treves e della nostra stampa non
estremista nel considerare le soluzioni non-soluzioni del recente
Congresso e, in genere, l'atteggiamento del Partito in quest'ora (�)
di oscura, indefinita, inconcludente minaccia".
Intorno
agli eventi del Partito (seguito di conversazioni ... intime),
firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 20, 16-31 ottobre 1918,
p. 231.
Giovanni Zibordi prosegue "la conversazione amichevole sulle
'cose nostre'" con una conclusione a cui Turati aderisce
pienamente: "occorre ricordarsi di essere (nel senso migliore
della parola) dei riformisti".
Il
Manifesto e la Mozione del Gruppo Socialista su la pace
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 21, 1-15 novembre 1918,
p. 246-248.
Riproduzione a titolo documentale del manifesto e della mozione
votati all'unanimit� il 10 e il 12 ottobre 1918 dal gruppo
Socialista Parlamentare.
Il
patriottismo della Patria Universale
Discorso tenuto nella tornata del 21 novembre 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1573-1587.
La guerra � finita e bisogna occuparsi di ricominciare in tempo di
pace. Turati cos� interviene: "Noi concepiamo, onorevoli
colleghi, appunto due patriottismi; l'uno � quello della patria che
si erge spavalda contro le altre patrie, e cos� nega anche se
stessa; � il patriottismo della classe a cui la patria deve
servire; l'altro � il patriottismo di tutte le patrie che tendono a
fondersi in una patria sola; � il patriottismo della patria
universale che abolisce le classi. Il socialismo � per questa
seconda concezione".
Pubblicato anche in forma di opuscolo: Per la Pace e per la
Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla
Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre
1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera
discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1
dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza
Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle
Assicurazioni sociali del Governo, Milano, ed. "Avanti!",
1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n.
1.
Il
suffragio universale e il voto alle donne
Discorso tenuto nella tornata del 28 novembre 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1588-1590.
Turati interviene a favore del voto alle donne: "che diventino
cittadine ed elettrici le madri, le spose, le sorelle dei
combattenti, combattenti esse stesse nella battaglia del dolore,
della resistenza, del lavoro."
Pubblicato in forma di opuscolo: Per la Pace e per la Giustizia.
(Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla Camera dei
Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre 1918 sulle
"Comunicazione del governo" - Perch� la Camera discuta il
Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1 dicembre
1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza Proporzionale e Per
la soluzione integrale del problema delle Assicurazioni sociali del
Governo, Milano, ed. "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti
Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 1.
Il
coordinamento delle Assicurazioni sociali
Discorso tenuto nella tornata del 1� dicembre 1918, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1591-1594.
Turati interviene con un ordine del giorno per chiedere alla Camera
un maggiore coordinamento tra l'Assicurazione obbligatoria per
l'invalidit� e la vecchiaia e le altre assicurazioni sociali,
malattia, invalidit�, infortuni, disoccupazione.
Pubblicato anche in forma di opuscolo: Per la Pace e per la
Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla
Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre
1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera
discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1
dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza
Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle
Assicurazioni sociali del Governo, Milano, ed. "Avanti!",
1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n.
1.
Postilla
a La via al potere. II. di Franz Weiss, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 23, 1-15 dicembre 1918,
p. 274-275.
Note di Turati alla seconda parte dello studio di Franz Weiss, in
particolare sull'apologia che lo scrittore fa delle tendenze a
gonfiare "di fronte alle masse le proprie capacit� e i propri
fini immediati, in rapporto alle possibilit� concrete dell'ora
storica e a puro scopo di immediata demolizione degli ordini
esistenti". La prima parte del lavoro di Franz Weiss, Il
socialismo e lo spirito nuovo, in "Critica Sociale", n.
15, 1918.
"Mille
e non pi� mille"
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 24, 1-15 dicembre 1918,
p. 277-278.
"Anche quest'ultima guerra fu un vasto suicidio, e vinti e
vincitori sono oppressi da una stessa disfatta." Questa guerra
� stata la fine di un'epoca. Si chiede Turati: "E' dunque la
sua fine il cominciamento d'un epoca nuova? di quale nome? di quale
natura?".
Per
la difesa del Partito. Discorso di Filippo Turati alla Camera (23
febbraio 1918) discutendosi le "Comunicazioni del Governo"
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop tip. degli
operai), 1918, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra,
serie IV, n. 8, p. 16.
Non
� l'ora delle parole (Dal discorso di Filippo Turati) Camera dei
Deputati: seduta del 15 giugno 1918
Roma, Tipografia Nazionale Bertesi, 1918
Il discorso � quello del 12 giugno 1918, Come si aperse e si chiuse
la Camera.
Per
la Pace e per la Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo
Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e
1 dicembre 1918 sulle "Comunicazione del governo" -
Perch� la Camera discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi
28 novembre e 1 dicembre 1918 per il Voto Femminile e la
Rappresentanza Proporzionale e Per la soluzione integrale del
problema delle Assicurazioni sociali del Governo, Milano, Societ�
Editrice "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti Socialisti
intorno alla guerra, serie V, n. 1.
1919
Esiste
un Parlamento?
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 1, 1-15 gennaio 1919, p.
1-2.
Crisi del Parlamento. Dimissioni di Leonida Bissolati e crisi
ministeriale. Dice Turati che "ci� che si tratta
sostanzialmente di decidere �: se la guerra manterr� almeno una
parte delle promesse con le quali la si accredit� presso le genti
che doveva fare sue vittime, o se le tradir� ignominiosamente tutte
quante".
Le
due correnti del Partito Socialista al Convegno di Bologna
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 1, 1-15 gennaio 1919, p.
5-6.
Riunione del 22 e 23 dicembre 1918. Si evidenzia il profondo
dissidio che divide attualmente i Partiti socialisti fra la corrente
'sovietistica' "come quella che risente il contagio imitatorio
del 'leninismo' moscovita, rappresentata fra noi da una parte della
Direzione e da un certo numero di sezioni che la seguono, e la
corrente del socialismo classico tradizionale, rappresentata -
oltrech� dalle sezioni che chiameremo 'ortodosse' - dalla grande
maggioranza del Gruppo Parlamentare e dalla Confederazione del
Lavoro". Pubblicazione dell'ordine del giorno.
Postilla
a Leninismo e Marxismo
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 2, 16-31 gennaio 1919, p.
22-23.
Lettera aperta a Filippo Turati del Prof. Arturo Labriola sui
rapporti fra leninismo e marxismo. Risponde Turati: "Abbiamo
fatto festa a questa lettera di Arturo Labriola - (�) - perch�
almeno non ci porta delle cose trite, dei luoghi comuni. Ah! Ecco,
per esempio, un Marx che non � affatto clich� e il quale non si
aspettava davvero � di essere cos� poco, anzi cos� punto
marxista!".
Dobbiamo
volere la Costituente? "Domando la parola per fatto
personale"
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 3, 1-15 febbraio 1919, p.
27-30.
Turati chiarisce la sua posizione sulla Costituente affermando di
essere stato, a Bologna prima ("Critica Sociale", n. 1,
1919) e a Milano in seguito, il proponente per il Gruppo socialista
alla Camera perch� il partito socialista si impegnasse a
"continuare ed intensificare la propria grande lotta specifica
di classe � per tutte le rivendicazioni politiche, economiche,
sindacali e culturali inscritte da gran tempo nei programmi
socialisti: dalla effettiva universalizzazione del suffragio, che ha
in s� tutti i poteri costituenti".
Il
nocciolo della questione
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 4, 16 febbraio 1919, p.
39-41.
Turati risponde ancora a Treves che scrive su La guerra e il
problema istituzionale. Il nocciolo della questione sulla
Costituente, secondo Turati, � fare in modo che il proletariato sia
educato "a intendere e risolvere i problemi ardenti del suo
tempo, a conquistare mano mano determinate e progressive riforme,
non di forma, ma di sostanza, non superiori alle sue forze reali,
tali, insomma ch'egli le possa dominare e servirsene, le quali lo
avvicinano gradualmente, senza delusioni o ritorni, al
raggiungimento sicuro alla meta 'suprema' del Socialismo".
La
proporzionale. Un progetto da presentarsi alla Camera, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 4, 16 febbraio 1919, p.
41-44.
Progetto di rappresentanza proporzionale, che verr� proposto alla
riapertura della Camera, elaborato dalla Associazione
Proporzionalista Milanese di cui Turati � presidente.
Per
gli ex-prigionieri di guerra
Discorso tenuto nella tornata del 3 marzo 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1595.
Interrogazione sulle indagini dei tribunali militari che vogliono
trasformare i reduci in uno strumento di giustizia retrospettiva,
"per pregiudizio di burocrazia militare".
Per
la rappresentanza proporzionale
Discorso tenuto nella tornata del 6 marzo 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1596-1610.
Turati propone un disegno di legge per la rappresentanza
proporzionale, cos� come annunciato da "Critica Sociale".
Dice Turati: "Io penso che il sistema proporzionale, salve le
modalit�, sia veramente, per se stesso, (�9 un sistema, in ogni
clima storico, veramente preferibile, non solo al collegio
uninominale, ma benanco e pi� ancora a quella parodia che fu gi�
lo scrutinio di lista con rappresentanza".
Contro
il pi� enorme delitto. L'ora dei proletariati.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 7, 1-15 aprile 1919, p.
73-75.
Polemica contro la guerra e riaffermazione del
"non-sabotaggio" e del neutralismo. La realt� � che i
socialisti, "se avevano ragione oggi, non potevano ieri aver
avuto torto. Perch� la loro ragione di oggi - confessata, pur a
denti stretti, dagli avversari - era la ragione del loro pensiero e
del loro atteggiamento di ieri".
Dopo
l'esodo della conferenza di Parigi
Discorso tenuto nella tornata del 29 aprile 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1611-1616.
Turati interviene a nome del Gruppo socialista nella discussione sul
comportamento della delegazione italiana alla Conferenza di pace di
Parigi, soprattutto per quanto riguarda "la negata assegnazione
di Fiume all'Italia" e della Dalmazia.
Pubblicato in seguito anche in opuscolo. Anche in "Critica
Sociale", n. 9, 1919, p. 100-102.
Dopo
il fallimento della conferenza. Discorso di Filippo Turati per
Gruppo Socialista alla Camera dei Deputati nella tornata del 29
aprile 1919 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 9, 1-15 maggio 1919, p.
100-102.
L'articolo tocca i seguenti punti: La voce dei silenziosi. La rissa
degli imperialismi. Il capitalismo e la guerra. Le questioni
territoriali. Bancarotta � e voto di fiducia. Pel salvataggio del
Governo. Lo scenario del Parlamento. Un dilemma spaventoso. Contro
la demenza. Pubblicazione del discorso Dopo l'esodo della conferenza
di Parigi.
Respiriamo!,
firmato Il Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 9, 1-15 maggio 1919, p.
109.
Un decreto annulla i provvedimenti di razionamento della carta per
la stampa; "Critica Sociale" ritorna al suo antico
formato.
L'Internazionale
contro il Trattato di guerra
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 10, 16-31 maggio 1919, p.
111-113.
Condizioni di pace. Commissione d'Azione della Conferenza di Berna.
"Tutti i socialisti del mondo: quelli che di fronte alla guerra
avevano piegato a un molle o a ingenuo ottimismo - si riscattano e
si drizzano in piedi contro il Trattato di pace che gli alleati
hanno sottoposto alla Repubblica Tedesca".
Contro la pace di guerra. L'ordine del giorno del Gruppo
Parlamentare Socialista
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 11, 1-15 giugno 1919, p.
127-128.
L'ordine del giorno delibera di opporsi con ogni mezzo, in
Parlamento, alla ratificazione del Trattato e di chiedere che esso
venga sottoposto "nella sua integrit�, al giudizio delle masse
nelle prossime elezioni".
In
marcia per la Costituente! (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p.
143-144.
Il deputato Annibale Vigna scrive a Turati per affermare che la
Costituente deve diventare un obiettivo del proletariato, contro la
borghesia che ha tradito il popolo italiano". Scrive Turati:
"Il tuo appello al proletariato sbocca a quest'uscita: 'In
marcia per la Costituente!'".
Per
la legge delle 8 ore. La possibilit� e la convenienza
dell'introduzione legale delle 8 ore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p.
146-149.
Stralcio del secondo capitolo della relazione di Turati che verr�
discussa nella prossima convocazione del Consiglio Superiore del
Lavoro.
Cultura
e socialismo, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p.
153.
Presentazione dell'articolo dell'avvocato Cesare Seassaro che
sostiene la tesi "estremista" dell'"inquinamento
borghese di ogni cultura propinata in e dal regime borghese, e
relega la possibilit� di una cultura laica - (�) - al di l�
della finale vittoria socialista".
Dimissioni
del Ministero e riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 19 giugno 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1617-1619.
Turati chiede il parere della Camera sulla continuazione del
dibattito sul disegno di legge di riforma elettorale presentato il 6
marzo 1919, nonostante le dimissioni del Ministero Orlando.
Le
otto ore di lavoro fuori della legge per le otto ore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 13, 1-15 luglio 1919, p.
163-167.
Ancora qualche brano dalla relazione di Filippo Turati per la legge
delle otto ore, che sar� discussa il 2 luglio al Consiglio
Superiore del Lavoro.
Il
Ministero Nitti
Discorso tenuto nella tornata del 14 luglio 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1620-1623.
Turati vota contro il nuovo Governo Nitti: "il fatto capitale,
per il quale votiamo contro questo, e contro qualsiasi altro Governo
che non rompa col passato, � la pace abominevole di Versailles; la
pace di guerra".
L'inchiesta
per il rovescio di Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 18 luglio 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1624-1626.
Intervento di Turati che chiede quando verr� discussa
l'interpellanza "sulle ingerenze di ambasciatori stranieri
sulla politica italiana".
La
riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 26 luglio 1919 e 3 agosto 1919, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1627-1651.
Turati interviene spesso sulla necessit� di una riforma elettorale
e sul voto alle donne. "Chiudo con un voto, Signori: la guerra,
e pi� il dopo-guerra, ci pongono di fronte a problemi di enorme
importanza. L'ieri non � pi� l'oggi; il domani, per tutti, si
presenta incertissimo. Questa riforma non � una panacea; ma un
sintomo, � un simbolo della volont� di rinnovarsi; di dare alla
sovranit� popolare, che evidentemente vuole meglio affermarsi, le
soddisfazioni cui ha diritto".
La
proporzionale e i partiti. Discorso di Filippo Turati alla Camera
dei Deputati nella tornata 26 luglio 1919. I (Dal resoconto
stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 15, 1-15 agosto 1919, p.
196-201.
Discorso La riforma elettorale, sulla discussione della legge sulla
riforma elettorale, sulla proporzionale e il voto alle donne. Dice
Turati: "Questa riforma non � una panacea; ma un sintomo, �
un simbolo della volont� di rinnovarsi; di dare alla sovranit�
popolare, che evidentemente vuole meglio affermarsi, le
soddisfazioni cui ha diritto".
Il
"panachage" alla Camera
Discorso tenuto della tornata del 7 agosto 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1652-1661.
Turati contesta al Governo Nitti un'eccessiva
"versatilit�": "Perch� vi lagnate, egli ci ha detto
se, cammin facendo, mutiamo pensiero e proposito? Questo � la prova
ed � l'effetto della collaborazione cordiale che esiste fra
noi."
Come
si proclamer� il deputato eletto
Discorso tenuto nella tornata dell'8 e 9 agosto 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1662-1670.
Continua la discussione sulla riforma elettorale e gli articoli del
disegno di legge iniziata il 26 luglio 1919.
La
proporzionale e i partiti. Discorso alla Camera dei Deputati il 26
luglio. II
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 16, 16-30 agosto 1919, p.
210-215.
Filosofia
del bolscevismo, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 16, 16-30 agosto 1919, p.
216.
Presentazione dell'articolo firmato "Caesar" dal titolo,
Filosofia del bolscevismo, per illustrare "la profondit� e la
bellezza del significato ideale del bolscevismo, qualunque possa
essere il vostro pensiero intorno ai limiti e alla possibilit� e
alla opportunit� di un'azione massimalista in Italia".
In
vista del Congresso
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p.
221-222.
"Richiama tutti i socialisti al dovere di affermare nettamente
le proprie convinzioni ed i propri propositi di fronte alle nuove
correnti (nuove, o non piuttosto risuscitate dagli ipogei della
storia?) che si riaffacciano nel Partito e vi affermano la propria
volont�, nonch� di predominio, di dominazione esclusiva".
I
tre documenti del nostro credo socialista
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p.
222-228.
I. Per la pace e pel dopoguerra. Le rivendicazioni immediate del
Partito Socialista (Milano 8-9 maggio 1919). II. I nostri Ordini del
Giorno al Congresso Socialista (Roma ,1-4 settembre 1919). III. Al
Convegno Socialista di Bologna (22-23 dicembre 1918).
In questo "tormentato" periodo, il Partito Socialista
"seppe mantenersi fedele ai grandi principi della lotta di
classe e della solidariet� internazionale dei proletariati".
Vengono ripubblicati con grande risalto i tre documenti fondamentali
del pensiero socialista che mettono in evidenza le rivendicazioni
dell'immediato dopoguerra.
Il "Panachage" alla Camera. (Tornata del 7 agosto. Dal
resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p.
230-235.
Confusione alla Camera "quando dalla lista bloccata si passa
alla lista mezzo-bloccata". Rifiuto del "panachage"
[miscuglio] di varie liste, di ogni "panachage", o di un
"panachage" sfrenato.
Per
il voto alle donne
Discorso tenuto nella tornata del 3 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1671-1675.
Ancora sulla riforma elettorale Turati chiede : "io vorrei
sapere anzitutto dalla Commissione della rappresentanza
proporzionale se ha eseguito il lavoro promesso e se e quando �
disposta a venirci avanti con concrete proposte". Turati si
chiede il perch� nel disegno di legge sul voto alle donne �
introdotto il tema della proporzionale da applicarsi nelle elezioni
amministrative.
Il
voto alle donne e le salariate dell'amore
Discorso tenuto nella tornata del 4 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1676-1692.
Di fronte ad una Camera semivuota, Turati svolge il suo discorso a
favore del voto femminile, "ma soprattutto del voto delle donne
che lavorano" e contro la proposta di esclusione dal voto di
"quelle donne" che professano la prostituzione. Turati
svolge il suo emendamento "scandaloso" contro questo
provvedimento perch� "che cosa mai pu� importare alla Nazione
e al Governo dr, fra dieci ed undici milioni di nuove elettrici, ve
ne saranno alcune centinaia o alcune migliaia la cui condotta
sessuale sia, o sembri scorretta?".
I
fatti dell'aprile in Milano
Discorso tenuto nella tornata del 10 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1693-1698.
Interrogazione di Turati "sulla vera entit� dei fatti di
Milano, sviati dalla censura e sulle responsabilit� immediate
dell'autorit� politica e della polizia". Durante lo
scioglimento di un comizio, "gli agenti" (�) spararono
all'impazzata su quella folla di migliaia di persone e si videro
uomini, donne e fanciulli cadere per la via, immerso qualcuno nel
proprio sangue".
Mitragliatrici
in piazza
Discorso tenuto nella tornata dell'11 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1697-1698.
Interrogazione di Turati sulla partecipazione e sull'utilizzo delle
forze dell'ordine durante lo sciopero di Milano, in particolare
"per sapere se sussista che, in occasione dell'ultimo comizio
di Milano, che doveva porre fine allo sciopero generale,
mitragliatrici furono piazzate nelle adiacenze della Camera del
Lavoro, a minaccia della popolazione operaia".
Le
gesta degli "arditi" e un diritto prefettizio
Discorso tenuto nella tornata del 12 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1699-1702.
Interrogazione "sulla partecipazione dei cosiddetti 'arditi' e
di ufficiali dell'esercito in divisa ed armati alle dimostrazioni di
Milano", che, "posti alla testa di dimostrazioni",
minacciarono lo scoppio della guerra civile.
I
fatti di Fiume
Discorso tenuto nella tornata del 13 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1703-1706.
Occupazione di Fiume da parte dei volontari e di reparti
dell'esercito comandati da Gabriele D'Annunzio. Dice Turati:
"Abbiamo visto un manipolo di agitatori, pretesi monopolisti
dell'amor di patria, in nome di interessi, nazionalistici forse, non
certo nazionali, tollerati, secondati, lusingati dal Governo,
custoditi e difesi dalla censura, tenere in loro servaggio il paese
come fossero essi soli investiti di una missione divina".
Per
l'inchiesta su Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 13 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1707-1708.
Discussione sulla chiusura dei lavori della Commissione d'inchiesta
sul rovescio di Caporetto. Turati esprime la dichiarazione di voto
contraria del Gruppo parlamentare socialista: "Salutando i
soldati d'Italia, la futura nazione armata del proletariato, noi
pensiamo ad un esercito nuovo, che sar� contro la guerra, che sar�
contro tutte le ignominie del regime borghese; che sar� l'esercito
sacro del socialismo! Questa � la ragione suprema del nostro voto
contrario!"
Ancora
sui fatti di Milano preparati in anticipo
Discorso tenuto nella tornata del 16 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1709-1710.
Interrogazione di Turati per sapere in che modo si stia procedendo
contro i mandanti - "ufficiali, soldati e borghesi - delle
aggressioni a pugnali sfoderati e rivoltelle spianate e dei
conseguenti assassinii avvenuti in Milano, sotto gli occhi della
forza pubblica il 15 corrente aprile".
Il
voto alla donna e le salariate dell'amore. Difesa di Filippo Turati
alla Camera dei Deputati, 4 settembre 1919 (Dal resoconto
stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 18, 16-30 settembre 1919,
p. 243-250.
Pubblicazione del discorso tenuto da Turati il 4 settembre 1919.
L'"Antipapa
del ministro delle poste"
Discorso tenuto nella tornata del 17 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1711-1713.
Turati chiede di parlare per fatto personale a proposito di
un'affermazione del Ministro delle poste e dei telegrafi che -
"se le sue parole non sono mal giunte al mio orecchio"-
sembra abbia accennato all'attivit� politica e sindacale di Turati
a favore della categoria dei postelegrafonici come "ad un
intervento politico nocivo". L'"antipapa del ministro
delle poste" � Turati stesso che spiega il suo operato nel
corso di un decennio a favore della categoria.
Alla
Camera che muore e al paese che sorge
Discorso tenuto nella tornata del 28 settembre 1919, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1714-1727.
Ultimo discorso del gruppo socialista al termine della XXIV
legislatura, discutendosi le comunicazioni del Governo Nitti. Dice
Turati: "Signori, � scoccata l'ora delle supreme conclusioni.
Si conclude una legislatura, si conclude un periodo storico; �
necessario che concludano gruppi e partiti. Tutti i nodi ormai sono
al pettine. Si tratta di saperli recidere o di rischiare di esserne
strangolati ".
Alla
Camera che muore e al Paese che sorge! L'ultimo discorso del Gruppo
Socialista alla Camera dei Deputati, (tornata del 28 settembre 1919
- dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 19, 1-15 ottobre 1919, p.
255-261.
La
tirannide, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 20, 16-31 ottobre 1919, p.
269-270.
"Una forza mostruosa � salita alla tirannia. Ogni legge morale
� calpestata, ogni garanzia di diritto, morta. Uno dietro l'altro
gli Stati cedono all'iniquit�; i vinti, i neutri diventano gli
strumenti passivi della propria schiavit�, della propria
ignominia". L'Intesa e le potenze centrali premono sulla Russia
bolscevica "per bloccare a morte 80 milioni di uomini e
comandarli di scegliere tra la morte e il loro diritto, la masnada
della Vittoria monta sul collo di tutti i popoli neutri e neutrali -
come la Svizzera - e li prega di associarsi al fratricidio".
Come
di proclamer� il deputato eletto. Sistema d'Hondt e quoziente
razionale. Tornata della Camera dei Deputati, 8 agosto 1919
"Critica Sociale", a. XXIX, 1919, n. 20, 16 ottobre 1919,
p. 279-280.
Nel raro caso della parit� di voti, viene eletta la persona pi�
anziana.
Il
programma. Agli elettori del Collegio di Milano
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 1-15 novembre 1919, p.
284-291.
Turati si rivolge ad una massa di elettori decuplicata per la
recente riforma e presenta "l'affermazione chiara di un
proposito, come la salda base di un contratto fra candidato ed
elettori, come la pietra di paragone a cui l'eventuale azione del
futuro eletto potr� essere saggiata, giudicata, eventualmente
condannata, dal corpo elettorale".
Elezioni
politiche 1919. Il Manifesto della Direzione del Partito
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 1-15 novembre 1919, p.
294-295.
Il
senso di una vittoria, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 22, 16-30 novembre 1919, p.
301-302.
"Non si sfugge alla sola definizione possibile della mirabile
vittoria elettorale del Partito Socialista: E' una rivoluzione!
Legale, legalissima, pacifica, pacificissima, ma � una
rivoluzione!".
"Sotto i colpi della coscienza nuova delle plebi, un mondo �
precipitato come uno scenario imputridito; un credo ed un costume
migliore si affermano; chi ha avuto fede, chi ha lavorato pienamente
per vedere questo, ha diritto di esserne lieto e di trarne pi�
larghi auspici di prossimo miglioramento e di ascensione umana.
Anche la coscienza che si grava del pi� squisito senso di
responsabilit� non tituba. Il suo grido gioioso �: Avanti!".
Turati
e le streghe (Curiosit� "teologiche"), (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 16 novembre 1919, p.
316.
Le donne hanno un'anima? Risposta ad una lettera di chiarimenti di
un teologo.
[Premessa]
di La C.S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 23, 1-15 dicembre 1919, p.
325.
Premessa all'articolo Unit�, Lettera aperta a Filippo Turati a
firma di "Caesar" dove si afferma il desiderio di unit�
"fino, se fosse necessario, alla nostra sparizione politica,
reputando che nessun delitto pi� grande si potrebbe compiere che
quello di spezzare, di fronte alla borghesia, in questa fase
storica, la unit� del partito socialista, in quanto � pure
l'unit� del proletariato!".
Agli
elettori del Collegio di Milano. Il Programma (per le elezioni
politiche 16 novembre 1919). In Appendice: Le rivendicazioni
immediate del Partito Socialista per la pace e pel dopoguerra
(maggio 1917)
Milano, Edizioni della "Critica Sociale" (coop. grafica
degli operai), 1919, p. 29.
Estratto da "Critica Sociale", n. 21, 1919, p. 284-291.
Alla Camera che muore e al Paese che sorge! L'ultimo discorso del
Gruppo socialista alla Camera dei Deputati nella XXIV Legislatura
(Tornata del 28 settembre 1919. Dal resoconto stenografico)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1919, p. 31.
Andrea
Costa. Episodi e Ricordi
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 47-49 [61].
Dalla
guerra alla rinnovazione socialista. Discorso tenuto alla Camera dei
Deputati dall'on. Modigliani nella tornata del 14 luglio 1919. Colla
Dichiarazione di voto dell'on. Turati
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 39. Documenti
Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 8.
Dichiarazione
di voto
Milano, Edizioni "Avanti", 1919, p. 40. Documenti
Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 8.
Dopo
il fallimento della Conferenza. Discorso di Filippo Turati pel
Gruppo Socialista alla Camera dei Deputati nella tornata del 29
aprile 1919 (Dal resoconto stenografico)
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 13. Documenti
Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 7.
Per
una legge sull'orario di lavoro delle 8 ore. Relazione di Filippo
Turati. Consiglio Superiore del Lavoro. Sessione XXIV, (luglio
1919): Bozza di stampa.
Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1919, 63 p.
Socialismo
e massimalismo. Discorso detto il 7 ottobre 1919 al Congresso
Socialista di Bologna. (In appendice: La mozione di Reggio Emilia).
Milano [tip. degli operai], 1919, p. 47.
Estratto da "Critica Sociale", n. 16 e n. 17, 1919.
I
socialisti e la guerra. Discorso di Filippo Turati pronunciato alla
Camera dei Deputati il 19 marzo 1916
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 24. Documenti
Socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VIII.
Per
la rappresentanza proporzionale. Discorsi 6 marzo 1919 alla Camera
dei Deputati di Filippo Turati e G. E. Modigliani aggiuntavi la
votazione alla Camera e in appendice la proposta di legge dell'on.
Turati e della Commissione Parlamentare
Milano, Libreria Editrice "Avanti", 1919, p. 3- 24 e
Appendice p. 32-39. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie
V, n. 4.
Il
voto alla donna e le salariate dell'amore. Difesa di Filippo Turati
alla Camera dei Deputati, 4 settembre 1919. Dal resoconto
stenografico
Milano, Societ� Editrice "Avanti!", 1919, p. 31. Nel 1920
esce una 2a edizione.
1920
Il
nostro trentennio, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXX, n. 1, 1 gennaio 1920, p. 1.
"Con questo fascicolo la 'Critica Sociale' entra nel suo
trentesimo anno di vita! Et� quasi venerabile per una Rivista, e
che le darebbe il diritto di sentirsi stanca, invecchiata, a
riconoscersi inevitabilmente monotona". Ma "ancora i
garretti son saldi ed � saldo il cuore. Proseguiamo con lena!
Avanti nel vento della vita, se anche ci sferzasse il viso con
insueta rudezza". Cos� conclude: "Il domani - qual che
sia - � pi� vero dell'oggi e dell'ieri."
Per
un piccolo fatto personale: al Comitato della Sezione Socialista
Milanese
"Critica Sociale", a. XXX, 1920, n. 3, 1-15 febbraio 1920,
p. 36-37
Turati viene accusato di incoraggiamento al "crumiraggio"
in occasione di uno sciopero improvviso, avvenuto in treno nella
notte fra il 19 e il 20 gennaio 1920. Lettera che Turati invia da
Roma al Comitato della Sezione Socialista Milanese "che lo
mette in stato di accusa pel noto incidente ferroviario occorsomi il
19-20 corrente, senza che alcuno degnasse preavvisarmi e mettermi in
condizione di poter essere presente". Difesa che, "se
onestamente interpretata", conferma l'intenzione di non
incoraggiare il crumiraggio, ma di mettere in evidenza l'abbandono
notturno "a mezza via di un treno sovraccarico di passeggeri
non preavvertiti".
Un
programma di lavoro socialista
"Critica Sociale", a. XXX, n. 5, 1 marzo 1920, p. 65-69.
"Documento importantissimo del metodo di azione che noi
propugnamo" e che Turati presenta al Comitato Direttivo del
Gruppo Parlamentare. I punti sono i seguenti: liquidazione delle
"paci menzoniere" di Versailles e di Saint Germain e
ritorno alla normalit� della convivenza internazionale;
ricostruzione della finanza e dell'economia nazionale; avviamento
alla socializzazione produttiva delle terre e delle fabbriche.
La
funzione parlamentare del socialismo, F.T.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 6, 16-31 marzo 1920, p.
83-85.
Con questo titolo il settimanale romano "Il Corriere del
Parlamento" pubblica nel n. 7 la risposta di Turati ad un
questionario. Si riproduce integralmente la risposta di Turati
"perch� essa � una notevole espressione del pensiero politico
della frazione da Filippo Turati rappresentata".
Sostituzione
di deputati in caso di morte
Discorso tenuto nella tornata del 23 marzo 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1728-1734.
Turati presenta una proposta di legge per provvedere alla
sostituzione degli onorevoli in caso di morte.
In
morte di Leonida Bissolati
Discorso tenuto nella tornata del 6 maggio 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1735-1736.
"Non � una parola: � un singhiozzo, che io domando alla
carit� dei colleghi di potere esalare in questo momento".
Turati con vivo e sincero affetto commemora, come un fratello, la
scomparsa di Leonida Bissolati dopo che tutta la vita "fu cos�
unita; (�) tanta comunione di spirito, tanta unione di sentimento
ideale permaneva profonda" nonostante le divisioni politiche.
In
morte di Leonida Bissolati, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 10, 16 maggio 1920, p.
145-150.
Necrologio firmato oltre che da Turati stesso da: la C.S., Giovanni
Zibordi, Claudio Treves, Alessandro Schiavi.
"Non era pi� dei nostri, da parecchi anni ormai (�) Verr�
forse momento acconcio per ricostruire, attorno alla figura del
Bissolati, la storia di alcuni principali momenti della propaganda e
dell'azione socialista in Italia e per rievocare il ricordo della
collaborazione che egli dette alla 'Critica' nei primissimi anni di
vita del nostro giornale e del pensiero che vi sostenne in alcune
polemiche concernenti fondamentali problemi di dottrina e di
tattica". Giovanni Zibordi ricorda il carattere di Leonida
Bissolati e analizza alcuni motivi della crisi di pensiero di cui
egli fu l'esponente maggiore. Turati scrive: "Non conobbi mai
anima pi� tersa, spirito pi� dritto, alleanza pi� pura di
filosofo, di guerriero e di poeta - poeta, come il Foscolo, di pochi
versi, ma tutti incisi nel diamante".
Un
programma di azione
Discorso tenuto nella tornata del 26 giugno 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1737-1776.
"Parlo dunque soprattutto per la mia coscienza, per il mio
Paese e per quello che fermamente credo essere essenzialmente,
immutabilmente, il socialismo". Discorso di ampio respiro che,
di fronte al nuovo Gabinetto presieduto da Giolitti, presenta con
concretezza l'azione socialista e la volont� di risolvere problemi
che aspettano il Paese.
Pubblicato in forma di opuscolo con titolo, Rifare l'Italia!
Discorso pronunziato alla Camera dei Deputati il 26 giugno 1920
sulle comunicazioni del Governo. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Lega Nazionale delle Cooperative, 1920, 87 p.
Un
programma di azione socialista. Discorso di F. Turati alla Camera
dei Deputati nella tornata del 26 giugno 1920
"Critica Sociale", a. XXX, n. 13, 1-15 luglio 1920, p.
195-206.
Per
una amnistia
Discorso tenuto nella tornata del 5 luglio 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1777-1779.
L'onorevole Francesco Rossi presenta, a nome di Turati, un ordine
del giorno sull'amnistia per i reati "di natura politica e
militare che non abbiano avuto come effetto la frode a danno dello
Stato".
Il
Consiglio Nazionale del Lavoro, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 14, 16 luglio 1920, p.
212-213.
Testo del Progetto di Mario Abbiate, approvato dal Consiglio dei
Ministri, per il rinnovo del Consiglio Superiore del Lavoro.
La
questione dell'Alto Adige
Discorso tenuto nella tornata del 9 agosto 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1780-1784.
Presentazione di due emendamenti alla legge per l'approvazione del
Trattato di pace di San Germano: "Ma noi abdichiamo, in mano a
questo o a qualunque altro Governo, quello che non � diritto
nostro, ma diritto sacro ed intangibile di quelle popolazioni".
Polemichette
in famiglia. Occorre un "minimum" di intesa e di
disciplina anche fra noi (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p.
245-246.
Diversi sono i giudizi sugli scioperi nei pubblici servizi. Lettera
di Pallante Rugginenti agli amici della "Critica".
Risponde Turati: "In sostanza la sola colpa che mi si fa (pur
facendo le viste di discorrerne in via esemplificativa) � il mio
antico e costante giudizio sugli scioperi nei pubblici
servizi".
Nota.
Contro tutte le violenze e pel disarmo universale, (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p. 247.
Turati ritorna nuovamente sull'argomento degli scioperi nei servizi
pubblici.
Socialismo
e massimalismo al Congresso Socialista di Bologna, 7 ottobre 1919
[Prima parte]
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p.
251-256.
In attesa della pubblicazione dei resoconti stenografici da parte
della Libreria Avanti!, viene ripubblicato l'intervento di Turati al
Congresso Socialista di Bologna per evidenziarne l'attualit�.
Socialismo
e massimalismo al Congresso Socialista di Bologna, 7 ottobre 1919
[Seconda parte]
"Critica Sociale", a. XXX, n. 17, 1-15 ottobre 1920, p.
251-256.
Seconda parte dello scritto pubblicato nel numero precedente della
rivista.
Il
controllo operaio sulla fabbrica. Il punto nucleare della questione
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p.
275-277.
L'articolo ha come oggetto "il proposito di fare del lavoratore
- di cieco strumento parcellare, quale l'ha reso la economia
capitalistica, di una volont� e di un interesse estranei a lui e
alla sua classe - il gestore sempre pi� diretto e consapevole della
produzione, nell'interesse proprio e della collettivit�".
Un
ponte dal vecchio al nuovo
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p.
277.
"Un amico, non estraneo alla propaganda socialista, ma al tempo
stesso espertissimo di industrie e di affari, ci invia uno schema di
disegno di legge sul contratto di lavoro, che vorrebb'essere un
sicuro ponte di passaggio dalla vecchia alla nuova ineluttabile
costituzione delle grandi officine". Lettera indirizzata a Caro
Turati e firmata - appunto - "il pontiere".
Roberto
Ardig�, f.t.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p.
285-286.
La morte di Roberto Ardig� � "un lutto di famiglia; � non
vi � amplificazione retorica, la solita menzogna dei necrologi e
degli epitaffi". Roberto Ardig� "ci porse alcune delle
pietre pi� solide del nostro edificio mentale e morale. Morale
soprattutto". Elogio della filosofia positiva che "fu
stimolo, e sar� luce e guida alla rivoluzione degli spiriti, alla
non materialistica, non anarchica, non brutale rivoluzione
socialista".
A
Reggio Emilia! editoriale firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p.
291-292.
La frazione di concentrazione propone per il congresso del Partito
Socialista di non pensare alle "sorti della frazione", ma
di guardare all'interesse di tutto il Partito e in generale di tutto
il proletariato italiano. "Non � una scissione, ma � un
omaggio reso al Partito "finch� esso riposi, sicuro di s� e
della propria forza nel libero esame e nella libera
discussione".
Di
fra le Dolomiti?
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p.
297-300.
Meditazioni vagabonde di Achille Monti a Filippo Turati a proposito
della "scienza italiana che muore" e ... dell'Alto Adige.
Postilla di Turati che per chiarezza riproduce come documento il
breve svolgimento (discussione) avvenuta alla Camera a proposito del
trattato di San Germano il 9 agosto 1920.
La
questione dell'Alto Adige alla Camera (Tornata di luned� 9 agosto
1920, dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p.
301-302.
Turati propone alcuni emendamenti di legge per l'approvazione del
trattato di pace di San Germano, a favore del rispetto delle
popolazioni di quelle regioni.
Contro
il voto obbligatorio
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1785-1786.
Dichiarazione di voto di Turati sulla modificazione delle norme
concernenti le elezioni amministrative: "Sono certissimo di
interpretare il sentimento di tutti i compagni del gruppo
socialista, dichiarando la nostra irriducibile ostilit� alla
proposta del voto obbligatorio".
Per
i fatti di Bologna
Discorso tenuto nella tornata del 24 novembre 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1787-1791.
"I fatti di Bologna, che hanno fatto rabbrividire tutti noi,
che hanno riempito di un vero senso di tragedia il nostro spirito,
sono evidentemente un sintomo ed un monito molto grave per i
partiti, per il Parlamento, per il Governo (�) Ed � gran tempo
che tutti ci si decida a disarmare, a deporre non solo le armi
materiali, ma a disarmare e a smobilitare gli animi. In questo sar�
oggi il maggiore eroismo, e sar� anche la pi� insigne vittoria.
Chi disarmer� il primo e pi� compiutamente, quegli sar� il
vincitore. In alto le mani, tutti! Ma, da una parte e dall'altra,
senza riserve gesuitiche, e con perfetta lealt�". Emozionante
discorso di Turati contro tutte le violenze e contro il clima
intimidatorio che si � creato nel Paese.
Per
i fatti di Bologna
"Critica Sociale", a. XXX, n.23, 1-15 dicembre 1920, p.
356-357.
Discorso di Turati alla Camera il 24 novembre 1920 sui gravissimi
fatti di Bologna quando i fascisti cercano di impedire
l'insediamento della nuova Giunta di sinistra dopo le elezioni
amministrative del novembre 1920 e assaltano Palazzo d'Accursio,
sede del Comune, forzando lo scioglimento del Consiglio e causando
sette morti e numerosi feriti. Denuncia del comportamento e della
"violenza omicida fascista" contro i militanti e gli
uomini pi� noti del partito "inseguiti, perseguitati,
minacciati di morte, pubblicamente".
Contravvenzioni
per porto d'armi
Discorso tenuto nella tornata del 22 dicembre 1920, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1792-1798.
Turati parla a nome del gruppo socialista e si dichiara contrario al
disegno di legge sulle contravvenzioni per porto d'armi perch�
verrebbero ad "inasprire alquanto le pene gi� previste dal
Codice penale, da due leggi speciali e dalla legge di pubblica
sicurezza".
Alla
Camera che muore e al Paese che risorge! L'ultimo discorso del
Gruppo socialista alla Camera dei Deputati nella XXIV Legislatura
[tornata del 28 settembre 1919]. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli
operai), 1920, p. 31.
Ripubblicazione del discorso del 1919, gi� ampiamente diffuso.
Lodo
arbitrale dell'on. Filippo Turati nella vertenza tra Ubaldo
Magherini e Pietro Macchi ...
Livorno, tip. A. Debatte, 1920, p. 30.
A cura della Federazione impiegati privati tecnici ed amministrativi
della provincia di Livorno.
L'orario
di lavoro delle 8 ore. Relazione e Disegno di legge approvati dal
Consiglio Superiore del Lavoro nel luglio 1919
Milano, Fratelli Treves Editori, 1920, p. XVI-152. Biblioteca di
Scienze Economiche, 5.
Con prefazione di Giuseppe Prato.
Rifare
l'Italia! Discorso pronunziato alla Camera dei Deputati il 26 giugno
1920 sulle comunicazioni del Governo. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Lega Nazionale delle Cooperative, 1920, 87 p.
Discorso tenuto nella tornata del 26 giugno 1920, Un programma di
azione.
1921
Al
largo ...!
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 1, 1-15 gennaio 1921, p.
1-2.
"Il trentennio, chiuso ieri, della 'Critica Sociale', � un po'
la vita stessa del Partito Socialista in Italia, la storia e il
riflesso di questa vita. Si esaurisce col trentennio un periodo, si
dischiude una fase nuova? O la pagina che cade dal calendario
suggella un puro ciclo astronomico, quando l'influsso degli astri
sui destini umani non � pi� che una metafora bolsa e
barbogia?" Interrogativi che in un'ora inquieta e piena di
cattivi presagi turbano il proseguimento della rivista e della
storia del socialismo in Italia. Turati � ancora ottimista:
"All'aperto!, Al largo! Per l'altissimo mare! Queste pagine,
vecchi e nuovi amici, sono il nostro giornale di bordo �".
Il
manifesto di Berna, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 2, 16-31 gennaio 1921, p.
18-19
Manifesto redatto dalla Conferenza internazionale di Berna, tenuta a
dicembre da coloro che si sono "designati" col nome di
"ricostruttori" dell'Internazionale.
Per
un libro di luce e di verit�. Al lettore onesto.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 2, 16-31 gennaio 1921, p.
25-27.
Prefazione di Turati dal titolo, Al lettore onesto, al libro di
Gregorio Nofri e di Fernando Pozzoni, La Russia com'�, di imminente
pubblicazione.
In
alto le mani! La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p.
33.
Contro la violenza fascista e la complicit� del Governo, i
socialisti riformisti ribadiscono il loro diverso concetto della
rivoluzione, "del nostro Ideale, dei mezzi per farlo trionfare,
appunto perci� oggi, come ieri, come sempre, contro la violenza che
sogna una precoce distruzione, contro la violenza che s'illude di
arrestare il cammino della storia, noi gridiamo, con spirito
immutato, la nostra invocazione a un senso pi� alto di
civilt�!".
Socialismo
e comunismo. Discorso di Filippo Turati al Congresso di Livorno, 19
gennaio 1921
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p.
37-39.
"In nessun modo potremmo meglio fissare il nostro pensiero di
fronte alle altre frazioni, le quali combatterono fra loro nel
Congresso, che pubblicando il discorso pronunziatovi dal nostro
Direttore, discorso magnifico per la nobilt� e per la dirittura
dello spirito socialista, per la sincerit� che l'animava, discorso
cui diedero speciale rilievo il deferente silenzio con cui fu
ascoltato e il caloroso applauso che ne salut� la chiusura. Quanta
distanza tra Bologna e Livorno!".
Ci�
che si stampa
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p.
47-48.
Ci� che si stampa � il titolo della Rubrica che pubblica la
Prefazione di Filippo Turati al libro di
Francesco Ciccotti, L'Italia in rissa. Scrive Turati: "L'Italia
in rissa, ossia, la rissa dell'Italia nella grande rissa del mondo,
scatenatasi nel falso dopo-guerra che � ancora guerra e preguerra;
la rissa dell'Italia in se stessa, fra i partiti e le passioni che
cozzano nel quadro nazionale; e infine la rissa, che � fuori e
dentro il confine, nella stessa parte socialista".
Socialismo
e comunismo. Discorso di Filippo Turati al Congresso di Livorno (19
gennaio 1921)
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 4, 16 febbraio 1921, p.
54-56.
Seconda parte del discorso di Turati pronunciato al Congresso.
Sulla
eleggibilit� dei funzionari
Discorso tenuto nella tornata del 18 febbraio 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1799-1801.
Turati interviene su un tema gi� trattato nella legislatura
precedente sull'incompatibilit� delle cariche e la conseguente
eleggibilit� dei funzionari pubblici.
Il
vino paghi per il pane
Discorso tenuto nella tornata del 22 febbraio 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1802-1804.
Turati chiede di parlare "per rimorso di coscienza" nella
discussione del disegno di legge per risolvere il problema del costo
del pane e ritira la sua firma alla proposta di una tassazione
supplementare sui vini.
Per
l'allargamento delle circoscrizioni elettorali
Discorso tenuto nella tornata del 25 febbraio 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1805-1806.
Turati interviene contro la proposta di un disegno di legge che
prevede l'allargamento delle circoscrizioni elettorali.
Trent'anni
di Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 5, 1 marzo 1921, p. 60.
Lettera di Turati dal titolo L'autore al Compilatore che fa da
proemio a Trent'anni di Critica Sociale a cura di Alessandro Levi,
edito da Zanichelli. Turati commenta molto positivamente il lavoro
di cura di Levi che "selezionando con cura amorosa, stralciando
fra le tante pagine - oltre diecimila - quelle sole che vi parvero
le pi� caratteristiche o le meno caduche", raccoglie nel libro
i trent'anni "forse i migliori - della mia vita e del mio
qualsiasi pensiero".
Si
commemora il deputato Piccoli
Discorso tenuto nella 2a tornata del 15 marzo 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1807-1808.
Turati si associa al cordoglio generale e pronuncia il necrologio
del deputato socialista siciliano Domenico Piccoli.
Modificazioni
elettorali
Discorso tenuto nella 1a tornata del 18 marzo 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1809-1815.
Turati interviene per esprimere la sua contrariet� in merito alla
richiesta di sospensiva nella discussione di due proposte in merito
all'incompatibilit� elettiva ed alla sostituzione dei deputati.
Comincia
la guerra civile
Discorso tenuto nella 2a tornata del 22 marzo 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1816-1818.
Interrogazione sui sanguinosi fatti di domenica 20 marzo a Greco
Milanese e a Milano. "Anche questa domenica, come tutte le
domeniche oramai, � stata consacrata in Italia dal sangue.
Rivoltellate, scambi di rivoltellate a Bologna, a Terracina, a
Mesola, a Cerignola, e cos� via � Si direbbe che il periodo
elettorale � gi� cominciato nel paese, cos� come � cominciato
nella Camera".
Per la lotta di classe, contro la guerra civile, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 7, 1-15 aprile 1921, p.
104-105.
"La violenza della guerra civile continua a disfrenarsi con
crescente brutalit�. Non c'�, ormai, angolo di terra italiana su
cui non si sia allungata la scia sanguinosa. Chi sapr� rompere il
terribile cerchio entro cui pare stretta la vita di tutti gli
italiani?" Premessa al discorso di Giacomo Matteotti alla
Camera dei deputati il 10 marzo 1921, La lotta agraria nel Polesine.
La
pregiudiziale al programma
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16-30 aprile 1921, p.
114-116.
Manifesto pubblicato sull'"Avanti!" del 12 aprile dalla
Direzione del Partito "pi� che mai incapsulata", incapace
di svolgere un programma elettorale. "Qui � l'anarchia che
assume le insegne del comando. N� mai, nei tempi pi� foschi, della
storia da noi conosciuta, fu negata franchigia di movimento e di
parola al cittadino elettore, almeno nella breve parentesi
elettorale".
Per
il Partito, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16-30 aprile 1921, p.
118-120.
Proposta di un programma che esprime una presa di posizione
collettiva - "perch� svolge un concetto che ci � da gran
tempo comune" - e che si vuole differenziare da altre posizioni
che si definiscono socialiste, "affinch� tutte le
responsabilit� rimangano nettamente segnate".
Abbasso
la violenza! Abbasso la morte! Parole dette da Filippo Turati al
Teatro del Popolo di Milano la sera del 2 aprile 1921 in
commemorazione della bomba al "Teatro Diana"
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16 aprile 1921, p.
121-125.
Discorso in commemorazione della bomba fatta scoppiare al teatro
Diana di Milano i primi di aprile. Presa di posizione contro il
clima intimidatorio del momento e contro l'atteggiamento del
Governo. "Per rivoltante e criminosa che sia la complicit�
governativa coi nostri aggressori, noi crediamo che questi, nei loro
medesimi eccessi, troveranno presto la condanna e non avvantagger�
il fatto di non esserci, per quanto umanamente possibile, macchiati
di sangue e di barbarie". Turati ribadisce la sua posizione
contraria alla violenza: "Io ho sempre sostenuto che la
violenza non � forza, ma � la sua negazione; che la violenza �
debolezza e crea la debolezza".
I
discorsi di F. Turati ai Congressi Socialisti
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 7, 1-15 maggio 1921, p.
138-141.
Con il titolo Le vie maestre del socialismo, a cura di Rodolfo
Mondolfo, esce la raccolta degli scritti di Turati ai Congressi
Nazionali del Partito Socialista Italiano.
Camera
ardente. Sulla truffa delle elezioni
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 10, 16-31 maggio 1921, p.
145.
"E' il nome che suol darsi alla stanza nella quale si espongono
le salme, poche ore innanzi di consegnarle alla estrema dimora. La
Camera, che gli elettori italiani - (�) - stanno componendo, non
dovr� avere altro nome. Montecitorio ospiter� un cadavere. Giammai
le 'urne' meritarono, come queste, di chiamarsi cos�. I voti, che
vi depongono, sono ceneri ed ossa!". E ancora commenta:
"Le elezioni si celebrano su un cimitero: cimitero di uomini e
di libert� (�) La serie delle legislature avr� una lacuna. Dalla
XXVma alla XXVIIma non vi sar� che un cerimoniale: la constatazione
del nato-morto; anzi del nato-assassinato. La mazza ferrata del
fascismo - che spezz� tanti cranii - avr� spezzato anche questo. E
avanti, ora, cogli osanna!".
"Salviamo
la civilt� italiana!" L'espulsione da Montecitorio
dell'onorevole Misiano
Discorso tenuto nella tornata del 13 giugno 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1819-1820.
Turati interviene dopo "la parola vibrante e commossa"
dell'onorevole Modigliani, per condannare la grave aggressione
contro il deputato Misiano, che non appartiene al gruppo socialista,
costretto con la forza a uscire dal Parlamento da un gruppo di
deputati guidati dall'onorevole Coda, esponente del partito
fascista.
La
nuova legislatura e il fascismo
Discorso tenuto nella tornata del 24 giugno 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1821-1820.
Si apre la XXVI Legislatura e Turati interviene per condannare il
clima intimidatorio "se non di guerra, di guerriglia
civile" che si respira in aula e nel Paese. "Ecco perch�,
concludendo, noi non approviamo il discorso della Corona, non
approviamo l'indirizzo di risposta a quel discorso, non approviamo
l'azione del Governo ed il Governo stesso. Lo disapproviamo, e
invochiamo l'unione di tutti gli sforzi onesti e consapevoli, e
confidiamo nelle forze dell'Italia, come confidiamo, decisamente,
con entusiasmo, nelle forze redentrici del socialismo, che nessuna
sopraffazione fascista, che nessuna violenza, convivenza o
complicit� di Governo verr� ad annichilire! Cos�, non gi� per
ottenere un effetto da comizio, ma per esprimere la sintesi del mio
pensiero, chiudo, signori col grido: 'Viva l'Italia'; e,
nell'interesse dell'Italia e del mondo 'Viva il Socialismo!'".
La
nuova Legislatura e il fascismo, discorso di Filippo Turati alla
Camera dei Deputati nella tornata del 24 giugno 1921, discutendosi
l'indirizzo di risposta al discorso della Corona
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 13, 1-15 luglio 1921, p.
194-201.
Afferma Turati: "Io gridai a gran voce in quest'aula che indire
le elezioni generali mentre in Italia gi� si rivelava, con evidente
tendenza alla progressione, un fermento, se non di guerra, di
guerriglia civile, prima di averlo domato e distrutto, era un
delitto; un delitto intendiamo dire di alto tradimento contro il
Paese".
Per
un programma d'azione socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 14, 16-31 luglio 1921, p.
212-213.
Premessa all'articolo di Benvenuto Graziotti dove si illustra il
"nostro programma", inteso come il programma della
"Critica Sociale".
Per
un programma di ricostruzione economica
Discorso tenuto nella tornata del 22 luglio 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1839-1864.
Turati presenta un lungo ordine del giorno all'attenzione del nuovo
Gabinetto presieduto da Ivanoe Bonomi per richiamare l'attenzione
sui problemi economici: "La questione nucleare � quella della
crisi economica, della quale altri accenna di sfuggita negli ordini
del giorno presentati, e che sar� invece il motivo unico del mio
discorso, convinto come sono che tutte le altre questioni non ne
sono che l'accessorio e il complemento".
Per
un programma di ricostruzione economica, discorso di Filippo Turati
alla Camera dei Deputati, 22 luglio 1921, discutendosi le
Comunicazioni del nuovo Gabinetto (Bonomi)
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 15, 1-15 agosto 1921, p.
227-233.
Contro
l'analfabetismo e l'alcoolismo
Discorso tenuto nella tornata del 29 luglio 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1868-1871.
Turati presenta un ordine del giorno che riguarda due temi per lui
strettamente connessi: "l'analfabetismo e l'alcoolismo; perch�
gli alcoolici sono un prezioso presidio all'analfabetismo e
viceversa".
Lo sciopero nei pubblici servizi
Discorso tenuto nella 1a tornata del 3 agosto 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1872.
Ordine del giorno sulla proposta di amnistia al personale dei
servizi pubblici dimissionati per aver scioperato nel corso del
1921. Turati propone una limitata revisione perch� non �
un'amnistia questa; "� una revisione di un giudizio politico
fatto un po' a dispetto, evidentemente ingiusto".
Anni
di servizio dei funzionari
Discorso tenuto nella 2a tornata del 3 agosto 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1873-1874.
Intervento di Turati sull'articolo 4 della legge che prevede la
riforma dell'amministrazione civile dello Stato, la semplificazione
dei servizi e la riduzione delle spese.
Per
la Concentrazione socialista
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 16, 16-31 agosto 1921, p.
242-243.
Manifesto della Concentrazione socialista perch� "� la
sintesi pi� alta, pi� sobria e pi� autorevole di tutta l'opera
che perseguiamo da tanto tempo su questi fogli. Il Manifesto grida
la nostra volont� di unione e non per un bigottismo, ma perch� la
divisione � l'impotenza per tutti."
Per
un programma di ricostruzione economica, discorso di Filippo Turati
alla Camera dei Deputati, 22 luglio 1921, discutendosi le
Comunicazioni del nuovo Gabinetto (Bonomi). Parte IIa.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 16, 16-31 agosto 1921, p.
244-249.
La
mozione concentrazionista per il Congresso di Milano
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 17, 1-15 settembre 1921, p.
275-276.
Documento della frazione di concentrazione da presentare al prossimo
Congresso di Milano.
Sempre
alla vigilia del Congresso. Il solo pericolo
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 19, 1-15 ottobre 1921, p.
291-292.
Turati scrive per scongiurare il pericolo che il Congresso
"debba somigliarsi a uno specchio volto all'indietro, che
rifletta unicamente ci� che � inutile e oltrepassato, le formule,
le illusioni � cadute, le arbitrarie prevenzioni, i luoghi comuni,
le logomachie e batracomicomachie del passato, ribadendo l'equivoco
che dovrebbe sfatare, tutt'al pi� suggellando una fase del Partito
senza dischiuderne un'altra - la quale si � gi� iniziata nei fatti
e alla quale (checch� si sentenzii a Milano) il Partito non
sfuggir�".
Per
l'unit� del partito nella libert� del pensiero. Discorso al XVIII
Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano, Milano 14
ottobre 1921
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 20, 16 ottobre 1921, p.
308-315.
Turati riafferma la necessit� dell'unit�: "Nego che tendenze
reali ci dividano. Riaffermo che la divisione � delittuosa: che, se
ad essa, minacciando bavagli, lasciate aperta la porta, questa �
volont� e volutt� di suicidio".
Enrico
Bignami, f. t.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 20, 16-31 ottobre 1921, p.
320.
Necrologio di Enrico Bignami. Con la sua scomparsa "sembra
chiudersi tutto un ciclo del socialismo italiano. Egli era infatti
l'ultimo superstite della tenue schiera di fondatori, nella quale,
in ordine di tempo, era stato il primo. Alle sue ceneri, (�),
vadano il saluto commosso dell'amico fedele che ogni giorno, nelle
tombe che si schiudono ormai cos� frequenti, sente seppellirsi come
una parte di s�".
Antialcolismo pratico. Per la viticoltura alimentare e contro
l'intossicazione alcoolica
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 23, 1-15 dicembre 1921, p.
362-365.
Presentazione di Turati al libro di David Levi Morenos,
Antialcolismo pratico. Per la viticoltura alimentare e contro
l'intossicazione alcoolica, Milano, edizioni della Critica Sociale,
1922, 25 p. che ha lo scopo di rendere pi� pratici i concetti della
lotta all'alcoolismo e soprattutto di stimolare un dibattito tra gli
studiosi e fra i "nostri compagni", nelle Camere del
Lavoro e in tutti i luoghi dove l'antialcolismo cura gli animi e i
corpi.
Per
l'onore della "Critica Sociale"
Discorso tenuto nelle tornate del 7 e dell'8 dicembre 1921, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1875-1879.
Risposta di Turati all'accusa lanciata alla rivista "Critica
Sociale" dall'on. fascista Gray, di essere finanziata da
editori-banchieri. "Io dirigo da 31 anni la Critica Sociale; la
dirigo avendo dei collaboratori che, come me prestano, si pu� dire,
gratuitamente l'opera loro, ed ho sborsato alcune migliaia di lire
per sostenerla. Smentisco nel modo pi� formale, nel modo pi�
assoluto e categorico, quello che � stato detto da quei
banchi".
a
Ancora sulle incompatibilit� elettorali
Discorso tenuto nella tornata del 7 dicembre 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1880-1882.
Turati svolge una proposta di legge, gi� bocciata al Senato,
sull'ineleggibilit� e sull'incompatibilit� elettorale.
Perch�
vota contro Bonomi.
Discorso tenuto nella 2a tornata del 22 dicembre 1921, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1883-1884.
Turati chiede "due soli minuti alla Camera per dichiarare le
ragioni anche personali, per quali voter� contro il Ministero"
e contro la richiesta di esercizio provvisorio. "Ebbene, il mio
voto ripeto, � di profondo dolore; vorrei, se non potesse sembrare
ingenuit� imperdonabile, che esso chiudesse anche un augurio:
l'augurio che Ivanoe Bonomi alla fine ritrovi in s� l'uomo che fu,
l'italiano che vorrei sperare possa essere ancora".
Miserie
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 24, 16-31 dicembre 1921, p.
369.
Una campagna di "impudente diffamazione" fatta alla Camera
da parte fascista, accusa "Critica sociale" di
finanziamenti illeciti. Turati, con Claudio Treves, risponde che
"le loro arti non potranno offuscare ci� che � lucente come
il sole". La rivista non � cambiata dopo il passaggio del
diritto di edizione alla ditta R. Bemporad e figlio: "Questo,
che � limpido e documentabile all'evidenza, ci d� diritto di
guardare a cotesta campagna di disinterattissimi scribi con
tranquilla indifferenza".
"Chiediamo venia ai lettori di averli dovuti intrattenere un
momento di tanta miseria. E andiamo avanti!".
Abbasso
la violenza! Abbasso la morte! Parole dette al Teatro del Popolo di
Milano la sera del 2 aprile 1921, in commemorazione delle vittime
della bomba al Teatro Diana
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", R. Bemporad e
Figlio Editori Firenze, 1921 p. 80.
Discorsi
alla Camera dei Deputati. 22 luglio 1921, discutendosi le
"Comunicazioni del nuovo Gabinetto" e 29 luglio 1921, su
l'Esercizio provvisorio. (Dal resoconto stenografico)
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R.
Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 80.
Filippo
Turati. Con una copiosa appendice di pagine scelte dagli scritti e
dai discorsi parlamentari, a cura di Girolamo Lazzeri, Milano, Casa
Editrice Risorgimento, 1921.
Il
simbolo [Prefazione]
La Casa del Popolo di Siena. Incendiata e distrutta il 4 marzo 1921,
Roma, Tipografia del Partito Socialista, [1921], p. 40.
La
nuova legislatura e il fenomeno fascista. Discorso del 24 giugno
1921 alla Camera dei Deputati, discutendosi l'indirizzo di risposta
al discorso della Corona. (Dal resoconto stenografico)
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R.
Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 44.
"Critica Sociale", n. 13, 1921, p. 194-201. Discorsi
parlamentari.
Per
l'unit� del partito nella libert� del pensiero. Discorso al XVIII
Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano. Milano, 14
ottobre 1921 (Dal testo stenografico)
[Milano], Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R.
Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 30.
Per
un programma di ricostruzione economica. Discorsi alla Camera dei
Deputati 22 luglio 1921 discutendosi le "Comunicazione del
nuovo Gabinetto (Bonomi) e 29 luglio 1921 su "L'Esercizio
Provvisorio". (Dal resoconto stenografico)
[Milano], Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R.
Bemporad e Figlio ed., 1921, p. 78.
Prefazione
Ciccotti Francesco, L'Italia in rissa. Prefazione di Filippo Turati
Roma, Casa editrice "Rassegna internazionale" (Pistoia,
ditta A. Pacinotti e C.), 1921.
Prefazione
Papa Domenico, Il Parlamento sindacale, Napoli, Ceccoli e Figli
Editori, 1921 p. 3 [78].
Al
lettore onesto, prefazione di Filippo Turati,
Nofri Gregorio, Pozzani Fernando, La Russia com'�, Edizioni della
"Critica Sociale". Firenze, R. Bemporad e Figlio ed., 2a
ed., 25� migliaio, p. VII-XVI [245].
Prefazione pubblicata con il titolo Per un libro di luce e di
verit�. Al lettore onesto, in "Critica Sociale", n. 1,
1921, p. 25-27.
Proemio
di Turati a David Levi Morenos, Contro il vino e per la viticoltura,
[Milano], Edizioni della Critica Sociale - Firenze, R. Bemporad e
Figlio editori, 1921.
1922
Il
compito di domani (nell'imminenza della convocazione del Consiglio
Nazionale Socialista)
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 1, 1 gennaio 1922, p. 1-4.
Turati scrive che in questo momento � pi� che mai necessaria
"una grande azione programmatica di assieme, nella quale tutti
gli elementi intelligenti del partito consentano, al di sopra delle
�, pettegole, superate tendenze vecchio stile, � un fronte unico
proletario, di difesa, di offesa e di valorizzazione di riforme e di
rivoluzione, fatta coi fatti, grado a grado, un passo ogni
giorno".
"Novus
ordo", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 2, 16-31 gennaio 1922, p.
21-22..
Verifica del mutamento avvenuto nella situazione internazionale dopo
che il sistema di Versailles "� andato in pezzi (�) A questo
punto � lecito domandarsi se il socialismo internazionale non crede
sia giunto il momento di intervenire".
Il
problema libico, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 2, 16-31 gennaio 1922, p.
22..
Rinvio a tempo indeterminato della partenza per la Libia della
Commissione Parlamentare di inchiesta sulla colonia libica.
Il
Convegno Socialista di Roma
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 3, 1-15 febbraio 1922, p.
35-37.
Commenti sulla sensazione del "nulla di fatto" scaturita
dal Congresso di Roma. "Noi, transigenti e gradualisti anche -
e, aggiungiamo pure soprattutto - nei rapporti interni coi nostri,
siamo di avviso che il Convegno - il quale, si noti, checch�
arzigogolino i feticisti del 'protocollo', sostitu� nel miglior
modo, e nell'unico modo possibile, un vero e proprio Congresso -
dette tutto ci� che dare doveva e poteva, e quel tutto ci� �
moltissimo ed � decisivo".
Contro
la violenza "fascista"
Discorso tenuto nella tornata del 18 marzo 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1885-1886.
Emendamento per aggiungere la parola "fascista" accanto a
violenza nella titolazione dell'ordine del giorno: "La Camera
esprime la sua simpatia ai lavoratori agricoli d'Italia nella loro
lotta per la difesa dei patti agrari che vuole tutelati contro ogni
insidia e violenza".
Per
trovare alloggio e conservarselo
"Critica Sociale", a. XXXII, 1922, n. 8, 16-30 aprile
1922, p. 118-119.
"Progetto per "porre fine allo stato di antieconomico
'vincolismo' e di intollerabile precariet�, angosciosa e rovinosa
ugualmente per proprietari ed inquilini, cagionato dal succedersi e
sovrapporsi indefinito di decreti e decreti-legge sulle abitazioni,
con relative proroghe e aumenti di pigione".
La
rivoluzione russa e i contadini, f.t.
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 8, 16 aprile 1922, p.
121-122.
Premessa introduttiva scritta in occasione della ristampa di La fame
di terra dei contadini russi di Alessandro Schiavi, che ebbe tanto
successo elettorale. Commenta Turati: "Un comunismo rimasto
sulla carta, un comunismo di uomini e non di cose, di Governo e non
di popolo, di intenzioni rimangiate e non di fatti compiuti o in via
di compiersi".
Il
lavoro parlamentare e l'indennit� di presenza ai deputati, Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 9, 1-15 maggio 1922, p.
139-140.
Proposta di un disegno di legge a firma di Turati sulle indennit�
ai Deputati.
Il
dilemma socialista dell'ora presente (dal discorso del 1� Maggio
alla Casa del Popolo di Milano)
"Critica Sociale", a. XXXII, 1922, n. 10, 16-31 maggio
1922, p. 147-151.
"Il compito di questo Primo Maggio � imposto dalla necessit�.
E' la liberazione del proletariato dalla servit� e dalla morte a
cui lo si consacra, dalla guerra di fuori e dalla guerra di dentro;
dalla servit� civile in cui lo si comprime; da una reazione che �
assai peggiore di tutte quelle che la precedettero, di Crispi, di
Pelloux, del'98. Se questo Primo Maggio non affronta il problema, e
non tenta di avviarsi a risolverlo, questo Primo Maggio non esiste,
- questo Primo Maggio � tradito".
Per
l'indennit� dei deputati e per risolvere la crisi degli alloggi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 17 maggio 1922, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1887-1898.
Presentazione dei due disegni di legge: uno per l'aumento
dell'indennit� parlamentare e il secondo per risolvere la crisi
degli alloggi.
Scandali
finanziari
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1899-1924.
Interpellanza "sugli scandali delle finanze a Milano" e
sul comportamento e i metodi usati dai giudici e degli agenti delle
tasse: "Si tratta inoltre del sovvertimento di tutte le leggi,
di tutte le garanzie che in tempi civili muniscono i cittadini
contro le malefatte dei pubblici ufficiali". Turati si limita
ad osservare "che non si fa grande la Patria n� si salva la
finanza, quando se ne coprono le magagne e si dimostra cos� scarsa
sensibilit� morale".
Purch�
non sia tardi! Discorrendo di Partito del Lavoro e di
collaborazione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 11, 1-15 giugno 1922, p.
163-164.
Risposta ad un articolo "insidiosamente vago e generico nelle
sue allusioni e pieno di sottointesi" pubblicato
sull'"Avanti!" del 23 maggio dal titolo Verso il Partito
del Lavoro?. Spunto della polemica � il discorso di Turati sul
Primo Maggio.
Per
la sostituzione dei deputati
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950. volume terzo, pp.1925-1926.
Turati interviene per chiedere se la Camera riconosca l'esistenza di
una legge elettorale e se sia stata applicata nel caso della
sostituzione di due deputati.
La
crisi nostra e l'altrui, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 12, 16-30 giugno 1922, p.
179-180.
"La crisi del Partito Socialista accelera il ritmo rinnovatore:
pi� che di una riforma sembra si tratti di una rivoluzione".
"L'avevamo prevista e l'avevamo da tempo denunziata al 'nostro
governo', alla Direzione del Partito socialista perch� venisse
incontro agli avvenimenti col cuore liberale della riforma per non
essere travolta dal pensiero giacobino della rivoluzione".
Commento ad un articolo di Claudio Treves.
La
frazione di concentrazione socialista ai lavoratori d'Italia
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 13, 1-15 luglio 1922, p.
195-196.
La frazione di concentrazione sostiene la linea politica riformista.
Per la difesa del governo degli enti locali, per combattere la
disoccupazione, "Oggi il socialismo si afferma gridando la
necessit� contingente della collaborazione. Non c'� che
obbedire". Firmato il Comitato Nazionale della frazione di
Concentrazione.
Stampe
non affrancate
Discorso tenuto nella tornata del 6 luglio 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1927-1929.
Turati presenta un'interrogazione al Ministro delle poste per sapere
perch� la posta con insufficiente affrancatura venga trattenuta
negli uffici e non rispedita con soprattassa.
Sulla
ferma del servizio militare
Discorso tenuto nella seconda tornata dell'8 luglio 1922, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1930-1931.
Interrogazione di Turati sul perch� la leva della classe 1901 �
stata prolungata ben oltre gli otto mesi previsti dal decreto-legge
Bonomi del 20 aprile.
Ancora
su cose postali
Discorso tenuto nella seconda tornata del 13 luglio 1922, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1932-1933.
Interrogazione di Turati sulle disposizioni di pagamento dei vaglia
postali.
Dopo
il Congresso di Genova. Analisi e pronostici, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 14, 16-31 luglio 1922, p.
211-212.
La rivista presenta un articolo di Rinaldo Rigola che approfondisce
la possibilit� di riuscire a mantenere l'alleanza fra Partito e
Confederazione dei lavoratori dopo il Congresso di Genova. In un
secondo articolo Pallante Rugginenti espone, in termini semplici e
chiari, la sostanza delle questioni che hanno portato al Congresso.
La
legge sulle otto ore di lavoro, Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 14, 16-31 luglio 1922, p.
213-217.
Pubblicazione della parte sostanziale della relazione con cui Turati
accompagna alla Camera il Disegno di legge sulle otto ore.
Sussulti
preagonici
Discorso tenuto nella tornata del 19 luglio 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1934-1941.
Di fronte all'incapacit� del secondo governo Facta di contrastare
l'avanzata del fascismo, Turati presenta un ordine del giorno in cui
si invita il Governo "a proteggere con ogni energia la
libert�, la casa, la vita dei cittadini e a garantire il pieno e
libero esercizio del mandato legislativo atrocemente minacciato e
manomesso". Appello di Turati che dice tra l'altro: "
Guardiamoci intorno signori! Checch� possa dirci l'ottimismo
costituzionale del Presidente del Consiglio, la verit� � che
l'Italia � oggimai in piena guerra civile! Giova meglio le cose
guardarle in faccia e chiamarle col loro nome!". Cos�
conclude: "Oggi la Camera decide se vi sar� ancora un'Italia
civile, un'Italia democratica � E' la storia che sentenzier�. Noi
consegniamo il nostro voto alla storia! Fate, signori,
altrettanto!".
Sulla
piattaforma del dolore, del lavoro e della speranza, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 15, 1-15 agosto 1922, p.
223-227.
Analisi della borghesia italiana: "Il travaglio della societ�
italiana per un assestamento che non arriva mai tocca le pi� alte
vette della sofferenza. Illusione della 'fatua borghesia' che aveva
creduto di ristabilire gli equilibri sociali dopo la violenza della
guerra". La crisi sociale del dopoguerra � un riflesso della
stessa crisi borghese: "Noi siamo adunque ad una situazione che
precipita. Le sicure vittorie del fascismo lo mettono di fronte alle
proprie responsabilit�".
Ai
socialisti rimasti fedeli al socialismo
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 17, 1-15 settembre 1922,
p. 259-263.
Con questo titolo, la Frazione di Concentrazione lancia al
proletariato un manifesto - "che ha avuto larga eco di commenti
e di discussioni" e che viene riprodotto integralmente sulla
rivista. "Il valore del Manifesto sta sopra tutto nella sua
sincerit�, nella chiarezza con cui segna i termini e le cause del
dissidio che lacera il Partito". La firma � del Comitato
Nazionale della concentrazione socialista.
Proporzionale
e Referendum, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 17, 1-15 settembre 1922,
p. 265-267.
Disegno di legge di correzione al sistema proporzionale e proposta
di adozione dello strumento del Referendum come sistema correttivo.
Il
Convegno della Concentrazione socialista, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 18, 16-30 settembre 1922,
p. 277-279.
Risultati del convegno tenutosi a Milano il 10 settembre
"magnifico segno di vitalit� della frazione che vuole
ricondurre il nostro Partito alle pure fonti del pensiero
socialista, purgandolo di tutte le teorie e sovrapposizioni che
l'hanno, negli ultimi anni, offuscato e alterato". Mozione per
il XIX Congresso del Partito Socialista Italiano.
Echi
del Congresso socialista. Il discorso di commiato di Filippo Turati
pei socialisti unitari
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 20, 16-31 ottobre 1922, p.
308-311.
Il rimpianto dell'unit�, scissione del Partito Socialista e nascita
del Partito Socialista Unitario.
Dice Turati: "Noi ci separiamo da voi: o, forse pi�
esattamente (non vi sembri una sottigliezza), voi vi separate da
noi. Comunque ci separiamo. Accettiamo l'esito della
votazione." Termina con queste parole: "Accomiatiamoci al
grido augurale di viva il socialismo! auspicando che questo grido
possa un giorno - se sapremo esser saggi - riunirci ancora una volta
in un'opera comune di dovere, di sacrificio, di vittoria!".
Il
Primo Manifesto ai Lavoratori, (La Direzione del PSU)
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 20, 16-31 ottobre 1922, p.
311-313.
Ora
di attesa e di preparazione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 21, 1-15 novembre 1922, p.
321-324.
Fascismo al potere ed illusione della sua temporaneit�. Fiducia nel
socialismo "immortale".
"Il socialismo non fu compiuto in quella giornata del morente
ottobre, in cui si confusero le truppe regie con le 'camicie nere',
ma quel giorno che primamente lo Stato abdic� alle 'camicie nere'
il diritto di punire, attributo supremo e il pi� terribile della
sovranit�".
Il
Partito Socialista Unitario ai Lavoratori
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 21, 1-15 novembre 1922, p.
327.
"La rivoluzione fascista � un fatto compiuto. Il Governo si �
costituito colla sommossa e coll'appoggio della Monarchia e della
forza armata, fuori dalle vie parlamentari".
Il bivacco fascista alla Camera. Discorso del 17 novembre 1922 di
Filippo Turati sulle Comunicazioni del Governo
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 22, 16-30 novembre 1922,
p. 339-349.
"La Camera non � chiamata a discutere e a deliberare la
fiducia; � chiamata a darla; e, se non la d�, il Governo se la
prende. E' insomma la marcia su Roma, che per voi � cagione di
onore, la quale prosegue, in r�dingote inappuntabile, dentro il
Parlamento". "Ora, che fiducia pu� accordare una Camera
in queste condizioni? Una Camera di morti, di imbalsamati, come gi�
fu diagnosticata dai medici del quarto potere?" La parola
bivacco viene usata per imitare il termine usato da Mussolini nel
discorso di fiducia del suo Governo, quando afferma di poter
trasformare la Camera in un bivacco per i suoi manipoli.
Risposta
all'esordio di Mussolini
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1922, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, p. 1936-1941.
Nella tragica gravit� del momento storico, Turati, a nome dei
socialisti unitari, ripercorre gli avvenimenti della giornata
parlamentare dove "si ebbe l'impressione di un'ora
inverosimile, di un'ora tolta dalle fiabe, dalle leggende; quasi
direi un'ora gaia (�) dopo che, dicevo, il nuovo Presidente del
Consiglio vi aveva parlato col frustino in mano, come nel circo un
domatore di belve - oh! Belve, d'altronde, deh quanto narcotizate! -
e lo spettacolo offerto delle groppe offerte allo scudiscio e del
ringraziamento di plausi ad ogni nerbata".
Ancora
sulla tassazione dei salari e per un programma finanziario del
Partito
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 23, 1-15 dicembre 1922, p.
361-363.
Benvenuto Griziotti scrive a Turati a proposito dell'articolo
Tassare l'extra-salario e chiede se il ritardo con cui la rivista
risponde non sia dovuto ad una mancanza di interesse del Partito
Socialista in tema di materia economica e finanziaria. Postilla a
firma f.t. che respinge le critiche. Nel numero 19 del 1922 di
"Critica Sociale" il tema � affrontato da una premessa a
firma Noi e dall'articolo di Giacomo Matteotti, La tassazione dei
salari.
Il
Parlamento � morto. Discorso pronunziato alla Camera dall'on.
Filippo Turati il giorno 17 novembre 1922
Salerno, Coop. "Il Tipografo Salernitano", 1922, p. 15.
Risposta
all'esordio di Mussolini. Discorso pronunciato alla Camera dei
Deputati il 17 novembre 1922. Dai discorsi parlamentari editi a cura
della Camera dei Deputati.
[Roma], [1922], p. 23. Estratto.
Il
bivacco fascista alla Camera. Discorso 17 novembre 1922 su le
"Comunicazioni del Governo". (Dal resoconto stenografico
della Camera dei Deputati)
Milano, Uffici del Giornale "La Giustizia", 1922, p. 51.
Biblioteca di Propaganda de "La Giustizia", 1. Nel 1922
esce anche una seconda edizione. Anche Il bivacco fascista alla
Camera. Discorso del 17 novembre 1922 di Filippo Turati sulle
Comunicazioni del Governo, in "Critica Sociale", n. 22,
1922, p. 339-349.
Prefazione
a David Levi Morenos, Antialcolismo pratico. Per la viticoltura
alimentare e contro l'intossicazione alcoolica, Milano, edizioni
della Critica Sociale, 1922, 25 p.
Estratto da "Critica Sociale", n. 23, 1921.
1923
Daccapo!,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1923, p. 1-2.
"Critica Sociale" inizia il suo trentatreesimo anno di
pubblicazione e cos� commenta l'inizio del 1923: "Forse in
nessun periodo della storia conosciuta, neppure nelle pi� buie
caligini dell'opaco medioevo, fu cos� grande come oggi in Italia
l'oscuramento di tutti i principi che sono fondamento di ogni
consorzio civile".
Per
la ricostruzione dell'Internazionale socialista: disperdiamo le
nuove minacce di guerra!, La "Critica Sociale"
"Critica Sociale", n. 2, 16-31 gennaio 1923, p. 20-21.
Nuovo Congresso dei partiti socialisti che si terr� ad Amburgo dal
21 al 25 maggio e che propone un Manifesto indirizzato Ai partiti
Socialisti di tutti i Paesi, firmato da Il Comitato d'Intesa
socialista, contro le minacce di una nuova guerra. "Non abbiamo
bisogno di rilevare la grande importanza del fatto cui questo
manifesto preclude". "Il Congresso dell'Aja ha additato i
nodi della resistenza proletaria contro la guerra; occorre
apprestarsi, occorrendo, ad attuarli".
La
mozione del Convegno di Milano, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 3, 1-15 febbraio 1923, p. 35-36
Mozione votata nel Convegno delle Federazioni Socialiste Unitarie
dell'Italia Settentrionale, tenutosi a Milano il 28 gennaio.
"Essa vuole essere un punto di partenza da cui muovere per
arrivare, sotto il pungolo della critica e dell'esperienza, a
tracciare con sicurezza e precisione le linee direttive del nostro
pensiero e della nostra azione".
La
questione costituzionale alla Camera. A proposito della legge delle
otto ore
"Critica Sociale", n. 4, 16-28 febbraio 1923, p. 53-54.
"Non reputiamo inutile riprodurre il testo integrale delle
parole pronunciate dal nostro Direttore alla Camera il 9 febbraio a
proposito della legge delle otto ore".
"Sardegna"
"Critica Sociale", n. 5, 1-15 marzo 1923, p. 68-69.
Recensione della monografia sulla Sardegna, pubblicata dal
quindicinale "Problemi italiani" diretto da Angelo Omodeo.
L'inchiesta
dell'anacronismo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 6, 16-31 marzo 1923, p. 81-83.
Risultato anacronistico delle conclusioni, dopo due anni di lavoro,
della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle spese di guerra.
Voluta da Giolitti, "per dare alle plebi esulcerate dalla
guerra una soddisfazione di giustizia sopra i profittatori della
guerra, le sue conclusioni escono in un tempo in cui l'esaltazione
patriottica della guerra � tale che la guerra � amata persino
nelle ingiustizie e negli sfruttamenti che l'hanno accompagnata,
come un sigillo di maggiore sacrificio, di pi� alto martirio".
Il
sepolcro delle otto ore
"Critica Sociale", n. 6, 16-31 marzo 1923, p. 83-85.
Decreto del governo fascista che ha tradito il disegno di legge
originario snaturandone il contenuto. Dice Turati: "Noi
pensammo che nessun altro terreno sarebbe stato pi� adatto a
saggiare e svelare l'enigma dell'anima fascista che questo
dell'orario di lavoro: nel quale si riassume il problema della
libert� del lavoratore". Il Governo fascista
,"dichiarando di averne seguito sostanzialmente lo
schema", ha tradito il disegno di legge che pendeva in
Parlamento. Per esempio l'Ispettorato del Lavoro, che in origine
doveva essere un organismo modesto, ma sincero e vivo, con forti
possibilit� di crescita e di sviluppo, nel nuovo decreto,
"colla benedizione del Dio nero", scompare e "ora vi
� la salma onorata, ben composta nel feretro".
Postilla,
f.t.
"Critica Sociale", n. 8, 16-30 aprile 1923, p. 121-124.
Postilla di Turati all'articolo del giovane collaboratore Roberto
Veratti, che esamina "con rispettosa deferenza non scevra di
spirito critico", l'ultimo libro di Gaetano Salvemini -
"anch'esso per tanti anni nostro collaboratore" - Tendenze
vecchie e necessit� nuove del nostro movimento operaio italiano,
che raccoglie di scritti dello storico dal 1902 al 1914.
Ricordando,
Noi
"Critica Sociale", n. 10, 16-31 maggio 1923, p. 145.
Si ricorda che venticinque anni prima, il secondo numero di maggio
della rivista non veniva pubblicato per volont� di "una
consorteria reazionaria, avvezza a dominare su una massa obbediente
di lavoratori e irritata di veder questa levarlesi di fronte".
Il riferimento � al 1898, quando il gruppo socialista milanese che
si raccoglie attorno alla rivista � al centro di una repressione
antisocialista che impedisce l'uscita di "Critica Sociale"
per molti mesi. Analogia con il presente: "Sotto la raffica
della presente violenza reazionaria, rievochiamo il ricordo ad
ammonimento dei nostri nemici, a conforto nostro e degli
amici."
In
difesa della proporzionale e della Costituzione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 10, 16-31 maggio 1923, p. 150-152.
Presentazione in Parlamento della petizione in difesa del sistema
proporzionale nelle elezioni politiche e contro la proposta di
riforma della legge elettorale, gi� votata dal Consiglio fascista,
e quella di riforma costituzionale, enunciata dal Segretario
generale del Ministero degli Interni. La petizione, con il titolo
Alcune riforme possibili, � firmata L'associazione
proporzionalista.
L'ultima
parola. In commemorazione di Alessandro Manzoni
Discorso tenuto nella tornata del 22 maggio 1923, in Discorsi
parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei
Deputati, 1950, volume terzo, pp.1942-1943.
Necrologio di Alessandro Manzoni nel cinquantenario della sua morte.
Turati si associa al discorso di commemorazione con queste parole:
"Egli sparse un cos� alto fulgore sul pensiero umano e
italiano che veramente si pu� dire che nessun uomo forse in Italia
fu pi� poliedrico di lui: spirito profondamente religioso e
intimamente scettico al tempo stesso; sublimemente cristiano e
aperto a tutte le audacie del pensiero moderno; italianissimo e
universale; aristocratico e profondamente plebeo nel senso migliore
e pi� alto dei due vocaboli".
Lo
Statuto dell'Internazionale Operaia Socialista ricostruita ad
Amburgo, Noi
"Critica Sociale", n. 11, 1-15 giugno 1923, p. 164.
Pubblicazione dello Statuto della ricostruita Internazionale che il
Congresso di Amburgo ha approvato all'unanimit� per l'importanza
della descrizione degli organi a cui viene delegato il suo
funzionamento "in modo da rendere effettiva e continua la sua
azione, anche per lo spirito generale che l'anima".
Il
fascismo e la riforma elettorale politica. Discorso di Filippo
Turati alla Camera dei Deputati, 15 luglio 1923 (Dal resoconto
stenografico)
"Critica Sociale", n. 14, 16-31 luglio 1923, p. 211-217.
A proposito della riforma Acerbo: "Non si tratta pi�
essenzialmente della sola riforma elettorale. Questa non � che un
accidente, per quanto simbolico e sintetico, della grande questione
politica che � posta innanzi a noi; di tutto, non il programma, che
non avete, ma il movimento, che voi chiamate con audace eufemismo
'rivoluzione' che per noi � l'involuzione del regime verso il
medioevo".
Augusto
Osimo
"Critica Sociale", n. 15, 1-15 agosto 1923, p. 228-229.
Dal necrologio di Turati: "Dico che gli ultimi eventi della sua
terra dovettero pi� che mai farlo dubitante e cruciato. (�)
Augusto Osimo fu della numeratissima schiera. L'opera
dell'Umanitaria, in cui Egli si cal�, si profuse, si macer� fino a
morirne, � un pallido riflesso di quel perenne travaglio. Oggi il
monumento � affidato ai fratelli superstiti. Essi giurano di
custodirlo inviolato".
Il
consulto federale
"Critica Sociale", n. 17, 1-15 settembre 1923, p. 259-261.
Rinaldo Rigola risponde alla rivista dopo il resoconto del Convegno
del 23 agosto a Roma della Confederazione del Lavoro e soprattutto
sul tema dei rapporti tra partito e organizzazione sindacale:
"Una scissione fra interesse proletario e interesse collettivo
(nel caso speciale fra libert� per le organizzazioni e libert� per
tutti) non � possibile se non quando una sparuta ed egoistica
�lite s'arroghi di parlare in nome di tutta la classe. Contro
questo pericolo ha voluto reagire la parte pi� sana e pi� saggia
della Confederazione".
L'altro
pericolo. Per un'"autentica" rinnovazione del partito,
f.t.
"Critica Sociale", n. 17, 1-15 settembre 1923, p. 263-264.
"Questa rivista � libera palestra di discussioni e di critica
e gli scritti che intendono e possono servire al socialismo, nella
pi� vasta accezione del vocabolo, vi hanno non lesinata
franchigia". Presentazione allo scritto di Franz Weiss
sull'analisi politica del fenomeno fascista e sul collasso del
socialismo come conseguenza dell'avvento del fascismo.
Sindacato
e Partito Socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 18, 16-30 settembre 1923, p. 283.
Presentazione di un articolo di Isaak Schreider, membro del partito
socialista rivoluzionario russo e profugo "per essere contrario
ai metodi della dittatura bolscevica". La questione trattata da
Schreider si riconduce a tutte le discussioni, teoriche e pratiche,
che furono fatte intorno alla politica dei sindacati e ai loro
rapporti coi Partiti.
(Ad
illustrazione e a parziale conferma dell'articolo che precede)
"Critica Sociale", n. 19, 1-15 ottobre 1923, p. 293-295.
A proposito dei rapporti fra Confederazione del Lavoro e partiti o
partito socialista, in occasione dell'articolo di Gino Baldesi, Per
rinnovarsi. Turati riassume le posizioni di Franz Weiss e di Isaak
Schreider pubblicati su "Critica Sociale". Conclude
Turati: "Non v'� nessuna teoria, per salda e luminosa che
sembri, la quale dispensi gli uomini - nei passi inopinati e
difficoltosi - dall'usare anche il lanternino tascabile dell'umile
senso comune. Ond'� che 'per rinnovarsi' pare a noi che convenga
soprattutto essere fedeli a noi stessi; anzi, in un certo senso,
forse � ritornare all'antico."
Postilla
per la Rappresentanza proporzionale e la Costituzione. Ai Senatori
del Regno, firmato La Presidenza dell'Associazione Proporzionalista
"Critica Sociale", n. 20, 16-31 ottobre 1923, p. 310-311.
La Postilla verr� presentata al Senato a completamento del
documento gi� pubblicato sul numero 10 di "Critica
Sociale". Turati � Presidente dell'Associazione.
Bilancio
Marxista. La crisi intellettuale del Partito Socialista, La Critica
Sociale
Critica Sociale", n. 21, 1-15 novembre 1923, p. 325.
Presentazione dell'articolo di Carlo Rosselli, Bilancio Marxista. La
crisi intellettuale del Partito Socialista, dove si sostiene
"la necessit� di un'opera audace e spregiudicata di
autocritica, di revisione, di rinnovamento; e abbiamo spalancato le
porte della nostra Rivista - come il Rosselli riconosce ed attesta -
alle voci degli 'eretici'".
Indirizzo
ed azione politica
"Critica Sociale", n. 22, 16-30 novembre 1923, p. 341-343.
Di fronte alla dittatura, l'opposizione deve assumere nuovi e
urgenti compiti - propaganda, libert� e stampa del partito - anche
di fronte alla nuova Internazionale. Pubblicazione della Mozione
approvata all'unanimit� il 12 novembre dal Convegno nazionale del
Partito Socialista Unitario a Milano.
Aggiunte
e chiose al "bilancio marxista", firmato Noi
Critica Sociale", n. 23, 1-15 dicembre 1923, p. 359.
Riserve e dissensi espressi da "Critica Sociale" per
alcune affermazioni fatte da Carlo Rosselli nel numero precedente,
"ma preferiamo, per ora, restar fuori del dibattito, lasciando
che esso si svolga liberamente".
Il
"Controllo democratico", firmato Il Proporzionalista
"Critica Sociale", n.24, 16-31 dicembre 1923, p. 377-378.
Costituzione a Milano dell'Associazione pel Controllo Democratico:
"E' la vecchia Associazione Proporzionalistica che ne prende
l'iniziativa, che si trasforma nella nuova Unione estendendo i
propri quadri allo studio di tutta una serie di problemi
connessi". Viene inoltre pubblicato l'Ordine del giorno votato
e il programma; nonch� lo Statuto dell'Associazione.
Il
fascismo e l'abolizione del suffragio. Discorso 15 luglio 1923 alla
Camera dei Deputati discutendosi "La riforma elettorale
politica". Dal resoconto stenografico. Con 3 Appendici
Milano, Uffici del giornale "La Giustizia", 1923, 31 p.
Biblioteca di Propaganda de "La Giustizia",
10. Vedasi anche Il fascismo e la riforma elettorale politica.
Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 15 luglio 1923
(Dal resoconto stenografico), "Critica Sociale", n. 14,
1923, p. 211-217.
1924
XXXIV�,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1924, p. 11-13.
La rivista riprende l'appello con cui aveva aperto l'annata
precedente per scongiurare gli "scoramenti di coloro ai quali
la presente tregenda politica italiana poteva consigliare le supine
acquiescienze al lugubre fato" per rilanciare le forze del
partito in previsione della "immancabile nostra ripresa".
Contro
il voto femminile privilegiato. Relazione dell'on. Filippo Turati
per la minoranza della Commissione dei Diciotto
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1924, p. 11-13.
Turati esprime il suo dissenso sul progetto di legge della
maggioranza, "sul fondamento stesso del disegno in esame che
riesuma prevenzioni politiche da gran tempo sepolte, contraddice
alle migliori tradizioni dell'Assemblea legislativa, revoca ed
annulla precedenti suoi voti quasi unanimi e - sotto colore di
estendere il diritto di voto - di fatto lo restringe e perverte,
rinnegando in pieno il principio - gi� acquisito, con la riforma
del 1913, alla coscienza e alla pratica del diritto pubblico
italiano - del suffragio universale, uguale e diretto".
Il
Partito Socialista Unitario nell'attuale momento politico. Discorso
tenuto al Teatro Scribe di Torino il 20 gennaio1924, dal testo
stenografico
"Critica Sociale", n. 3, 1- 15 febbraio 1924, p. 38-48.
"Vengo in nome di coloro che credono ancora, non per
consuetudine ignava di cervello, ma per convinzione profonda, nel
cadavere putrefatto della Dea Libert� che altri si gloria di
calpestare".
Cos� esordisce Turati, che prosegue affermando che il Partito
Socialista Unitario � in primo luogo un partito socialista che
crede che "il proletariato debba formare una sola testa e un
solo cuore" ed aggiunge che se questo oggi non � possibile,
ci� � dovuto solo all'immaturit�.
Elezioni
fantasma, NOI
"Critica Sociale", n. 6, 15-31 marzo 1924, p. 81.
"Gli italiani hanno imparato a votare senza discutere. Perch�
infatti discutere? Non � segnato il fato? La legge e la non legge,
il manganello, non hanno gi� fissato l'evento? La sentenza non �
gi� scritta prima che la causa sia dibattuta? Ora il paese ha piena
coscienza della parodia. Queste non sono elezioni in cui egli abbia
parte. Egli non � chiamato che ad omologare situazioni di governo e
di partiti, che gli sono estranee, perch� non create da lui, ma a
lui imposte".
Partito
Socialista Unitario. Elezioni politiche 6 aprile 1924, la Direzione
del PSU
"Critica Sociale", n. 7, 15-30 aprile 1924, p. 100-101.
Manifesto della Direzione del Partito Socialista Unitario per la
lotta elettorale perch� "ci pare che esso esprima esattamente
e compiutamente la situazione e l'atteggiamento del nostro partito
di fronte agli avvenimenti attuali e debba essere perci� inserito e
conservato fra i documenti importanti della nostra storia".
Per
una pi� salda coscienza democratica. Agli Italiani, La Critica
Sociale
"Critica Sociale", n. 7, 15-30 aprile 1924, p. 101-103.
Appello della Direzione del Partito Socialista Unitario "in cui
nobilmente vibra la coscienza democratica che la presente dittatura
- cos� auguriamo e periamo - avr� servito a ravvivare e rinnovare
anzich� a comprimere e a distruggere, come si proponeva".
Firmato Il Comitato Centrale dell'Associazione Italiana per il
controllo democratico.
Le
preferenze contro la lista
"Critica Sociale", n. 8, 15-30 aprile 1924, p. 119-120.
"Le tristi fazioni contro la buona causa", cos� definisce
Turati le preferenze riformiste andate ad altre liste, o annullate,
a svantaggio della lista Unitaria. Il Viandante scrive a questo a
proposito e Turati risponde: "Nulla di pi� facile che
intendersi su un ordine del giorno dalle abili reticenze, dai
sottointesi prudenti. Ma, se non � mutata anche l'anima, nulla di
pi� ingannatore. E imbrogliarci a vicenda, imbrogliare di rimbalzo
il proletariato, sarebbe non difenderci dal fascismo, ma favorirlo e
servirlo".
Il
Primo Maggio del Mondo
"Critica Sociale", n. 9, 1-15 maggio 1924, p. 129-130.
Il governo sopprime il Primo Maggio con Regio decreto preferendo la
data del 21 aprile, "festa della Lupa nutrice, di Remo
assassinato, di Roma antiqua che debella e trae in servit� le
stirpi barbariche - divenute, col volgere dei tempi le grandi
nazioni d'Europa. Il Governo italiano, che � giovane e forte ed
allegro, e segna il principio di un'era, con un R. decreto cancella
la evoluzione del mondo, ci rincula appena di un par di millenii,
sequestra dolcemente l'Italia fuori dalla storia. Non vi � epico
dramma che non possa, per virt� e statura d'interpreti, convertirsi
in piccola farsa".
In
morte di Giacomo Matteotti
"Critica Sociale", n. 12, 16-30 giugno 1924.
L'intero numero della rivista � dedicato al martirio di Giacomo
Matteotti. Cos� il sommario: Luce di un martirio, di Claudio
Treves; L'Eroe, di Filippo Turati; Giacomo Matteotti: i dati
biografici; Dopo l'assassinio, della Direzione del PSU e de Il
Gruppo Parlamentare dei Socialisti Unitari; Il delitto di un regime,
a firma di Observer e L'ultimo discorso del martire, firmato da Noi
e da Giacomo Matteotti.
Scrive Turati: "Eppure, prevedere bisognava; e insistere; ed
ostinarsi. Egli era, l'ho detto altrove, il pi� forte, il pi�
armato, il pi� irreduttibile; doveva essere la vittima. I briganti
hanno scelto bene, hanno colpito giusto; nel suo e nel nostro cuore,
con la pugnalata medesima. E doveva essere la vittima anche per
questo: che nessun sacrificio poteva riescire insieme pi� nefasto e
pi� utile, forse (mi trema la penna nello scrivere) pi�
necessario. Il precipizio dell'iniquit� doveva cominciare di qui; e
pi� nulla potr� arrestarlo".
L'ultimo
discorso del martire. (Camera dei Deputati, tornata del 30 maggio
1924. Dal resoconto stenografico), firmato da Noi e da Giacomo
Matteotti
"Critica Sociale", n. 12, 16-30 giugno 1924.
"E' il discorso-provocazione (tale fu giudicato) che accese gli
sdegni dei purissimi corifei del fascismo e valse forse a
determinare quella feroce vendetta onde sanguiniamo e fremiamo. Ci
voleva la morte perch� quelle parole rimanessero, come rimarranno,
incise nel bronzo".
L'esaltazione
del Martire liberatore nella "vera" Camera italiana.
L'Assemblea: L'orazione di Filippo Turati. Il Patto delle
Opposizioni
"Critica Sociale", n. 13, 1-15 luglio 1924, p. 196-199.
Austera e solenne cerimonia tenuta il 27 giugno dalle opposizioni.
Turati svolge l'orazione a Montecitorio: "come attestazione
dello strazio di tutti per la morte di Giacomo Matteotti e della
reverente ammirazione per la grandezza di animo con cui Egli and�
incontro, con la sua opera, al suo Martirio, ha assunto il valore di
un simbolo religioso e di un avvertimento storico. La parola di
Filippo Turati ivi � risonata come la parola stessa della civilt�;
e niente potrebbe esprimere in maniera pi� evidente e suggestiva il
significato intimo del duello che ora si combatte fra Governo e
Opposizione".
L'epicedio
Discorso tenuto nella tornata del 27 giugno 1924, su l'Aventino, in
Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della
Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1944-1953.
"Vorrei che a questa riunione non si desse il nome logoro,
consunto di commemorazione. Noi non commemoriamo. Noi siamo qui
convenuti ad un rito religioso, che � il rito stesso della Patria.
Il fratello, quegli ch'io non ho bisogno di nominare, perch� il suo
nome � nei vostri cuori, perch� il suo nome � evocato in questo
stesso momento da tutti gli uomini di cuore, al di qua e al di l�
dell'Alpe e dei mari, non � un morto, non � un vinto, non �
neppure un assassinato. Egli � presente e pugnante; Egli � un
giudicatore; Egli � un vindice".
Il
Direttore-Gerente, Filippo Turati e Claudio Treves
"Critica Sociale", n. 15, 1-15 agosto 1924, p. 233.
"Critica Sociale" cambia direttore. Da direttore gerente,
Giuseppe Rigamonti - che da 20 anni controfirma consapevolmente
"responsabile" i nostri peccati - diventa direttore
responsabile. Turati e Treves lo accolgono cos�: "Salutiamo
adunque il nostro nuovo (ed antico) Direttore - sotto l'intemerato
nome del quale la Critica Sociale continuer� ad essere quello che
fu sempre - come noi continueremo a scriverla ed a comporla con
l'animo che vince ogni battaglia, presago per ogni offesa dell'oggi,
delle sicure riparazioni del domani". Il cambio avviene per
effetto di un decreto-legge che aliena a senatori e a deputati la
capacit� giuridica di pubblicare giornali e riviste.
Sequestrati,
La c.s.
"Critica Sociale", n. 21, 1-15 novembre 1924, p. 323-324.
Sequestro della rivista per un trafiletto che raccomandava la
diffusione degli opuscoli di propaganda editi dalla rivista stessa.
Elia
Treves. f.t.
"Critica Sociale", n. 24, 16 dicembre 1924, p. 383.
Necrologio di Elia Treves, il maggiore dei fratelli di Claudio;
"non militante della politica, ma simpatizzante, per nativo
impeto di cuore, con tutte le nostre battaglie".
Il
vindice sacrificio di Giacomo Matteotti celebrato da Filippo Turati
il 27 giugno 1924. [segue] La dichiarazione delle opposizioni alla
Camera. L'ultimo discorso del martire. Camera dei Deputati, 30
maggio 1924
Roma, edizioni Partito Socialista Unitario (tip. L. Morara), [1924],
p. 32, [174x120].
Parla
l'opposizione. La battaglia parlamentare dell'opposizione.
Matteotti, Turati, Gonzales, Chiesa, Albertini, Abbiate Sforza
Milano, "Umana" pubblicazioni periodiche, 1924.
Il
Partito Socialista Unitario nell'attuale momento politico. Discorso
tenuto al Teatro Scribe di Torino il 20 gennaio 1924. (Dal testo
stenografico)
Milano, Sezione Socialista Unitaria Milanese (tip. E. Lazzari e C.),
1924, p. 39.
Il
sacrificio di Giacomo Matteotti nell'orazione di Filippo Turati, in
Le opposizioni parlamentari nel presente momento politico. Discorsi
di Giacomo Matteotti e di Gonzales, Albertini, Abbiate Sforza e
Turati riprodotti nel loro testo ufficiale. Aggiuntavi la
dichiarazione 27 giugno 1924 delle opposizioni alla Camera
Milano, Edizioni "Corbaccio" della Societ� Editrice
Dall'Oglio e Banfo, 1924, p. 75-82 [87]. Piccola Biblioteca di Studi
Politici, II. In testa al frontespizio: Associazione Italiana per il
controllo democratico.
1925
Due
grandi morti, (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 4-5, 16 febbraio-15 marzo
1925, p. 51-52.
Necrologi di Hijalmar Branting, presidente del Consiglio dei
Ministri svedese e di Federico Ebert, presidente della Repubblica
Tedesca, capi riconosciuti del Partito socialista democratico dei
rispettivi Paesi. "A dispetto della diversa origine, un
carattere saliente avvicinava i due uomini, di cui oggi piangiamo la
perdita. Essi furono essenzialmente gli uomini della ragione e
dell'equilibrio tenace. Il Partito Socialista Unitario italiano, che
lavora nello stesso solco, e cui solo la eccezionale tirranide delle
circostanze imped� di esplicare in Italia con pari efficacia la
funzione che essi esercitavano, sente nel lutto dei compagni di
Svezia e di Germania anche il proprio lutto".
Su
fratelli, su compagne! La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 7, 1-15 aprile 1925, p.
81-83.
Mozione conclusiva dei lavori del Convegno unitario di Roma
plaudente alla parola di Filippo Turati che "rispondendo ai
diversi oratori, preludeva alla Mozione conclusiva dei lavori.
Spettacolo magnifico di unit�, di concordia e di potenza offerto
dal nostro Partito sotto la raffica, che non sosta mai, della
persecuzione". Si delinea una nuova azione politica per la
libert� dell'Italia e per la fortuna del proletariato nazionale ed
internazionale.
La
Mozione approvata dal Congresso Unitario su la situazione e l'azione
politica
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 7, 1-15 aprile 1925, p.
84-85.
Discussioni
di Partito, (La C.S. e Prof. Giovanni Zibordi)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 8, 16-30 aprile 1925, p.
99.
"Diamo ben volentieri e con pieno nostro consentimento le
semplici e perspicue riflessioni dell'amico Zibordi" su alcuni
contrasti e sfumature di pensiero e di atteggiamenti emersi durante
il Congresso unitario di Roma e le successive assemblee milanesi.
Un
terzo di secolo
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 9*, 1-15 maggio 1925, p.
113-115*.
Sono passati 34 anni dalla prima celebrazione nel 1891 a Milano del
"Primo Maggio" italiano, con grande comizio al Teatro
della Canobbiana - oggi Teatro Lirico. "Quel Primo Maggio fu
davvero un 'cominciamento'. Cos� fu che il recente Primo Maggio,
dopo 34 anni, apparve un Primo Maggio di desolazione, un, anticipato
sul calendario 'giorno dei morti'". Turati conclude in versi:
Salute, o genti umane affaticate!
Tutto trapassa e nulla pu� morir �
[* numerazione errata in "Critica Sociale"]
Ancora
un sequestro, Noi
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 9-10*, 1-30 maggio 1925, p.
115-116*.
Sequestro motivato dall'articolo di Turati sulla ricostruzione del
Primo Maggio, che "in una artificiosa cronistoria dell'ultimo
trentennio attribuisce a cause determinate avvenimenti dolorosi
nella storia del Paese, con evidenti allusioni ai momenti attuali e
con argomentazioni atte ad eccitare gli animi e a turbare l'ordine
pubblico".
[* numerazione errata in "Critica Sociale"]
Ancora
sequestri, Noi
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 11-12, 1-30 giugno 1925, p.
129.
Sequestro motivato dagli articoli: X Giugno, Matteotti e Partito e
Riforma che contengono affermazioni "atte ad eccitare gli animi
con pericolo di turbamento dell'ordine pubblico".
Per
Gaetano Salvemini, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 11-12, 1-30 giugno 1925, p.
131.
Breve trafiletto di solidariet� a Gaetano Salvemini, arrestato e
detenuto per un'imputazione ancora sconosciuta.
Nuovo
sequestro
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 13, 1-15 luglio 1925, p.
145.
Sequestro causato dall'articolo di Claudio Treves, Ritorno ai
principii.
Altro
sequestro � tanto per cambiare
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 14, 16-31 luglio 1925, p.
175.
Sequestro per la pubblicazione di un brano stralciato "senza
aggiunte n� commenti, al classico e ormai vecchio romanzo di
Anatole France: Monsieur Bergeret � Paris.
A
Marsiglia. Per il Congresso Internazionale Socialista: 22-27 agosto
1925, (La Critica Sociale)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 15, 1-15 agosto 1925, p.
177-180.
"Noi tendiamo con fervido anelito l'anima nostra nel saluto e
nell'augurio. Vogliamo che il nostro saluto dica tutta la nostra
speranza. Pi� che mai, pi� che mai, tutto ci� che noi aspettiamo
per il proletariato e per la patria nostra si confonde col movimento
socialista".
Preambolo
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 16, 16-31 agosto 1925, p.
199-200.
Prefazione alla raccolta degli articoli sulle classi medie, che
Rodolfo Mondolfo ha pubblicato su "Critica Sociale", dal
titolo Il problema delle classi medie, Milano, edizioni de "La
Giustizia, 1925, 55 p. Afferma Turati tra l'altro che � il momento
di "discernere ceto medio da ceto medio, sottraendoci
all'illusione della media dei medii (�), e vedere, in fatto, come
ciascuno d'essi si comporti e come sia naturale, legittimo e
probabile che si debba o si possa comportare".
Marsiglia
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 17, 1-15 settembre 1925, p.
209.
A Marsiglia "un mondo nuovo si affaccia dopo la guerra, alle
genti del lavoro, alle nazioni e alle stirpi. Pi� che un Convegno
importante, era ed � questo un Congresso necessario. Dopo Amburgo
� questa la prima grande assise dei lavoratori del mondo dopo la
guerra e le sue conseguenze".
Le
deliberazioni del Congresso Internazionale Socialista (Marsiglia
22-27 agosto 1925), La C.S.
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 17, 1-15 settembre 1925, p.
212.
Le deliberazioni conclusive del Congresso offrono a tutti i partiti
socialisti e alle organizzazioni dei lavoratori "una visione
realistica" del momento politico che si sta attraversando.
Ai
lettori
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 21-22, 1-30 novembre 1925,
p. 273.
Nuovo sequestro su censura del Prefetto, "bench�, per ragioni
che i lettori facilmente intendono, abbiamo cercato di tenere
lontano dal discutere ogni questione 'ardente'". Cautela non
sufficiente che provoca un ulteriore sequestro, questa volta del
numero 21.
Le
"altre otto ore"
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925, p.
299-301.
Stralcio dall'ordine del giorno del Consiglio del Bureau
International du Travail, tenuto nella VI Conferenza internazionale
del Lavoro, di alcuni brani significativi sul problema dell'impiego
delle ore libere dei lavoratori. Attivit� dell'Opera Nazionale
dell'educazione popolare per l'impiego delle ore libere dal lavoro.
Pablo
Iglesias, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925, p.
304.
Necrologio di Pablo Iglesias, che muore a ottanta anni dopo 57 anni
di lotta per l'emancipazione del proletariato "nella sua
disgraziata Spagna contro l'oppressione del fanatismo clericale,
della prepotenza nobiliare, dello sfruttamento borghese".
[Necrologio]
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925,.
Necrologio non firmato che annuncia la morte di Anna Kuliscioff
avvenuta a Milano il 29 dicembre 1925.
"Una gran luce s'� spenta, luce di pensiero, di fede, di
volont�, di bont� che di questa Rivista fu la pi� potente
animatrice, nei momenti lieti e nei tristi, da quando essa nacque
fino ad oggi. Mentre questo numero va in macchina, Anna Kuliscioff
ha, da pochi minuti, esalato l'ultimo respiro. Consacreremo il
prossimo numero a ricordare quale grande parte Ella fu nella storia
del pensiero e dell'azione socialista. Porgiamo qui a Filippo
Turati, cui Anna Kuliscioff fu per 35 anni compagna d'ogni pensiero
e d'ogni attivit�, la parola della nostra fraterna solidariet� nel
suo dolore e piangiamo con lui disperatamente per questa morte, che
priva noi tutti di una guida e di una forza che non potranno essere
sostituite mai".
Propositi,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV,n.24, 16-31 dicembre 1925, p.
305.
"Critica Sociale" saluta "i lettori fedeli"
nell'ultimo numero del 1925 e si augura "un migliore curriculum
per il 1926". Propositi di tenere fede "alla nostra
verit�": "Ferma l'irriducibile avversione ad ogni
politica eversiva delle pubbliche libert�, sia che venga in nome
del socialismo, sia che venga invece in nome del suo contrario -
comunismo o fascismo - noi intendiamo di vivere elaborando le
attivit� spirituali pi� profonde del socialismo, le sue
espressioni pi� generali e perenni, in luogo delle pi� contingenti
e particolari".
Prefazione,
in Emidio Agostinone, La pi� fascista delle riforme fasciste. Il
pensiero socialista sulla riforma regalataci dal filosofo del
manganello
Roma, (s. n. t.), [Partito Socialista Unitario Italiano- Ufficio
Stampa], Roma, [1925], p. I-IV [56].
Sulla
situazione politica. Relazione di Filippo Turati e di Gino Baldesi
(Convegno nazionale del Partito Socialista Unitario, Roma 28-30
marzo 1925)
Roma, Partito Socialista Italiano (Milano, E. Lazzari e C.), 1925,
p. 23.
Prefazione,
in Emilio Frugoni, Canti di fede. Versione italiana di Folco Testa,
prefazione di Filippo Turati
Nervi, Casa Editrice Atlantide, [1925]. Biblioteca di autori
sudamericani.
Preambolo,
in Rodolfo Mondolfo, Il problema delle classi medie
Milano, La Giustizia, 1925, p. 55.
1926
[Numero
dedicato ad Anna Kuliscioff]
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 1-2, 1-31 gennaio 1926, p.
32.
Il Sommario della Rivista
Una donna; una socialista, Claudio Treves; Anna Kuliscioff: la vita
e l'azione, Ugo Guido Mondolfo e Fausto Pagliari; "Fate che
siamo degni di voi!", Enrico Gonzales; Il dolore e la
solidariet� di tutti i socialisti, Carlo Kautzky e R.
Abramovitch;Una donna d'eccezione, W. Ellenbogen; "La Signora
Anna", Alessandro Schiavi; Il pi� degno culto, Oda Olberg; La
sua bont�, Mario Borsa; Primavera 1885, Paola Carrara Lombroso; Il
suo fascino, Gina Ferrero Lombroso; Spirito indefessamente attivo,
Giovanni Amendola; Ricordando, Angiolo Cabrini; Quello che pi�
colpiva �, Luigi Salvatorelli; Ricordi e impressioni, G.
Sacerdote;
Anna Kuliscioff e il processo del 1898, Enrico Valdata; Lettere dal
carcere, Anna Kuliscioff; Quel che Essa fu, Ivanoe Bonomi; Un
cervello maschile, un cuore materno, Alessandro Levi, Rodolfo
Mondolfo; Anima pura, Giuseppe Canepa; Venti anni fa �, Arturo
Labriola; "I miei giovani", Piero Della Giusta; Una
consolatrice, Pietro Nenni; Il "suo" feminismo, Giovanni
Zibordi; Proletariato femminile e Partito socialista, Anna
Kuliscioff; Come'Ella intese e pratic� l'opera per la redenzione
del proletariato, Rinaldo Rigola; Anna Kuliscioff e i problemi
sindacali, Pallante Rugginenti; Il mistero della morte, L. M.; La
politica e l'arte, Nino Mazzoni; La voce dei bimbi alla sua memoria,
p. t.; Coscienza, Virgilio Brocchi; L'annunziatrice, Dino Bonardi;
Oltre il confine, Mario Nicola Benazzi.
Postilla,
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 3, 1-15 febbraio 1926, p.
34-35.
Postilla all'articolo, I socialisti francesi e la partecipazione al
potere, a proposito della mozione votata dal Congresso dei
Socialisti Francesi "di assumere essi la responsabilit�
diretta del Governo, costituendo un Ministero da soli o con la
collaborazione di altri gruppi".
[Necrologio],
(f.t.)
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 5, 1-15 marzo 1926, p. 63.
Necrologio di Anna Coda Comotto, compagna di Rinaldo Rigola:
"non vi sono parole di conforto. Noi proviamo, accanto al suo,
il nostro recente immenso dolore. E gli diciamo questo soltanto:
Anna vuole che tu viva; Anna vuole che io viva. Non � possibile
disubbidire al comando delle nostre morte �".
[Necrologio],
f.t.
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 7, 1-15 aprile 1926, p.
96.
Necrologio di Giovanni Amendola: "Egli fu di coloro -
pochissimi - per i quali il dovere � fine a se stesso, � il frutto
di un imperativo categorico interiore che non chiede giustificazioni
al calcolo, compensi agli uomini, soddisfazioni estrinseche,
materiali o morali, in questa vita o in un'altra".
[Necrologio],
f.t.
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 10, 16-31 maggio 1926, p.
144.
Necrologio di Giacinto Menotti Serrati, "ex compagno nostro e
ex direttore dell'"Avanti!": "Ma il dissenso che ci
divise non pu� o non deve impedire - in quest'ora che � per noi
tutti di prova durissima e su una tomba cos� immaturamente
dischiusa - il riconoscimento e la testimonianza da parte nostra
della coerenza, dell'idealismo, del disinteresse e del non comune
coraggio, che caratterizzarono tutta la sua vita".
Critica, autocritici e recriminazioni, Noi
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 11, 1-15 giugno 1926, n.
11, p. 160-163.
Riepilogo della discussione sulla polemica "o piuttosto
l'amichevole dibattito sulla quota-parte di responsabilit� dei
dirigenti socialisti del movimento politico e sindacale italiano
nelle presenti disavventure". L'articolo si chiude con queste
parole: "Cerchino i 'giovani' di conoscere addentro la vera
storia del socialismo italiano, e di giudicarla, parte per parte e
nel suo complesso, in giusta luce di tempi e di ambiente; e ne
trarranno grande equit� di giudizio, e sar� buon vantaggio per la
causa comune".
[Necrologio],
La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 12, 16-30 giugno 1926, p.
175.
Necrologio di Giuseppe Soglia: "Un altro lutto, un'altra
perdita per il movimento socialista. Un fedele, valorosissimo
compagno, Giuseppe Soglia � morto a Bologna. Era stato maestro, poi
direttore delle Scuole di Reggio Emilia per 24 anni, era stato un
animatore, un apostolo, un combattente per la redenzione della
scuola e dei maestri d'Italia".
Anna
Kuliscioff - 29 dicembre 1925, in memoria, Milano, Enrico Lazzari
ed., 1926, p. 272.
Pubblicazione di un volumetto a cura de il "Compilatore" ,
Turati stesso, in occasione del primo anniversario della morte di
Anna Kuliscioff. Edizione di 750 copie numerate.