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Indice > Bibliografia Filippo Turati 1881-1926 

I documenti riportati in questa sezione della Banca dati sono stati pubblicati nel volume 

Filippo Turati.
Bibliografia degli scritti (1881-1926)

a cura di Paola Furlan
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 2001, � 20,00


1907


Programma
, La Direzione
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 1-2.
"Col nuovo anno la Critica Sociale intende perfezionare ed integrare se stessa per servire meglio alle nuove esigenze di partito e di propaganda". Vengono espresse valutazioni positive sulla politica pratica del proletariato e sul socialismo positivo e realistico; "perci�, senza trascurare gli argomenti di politica generale o propriamente socialista, le variet� filosofiche e letterarie e gli studi economici e sociologici propriamente detti, essa dar� una parte maggiore di se stessa alle questioni concrete" . Inoltre, "Ai redattori si imporr� come norma la maggior concisione, la obbedienza pi� rigorosa al precetto; molte idee (o molti fatti) nel pi� piccolo numero di parole".


Problemi del lavoro, La Critica
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 3.
Breve trafiletto che precede l'articolo Pel riconoscimento giuridico delle organizzazioni professionali in Germania di Riccardo Bachi, sul problema della responsabilit� legale delle Leghe operaie.


La nostra azione parlamentare, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 1, 1 gennaio 1907, p. 2-3.
Commenti a quello che viene chiamato "mal funzionamento" del Gruppo parlamentare. Articolo che ripercorre le tappe che hanno portato a questa situazione, a questo fenomeno di "capitale disservizio del partito".

L'azione parlamentare socialista: l'indennit� ai deputati
"Critica Sociale", a. XVII, n. 2, 16 gennaio 1907, p. 17-20.
Adolfo Zerboglio scrive a Turati a proposito del "mal funzionamento" del Gruppo socialista in Parlamento. Risposta firmata La Critica: "L'azione parlamentare socialista � il riflesso - ed � a sua volta una causa - dell'imperfetto sviluppo del concetto socialista nella coscienza proletaria: non si vince che aiutando lo svolgersi di questa coscienza. L'indennit� � uno strumento decisivo a questo sviluppo".

Politica scolastica. Il vero anticlericalismo. (A proposito di una elezione politica)
"Critica Sociale", a. XVII, n. 2, 16 gennaio 1907, p. 29.
Luigi Sutto scrive a Turati a proposito dell'intervento decisivo dei parroci - "diedero un ordine e l'ordine fu eseguito" - sui risultati delle ultime elezioni. La risposta, a firma La Critica, esprime i giudizi sul significato del "vero anticlericalismo che consiste nel dissipare le dense nebbie che circondano il pensiero delle classi povere".

"Non tacebo!", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 3, 1 febbraio 1907, p. 33-34.
Viene ripreso il tema dell'anticlericalismo preannunciato nell'articolo precedente. Adesione alla manifestazione anticlericale del 17 febbraio alla statua di Giordano Bruno: "Noi teniamo fede al concetto socialista per il quale la mentalit� religiosa e il fenomeno clericale si connettono strettamente fra loro, e dipendono entrambi dallo stato economico delle masse e da quello della loro coltura".

Per far rifiorire l'architettura
Discorso tenuto nella tornata del 1� febbraio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 522-528.
Turati interviene nella discussione sulle professioni d'ingegnere, di architetto e di perito, preoccupandosi delle scuole di architettura troppo scadenti.

I milanesi temono il freddo
Discorso tenuto nella tornata del 2 febbraio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 529-530.
I cittadini di Milano rischiano di non essere adeguatamente riforniti di carbone a causa del cattivo funzionamento delle ferrovie. Interrogazione di Turati in merito ai provvedimenti che il Governo intende prendere.

Per il trasferimento di un professore
Discorso tenuto nella tornata del 4 febbraio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 531-533.
Interrogazione di Turati e del deputato sardo Pinna, sul trasferimento del professor Cesare Curti, da Cagliari a Catanzaro per motivi disciplinari, per essersi occupato di "cose estranee alla scuola". Turati si dichiara insoddisfatto della risposta del sottosegretario per la pubblica istruzione Ciuffelli e si chiede "se, cio�, sia lecito e possibile punire taluni professori perch� si occupano della cosa pubblica".

Il caso di Regina Terruzzi
Discorso tenuto nella tornata dell'11 febbraio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 534-543.
Turati interviene nel caso di Regina Terruzzi, discriminata nelle nomine degli insegnanti milanesi perch� madre fuori dal matrimonio.

Contro le scomuniche (A proposito della manifestazione di domani), La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 4, 16 febbraio 1907, p. 49-50.
Adesione alla manifestazione anticlericale del 17 febbraio. Riepilogo della polemica e riaffermazione del pensiero gi� espresso nella rivista sull'anticlericalismo.

Per la riforma della legge penale. In materia di diffamazione, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 4, 16 febbraio 1907, p. 51-52.
Proposta di disegno di legge per la riforma degli articoli del Codice penale che riguardano il reato di diffamazione.

La legge del tradimento
"Critica Sociale", a. XVII, n. 5, 1 marzo 1907, p. 65-67.
Nuova legge sulla risicoltura presentata da Giovanni Giolitti alla Camera il 21 febbraio, che peggiora le condizioni di vita dei lavoratori delle risaie.

Giosu� Carducci, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 5, 1 marzo 1907, p. 78-80.
Necrologio del poeta a due settimane dalla morte. "La perdita di Giosu� Carducci era ben pi� che la perdita di un uomo insigne che onorava altamente la patria. Eravamo noi stessi che ci sentivamo morire. Un corteo d'anime lo seguiva al di l� delle mura di Bologna, al di l� della triste Certosa. Erano tutti coloro la cui prima giovinezza - l'et� in cui l'uomo si forma - era coincisa col primo fiore della gloria di lui. Onde tutta la grande anima era vibrata entro la loro, lasciandovi impronte incancellabili anche dalla morte".

"La baraonda telegrafica"
Discorso tenuto nella tornata del 14 marzo 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 544-559.
Turati affronta nuovamente il tema dell'Amministrazione delle poste e dei telegrafi valutando positivamente "la prestazione di questo disegno di legge", primo progetto "veramente organico di miglioramento". Nello stesso tempo Turati per� inserisce motivi di critica e suggerimenti per quanto riguarda l'organizzazione del personale "che � di estrema urgenza per noi, dati i vari disservizi che lamentiamo".

La nostra menzogna, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 6, 16 marzo 1907, p. 81-82.
Comportamento e funzionamento del Gruppo parlamentare socialista, di quello che l'"Avanti!" chiama "disservizio parlamentare socialista". Partecipazione poco incisiva ai lavori parlamentari e proposta di lavoro comune a "cui diverse idealit� politiche e aspirazioni sociali sono chiamate a prendere parte".

Bisogna decidersi! Il disegno di legge per l'indennit� ai deputati, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n.7, 1 aprile 1907, p. 97-98.
Progetto presentato per l'indennit� ai deputati che dovr� rappresentare "la vera piattaforma per una risposta, non semplicemente accademica, ma di fatti e di cose" per la riorganizzazione dell'azione parlamentare.

Il problema pi� urgente, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 8, 16 aprile 1907, p. 113-114.
Introduzione all'articolo Un arme infranta (A proposito dello sciopero di Argenta) di Amilcare Storchi. Nucleo centrale del problema sociale � la "competizione fra datori di lavoro e prenditori di lavoro e il miglior modo, via via, di risolverla". L'arbitrato � il problema pi� urgente da affrontare in questo momento della vita proletaria italiana; un arbitrato "seriamente predisposto e disciplinato per legge".

Per le mondine
Discorso tenuto nella tornata del 25 aprile 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 560-563.
Interrogazione di Turati, Montemartini, Treves e Bissolati al Ministro dell'interno sui provvedimenti del Governo in merito alle disposizioni di tutela e di vigilanza delle condizioni delle lavoratrici stagionali delle risaie. In particolare sull'applicazione dei regolamenti provinciali sull'igiene e le norme da seguire nell'allestimento dei dormitori dei lavoratori stagionali.

Vietate le manifestazioni del I Maggio
Discorso tenuto nella tornata del 30 aprile 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 564-567.
Interrogazione di Turati sulle disposizioni governative ai prefetti di vietare le manifestazioni per il Primo Maggio nelle vie o nelle piazze pubbliche quando "vi sia evidente pericolo per l'ordine pubblico.


Primo Maggio di raccoglimento, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 9, 1 maggio 1907, p. 129-130.
Posizione dei riformisti nella lotta fra l'"Azione" e l'"Avanti!", fra sindacalisti e integralisti. Una "tempesta di fango, che si � levata - come un vero ciclone morale - dentro le chiostre formali del partito socialista italiano". Esame di coscienza del partito in occasione di questo Primo Maggio.

Per il diritto di riunione
Discorso tenuto nella tornata del 3 maggio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 568-569.
Intervento di Turati che si dichiara insoddisfatto della risposta del sottosegretario all'interno Fava sul rinvio dell'abrogazione dell'art. 1 della Legge di pubblica sicurezza, che prevede la richiesta obbligatoria di preavviso per lo svolgersi delle manifestazioni pubbliche.

Per un professore e una maestra
Discorso tenuto nella tornata del 6 maggio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 570-577.
Interpellanza di Turati sul trasferimento del professor Cesare Curti, gi� presentata alla Camera il giorno 4 febbraio 1907; e sul caso della maestra Cleofe Frigerio di Alserio (Como), che l'intero paese vuole allontanare.

Scaramuccie, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 10, 16 maggio 1907, p. 145-146.
Ancora sul tema clericale/anticlericale e sulle conseguenti "scaramuccie che fecero molto rumore senza lasciare sul terreno n� feriti n� morti, ma il vero fondo delle questioni rimase, com'era, futile e inconsistente".

Le utopie dei conservatori. La controrelazione sul disegno di legge per la risicoltura
"Critica Sociale", a. XVII, n. 10, 16 maggio 1907, p. 155-160.
Pubblicazione della controrelazione sulla proposta di legge per le risaie. "Per riguardo al testo governativo, il dissenso fu cos� fondamentale, che ci indusse a proporre senz'altro il rigetto del disegno di legge". Confronto tra la proposta socialista e quella del Governo.

Contro le usurpazioni di terreni demaniali
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 578-583.
Interpellanza di Turati, e di altri deputati, ai Ministri delle finanze e dei lavori pubblici per sapere quali provvedimenti intende prendere il Governo contro l'occupazione abusiva da parte di "proprietari rivieraschi del Ticino e del Po, le cui tendenze conquistatrici, imperialiste, si trovano in collisione coi diritti della collettivit�", e che occupano abusivamente terreni demaniali per la caccia lungo le rive dei due fiumi.

Tutela dei lavoratori, contratto collettivo, arbitrato
Discorso tenuto nella seconda tornata del 22 maggio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 584-602.
Turati interviene nell'ampio dibattito che accompagna l'approvazione del disegno di legge relativo alla risicoltura. Pur riscontrando nella legge un miglioramento delle condizioni di lavoro delle mondine Turati dice: "Ma noi combattiamo questa legge perch� essa compromette i principi stessi, ai quali sembra informarsi, del contratto collettivo del lavoro e dell'arbitrato".

Trappola smontata, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 11, 1 giugno 1907, p. 161-162.
Ancora sulla legge sulla risicoltura: "La trappola � infranta".

Per i maestri
Discorso tenuto nella seconda tornata del 7 giugno 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 603-605.
Interrogazione di Turati , "nell'interesse della scuola", in materia di maestri assistenti, supplenti o provvisori, suggerita "dalla visione del disegno di legge, che fu discusso ieri dagli Uffici, per una pretesa sistemazione della condizione giuridica dei maestri provvisori".

Per gli statali
Discorso tenuto nella seconda tornata dell'8 giugno 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 606-616.
Mozione di Turati sulla riforma dei servizi e degli organici delle amministrazioni statali e proposta di nomina di una Commissione "coll'incarico di riferire entro un anno intorno alle riforme da introdursi nei servizi e negli organici delle amministrazioni dello Stato, affinch�, con la semplificazione degli ordinamenti amministrativi, si possano migliorare le condizioni degli impiegati col maggiore rendimento economico delle spese di pubblica amministrazione".

Denuncia, processo e condanna dell'ex Ministro Nunzio Nasi
Discorso tenuto nella prima tornata del 20 giugno, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 617-622.
L'ex Ministro della Pubblica Istruzione, Nunzio Nasi, viene ripetutamente accusato di reati commessi nell'esercizio delle sue funzioni. Mozione di Turati sul rinvio a giudizio all'autorit� giudiziaria o all'Alta Corte di giustizia e proposta di una Commissione "di valentuomini" che verifichi i fatti e precisi le questioni.

L'organico dei postelegrafonici
Discorsi tenuti nelle tornate del 26, 28 e 29 giugno 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 623-633.
Partecipazione di Turati alla discussione sulla riforma dell'ordinamento organico del personale dell'amministrazione delle poste e dei telegrafi che si svolge in tre diverse giornate. Valutazione molto positiva "per ci� che costituisce l'anima e l'intelaiatura di questo disegno di legge", ma, nota ancora Turati, "vi sono per� anche lacune, che in parte tenter� di colmare con gli emendamenti che ho presentato".

Armi ed armati
Discorso tenuto nella seconda tornata del 26 giugno 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 634-635.
Turati appoggia la mozione di sospensione del disegno di legge sulle disposizioni concernenti le armi e i pubblici esercizi, per l'insufficienza e l'imperfezione del testo della legge e per "avere tempo di fare una legge migliore".

Fase nuova, La C.S.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 13-14, 1 luglio 1907, p. 193.
Nota redazionale all'articolo di fondo di Ivanoe Bonomi "perch� veramente riassume, con la consueta nitidezza, quello che � anche il nostro pensiero sintetico sul presente momento politico e socialista italiano". Pi� precisamente l'articolo di fondo scrive: "L'Italia non � un paese reazionario. Spetta ora al partito socialista cavarne i frutti, riassumere i criteri del proprio lavoro e l'insegnamento degli eventi, preparare un'azione positiva, ferma e costante, ardita e giudiziosa insieme".

"Turati tacque!". Una importante e delicata questione a proposito degli orari di lavoro
"Critica Sociale", a. XVII, n. 13-14, 1 luglio 1907, p. 195-200.
Turati spiega perch� la mattina del 2 giugno non � intervenuto nel dibattito sulla legge dell'orario di lavoro. Lunga e articolata risposta che spiega le complesse ragioni che hanno influito in questa scelta.

Sul riscatto dei telefoni
Discorso tenuto nella prima tornata del 5 luglio 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 636-640.
Intervento di Turati in generale sulle procedure per il riscatto della societ� dei telefoni e in particolare per la tutela dei diritti dei lavoratori delle societ� private non ancora riscattate.

Incertezza, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 15, 1 agosto 1907, p. 225-226.
Elezioni amministrative e crescita dei socialisti e delle coalizioni popolari. Riepilogo delle circostanze che hanno portato al trionfo "il nostro movimento". "Un'altra ondata imponente di elezioni amministrative col trionfo o dei socialisti o della coalizione popolare � venuta domenica scorsa!".

Integralismo internazionale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 16, 16 agosto 1907, p. 241-246.
Pubblicazione degli ordini del giorno discussi ed approvati dal Congresso del "socialismo unificato" francese. La Critica esprime il suo dissenso verso l'integralismo: "Noi siamo assolutamente negati a comprendere le sublimi finezze dell'integralismo, dentro e fuori del confine nazionale".

[Necrologio], firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XVII, n. 16, 16 agosto 1907, p. 255.
Necrologio di Vittorio Piva, "nostro compagno di fede e collaboratore a pi� riprese di questo foglio. Polemista fiero, elegante, cavalleresco, carattere che non sapeva le vilt� e reagiva ad esse con accenti di sdegno non mentito".

Da Nancy a Stoccarda
"Critica Sociale", a. XVII, n. 17, 1 settembre 1907, p. 257-259.
Situazione dell'Internazionale socialista al Congresso di Stoccarda. Analisi delle posizioni, anche in riferimento al recente Congresso unificato francese.

Il fallimento della ragione
"Critica Sociale", a. XVII, n. 18, 16 settembre 1907, p. 273-277.
Commento alla relazione del prof. Corrado Barbagallo - che sar� il tema principale dell'imminente Congresso nazionale degli insegnanti medi - "dell'organizzazione federale rispetto all'azione professionale".

"Chi ci condusse alla vittoria ... "(dalle bozze della "Unione Postale Telegrafica")
"Critica Sociale", a. XVII, n. 18, 16 agosto 1907, p. 287-288.
L'articolo fa riferimento ad un recente banchetto di festeggiamento celebrativo a Milano dei federati della Unione Postale Telegrafica.

Il nostro tradimento. Ai ferrovieri
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 16 ottobre 1907, p. 305-307.
Turati interviene a proposito della denuncia di "passivit�" fatta dal Gruppo milanese al Comitato Centrale dei Ferrovieri. Dice: "Voi avete pronunciato la parola che suona infamia. Voi ci avete, voi mi avete, accusato di tradimento". Sull'applicazione di disposizioni di legge contro lo sciopero dei ferrovieri.

Fra le due follie. I nostri errori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 1 novembre 1907, p. 308-309.
La follia reazionaria e la follia rivoluzionaria: "in due guise sono equivalenti: entrambe hanno il culto della violenza e navigano allegramente nell'utopia". Prosegue la discussione sullo sciopero dei ferrovieri.

"Turati e lo sciopero" (Uno sfogo del nostro Direttore)
"Critica Sociale", a. XVII, n. 20-21, 1 novembre 1907, p. 310-311.
Turati risponde ad alcune osservazioni apparse su "l'Avvenire d'Italia" di Bologna sui metodi dello sciopero generale. Pubblicazione della lettera che Turati invia al giornale.

Controversie di metodo. Gli agenti dello Stato al bivio
"Critica Sociale", a. XVII, n. 22, 16 novembre 1907, p. 337-340.
Riproduzione delle bozze dell'Introduzione che Turati scrive per il libro di Demetrio Alati, Gli agenti dello Stato al bivio, che tratta dell'opportunit� o meno dell'adesione della Federazione postale-telegrafica, e in genere delle organizzazioni di Stato, alla Confederazione del Lavoro".

La riapertura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 23, 1 dicembre 1907, p. 353-354.
La Camera riapre i battenti. Si chiede la Critica: "Il monopolio socialista, la rappresentanza eterodossa, quella che � il germe del futuro stato nello stato presente, ha essa il suo proprio programma da contrapporre?"

Per i nostri emigranti
Discorso tenuto nella tornata del 4 dicembre 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 641-646.
Ordine del giorno di Turati per la protezione e l'assistenza agli emigranti italiani all'estero, discutendosi del bilancio del fondo per l'emigrazione. Proposta per un maggiore stanziamento di fondi per aiutare gli emigranti italiani in terra straniera.

Sciopero e licenziamento di ferrovieri
Discorso tenuto nella tornata del 6 dicembre 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 647-688.
In ottobre, a Milano, durante uno sciopero i carabinieri fanno uso delle armi provocando un morto e diversi feriti. Ne fa seguito uno sciopero generale di protesta a cui aderiscono i ferrovieri, alcuni dei quali vengono in seguito licenziati o puniti. Interrogazioni di Turati e di Claudio Treves.

Ricapitolando, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVII, n. 24, 16 dicembre 1907, p. 369-370.
Difficolt� a tenere aperta oggi, in Italia, una qualsiasi rivista del socialismo. "Di tutte le promesse, un rendiconto � certo la pi� salda: ed � figgendo lo sguardo dietro di noi, che possiamo dalla via divorata, arguire pi� sinceramente quale e quanta sar� quella che sapremo ancora percorrere".

Ancora Nunzio Nasi
Discorso tenuto nella tornata del 18 dicembre 1907, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 669-671.
Ripresa del "caso di Nunzio Nasi". Turati presenta un ordine del giorno, che viene poi ritirato, a proposito delle decisioni prese dalla Commissione incaricata di indagare sul caso.

Introduzione a Demetrio Alati, Gli agenti dello Stato al bivio, Milano, tip. degli Operai, 1907, p. 64 (Federazione postale-telegrafica-telefonica italiana).

Poste, telegrafi e telefoni (impianti, personale e riscatto). Le tre grandi discussioni del marzo, giugno e luglio 1907 alla Camera dei Deputati riassunte dal Comitato Centrale della Federazione con prefazione di Filippo Turati, Milano, Federazione postale-telegrafica-telefonica italiana (tip. degli Operai), 1907, p. -XV [204].

Le conquiste dell'organizzazione. Ampliamento e miglioramento dei servizi. Prefazione a Federazione Postale-Telegrafica-Telefonica Italian, Chi ci condusse alla vittoria, Milano, Uffici della Federazione Postale-Telegrafica-Telefonica Italiana (tip. degli Operai), 1907, p. IX-XV [204].

Prefazione a "Note in taccuino", Edizione speciale per gli associati del "Tempo"
Milano, Societ� Editrice Popolare, 1907, pp.V-XI.

1908


Il Ministro borghese della difesa nazionale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 1-3.
"Da troppo tempo il Parlamento italiano, e di riflesso il Paese, lamentano l'assenza di una vera e propria politica militare". Turati spiega perch� c'� necessit� di una riforma di ampia portata e che non basta un "ministro della guerra borghese" al Ministero, come ha fatto Giovanni Giolitti, per cambiare veramente le cose.

Per una legge di sincerit�. La riforma della legge penale sulla diffamazione e il progetto Zerboglio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 3-4.
Riforma della legge sui reati di diffamazione. Testo del disegno di legge e proposta di convocare a Roma un Congresso generale della stampa italiana.

Ricorsi teorici manchesteriani. Ultima replica a Ettore Marchioli per la libert� del lavoro
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 7-10.
Articolo di replica di Angelo Crespi a Ettore Marchioli sul tema della libera prestazione d'opera, cui fa seguito un chiarimento a firma La Critica. "La teorica che difende la libert� del krumiraggio in nome di quell'astrazione che � la maggiore ricchezza sociale (�), non � in fondo, che del puro manchesterianismo, oppugnatore di ogni intervenzionismo dello Stato fra capitale e lavoro".

La menzogna parlamentare. A proposito del disegno di legge per l'indennit� dei deputati, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 1, 1 gennaio 1908, p. 17-20.
Francesco Nitti scrive al "Corriere della Sera" contro la proposta di indennit� parlamentare ai deputati. Presa di posizione contraria della "Critica Sociale" .

"Il pi� grande blocco", La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p. 33-35.
Analisi della possibilit� di una politica dei blocchi in Italia. Due sono le considerazioni di Turati: la prima, che "� passata l'et� dei miracoli" e sono cambiate le condizioni politiche in cui questa pratica venne applicata nel 1900; la seconda � che una vera politica dei blocchi "vuol essere fatta sul serio" e quindi con il massimo rispetto degli impegni che il blocco stesso si assume.

Ancora per la riforma della diffamazione.( Nell'imminenza del Congresso)
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 3, 1 febbraio 1908, p. 35-37.
Vetrina delle idee e del dibattito che si � aperto dopo l'articolo sulla riforma del reato di diffamazione e in previsione del prossimo Congresso dei giornalisti di Roma.

Mezzi termini, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p. 49-50.
Stagnazione della vivacit� politica alla Camera italiana, diventata un "divertente escamotage" d'ogni problema, "un trastullo vero e proprio da giocolieri di piazza". A proposito delle due ultime discussioni alla Camera sulla politica coloniale e sull'insegnamento religioso. "Ci� che ci rattrista, in tutto questo spettacolo, � la miseria morale".


Pregiudizi e pregiudiziali, La C. S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 4, 16 febbraio 1908, p. 50-52.
Postilla ad un articolo del prof. G. A. Andriulli a proposito delle teorie sul socialismo operaio, quale si viene delineando oggi in Italia, a confronto con quelle del radicalismo.

Il riposo festivo e i tabaccai
Discorso tenuto nella tornata del 20 febbraio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 672-676.
Turati interroga i Ministeri delle finanze e di agricoltura, industria e commercio su come intendano conciliare il riposo festivo, previsto dalla legge, con la concessione ai rivenditori di generi di privativa di poter tenere aperto l'esercizio nella giornata di domenica.

Per il carattere laico della scuola elementare
Discorso tenuto nelle tornate del 26 e 27 febbraio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 677-687.
La Camera respinge la mozione presentata dall'onorevole Bissolati e da altri sul carattere laico della scuola elementare. Turati interviene per ribadire la laicit� dello Stato.

La politica del "sottomano", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 5, 1 marzo 1908, p. 65-67.
Polemiche parlamentari sulla maggioranza. Voto sull'insegnamento religioso: "La questione religiosa non fu, come suol essere, che l'ombra che consentiva l'unione del 'grande partito liberale costituzionale' contro l'Estrema Sinistra". Il Parlamento � definito come "il regno del compromesso codardo".

Sulle critiche di un funzionario al suo ministero
Discorso tenuto nella tornata del 10 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 688-690.
Difesa di un funzionario allontanato dal Ministero per l'istruzione pubblica per aver criticato l'operato del Ministro.

E' morto Edmondo De Amicis
Discorso tenuto nella tornata dell'11 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 691-692.
Necrologio alla Camera per la scomparsa di Edmondo De Amicis. Dice Turati: "L'opera sua vive e vivr� a lungo nella ammirazione e nell'animo e nel cuore di tutti. � Certo � che cotesta profonda bont�, irradiata di intelligenza, fu come una testimonianza, che egli apport� alla storia, di una delle pi� splendide qualit� della nostra stirpe".

Il monumento che gli dobbiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 6, 16 marzo 1908, p. 82-83.
Necrologio di Edmondo De Amicis a due settimane dalla morte. "Lodiamo l'uomo, che fu modesto, per la modestia sua, e un briciolo di vanit� � tra i moventi che ci spingono alla lode. Esaltiamo, additiamo altrui esempio chi fu, sopra tutti, operoso, e vorremmo farlo senza molta fatica. Cos� come il socialismo fior� nel pensiero e dal pensiero di Edmondo De Amicis: che fu nostro, e rimase di tutti".



Sui rapporti ferroviari tra la Lombardia e il Piemonte
Discorso tenuto nella tornata del 23 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 693-695.
Interrogazione di Turati sullo stato dei collegamenti ferroviari fra Lombardia e Piemonte.

Problemi di organizzazione postale
Discorso tenuto nella tornata del 27 marzo 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 696-701.
Intervento di Turati nella discussione sul bilancio delle poste e dei telegrafi sulla necessit� di aumentare il capitolo destinato al pagamento degli stipendi, ma anche per ribadire che in generale il problema risiede nella questione dell'ordinamento.

Il proletariato contro se stesso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 7, 1 aprile 1908, p. 97-99.
La rissa scoppiata a Roma tra popolani e forza pubblica offre l'occasione per parlare di socialismo e sollevazioni popolari. "La causa del socialismo e del proletariato non ha maggiore, o almeno pi� evidenti e immediati nemici, dei socialisti e dei proletari medesimi. Non � lotta di classe quello che si risolve - dove le libert� sono garantite - in schermaglie con la polizia".

Un eccidio a Roma
Discorso tenuto nella tornata del 3 aprile 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 702-707.
A Roma, in occasione dei funerali dell'operaio Cesare Pianucci, morto a causa di un incidente sul lavoro, scoppiano gravi disordini che le forze dell'ordine tentano di sedare con l'uso delle armi provocando tre morti e numerosi feriti. Conseguente sciopero generale di due giorni e agitazioni in molte citt� italiane. A Turati viene affidato il compito, da parte del gruppo socialista, di interrogare il Governo a tale proposito. "Non � lotta di classe quella che si risolve - dove le elementari libert� sono garantite - in schermaglie con la polizia. � Noi chiediamo soltanto che il proletariato italiano torni alfine alla lotta di classe, che ha abbandonato, e che anche in Italia il socialismo cominci".

Contro gli eccidi proletari e per il socialismo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 8, 16 aprile 1908, p. 113-115.
Reazioni all'articolo Il proletariato contro se stesso sia da parte dei reazionari - "di proclamarci confessi delle pi� orrende peccata", che dai sindacalisti rivoluzionari "di denunciarci, una volta di pi�, arnesi rinnegati di polizia che consegnano il popolo, dopo le revolverate dei pretoriani, alle vendette dei Procuratori del Re". "Le due accuse - siamo immunizzati - ci lasciano perfettamente tranquilli". Contro le sterili proteste e per l'attiva partecipazione alla politica positiva del Paese. Si asserisce che l'educazione � figlia dell'azione.

La leva elettorale. Da questo al futuro 1� Maggio
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 9, 1 maggio 1908, p. 129-131.
"L'idea del suffragio universale tratto tratto rif� capolino nei nostri giornali". Afferma Turati: "Con tutto ci�, io non mi pronuncio ora (la mia tesi non ne ha bisogno), n� pro, n� contro il suffragio universale. Spiego unicamente le ragioni per le quali questa propaganda non fa gran passi". Turati fa la proposta di un "termine medio" e cio� la leva elettorale come riforma, "assai modesta, ma riforma da porre fra le condizioni essenziali di un eventuale blocco anticonservatore per i non lontani Comizi politici." Da questo al futuro Primo Maggio propone di dedicarsi "a colorirne il piano, a propagarne il convincimento ed a maturarne l'effettuazione".

Per la verit� e pel socialismo
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p. 145-148.
Ettore Ciccotti scrive a Turati per conoscere la sua posizione all'interno del partito. Risposte da La Critica. Dibattito su Educare, lettera-articolo di Ciccotti pubblicata sull'"Avanti!" del 19 maggio e ripresa da Turati nell'articolo apparso sul numero 8 della rivista Contro gli eccidi proletari e per il socialismo per definirlo come un "documento sintomatico a questo riguardo" e criticandolo come esempio e "sforzo" prodotto per "disviarlo dalla meta".

Il Partito Socialista e le elezioni amministrative in Milano, La Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 10, 16 maggio 1908, p. 155.
"Critica Sociale" apre la rivista a contributi pragmatici in vista delle prossime elezioni comunali e provinciali. Breve premessa all'articolo di Alessandro Schiavi, Il Partito Socialista e le elezioni amministrative in Milano, dove si afferma: "Non pi� alleanza con partiti, per vaghe ragioni di partito: ma programma di cose concrete sul quale diverranno naturalmente alleati coloro che le vogliano, e le vogliano con uguale fermezza e nel medesimo modo".

In difesa degli emigranti
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 708-709.
Turati interviene a proposito dei tempi di presentazione del disegno di legge sull'emigrazione: "io vorrei pregare caldamente la Commissione, che esamina il disegno di legge sull'emigrazione, di voler affrettare la sua relazione e presentarla prima dell'autunno", per alleviare le condizioni dell'emigrazione che "sono rese, per la crisi economica, pi� difficili di quello che non fossero ieri".

Per i pasticcieri di Napoli
Discorso tenuto nella tornata del 22 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 710-711.
Turati interroga sull'applicazione della legge a Napoli sul riposo domenicale dei pasticcieri - "non si capisce perch� il pasticcino debba avere diritti sovrani, al disopra del pane" - e sul fatto che non venga rispettata per sottrarsi alla legge del riposo.

Un grande dibattito sul miglioramento economico degli impiegati
Discorso tenuto nella tornata del 28 maggio 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 712-736.
Turati presenta un ordine del giorno in occasione della discussione del disegno di legge sull'ordinamento degli impiegati civili. L'oratore si rammarica perch� "una legge di cos� grande importanza, che riflette interessi di cos� numerose categorie di personale, che riguarda tutto quanto l'andamento dei nostri servizi" non susciti nella Camera la giusta attenzione. Turati, unico iscritto a parlare, traccia un ampio quadro del problema, che "ci tormenta da circa mezzo secolo e le cui soluzioni sono in continuo divenire", per svolgere una discussione che, come dice, serve "a segnare un indirizzo, a preparare addentellati a riforme future, anche se non riescano a far trionfare immediatamente emendamenti concreti".

Le grandi minaccie, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 11, 1 giugno 1908, p. 161-162.
Situazione politica italiana e analisi del comportamento di Giovanni Giolitti: "E' generale ed antica la taccia all'on. Giolitti di ministro addormentatore. Ma l'accusa � soprattutto un comodo alibi alla mancanza di combattitivit� di partiti e di uomini, contro i quali nulla avrebbero potuto i narcotici dell'on. Giolitti se essi non si fossero prestati ad assorbirli".

Ancora per gli esercenti delle privative
Discorso tenuto nella prima tornata del 22 giugno 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 737-742.
Intervento di Turati nella discussione sul disegno di legge "Modificazioni alla legge 22 luglio 1906, n. 543 sulle rivendite di privative di sali e tabacchi", soprattutto in difesa degli esercizi dei piccoli paesi.

Dal Parlamento al Paese, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 13, 1 luglio 1908, p. 193-194.
Chiusura della Camera fra polemiche per l'approvazione della legge opportunamente "chiamata dello sbafo, perch� codifica, sia pure con qualche attenuazione, il regime degli abusi e dei favoritismi che minaccia, ben pi� delle richieste dei ferrovieri, il buon andamento delle ferrovie dello Stato".

Quel che insegna uno sciopero che non esiste, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 14, 16 luglio 1908, p. 209-211.
Analisi dello sciopero nelle campagne parmensi: "Ma fu necessario che lo sciopero si protraesse per tre mesi, tra dolori e sacrifici infiniti, e che la Commissione riformista scoprisse, dopo le fughe degli eroici capitani, che lo sciopero, di cui si continua a preconizzare la vittoria immancabile, non solo � interamente fallito, ma che esso in realt� non esiste, che esso � diventato un trucco di speculatori".

In vista del Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p. 225.
Congresso Nazionale tenutosi a Firenze dal 19 al 22 settembre. Iniziano a delinearsi le prime indiscrezioni, le interviste e le analisi sulle posizioni all'interno del partito. La rivista si pone su un piano di concretezza: "Basta di discussioni, nelle nuvole, sulle tendenze, su quel che si dovrebbe e sul come. Non v'� pi� nulla da aggiungere che non sia risaputo. Oggi si tratta di fare." "Queste cose, in quest'ora della storia, sono il socialismo che diventa, ossia il riformismo, e sono la democrazia. Chi le vuole, e suda per averle, � bell'� entrato nel blocco. Gli altri son fuori."

Possono i socialisti cristiani iscriversi nel nostro partito? Firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 15, 1 agosto 1908, p. 227-228.
La domanda � se "possono i socialisti cristiani militare in un partito, il quale, pur attraverso alle profonde modificazioni tattiche, � nei suoi presupposti marxista?". In una lettera, G.N. scrive a Turati a questo proposito. "Critica Sociale" postilla: "Questi dubbi consigliano una benevole sfiducia e un'attesa prudente. Noi non siamo per respingere, n� per accogliere. Il nostro avviso, che G.N. ci chiede, � � la quarantena. E noi in astratto - come opinione o previsione - possiamo anche consentire. Ma, (�) - e se fosse?".

Fra le varie opinioni
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p. 248-251.
Turati cede ad Anna Kuliscioff la firma dell'articolo editoriale: "Mi svesto della zimarra solenne del 'noi', abbandono il pennacchio collettivo di 'Critica Sociale' e non lo fo n� per modestia, n� per presunzione. Gli � che mi capita un accidente, al quale non sono avezzo e pel quale mi sento mal adatto e come a disagio: quello di trovarmi nel mezzo fra le varie opinioni". Si infervora la polemica intorno al Congresso, la polemica sulla tattica "� un tema che primeggia, che tiene campo quasi da solo".



(Postscriptum per lo scrutinio plurinominale), firmato F. T.
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 16, 16 agosto 1908, p. 250-251.
A proposito dello scrutinio di lista provinciale o regionale, che sembra ormai candidato ad entrare nel programma immediato dei socialisti.

Blocco e non pi� blocco, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 17, 1 settembre 1908, p. 257-259.
Esame delle posizioni sulla politica del blocchi: "La situazione che consigli� i blocchi generici del 1900 � profondamente mutata, tutto � mutato in Italia: spirito del governo, opinione pubblica, i partiti e la democrazia stessa".

Partendo per Firenze. Fra due congressi, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 17, 1 settembre 1908, p. 273.
Fra il Congresso Operaio di Modena e quello socialista di Firenze: intermezzo tra l'illusione che il primo potesse essere "la prova generale" del secondo. L'unico legame deriva dal fatto che gli sforzi della Confederazione e quelli del partito sono concentrati "contro un avversario comune: il sindacalismo rivoluzionario".

L'ordine del giorno al quale aderiamo
"Critica Sociale", a. XVIII, 1908, n. 18, 16 settembre 1908, p. 275-276.
Pubblicazione dell'ordine del giorno che dichiara incompatibili i principi e i metodi del Partito socialista italiano con la dottrina e la pratica del sindacalismo rivoluzionario".

La vittoria delle cose, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 19, 1 ottobre 1908, p. 289-292.
Conclusione del Congresso di Firenze e vittoria del socialismo inteso come prova di sincerit� e di maturit� promettenti per l'avvenire. Pubblicazione degli ordini del giorno approvati.

Si deve convocare la Camera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 20, 16 ottobre 1908, p. 305-306.
Invito dei Gruppi socialisti milanesi a fare richiesta di convocazione del Parlamento prima della Conferenza internazionale, nel corso della quale "sarebbe assurdo e criminoso che la rappresentanza dell'Italia fosse affidata a uomini vincolati da precedenti compromessi o da acquiescenze colpevoli".

Il riformismo alla prova, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p. 321-322.
"Il Governo rinuncia a lanciare al paese la grande sfida, di cui pareva concepisse il pensiero, di sottrarre la politica estera alla discussione parlamentare". Criticit� della situazione politica internazionale dopo l'annessione austriaca della Bosnia, il mancato rispetto del trattato di Berlino, le sorti della Turchia costituzionale e quelle dei nostri interessi in Oriente e nell'Adriatico sono temi di altissimo interesse "che solo la miopia congenita potrebbe trascurare, anche dall'esclusivo punto di vista proletario". Pericolosit� di un aumento delle spese militari.

L'asino al mercato, La Critica
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 21, 1 novembre 1908, p. 324.
Risposte alle critiche mosse dall'articolo di "Tre X", La politica estera dell'Italia. Di fronte alle critiche fatte precedentemente alla rivista di intervenire in modo troppo 'invadente' negli articoli pubblicati, "la Critica in questo caso conduce l'asino al mercato nel modo che, dopo tutto, ci sembra pi� razionale: montandogli in groppa tutti e due, noi e il figliolo". Premessa che apre alla risposta affidata dalla rivista al dottor Angelo Vivante che scrive da Trieste, L'internazionale ha fatto bancarotta. (Polemiche socialiste balcaniche) e che prosegue con l'articolo di Ernesto Teodoro Moneta, Contro la pace ad ogni patto.

Gli agenti dello Stato alla prova!
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p. 337-339.
Destituzione del dott. Antonino Campanozzi, accusato di 'manifestazione collettiva' e discussione sulla legge sul nuovo stato giuridico degli statali, definita "legge capestro".

Al convegno della Biblioteche Popolari, Noi
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 22-23, 1 dicembre 1908, p. 339-340.
Dal 6 al 9 dicembre si tiene a Roma il primo Congresso nazionale delle Biblioteche popolari sostenuto da Turati gi� propugnatore delle Biblioteche popolari nella citt� di Milano. Questo felice esperimento e i "meravigliosi risultati" incoraggiano la diffusione della cultura nel proletariato, nonch� la creazione di una vasta coscienza civile. Al Congresso di Roma si parler� di una Federazione italiana delle biblioteche popolari "intese a stimolare il sorgere, a sorreggerne i primi passi, ad agevolare l'esistenza con ogni sorta di aiuti". Estensione nazionale dell'esperimento milanese.

In vista del nuovo anno
"Critica Sociale", a. XVIII, n. 24, 16 dicembre 1908, p. 369-370.
Programmi e progetti per il 1909: "Il nuovo anno dovr� essere, per noi, anno di semina abbondante e di coltura intensiva - preparatrice di raccolti". "Noi ripigliamo dunque - non stanchi, non sfiduciati - il nostro cammino. Diciott'anni di questa Rassegna stanno garanti per noi. Il divenire socialista � cosa grandissima, queste pagine le disperde il vento. Ma noi sappiamo che esse furono, disperse, buona semente. E insisteremo nel solco".

Il "Caso Campanozzi"
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1908, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 743-772.
Interrogazione di Turati sul caso di Antonino Campanozzi, impiegato postale, licenziato a seguito della sua relazione al congresso dei postelegrafonici sullo stato del servizio postale e telegrafico.

1909


Lutto di Patria, lutto di famiglia forse!, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 1, 1 gennaio 1909, p. 1.
Editoriale in forma di necrologio per commemorare "i numerosi nostri amici e delle nostre ideali battaglie che vivevano nelle citt� devastate dal terremoto, in quella ammaliatrice Messina, ridotta un cimitero di cose e di uomini". Polemiche sui ritardi e sull'inefficienza dei soccorsi alle popolazioni terremotate.

Nuovo anno, nuova vita. Agli amici, ai Circoli socialisti, alle organizzazioni proletarie
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p. 2-3.
Si auspica una nuova forza del socialismo italiano per il 1909: di fronte alle critiche e alla domanda se ha ancora ragione di esistere un partito socialista e con quale forza, Turati risponde: "Noi siamo tentati di rispondere che comincia proprio ora ad averla. Non � povero di forze il socialismo italiano. Ma son forse, le pi�, che s'ignorano a vicenda, forze isolate e disperse - qualche volta si elidono. Noi le chiamiamo a raccolta: risponderanno? E allora, non per noi soltanto, l'anno nuovo sar� nuova vita".

Gli insegnamenti del terremoto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 2, 16 gennaio 1909, p. 17-19.
Disorganizzazione dei soccorsi alle vittime del terremoto. Ai commenti della Critica che si chiede cosa abbia insegnato questo terremoto, si risponde principalmente due cose: che "l'unica organizzazione perfetta, che sia sbucata tra le macerie e le morti � stata l'organizzazione del delitto e del furto" e che "in una parola, la macchina dello Stato - ha fatto fallimento".

La piattaforma, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p. 33-35.
Problemi elettorali in Italia per il Partito socialista dovuti alla sua differenziazione "dagli altri partiti di democrazia". Tutta la piattaforma del Congresso di Firenze - "non esclusa la riforma militare, scolastica, tributaria, doganale" - deve essere la base della tattica e del programma elettorale.

Per i quotidiani del partito, firmato (f.t.)
"Critica Sociale", a. XIX, n. 3, 1 febbraio 1909, p. 48.
Breve trafiletto di Turati sulla campagna di abbonamento dell'"Avanti!" che, dopo il Congresso "� venuto interamente nella nostra direttiva". Il giornale centrale � l'anima vera di un partito e l'"Avanti!" � la bandiera del socialismo italiano; "e non � socialista o, peggio, � socialista insincero, chi non fa ogni sforzo per abbonarsi e diffonderlo".

Agli amici
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p. 49.
Breve trafiletto di Turati a coloro che gli scrivono per invitarlo alle conferenze elettorali. Si scusa perch� molto impegnato nella lotta elettorale in tutti i sei Collegi milanesi, che assorbe tutte le sue "modeste forze".

Per la vittoria del socialismo e della democrazia, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 4, 16 febbraio 1909, p. 49-50.
I programmi socialisti nelle realt� italiane. Analisi della situazione milanese "che ripete ed integra la piattaforma del Congresso di Firenze e ne adotta fedelmente la tattica, ponendosi dentro la regola e ricusando l'eccezione". Si sottolineano le differenze nelle deliberazioni elettorali della Sezione milanese - che produce un programma tassativo, preciso, articolato e che tende ad escludere le alleanze - ed il proclama della Direzione del Partito socialista che invece allarga alle due direzioni dei partiti popolari "esortando i tre partiti a concentrarsi dovunque sul candidato pi� forte". Pubblicazione delle due piattaforme per le elezioni politiche.

1900-1909: un gruppo di questioni pregiudiziali
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p. 65-66.
Gli ottimi risultati politici dell'avanzata elettorale del Partito socialista e di tutta l'Estrema, riportano il pensiero alle analoghe posizioni conquistate nel 1900. Il 1909 "non pu� essere che un punto di partenza": "E' una nuova primavera politica, sbocciata - come fiori dal vaso - dall'urna elettorale". Si sottolineano comunque le responsabilit� e le aspettative che attendono il partito.

Filosofia della vittoria socialista nelle elezioni politiche, Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 5-6, 16 marzo 1909, p. 68-70.
Lettera di commento di Ettore Marchioli sui risultati delle ultime elezioni. Rapide osservazioni, firmate Noi, "che non esauriscono il problema", ma che contribuiscono a "porlo nettamente, fuor da ogni equivoco".

Postilla a "Teorie sindacali" di Enrico Carrara, La Critica
"Critica Sociale", a. XIX, , n. 5-6, 16 marzo 1909, p. 75.
Sull'organizzazione dei sindacati degli impiegati e sui rapporti con lo Stato. Il tema � quello del "rinnovamento dei servizi pubblici".

Le spese militari. Lettera aperta a Leonida Bissolati
"Critica Sociale", a. XIX, n. 8, 16 aprile 1909, p. 113-115.
Difesa nazionale e azione dei socialisti. Turati riafferma la posizione: "nessun aumento ulteriore, per nessuna cagione, ai nostri bilanci militari".

Militaristi senza saperlo
"Critica Sociale", a. XIX, n. 9, 1 maggio 1909, p. 129-131.
Considerazioni di Turati sul modo di essere involontariamente militaristi "anche a dispetto proprio". Elencazione di alcune teorie socialiste che, pur esprimendosi in modo contrario alla guerra, di fatto ne alimentano, in modo inconsapevole, le ragioni.

Sfratto di inquilini
Discorso tenuto nella tornata del 5 maggio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 773-774.
Turati interviene per chiedere al Ministro dell'interno e a quello dei lavori pubblici perch� siano stati sfrattati gli inquilini di una casa di via Palestrina a Milano.

Per le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 7 maggio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 775-788.
Interpellanza di Turati sulle dimissioni del Comitato permanente del lavoro "perch� in quelle dimissioni ravviso il sintomo doloroso del fallimento (�) di questo istituto del Consiglio del lavoro". Turati ricorda la funzione primaria dell'Ufficio del lavoro e ammonisce il Governo di non pretendere di fare riforme "a buon mercato".

Il Partito Socialista alla prova (Seguito della polemica sulle spese militari), La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p. 149-151.
"Decisamente, le nostre tesi della necessit� di opporci recisamente ad ogni aumento, comunque larvato di spese militari, non ha trovato quella che i francesi chiamano une bonne presse".

Verso il Partito di Governo? , firmato Noi
"Critica Sociale", a. XIX, n. 10, 16 maggio 1909, p. 157-159.
Confronto delle posizioni nel partito sulla partecipazione al Governo. La convenienza socialista a far parte di un Governo con determinati suoi uomini � subordinata a due condizioni: l'opportunit� di poter lasciare un'impronta che faccia apparire l'esperimento non "una pura perdita" e la disponibilit� del proletariato, "nel cui nome e nel cui interesse quegli uomini si immolerebbero", "ad intenderli, a secondarli e a sorreggerli".

La vertigine degli armamenti e le riforme sociali
Discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 789-804.
Ordine del giorno presentato da Turati con queste motivazioni: "Perch� questo voto, che ha nome delle spese militari, in realt� � il voto che decide, per lunghi anni, di tutta la politica italiana; perch� oggi si decide non tanto della difesa del paese da ipotetici nemici esterni, quanto della difesa di tutte le miserie profonde, che ci contristano e travagliano all'interno; perch� oggi, pi� del confine orientale, � in giuoco il baluardo che separa le classi sociali in Italia, la barriera che si poteva abbassare, e che voi, oggi, rialzate".
Ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911. Escono anche delle edizioni in opuscolo:
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto alla Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico), Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico), Mantova, Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25.

Deprecazione della guerra civile
Discorso tenuto nella tornata del 13 giugno 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 805-806.
Risposta alle parole di biasimo del Presidente della Camera per gli applausi che accolgono la fine del discorso di Turati, La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Al termine dell'illustrazione dell'errore "gravissimo" di aumento delle spese militari, Turati aveva augurato "che giammai, la situazione interna, creata da questi impegni di bilancio, dovesse divenire tale, per cui le armi, preparate contro gli eventuali invasori, dovessero venir dirette contro i cittadini".

Per un'elezione contestata
Discorso tenuto nella tornata del 16 giugno 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 807-817.
Annullamento dell'elezione del 7 marzo 1909 nel collegio di Biella, del socialista Quaglino.

Momento di sosta, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 12, 16 giugno 1909, p. 177-179.
Dopo l'ultimo voto alla Camera sugli aumenti delle spese militari, i partiti dell'Estrema, i tre classici "partiti popolari" sono in crisi. Pubblicazione di tre scritti di persone diverse "pensati, vorremmo dire, da diverse anime - il Merloni, socialista, il Perona, puro radicale, Chantecler che sta come a mezzo fra i due". L'articolo nelle sue conclusioni si chiede: "Per quale via? con che modi? Questo � il problema che s'impone - in questo momento di sosta - al nostro partito. Problema di essere o non essere: problema di vita. E invitiamo tutti gli amici ad aiutare a risolverlo".
Operai italiani in Prussia
Discorso tenuto nella tornata del 28 giugno 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 818-831.
Interrogazione di Turati sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori italiani in Germania dopo che un semplice decreto ha tolto loro i diritti di liberi cittadini, "assoggettandoli ad obblighi che si risolvono in una specie di semi-schiavit�; obblighi di tributi, obblighi di lavoro, sotto minacce feroci che nessuno Stato civile osa pi� sui lavoratori".

Sono eleggibili i direttori generali?
Discorso tenuto nella seconda tornata del 3 luglio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 832-834.
Sulla eleggibilit� di alcune categorie di funzionari e impiegati dello Stato, in particolare si tratta della ineleggibilit� dei membri dei Consigli superiori che sono funzionari statali. A proposito dell'annullamento dell'elezione di Camillo Corradini nel collegio di Popoli.

Una petizione contro il ripetersi dei conflitti fra la forza pubblica e le masse operaie
Discorso tenuto nella tornata del 5 luglio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 835-839.
Petizioni provenienti da leghe operaie e "dalla pi� potente associazione italiana organizzata di contadini, particolarmente interessati in questa questione, perch� purtroppo negli scioperi agrari specialmente i contadini cadono vittime di eccidi". Telegrammi e petizioni per l'approvazione della proposta di legge contro gli eccidi.

Per gli infermieri degli ospedali e dei manicomi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 9 luglio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 840-841.
Interrogazione degli onorevoli Turati e Morgari "per sapere a che punto siano gli studi diretti a preparare i promessi provvedimenti per assicurare un trattamento equo e possibilmente uniforme agli infermieri degli Istituti ospitalieri e dei manicomi".

Organico dei telefoni
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 842-852.
Turati apre la discussione sul disegno di legge sugli organici della Direzione generale dei telefoni recriminando sul poco tempo disponibile per poter illustrare il progetto e per la "mancanza vera e propria di qualsiasi politica dei servizi pubblici".

Sul matrimonio delle telefoniste
Discorso tenuto nella seconda tornata del 10 luglio 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 853-854.
Turati interviene nella discussione sugli organici dei telefoni a favore delle telefoniste: "Si � poi creata, si � creata una vera leggenda intorno alla incapacit� al lavoro, che colpirebbe le telefoniste, dopo il matrimonio, durante la maternit�".

L'imprevisto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 14-15, 1 agosto 1909, p. 209-211.
L'appello lanciato attraverso l'editoriale apparso nel n. 12 della rivista, Momento di sosta, "non trov� risposta nel partito". "Gli amici, lo ripetiamo, preferirono il tacere al rispondere. La domanda era imbarazzante? O forse il silenzio era la risposta pi� savia? E noi scrivevamo in quello stesso articolo: 'Se l'imprevisto non soccorre, se l'accidente politico non viene in aiuto �' anche questo, poteva essere, anch'esso, un partito".

La forza della previsione (a Filippo Turati), "Chantecler" e La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 16, 16 agosto 1909, p. 241-242.
Ruolo del partito socialista nell'attuale situazione politica del paese. "Chantecler" scrive a Turati: "La contraddizione vivente fra il moto socialista e le sue basi deterministiche trova nel tuo 'Imprevisto', una soluzione; ed � tra le pi� pratiche ed opportune. Cos� sia".

Per venire al sodo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 17, 1 settembre 1909, p. 257-259.
"E' impossibile immaginare cosa pi� vacua - e, per certi versi, pi� nauseabonda per effetto di codesta vacuit� - della presente politica italiana". Si allude in generale al comportamento di tutti i partiti e "pi� crudeli del migliore dei figli di No� - non intendiamo fare eccessivamente eccezione neppure pel nostro partito". Afferma ancora l'editoriale: "E' una gara di nichilismo fra Governo ed Opposizioni, fra partiti di conservazione e partiti cosidetti novatori. Ciascuno mira a farsi piccino, a obliterare se stesso: diremmo quasi, a non essere".

Il punto, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p. 273-274.
Piattaforma delle riforme concrete da conquistare: allargamento del suffragio, scuola, riforma tributaria, legislazione sociale e servizi pubblici. E' giunto quindi "il tempo di 'atterrare', se non vogliamo meritare il rimprovero di aver preso domicilio fisso nella bambagia delle nuvole. Qual � il punto di approdo del nostro aeroplano ideale?".

Czarofilia, firmato (f.t.).
"Critica Sociale", a. XIX, n. 18, 16 settembre 1909, p. 274-275.
Replica ad alcune supposizioni apparse sulla stampa sull'atteggiamento che terranno i socialisti nei confronti della venuta dello "Czar", anche nel ricordo di quanto avvenuto nel 1903 (Si veda a tale proposito; La politica del fischio, in "Critica Sociale", n. 18-19, 1903, p. 273-276). Tuttavia, dice l'articolo, "oggi come nel 1903, noi non saremmo favorevoli ai fischi, che ci sembrano (�) una delle forme di protesta pi� inintelligenti e meno specificamente umane". In ogni caso non si pu� rimanere insensibili come partito alla tragedia della Siberia, alla ribellione della Duma del popolo.

Cesare Lombroso, La C. S.
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p. 305.
Necrologio di Cesare Lombroso: "l'amico fraterno dei nostri giovani anni, lo scienziato dalla genialit� di artista, l'uomo dal candore di fanciullo, l'operoso, il buono, l'appassionato". Non solo � ricordato il suo essere uomo di grande sapienza e socialista, ma � messa in risalto "la profonda umanit� dell'animo suo che vibr� soltanto per le cose pi� alte, per le battaglie pi� degne, per gli affetti pi� delicati. Tempra veramente meravigliosa. non simile che a se stessa, impossibile a immaginarsi riprodotta o emulata. E perci� la sua perdita ci sembra veramente l'irreparabile".

Il senso della misura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 20, 16 ottobre 1909, p. 305-307.
Rivolta di Barcellona ed eccidio di Montjuich (13 ottobre 1909) a cui seguono in Italia "minuscoli incidenti che turbarono le recenti manifestazioni". Elogio del "magnifico sollevamento di coscienze che rispose, ma che perse parte del suo fulgore a causa degli incidenti, le intemperanze e le impulsivit� che noi deprechiamo".

La riapertura, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 22, 16 novembre 1909, p. 337-338.
"La Camera si riapre nelle condizioni del pi� assoluto e desolante nullismo politico". Urgente necessit� delle riforme: tributaria, dei Ministeri delle ferrovie e del lavoro, delle opere di colonizzazione interna e soprattutto quella dell'"l'avocazione della scuola allo Stato sono segnali, emergenti sul nebbione fitto e malsano del nullismo politico imperante".

Per i maestri di ginnastica
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 854-866.
Discussione sul disegno di legge sull'insegnamento e sugli insegnanti di educazione fisica mancante, secondo Turati, di "qualunque organicit�" e che non segner� una vera e propria riforma, ma "perch� non possiamo fare si pi�".

Commedia finita, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XIX, n. 23, 1 dicembre 1909, p. 353-354.
Caduta del Governo Giolitti che � "evidentemente il frutto di un'accorta premeditazione, di un calcolo lungimirante, il cui intimo congegno non ci sembra difficile intendere e denudare". Giolitti � accusato di aver presentato la riforma tributaria come "'trucco' inteso a preparare e coprire la ritirata provvisoria. Il voto socialista fu contro il giolittismo, ossia contro l'equivoco". "Vinto, innegabilmente, o meglio abbandonato e rinnegato, dovrebb'essere il giolittismo; ma l'uomo ne esce ancor vivo. E' finita una commedia - e potrebbe ricominciare - ma per ora il sipario � calato. Fregoli si � spogliato delle sue truccature, e va a cena vestito co' suoi abiti di cittadino. Fino a quando?".

Vita nuova?
"Critica Sociale", a. XIX, n. 24, 16 dicembre 1909, p. 369-370.
Vita nuova per il ventesimo anno di vita della rivista. "Il ritardo con cui esce questo Numero, dovuto all'insueto protrarsi dei lavori parlamentari che 'assorbirono' l'ordinario scombiccheratore di queste prime pagine della Rivista. "L'anno nuovo segner� almeno in qualche parte e direzione essenziale, vita nuova? La commedia politica � veramente finita o � finita solo una commedia e un'altra ne � gi� cominciata, che potrebbe anche apparire - mutati soltanto gli attori - la replica, non davvero richiesta, della precedente? "Critica Sociale" si dispone ad entrare, "con qualche baldanza e con fede che sempre rinverde, nel suo ventesimo anno di vita".

Il secondo Ministero Sonnino
Discorso tenuto nella tornata del 19 dicembre 1909, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 867-874.
Dichiarazione di voto di Turati a nome del Gruppo parlamentare socialista al nuovo Gabinetto presieduto da Sidney Sonnino: "Dalla soluzione di questa crisi (vi � un'apparente contradizione, ma soltanto apparente, nelle mie parole) dalla soluzione di questa crisi, francamente non abbiamo niente da aspettare; essa � tutta affar vostro; su di essa noi socialisti non abbiamo niente da dire!".

Introduzione
Le Biblioteche Popolari al Congresso Nazionale. Atti del Congresso di Roma del 1908 (6-10 dicembre 1908), Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 256.
Pubblicato in "Critica Sociale", n. 22-23, 1908.

La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto alla Camera il 12 giugno 1909. (Resoconto stenografico), Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1909, p. 32.
La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso tenuto alla Camera, 12 giugno 1909 (Resoconto stenografico), Mantova, Arturo Frizzi Editore, [1909], p. 25. Edizione economica con tiratura di 20 mila esemplari.
Pubblicazione del discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1909; ripubblicato in "Critica Sociale", n. 23-24, 1911.

1910


Sonnino al bivio. Il futuro atteggiamento dei socialisti, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 1, 1 gennaio 1910, p. 1-2.
"La Camera � sempre giolittiana nella sua maggioranza; fuor di l�, le forze pi� vive - anzi, le sole vive nel paese - stanno all'Estrema. E convien scegliere fra quella e questa amicizia. Per cui all'on. Sonnino, se vuol tentare di vivere, si parano dinnanzi due opposte vie: 1) o farsi perdonare di non essere Giolitti. E lo lasceranno campare finch� a loro convenga; 2) oppure l'on. Sonnino pu� tentare di vivere a un altro modo: a un'amministrazione corretta, aggiungendo uno slancio di riforma democratica e sociale veramente audace e lungiveggente, suscitando intorno a s� simpatie e forze nuove, non pure dentro il Parlamento, ma in tutto il paese".

La chiusura della Sessione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 2, 16 gennaio 1910, p. 17-18.
Polemiche sulla ventilata chiusura della sessione parlamentare, "pleonasmo goffo ed insulso, come ogni artificio che neppure approda allo scopo". Perplessit� sul nuovo Ministero e sulla sua "musica giolittiana" che vede cambiati solo il direttore d'orchestra e qualche primo o secondo violoncello.

Il Ministero e i Socialisti, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 3, 1 febbraio 1910, p. 33-34.
Il Partito Socialista si pronuncia nei confronti del nuovo Ministero: "Quando il Gabinetto Sonnino si present� alla Camera, chi scombicchera queste linee, comandato a parlare pel Gruppo socialista, disse netto che un solo vero servigio si poteva rendergli, se la Camera avesse consentito: rovesciarlo quel medesimo giorno".

Andrea Costa, firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XX, n. 3, 1 febbraio 1910, p. 34-35.
Necrologio di Andrea Costa identificato con le origini del socialismo in Italia: "Con Andrea Costa, che � morto, muore veramente, ed � suggellata nell'urna, tutta una fase - la prima - del socialismo italiano. E perch� quella, che fu la vita vera di lui, fu anche la giovinezza del partito e la nostra; e perch�, quando codesta giovinezza varc� ad una maturit� che forse a venturi non parr� ancora adulta, ma che tale parve a quei che la vissero".

Proseguendo nell'analisi, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 4, 16 febbraio 1910, p. 49-50.
Analisi del programma dell'on. Sonnino. Si delineano le posizioni all'interno del Gruppo socialista e le perplessit� che il programma suscita soprattutto per la poca seriet� con la quale il nuovo Governo si mette alla prova. Questa seriet�, dice la Critica, � "misurata col contagoccie, data e ritolta, con felina crudelt� e la speranza della grazia ad un condannato al supplizio".

Lo svolgersi della situazione. Per essere anche pi� chiari, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 5, 1 marzo 1910, p. 65-66.
Instabilit� del Governo Sonnino e insicurezza del suo operare: "E ogni giorno, su ogni tema, la fiducia sfiduciata e canzonatoria - ultimo logogrifo del nostro Bisanzio parlamentare".

Elezione contestata a Lugo
Discorso tenuto nella seconda tornata del 16 marzo 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 875-884.
Annullamento dell'elezione del socialista Umberto Brunelli nel collegio di Lugo. Ferma opposizione di Turati.

Il nuovo Ministero e la pregiudiziale socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 6-7, 1 aprile 1910, p. 81-82.
L'insicurezza del Governo Sonnino si rivela nella realt� dei fatti - "pi� brutali anche dei presagi". "In realt� Sonnino non cadde; non poteva cadere chi non fu mai ritto". "La nuova compagnia e il nuovo spettacolo che Luigi Luzzatti affigge sul frontone di Montecitorio potranno tenere il cartellone? O saranno, anch'essi, fischiati via? E che pu� e che deve pensarne il proletariato?" Analisi politica della composizione del Parlamento e della coalizione di maggioranza.

Suffragio universale?
"Critica Sociale", a. XX, n. 6-7, 1 aprile 1910, p. 82-85.
Anna Kuliscioff scrive a Turati a proposito del suo commento alla risposta del Comitato Centrale socialista per il suffragio universale, data al Comitato Nazionale pro-suffragio femminile. Anna Kuliscioff esprime le sue perplessit� sul perch�, per una dichiarazione cos� semplice, vengano usate tante parole e perch� invece non bastasse rispondere che i socialisti "� ovvio che siano per il voto esteso alle donne". Risponde Turati iniziando quella che verr� in seguito chiamata "polemica in famiglia". "La parola all'imputato! E l'imputato � qui in carne ed ossa". La tesi sostenuta da Turati � in sostanza che la totale maggioranza delle donne italiane (999 su 1000) sono assenti dal movimento politico, e sono assenti, ancor di pi�, da ogni movimento di classe.

Ancora del voto alle donne. Suffragio universale a scartamento ridotto
"Critica Sociale", a. XX, n. 8, 16 aprile 1910, p. 113-116.
Replica di Anna Kuliscioff all'articolo di risposta di Turati apparso sull'ultimo numero della rivista.
Anna Kuliscioff conferma il suo dissenso e dice che avrebbe volentieri rinunciato a "questa polemica in famiglia", se Turati non si fosse presentato come "l'interprete fedele dei nostri compagni pi� autorevoli del partito, del gruppo parlamentare, del Comitato pel suffragio universale". Postilla di Turati. La polemica si chiude con l'articolo di Anna Kuliscioff, Per conchiudere sul voto alle donne, n. 9, 1910. Tutti gli scritti sono pubblicati in un opuscolo dal titolo: Il voto alle donne. Polemica in famiglia, Milano, 1910.

Una minaccia?, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 8, 16 aprile 1910, p. 117.
A proposito della formazione del nuovo Governo e sull'attesa del programma, ancora avvolto nell'ombra. "Attendiamo le promesse vicine, e, dopo le promesse, il principio dei fatti".

Il ministero Luzzatti
Discorso tenuto nella tornata del 30 aprile 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 885-888.
Il nuovo Primo Ministro Luzzatti espone il suo programma di Governo. Turati, a nome del Gruppo parlamentare socialista, dichiara: "Il nostro s�, dunque, che � appena poco pi� di un no, ha questo preciso significato: noi abbiamo una scarsa fiducia in quel che pu� dare questa Camera al proletariato, o consentire che il Governo gli dia, sia come indirizzo generale e riforme politiche, sia come riforme sociali".

Primo Maggio di rinnovamento, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 9, 1 maggio 1910, p. 129-130.
"Questo Primo Maggio vuole essere di interiore rinnovamento per il socialismo italiano". Si delineano nuovi compiti per il partito in difesa delle organizzazioni operaie e per il suffragio universale. "Primo Maggio di giovinezza che si sente viva e vuol rifiorire. Il partito che ritorna popolo. E il popolo che, per diventare cittadino, dovr� correre, pugnace, all'ombra della nostra bandiera: la bandiera invitta del socialismo internazionale".

Comune moderato e comune popolare. Proemio al programma comunale dei socialisti milanesi
"Critica Sociale", a. XX, n. 9, 1 maggio 1910, p. 134-137.
Per l'alleanza dei lavoratori organizzati con la massa dei consumatori. La differenza tra il Comune moderato e il comune popolare secondo Turati: "Vi �, insomma, tra l'azione dell'uno e dell'altro, la diversit� che intercede fra le opere dell'amore e quelle della mera convenienza; fra il passionato volere, e lo stitico, arcigno e necessario dovere.
Anche in opuscolo: I socialisti al comune. Programma della Sezione Socialista Milanese del Partito Socialista Italiano per le elezioni amministrative del 1910, con proemio di Filippo Turati, Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1910.

Il voto dei socialisti pel Ministero. Errore o degenerazione?
"Critica Sociale", a. XX, n. 10, 16 maggio 1910, p. 145-149.
Il 30 aprile Turati dichiara alla Camera il voto del Gruppo parlamentare socialista a favore - ma non di fiducia - del Ministero Luzzatti-Sacchi-Credaro. Alla rivista arrivano "una valanga di lettere e di scritti, quasi tutti di protesta" e che meritano la discussione non tanto per quello che � successo in Parlamento, quanto in previsione del prossimo Congresso socialista. Pubblicazione di lettere di Alessandro Schiavi e di Om�ga. Postilla di Turati.

La dichiarazione del Gruppo socialista alla Camera (30 aprile 1910 - Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XX, 1910, n. 10, 16 maggio 1910, p. 149-150.
Riproduzione integrale della dichiarazione come "documento di causa" che vuole evitare l'astensione. "L'astensione ha una pessima fama: � la tattica, si pensa, dei perplessi, dei vili, di coloro che non sanno assumere la responsabilit� di una decisione". Il voto socialista � un voto favorevole, ma non di fiducia al Governo e questo per quattro motivi: la situazione politica ancora confusa, la riforma elettorale, la perplessit� sulla composizione del Governo, il silenzio del Presidente di Consiglio sulle spese militari.

Le convenzioni marittime approvate
Discorso tenuto nella tornata del 28 maggio 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 889-890.
Approvazione della convenzione per i servizi postali e commerciali marittimi. Pur approvandone il disegno, Turati afferma: "Gli stessi nostri voti favorevoli (�) non sono dati alla bont� del progetto, ma alla sua inevitabilit�".

Per la libert� di scelta del corpo elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 31 maggio 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 891-895.
Richiesta di sospensione della discussione sulla proposta di legge elettorale per la modificazione all'articolo 88 sulla ineleggibilit� e incompatibilit� dei funzionari e degli impiegati. Turati spiega che se da un lato bisogna rispettare la volont� degli elettori, dall'altro bisogna assicurare che questo principio sia conciliato con "l'assoluta indipendenza di ogni membro del Parlamento".

Il problema della burocrazia
Discorso tenuto nella seconda tornata del 4 giugno 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 896-908.
Turati presenta un ordine del giorno nella discussione sullo stato di previsione del Ministero dell'interno per l'esercizio finanziario 1910-1911 sulla necessit� "di avviare il problema della burocrazia a soluzioni radicali ed organiche, coordinando il miglioramento delle condizioni degli impiegati col buon andamento dei pubblici servizi e con le esigenze dei bilanci".

Sul personale della pubblica istruzione
Discorso tenuto nella seconda tornata del 7 giugno 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 909-914.
Nella discussione sul disegno di legge sui provvedimenti sul personale del Ministero della pubblica istruzione, Turati affronta nuovamente le problematiche degli impiegati dello Stato. Dichiara di votare a favore "una pessima legge � perch�, per lo meno, si tragga da questa discussione, se � possibile qualche ammonimento, qualche consiglio, qualche iniziativa per l'avvenire".

In vista del Congresso socialista. Partito e Gruppo Parlamentare
"Critica Sociale", a. XX, n. 11-12, 1-16 giugno 1910, p. 161-163.
La Direzione del Partito esprime la sua opinione "sul fattaccio" del voto non negato al Ministero Luzzatti-Sacchi-Credaro. "Anzi, in luogo di un parere, ne emise due", entrambi significativi dello stato d'animo presente all'interno del partito: uno di biasimo aperto firmato da Modigliani e un altro, avanzato da Ciotti, che "non � molto pi� gentile".

Un piano di riorganizzazione per le poste e telegrafi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 22 giugno 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 915-946.
Riforma e discussione del disegno di legge sullo stato di previsione della spesa del Ministero delle poste e telegrafi. Ampio ordine del giorno di Turati sul problema dei lavoratori del servizio. Replica di Turati anche nelle giornate seguenti del 24 e del 25 giugno per fatti personali. Turati riprende i concetti, svolti "innumerevoli volte nella Camera" sulla necessit� di semplificazione della macchina dello Stato, sul decentramento in particolare degli "organismi di carattere economico" e sui servizi deplorati per la loro lentezza e la loro antieconomicit�.

Aviazione e controlli burocratici
Discorso tenuto nella tornata del 25 giugno 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 947-949.
Intervento di Turati a proposito di uno stanziamento di dieci milioni al Ministero della guerra e richiesta di prelievo della cifra dal bilancio militare, "economizzando sulla forza bilanciata o con altri espedienti efficaci".

L'eterno problema, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 13-14, 1-16 luglio 1910, p. 193-195.
Sulle problematiche sempre presenti delle Ferrovie e dei lavoratori ferroviari. Si allontana di qualche mese "lo spettro dello sciopero ferroviario". "Deputati, senatori, giornalisti, sciamano in vacanza: vacanza, almeno, politica". Polemica con il Governo che ha deliberato in merito a due problemi "spinosissimi: convenzioni marittime e scuola", mentre "l'eterno problema" delle ferrovie si allontana.

Ferrovie e socialismo. A taluni nostri censori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 15, 1 agosto 1910, p. 225-227.
Connubio socialismo-strada ferrata. Polemiche suscitate dall'articolo, L'eterno problema, in particolare quelle apparse su l'"Economista" e il "Corriere della Sera".

Perch� il sangue scorra un po' meno. Un disegno di legge che nessuno ha letto e una legge in vigore che nessuno ha mai applicato, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p. 241-242.
Proposta di legge socialista "per la prevenzione e riparazione degli eccidi in occasione di commovimenti popolari". Dopo i gravissimi fatti di San Pietro Vernotico, di Andria e di Bari, emerge ancora la necessit� di una legge, proposta dai socialisti nella legislatura precedente, sulla prevenzione degli eccidi. Ripubblicazione del testo. (Si veda, Prevenzione e riparazione degli eccidii
Discorso tenuto nella tornata del 12 maggio 1906, presentazione da parte del Gruppo socialista di un disegno di legge di Turati per prevenire gli eccidi). Il disegno di legge del Gruppo socialista intende eliminare ogni "impunit�, sempre assicurata fin qui, senza nessuna eccezione, ai fucilatori monturati", come per esempio la medaglia conferita al brigadiere Centanni. (Si veda, L'eccidio di Candela e la medaglia a un brigadiere, discorso tenuto nella tornata del 31 marzo 1903, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume primo, p. 244-258.)

Piccola polemica ferroviaria
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p. 247-248.
Turati scrive al prof. Alberto Giovannini, direttore di "La libert� economica" di Bologna, in merito alla polemica sulla riforma ferroviaria. Il tema delle ferrovie "vive di rinvii, si alimenta di ritornelli". Il problema ferroviario � trattato come "un caso del problema generale dei servizi di Stato" che si deve risolvere contemplando gli interessi del servizio e del personale, dei consumatori e dei produttori "per il modo che coincidano, si fondano, facciano uno".

Contro una turpitudine, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XX, n. 16, 16 agosto 1910, p. 253.
Una lettera di Giacomo Ferri "denunzia di mala fede e di vilt� la campagna di denigrazione condotta contro di lui da una parte della stampa italiana". Turati acconsente che venga riprodotta, ma "non per spirito di camaraderie", ma perch� le accuse contro Ferri sono al disotto di ogni rispettabilit� politica e morale.

Per la coltura popolare. L'Istituto "Giosu� Carducci" di Como
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 257-258.
Inaugurazione dell'Istituto dedicato alla conoscenza e alla diffusione della cultura popolare "nei dirigenti come nelle masse, nei propagandisti come nei propagandati".

Quiproquo innocenti. Il disegno di legge della jettatura, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 258.
Il disegno di legge contro gli eccidi sembra essere nato sotto cattivi auspici: "Gli avran fatto la jettatura". Ripubblicazione del disegno di legge socialista per evitare di assicurare l'impunit�, "senza nessuna eccezione, ai fucilatori monturati". Si fa riferimento alla medaglia conferita al brigadiere Centanni. (Prevenzione e riparazione degli eccidii, Discorso tenuto nella tornata del 12 maggio 1906, presentazione da parte del Gruppo socialista di un disegno di legge di Turati per prevenire gli eccidi).

Ai giovani ed ... ai maturi. Contributo alle nostre autodiagnosi
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 264-267.
Articolo di Turati, Per il compito nostro, pubblicato su "Avanguardia" n. 134 sul tema dei giovani socialisti: "pensiero nuovo e originale del movimento giovanile ispirato al 'massimalismo' superiore, alle pregiudiziali meramente tattiche del riformismo, dell'integralismo e della stessa tendenza rivoluzionaria, � il solo cui sia dato restituire al partito l'entusiasmo e la fede smarriti".

[Necrologio], firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XX, n. 17, 1 settembre 1910, p. 272.
Necrologio di Paolo Mantegazza: "Fu, tra i moderni, uno degli ingegneri pi� universali - il che � dire, pi� veramente italici - e in cui cuore e cervello pi� apparissero fusi a costruire un'anima".

L'azione politica socialista. I criteri generali. (Relazione al Congresso socialista: Milano, 21-25 ottobre 1910)
"Critica Sociale", a. XX, 1910, n. 18-19, 1 ottobre 1910, p. 284-292. Anche in opuscolo:
L'azione politica del partito socialista. I criteri generali. "XI Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano", Milano 21-25 ottobre 1910, Milano, Tipografia degli Operai, 1910, p. 35. Con lo stesso titolo c'� un'edizione degli Uffici della "Critica Sociale", 1910, p. 33. Biblioteca della Critica Sociale.
La relazione di Turati � cos� articolata: I. Che s'intende qui per "azione politica"; II. Riforme e rivoluzione; III. Le lacune della piattaforma. La coltura popolare. I servizi pubblici; IV. Le riforme all'ordine del giorno. Suffragio. Legislazione sociale. Riforma tributaria. Spese militari; V. Il problema fondamentale. Come le riforme si ottengono. Le questioni di tattica. La forza e l'indirizzo del partito. Le conclusioni si concentrano in quattro "capisaldi": 1. Suffragio universale per entrambi i due sessi; 2. No agli aumenti delle spese militari; 3. Accrescere lo sviluppo della scuola italiana; 4. Lotta per le assicurazioni sociali quali quella per la vecchiaia e per l'invalidit� di tutti i lavoratori.

Il Congresso di Milano, la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 20, 16 ottobre 1910, p. 305-306.
Saluti della rivista ai "fratelli d'arme e d'ideale" che cominciano ad arrivare a Milano in occasione del XI Congresso, che apre il terzo decennio della vita e della storia del partito.

Le Relazioni al Congresso, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 20, 16 ottobre 1910, p. 306-309.
Anticipazione e panoramica sulle relazioni che verranno presentate al futuro Congresso

Dopo il Congresso. La vittoria del lavoro, la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 21, 1 novembre 1910, p. 321-322.
La stampa borghese valuta il Congresso di Milano come la presunta fine del partito del lavoro: "Una cosa superamena. Nei giornali borghesi � un allegro scampanare a morto per il nostro Partito". Vengono usate espressioni come "� tralignato" o si � "evaporato" in modo tale che ormai nulla lo differenzia da un partito di marca borghese. "Ma la morale del Congresso fu questa: lezione di realismo severo, rivendicazione dei diritti della quotidiana conquista, che non corre su binari tracciati di lunga mano, ma si schiude essa stessa la via fra difficolt� sempre nuove".

Per la riforma elettorale
"Critica Sociale", a. XX, n. 21, 1 novembre 1910, p. 322-325.
La riforma elettorale � una delle riforme che la democrazia sollecita, ma ce ne sono anche altre e necessarie che aspettano di essere considerate: l'allargamento delle circoscrizioni; la rappresentanza proporzionale, la retribuzione ai deputati, l'ineleggibilit� e l'incompatibilit� dei funzionari, il rinnovamento legislativo.

L'eredit� del Congresso, la Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XX, n. 22, 16 novembre 1910, p. 337-339.
Ci si interroga su che cosa si propone di fare il Partito dopo il Congresso. "Il Congresso socialista ci ha dato quello che oggi, soprattutto, a lui si chiedeva: un esame di coscienza sincero, e una direttiva". Segnali di vitalit�, di maturit� e di profonda coscienza.
Resistenza e collaborazione del personale nelle grandi aziende industriali di Stato
"Critica Sociale", a. XX, n. 22, 16 novembre 1910, p. 346-349.
Proemio all'opuscolo di Gino Baglioni, Per la riforma ferroviaria. Note e proposte precedute da una introduzione critica di Filippo Turati su Resistenza e collaborazione del personale delle grandi aziende industriali e di Stato, Milano, editrice "Critica Sociale", 1910. Baglioni - "modesto travet ferroviario e organizzatore valoroso - s'ingegna di indagare pacatamente le cagioni pi� profonde e pi� vere, e di additare i possibili ripari".

Lo Stato nel cul di sacco (A proposito della insurrezione dei ferrovieri), la Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XX, n. 23, 1 dicembre 1910, p. 353-355.
Necessit� di una profonda riforma dei servizi pubblici di Stato, sia per quanto riguarda il loro ordinamento, sia per ci� che attiene il contratto di lavoro fra il personale e l'amministrazione.

Politica Internazionale. Preludio, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XX, n. 23, 1 dicembre 1910, p. 355-356.
Preludio alla pubblicazione dell'articolo del dottor Mario Govi di Modena dal titolo, Verso un'intesa italo-austriaca per la limitazione degli armamenti navali, scritto prima della risposta che il Ministro degli esteri ha dato a Bissolati a proposito dell'iniziativa di accordardo con l'Austria per una Conferenza internazionale diretta al parziale disarmo.

Dopo vent'anni. Rinnovazione necessaria. Un "referendum" fra i nostri abbonati, amici e lettori
"Critica Sociale", a. XX, n. 24, 16 dicembre 1910, p. 369-370.
"Risponde ancora, risponde come un tempo, la 'Critica Sociale', cos� com'essa fu pensata e attuata alle origini, a tutti i fini che ci eravamo proposti?". Turati si interroga sul ruolo di "Critica Sociale" e chiede una risposta: "E il quesito noi sottoponiamo agli amici intelligenti e sicuri". "Ci dicano dunque gli amici il loro pensiero; ci rispondano, nel rinnovare il loro abbonamento, i lettori fedeli. Quali sono le maggiori lacune che trovate nella Critica? Come proporreste di porvi rimedio?"

Lo sfacelo della situazione, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XX, n. 24, 16 dicembre 1910, p. 371.
Alla ripresa autunnale dei lavori della Camera, si ripresenta urgente la riforma elettorale e "l'allargamento del diritto di voto sino ai confini del semplice alfabetismo".

Personale dei benefici vacanti
Discorso tenuto nella prima tornata del 19 dicembre 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 950-953.
Turati richiama l'attenzione sul riordino della categoria dei dipendenti del personale degli economati generali dei benefici vacanti, che chiede miglioramenti di carriera.

Voto contrario all'esercizio provvisorio
Discorso tenuto nella seconda tornata del 20 dicembre 1910, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 954-958.
Voto contrario del Gruppo socialista alla richiesta del Governo di proroga dell'esercizio provvisorio del bilancio. Turati dichiara a proposito di questa legge, il suo voto contrario alla fiducia politica, o generica, o specifica, che � implicitamente insita in ogni concessione di esercizio provvisorio".

Il voto alle donne. Polemica in famiglia (per la propaganda del suffragio universale in Italia)
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1910, p. 31. Biblioteca di Critica Sociale.
Estratto da "Critica Sociale", n. 6-7, n.8, n.9, 1910. Con Anna Kuliscioff.

Prefazione a Matteo Teresi, I limiti del diritto al matrimonio nei degenerati. Con prefazione di Filippo Turati, Palermo, S. And� (F. And�), 1910, p. [99]. Collezione di opere giuridiche-sociali.

Il discorso commemorativo di Filippo Turati, in Andrea Costa, Episodi e Ricordi scritti da Romeo Galli, Milano, Antonio Sassu Editore, 1910, p. 46-49 [61].

I socialisti al comune. Programma della Sezione Socialista Milanese del Partito Socialista Italiano per le elezioni amministrative del 1910, con proemio di Filippo Turati, Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1910, p. 5-13 [40].
Estratto da "Critica Sociale", n. 9, 1910, Comune moderato e comune popolare. Proemio al programma comunale dei socialisti milanesi.

Gino Baglioni, Per la riforma ferroviaria. Note e proposte precedute da una introduzione critica di Filippo Turati su Resistenza e collaborazione del personale delle grandi aziende industriali e di Stato, Milano, editrice "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1910, p. 3-12 [112]. Biblioteca di Critica Sociale.
Estratto da "Critica Sociale", n. 22, 1910, Resistenza e collaborazione del personale nelle grandi aziende industriali di Stato.


1911


Che fare?
"Critica Sociale", a. XXI, n. 1, 1 gennaio 1911, p. 1-6.
Postilla di Turati all'articolo di Gaetano Salvemini, Che fare?: "che � un vigoroso squillo di battaglia, preludio magnifico per la nuova annata della Critica". Prezioso per Turati perch� offre "a noi e al Partito, di chiarire, oggi e poi, alcune linee fondamentali di indirizzo e di tattica". L'articolo di Salvemini tratta dei problemi aperti della riforma elettorale e del suffragio universale.

Per la stampa sorella
"Critica Sociale", a. XXI, n. 1, 1 gennaio 1911, p. 12.
La direzione della rivista promuove l'abbonamento cumulativo con l'"Avanti!" che, dopo il Congresso di Milano era passato sotto la direzione di Claudio Treves: "Noi consideriamo l'abbonamento all'Avanti! come il preciso dovere di tutti coloro pei quali il socialismo non � una posa sportiva, una fatuit� menzognera".

Il "referendum" per la "Critica", La C.S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 2, 16 gennaio 1911, p. 17.
L'articolo propone il quesito con cui si era chiusa l'annata precedente della rivista e che cerca la risposta alla domanda: "Ci dicano dunque gli amici il loro pensiero; ci rispondano, nel rinnovare il loro abbonamento, i lettori fedeli. Quali sono le maggiori lacune che trovate nella Critica? Come proporreste di porvi rimedio?". Aggiunge Turati: "Le risposte scritte sul talloncino di un vaglia hanno naturalmente � maggior valore".

Il "Misch-Masch" parlamentare, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 3, 1 febbraio 1911, p. 33-34.
Stagnazione della situazione politica parlamentare e illusioni sulla vitalit� del nuovo Gabinetto. "La Camera sta nel padule e sprofonda". "Gli � che tutto � flaccido, � moscio, come dicono a Roma. Piega, casca, si sfascia".

Intransigenza vecchia e nuova
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 3, 1 febbraio 1911, p. 34-37.
Postilla di Turati all'articolo di Claudio Treves, Intransigenza vecchia e nuova a proposito delle ultime elezioni comunali di Milano. Treves, che parla di una nuova intransigenza, sostiene che l'obiettivo della "vecchia" tattica intransigente dei socialisti era "rompere il blocco popolare per rompere il blocco clerico-moderato". Per Turati invece l'intransigenza di un partito � essere se stesso. "E' questo il concetto della 'vecchia' intransigenza, dommatica, assoluta, 'mitologica'? No: � dell'intransigenza senza aggettivi".

Per la coltura popolare: Una magnifica iniziativa, firmato La C.S.
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 3, 1 febbraio 1911, p. 47.
Istituzione dell'Unione Italiana per l'Educazione Popolare a Milano. Dice Turati: "Questa iniziativa � veramente estranea e superiore ai partiti". Sviluppa il tema delle biblioteche popolari, del coordinamento delle Universit� Popolari, dell'incremento dell'educazione infantile, della diffusione dell'insegnamento professionale. Si annuncia l'uscita di una rivista che si intitoler� "La Coltura Popolare".

Contro il rincaro dei viveri
Discorso tenuto nella tornata del 2 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 959-971.
Turati interviene nella discussione sul caro viveri affermando come "essa sia veramente la pi� grande e la pi� vera delle questioni politiche, quella in cui si accentrano ed interferiscono tutte le altre ... perch� � essenzialmente sul terreno dei tributi in relazione alla sussistenza, che si combatte la lotta politica delle classi".
Pubblicato anche come opuscolo con il titolo:
Il caro viveri alla Camera. Politica borghese e politica proletaria di fronte al problema delle sussistenze. I radicali al Governo e le trappole parlamentari. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati 2 febbraio 1911 (Dal resoconto stenografico).
Milano, Redazione della "Battaglia Proletaria Socialista" (G. Abbiati), 1911, p. 19. Biblioteca della Battaglia, 2.

Un procuratore generale provocatore di eccidi
Discorso tenuto nella tornata del 15 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 972-974.
Interrogazione di Turati al Ministro di grazia e giustizia a proposito di un discorso pronunciato dal Procuratore generale della Corte d'appello di Milano nel quale avrebbe affermato: "c'� della gente che si vuole opporre alla questura, alle milizie; orbene, per costoro giacch� la ragione non serve, valga la forza".

Le idee del governo
"Critica Sociale", a. XXI, n. 4, 16 febbraio 1911, p. 49-50.
Le idee a cui fa riferimento l'articolo sono due: il voto allargato e il rafforzamento del Senato. "Per quanto riguarda il suffragio, da un lato si rende pi� democratico, mentre dall'altro - "l'On. Luzzatti lo aveva ben proclamato" - si rafforzano le rappresentanze conservatrici. La seconda idea sul Senato "rinvigorito" viene subito abbandonata.

Per una legge sulla conciliazione e l'arbitrato
Discorso tenuto nella tornata del 17 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 975-985.
Turati interviene a favore dei ferrovieri per la creazione dell'istituto della conciliazione e della soluzione arbitrale temporanea nelle controversie.

Per Anna Maria Mozzoni
Discorso tenuto nella tornata del 20 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 986-987.
Turati sostiene la petizione della signora Anna Maria Mozzoni che chiede un maggiore compenso come riconoscimento del suo lavoro a favore dell'amministrazione dello Stato. Nello specifico, la signora Mozzoni "lavor� per lunghissimi anni alla preparazione di un codice sanitario" visitando molte province italiane.

Ancora per l'arbitrato
Discorso tenuto nella tornata del 21 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 987-990.
Turati ripresenta l'ordine del giorno del 17 febbraio sui provvedimenti per i ferrovieri per uno stralcio proposto dal Governo di un comma in materia disciplinare.

Gli scandalizzati si convertono
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 991-993.
Dieci anni prima Turati aveva presentato un disegno di legge che conteneva alcune indicazioni che vengono ora raccolte dal nuovo progetto di riforma dell'ordinamento delle ferrovie dello Stato. In particolare l'introduzione del principio "della cointeressenza del personale".

Il socialista che si contenta (intorno alla riforma elettorale)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 5, 1 marzo 1911, p. 65-70.
Premessa all'articolo di Gaetano Salvemini, Il socialista che si contenta (intorno alla riforma elettorale) e polemica con Ivanoe Bonomi che pubblica sull'"Avanti!" del 30 aprile 1910 un articolo sulla proposta dell'on. Luzzatti di estendere il voto a tutti coloro che possono dimostrare di saper leggere e scrivere. Turati difende il lavoro del Gruppo parlamentare socialista accusato di "segrete e inconfessate simpatie per la riforma luzzattiana".

Domanda a procedere respinta
Discorso tenuto nella tornata del 7 marzo 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 994-997.
Turati interviene contro l'autorizzazione a procedere nei confronti del deputato socialista Trapanese, accusato di diffamazione ed ingiurie.

Per gli emigranti
Discorso tenuto nelle tornate del 7 e del 10 marzo 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 998-1012.
Nella stessa tornata del 7 marzo Turati interviene per interpellare il Ministro degli affari esteri sulla tutela sanitaria degli emigranti in attesa di salpare nel porto di Napoli. Nella tornata del 10 marzo Turati esprime la sua insoddisfazione per la risposta del Governo.

Gli operai dei telefoni
Discorso tenuto nella tornata del 13 marzo 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1013-1015.
Interrogazione di Turati al Ministro delle poste e dei telegrafi "sui motivi che determinarono l'Amministrazione dei telefoni all'improvviso e contemporaneo licenziamento di tanti operai".

Il capitombolo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 81.
Inevitabile crisi di governo di marzo che coincide con il primo colpo di vento del calendario e - fa "patatrac". Dice la Critica: "Se un insegnamento rimane, � questo: torniamo alla sincerit�, alla probit� semplice e piana, che � ancora la migliore delle tattiche".

Agli abbonati in ritardo
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 81.
Ai ritardatari "� fatta viva preghiera di inviarci spontaneamente l'importo dell'abbonamento entro la corrente quindicina".

"La Coltura Popolare"
"Critica Sociale", a. XXI, n. 6, 16 marzo 1911, p. 91-93.
Esce il primo numero della nuova rivista, organo della Unione Italiana per l'Educazione Popolare, della quale viene pubblicato il programma nel n. 3 del 1� febbraio. Turati � nel Consiglio direttivo. In essa si fondono il "Bollettino delle Biblioteche Popolari", diretto da Ettore Fabietti, e "L'Universit� popolare" di Varazzani. Il sommario della rivista: 1. La politica della coltura popolare; 2. Le opere integratrici della scuola; 3. Le Biblioteche popolari; 4. Le Universit� popolari; 5. Le scuole professionali.

Dura salita
"Critica Sociale", a. XXI, n. 7, 1 aprile 1911, p. 97-99.
"La salita � dura a chi � solo, se vanit� non lo sollevi, o non lo prema, co' suoi duri urtoni, la storia" Commenta Turati che "� dura a Bissolati la salita del colle Quirinale perch� � dura al proletariato l'ascesa redentrice dell'Aventino". Motivazione sentimentale del rifiuto di Leonida Bissolati all'offerta di Giolitti di entrare al Governo: "lo ha preso - la frase � sua - il mal di montagna. Leonida Bissolati, che ama ritemprare la sua rubesta maturit� con le scalate al Gran Sasso e con gli amori freddi delle dolomiti alpine; su quel facile colle, inondato di sole, (�) prov� lo spasmo invincibile. Lo prov� nella discesa, dopo aver sostato sulla vetta, lusinghiera e cordiale. Sent� che non risalirebbe: era 'pi� forte di lui'".

1� Maggio 1911. Ai lavoratori e alle lavoratrici, firmato La Direzione del PSI.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 8, 16 aprile 1911, p. 113-114.
Il ventunesimo Primo Maggio dall'Unit� d'Italia propone: "Il suffragio a tutti i lavoratori maschi e maggiorenni - preludio a pari conquista per le donne del lavoro".

Alluvione sotterranea
"Critica Sociale", a. XXI, n. 8, 16 aprile 1911, p. 114-115.
Sulla paternit� del suffragio universale e su Giolitti che rinasce "quando sembrava spento e si accosta ai socialisti per ridare all'Italia un nuovo impeto di giovinezza".

Il Partito del Lavoro? ... Eccolo! Parole attribuite al Segretario della Confederazione Generale del Lavoro Italiana, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 9, 1 maggio 1911, p. 129-130.
L'"Humanit�" del Primo Maggio reca un'intervista "pi� o meno fedele" di Uberto Lagardelle con Rinaldo Rigola pubblicando la presunta notizia della fondazione di un nuovo Partito del Lavoro fatto di "militanti veramente operai, di organizzazioni veramente operaie � non di borghesi, piccoli borghesi, padroni, intellettuali �".

Postilla
"Critica Sociale", a. XXI, n.9, 1 maggio 1911, p. 137-138.
Postilla, firmata F. Turati, all'articolo di Enrico Carraro, Un "Regesto" delle Associazioni di impiegati sulle Federazioni professionali di impiegati che tendono a costituirsi in sindacati di categoria.

Marina militare e politica internazionale
Discorso tenuto nella seconda tornata del 23 e del 25 maggio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1016-1026.
Turati, insieme a Claudio Treves, chiede la sospensione della proposta di legge sulle spese per la marina militare per conoscere le ragioni di ordine politico, "che la rendono necessaria".

Sul matrimonio degli ufficiali
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1027-1029.
Turati presenta alcune osservazioni sul disegno di legge sul matrimonio degli ufficiali per quanto riguarda l'obbligo previsto di ottenere preventivamente "un assentimento regio, insindacabile, a tutela, dite voi, della rispettabilit� della famiglia".

Ancora i rivenditori di privative
Discorso tenuto nella tornata del 1� giugno 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1030-1035.
Turati presenta un ordine del giorno nella discussione del bilancio delle finanze, sulle condizioni di esercizio delle rivendite, ed il miglioramento economico dei rivenditori e dei commessi.

Minimi stipendi per i postelegrafonici
Discorso tenuto nelle tornate del 5 e del 6 giugno 1911, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1036-1057.
Disegno di legge sui provvedimenti economici relativi agli anziani e all'elevazione dei minimi degli stipendi del personale del Ministero delle poste e dei telegrafi.

L'equo trattamento pei ferrovieri
Discorso tenuto nelle tornate del 16 e del 17 giugno 1911, Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1058-1068.
Turati interviene nella discussione del disegno di legge sullo stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici, per affrontare il problema "dell'equo trattamento pei ferrovieri delle linee concesse all'industria privata", di fronte alla migliorata condizione economica dei dipendenti dello Stato.

Impreparazione, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 12-13, 16 giugno 1� luglio 1911, p. 177-179.
Proposta del nuovo Gabinetto Giolitti-Sacchi. Monopolio assicurativo sulla vita che rivela "lo stato di impreparazione che � nel Parlamento, nel Governo, nell'opposizione e nei partiti" di fronte a questi vitalissimi problemi dell'oggi e del domani. Nuovo Gabinetto Giolitti-Sacchi e annuncio dei due punti fondamentali del programma: il suffragio quasi-universale e il monopolio delle assicurazioni sulla vita che "parve in verit�, trascendesse, per il loro ardimento, anche le nostre aspettative".

E il partito? ..., firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 14, 16 luglio 1911, p. 209-210.
Ruolo del partito in questa delicata fase del Parlamento e della vita politica italiana. Cos� inizia l'articolo-editoriale: "Vogliamo organizzare una spedizione di esploratori che muova alla ricerca del Partito Socialista Italiano?"; senza recriminare o accusare nessuno, ci si augura "semplicemente, umilmente, burocraticamente, che la deliberazione di Milano venga attuata. Che il Partito tenga il suo Congresso; tutto il suo Congresso".

Contravveleno, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n.15, 1 agosto 1911, p. 225-226.
Premessa all'articolo di Tullio Colucci, Grandezza e decadenza del socialismo. La soluzione, la salvezza, "il contravveleno" stanno nell'azione pratica. "Nell'azione che, realmente, solo genera il pensiero, lo alimenta, lo controlla, lo feconda e se ne feconda, lo avvince alla terra".



Il prossimo Congresso Socialista Nazionale (Modena 15-18 ottobre). Il programma delle discussioni, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p. 241-242.
Ordine del giorno dei lavori del prossimo Congresso, "che porta l'eredit� del Congresso di Milano", e deliberazioni della Direzione del partito. L'articolo propone uno schema organizzativo per i lavori congressuali per i quattro giorni dei lavori.

La nostalgia dei miraggi. Controreplica a Tullio Colucci a proposito della "crisi" del socialismo.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p. 246-247.
Turati passa in rassegna le posizioni emerse e le reazioni scaturite dall'articolo di Tullio Colucci apparso nel n.15 dal titolo Grandezza e decadenza del socialismo.

Battiamo e ribattiamo il chiodo! Ancora contro il pericolo dello scrutinio di lista senza proporzionale, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 16, 16 agosto 1911, p. 248.

L'azione! Dalla "crisi socialista" al Congresso di Modena
"Critica Sociale", a. XXI, n. 17, 1 settembre 1911, p. 257-258.
Prosegue l'analisi delle posizioni a seguito della discussione sulla grandezza e sulla decadenza del socialismo iniziata da Tullio Colucci, Grandezza e decadenza del socialismo, n. 15, 1911, anche in previsione del Congresso di Modena.

Da Jena al Marocco e a Tripoli passando per Roma
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p. 273-275.
Sulla politica coloniale del Governo ed il "fuoco del colonialismo" che si � acceso: "febbre di ardimenti che anima il popolo, i capitalisti e gli industriali". Turati ammette un ritardo nella valutazione del fenomeno: "Non ancora qui s'� scritto un rigo della 'montatura' tripolina � confessiamo finora, da noi, non si riusc� a prenderla sul serio".

Il capitombolo. (Ancora sulla "crisi" del socialismo)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p. 277-278.
"S�, proprio il 'capitombolo'! Tullio Colucci ha cento volte ragione. Ma non ahim�! - il capitombolo del socialismo, soltanto - ci perdoni l'amico la grandezza - soltanto il capitombolo della nostra polemica. Il che �, forse, un guaio alquanto minore!" "Ma noi, allora, non ci divertiamo pi�. Allora lasciamo correre. Siamo tentati di gridare al contraddittore: 'Ma s�, che hai tutte le ragioni! Hai vinto! Raccogli!".

Variazione melanconiche sul suffragio universale, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p. 278.
Premessa all'articolo di un "ottimo compagno [D.S.]" che invia alcune note sul suffragio universale, sull'opportunit� e l'attualit� della riforma. Risponde la Critica: "Le vie del socialismo sono infinite, ma a patto che, in qualche direzione, per qualche obiettivo, un'azione si svolga ... avanti pel suffragio universale. Ma avanti dunque per davvero!".

Anche soli ... !
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1� ottobre 1911, p. 289-290.
I socialisti si trovano isolati nell'opposizione all'impresa libica. Il Governo Giolitti, che si sperava fosse un Governo di "ministri della democrazia positiva e moderna", viene accusato di tornare indietro a politiche ormai considerate finite, di scatenare un'"orgia di sciovinismo balordo, di patriottardismo fatuo e melenso ... Tutto questo era al di l� anche della zona di quell'impreveduto, che la prudenza impone di preventivare".

L'imbroglio di Tripoli. Documenti
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1 ottobre 1911, p. 290-294.
Documentazione della "nuova follia" iniziando dalla pubblicazione integrale della discussione della discussione alla Camera sulla politica estera del 7 e 9 giugno 1911. Pubblicazione di alcuni fra i brani pi� salienti e significativi del discorso dell'on. Leone Caetani quale "invano presagio e ammonitore".

La politica di Tecoppa, L'ordine del giorno di Bologna e il nostro suicidio politico, Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 1 ottobre 1911, p. 294-297.
Posizione del Gruppo socialista alla Camera contro l'intervento militare in Libia. Bologna, ordine del giorno, firmato da Turati, nell'adunata del 25 settembre 1911: "il Gruppo socialista parlamentare formula la pi� energica protesta, in nome degli interessi pi� profondi e pi� veri della patria e soprattutto delle classi lavoratrici ... contro questo falso colonialismo, maschera e strumento di nuovi vagheggiati protezionisti e parassiti, di maggiori sperperi militareschi e di ulteriori meditate reazioni politiche".

Per il Congresso di Modena (15-16-17-18 ottobre 1911). Gli ordini del giorno dei Relatori
"Critica Sociale", a. XXI, n. 19, 16 settembre 1911, p. 297.
Presentazione degli ordini del giorno delle relazioni al congresso.

Al Congresso socialista di Modena. Confessioni ed augurii, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p. 305-306.
Saluti del Gruppo parlamentare agli amici e ai camerati che si raccolgono di nuovo in "un'ora non lieta, la strada � pi� lunga e pi� insidiosa ancora". Ancora sulla "follia" libica.

Le proposte dei socialisti milanesi, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p. 306-308.
Riproduzione del testo completo delle formule votate dalla Sezione socialista milanese sulle quali si concentra la principale discussione del Congresso di Modena. I. Ministerialismo e partecipazione al potere; II. Affiatamento opportuno; III Distacco dal Ministero; IV La riforma della Direzione del Partito.

Il dissidio sul terreno concreto, La Critica
"Critica Sociale", a. XXI, n. 20, 16 ottobre 1911, p. 310-312.
Pubblicazione dell'articolo di Ivanoe Bonomi, Il dissidio socialista, pubblicato sul "Giornale del Mattino" di Bologna, sul dibattito che l'ala bissolatiana intende porre al Congresso di Modena. Postilla, che reca la firma della Critica, e che afferma che la vera questione non � quella ormai superata fra le due tendenze storiche del riformismo e del rivoluzionarismo, "ma, oggi se lotta di tendenze ancora pu� essere sar� fra due riformismi diversi, ispirati a due concezioni sia pure antitetiche, del miglior metodo di lotta socialista; ma entrambe contenute nel girone della ideologia positiva ed evoluzionistica, nella cerchia del pensiero riformista".

Nella tagliuola
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p. 321-322.
Amare parole di Turati che esprimono tutta la tristezza di fronte "al disastro indeprecabile delle nostre pi� care speranze" a proposito della "lugubre pagina di barbarie e di sangue, che Governo e ceti dirigenti hanno aperta, e stanno istoriando, nella politica italiana".

Quel che ha detto il Congresso di Modena, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p. 322-325.
Pubblicazione dell'ordine del giorno approvato dal Congresso che si caratterizza nella tripartizione della corrente riformista: Bissolati, Bonomi, Cabrini - la destra ministeriale che si identifica con il riformismo giolittiano, fino almeno a suffragio universale conquistato; il riformismo di centro di Basile, il nostro; il riformismo di sinistra dell'emendamento Modigliani che aggiunge un pizzico di antiministerialismo in pi�. Valutazioni positive di queste divisioni per la ricerca di "una formula esatta".

Ministerialismo e partecipazione al potere. La risoluzione approvata
"Critica Sociale", a. XXI, n. 21, 1 novembre 1911, p. 325-327.
Il congresso dichiara, fra l'altro, che "� da escludersi, nella presente fase storica italiana, la possibilit� di una partecipazione di socialisti - che intendano continuare ad essere considerati tali - al governo borghese".

La casa oggi, la pensione domani. (Per un inventore contabile), La C. S. e Filippo Turati
"Critica Sociale", a. XXI, n.21, 1 novembre 1911, p. 332-335.
Illustrazione del sistema ideato da Sigismondo Balducci, impiegato delle ferrovie, per assicurare a tutti una casa, impiegando un complicato sistema contabile.

La guerra contro l'Italia! firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXI, n. 22, 16 novembre 1911, p. 337-339.
Si riafferma nuovamente la posizione socialista contro la guerra. Contro la follia criminosa e il tradimento: "Questa guerra - ripetiamolo dopo due mesi, un'altra volta - � la guerra contro l'Italia!".

L'accordo dei contrarii (Ancora sul Congresso di Modena), firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, n. 22, 16 novembre 1911, p. 340-341.
Il Congresso di Modena ha tra l'altro dimostrato l'alto grado di maturit� e di educazione politica raggiunta dal partito, dimostrato anche dai comportamenti civili e dal tono non violento tenuto nei dibattiti.

Per il pi� grande socialismo, Tullio Colucci e La C. S.
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1-16 dicembre 1911, p. 356.
Postilla della Critica all'articolo di Tullio Colucci, Per il pi� grande socialismo. "Avanti! Oggi pi� che mai, sulle tracce dell'ideale che solo non tradisce chi virilmente lo ama e fedele lo invoca".

Due anni e mezzo prima. (In difesa della nostra coerenza e del riformismo), firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXI, 1911, n. 23-24, 1 dicembre 1911, p. 358-359.
Dimostrazione della continuit� delle idee del "vecchio" riformismo e confronto con le posizioni assunte contro l'impresa di Tripoli. Difesa della seriet� di una dottrina e di un metodo che "n� Tripoli, n� il ministerialismo a vita di alcuni socialisti, per enorme jattura che rechino, non seppelliranno per sempre".

La vertigine degli armamenti e le riforme sociali. Discorso pronunziato alla Camera il 12 giugno 1909 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1 dicembre 1911, p. 360-368.
Ripubblicazione del discorso tenuto alla Camera il 12 settembre 1909 e gi� pubblicato come opuscolo.

La bella morte. Paolo Lafargue e Laura Marx
"Critica Sociale", a. XXI, n. 23-24, 1 dicembre 1911, p. 372-373.
Necrologio firmato ILLE EGO. "Fu domenica 26 novembre che Paolo Lafargue e Laura, sua devota compagna e collaboratrice, la seconda figlia di Marx, spegnevano in se stessi la vita, serenamente, senza strepito, nel medesimo istante � discendevano insieme dal treno della vita, che ci porta tutti, gridandoci: 'Buona sera camerati! Eccoci arrivati, noi altri; noi discendiamo!'. Cos� - semplicissimamente".

Il caro viveri alla Camera. Politica borghese e politica proletaria di fronte al problema delle sussistenze. I radicali al Governo e le trappole parlamentari. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati 2 febbraio 1911 (Dal resoconto stenografico)
Milano, Redazione della "Battaglia Proletaria Socialista", tipografia (G. Abbiati), 1911, p. 19. Biblioteca della Battaglia, 2.
Pubblicazione del discorso alla Camera, Contro il rincaro viveri.

I due cristianesimi in Socialismo e Religione. Scritti di [...] Filippo Turati et altri, Roma, Libreria Editrice Romana, 1911, viii-192. "Collezione 'Uomini e Tempi'", n. 5, n. 6. n. 7.

Per la riforma elettorale, Prefazione a Gino Bandini, Il pericolo imminente, Milano, 1911, 30 p.
La prefazione, Il pericolo imminente � pubblicata in "Critica Sociale", n. 21, 1910.


1912


Il miraggio della pace
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 1-4.
Prolungamento inutile della guerra. Scrive Turati: "Il Sahara - non � chi l'ignori - � la terra genitrice dei miraggi - miraggio della colonia di popolamento, di una terra coltivabile che non esiste". Miraggio sembra essere anche la pace sempre pi� lontana. "Si comincia ad essere stanchi e infastiditi dal prolungarsi della guerra".

Mario Rapisardi, f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 1, 1 gennaio 1912, p. 5.
Necrologio del poeta catanese (1844-1912). "Vada intanto al tumulo del prode, che pens� e cant� cos� altamente ed ebbe cos� nobili sdegni per tutti gli oppressi, contro le sopraffazioni e le vigliaccherie, il commosso nostro rimpianto e l'affettuoso saluto".

Dopo i telegrammi di Berlino, la Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 2, 16 gennaio 1912, p. 17-18.
Entusiastici commenti del successo socialista nelle elezioni di Germania: "nessun dubbio, il fiume della storia avanza inesorabilmente verso le sue foci". Si mette in evidenza come tra il socialismo italiano e socialismo tedesco ci sia un grande divario di condizioni, di ambiente, di spirito e di livello di coscienza civile.

La riunione del Gruppo, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p. 33-34.
Convocazione a Bologna del Gruppo socialista parlamentare per chiedere la riapertura delle Camere entro e non oltre il 22 febbraio, perch� "il regime rappresentativo ritorni". "E' anche tempo che le opinioni e i propositi di ciascuno dei suoi membri - sull'atteggiamento verso il Ministero - si palesino e precisino. E non nuoce che sia alquanto prima del riaprirsi di Montecitorio".

Le velleit� nazionaliste e la politica dell'emigrazione, firmato La C. S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 3, 1 febbraio 1912, p. 35.
Brevissima Postilla all'articolo di Peter Augen sui pericoli che si nascondono dietro l'immane "scemenza" governativa che prende nome da Tripoli.

La riapertura
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 49-50.
Riapertura delle Camere dopo sette mesi: "Il Governo si sovvenne che l'Italia � paese costituzionale. La parola d'ordine � questa: - Il Parlamento si apre: ma, su ci� che pi� preme, nessuno dovrebbe fiatare". "A noi pare che nessun miglior segno possa cogliersi di un ormai non lontano ravvedimento della coscienza del paese".

"Il n'y a que le nu�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 49.
Adattamento dell'adagio francese "Il n'y a que le nu qui habille" (soltanto il nudo riveste). Aforisma preso a prestito per commentare l'iniziativa di una copertina, da usare come utile custodia del fascicolo della rivista, che non ottiene consensi e non suscita grande entusiasmo, anzi neppure di stima. "In generale, la nuova toilette fece brontolare i lettori", cos� si riprende la veste grafica precedente.
Un errore di ottica politica, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 4, 16 febbraio 1912, p. 51-51.
Postilla di precisazione ad un articolo di Ettore Marchioli, Un errore di ottica politica, sulle decisioni del Governo nella guerra di Libia.

La scissione del Gruppo socialista, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 65-67.
Il compito del partito diventa ora quello di definire se stesso, cos� come deliberato dal Congresso di giugno, anche se la scissione del Gruppo � irrimediabile e profonda e "che era nell'anima delle cose". Si tratta unicamente di prenderne coscienza "onestamente e malinconicamente". Il partito deve tornare a rappresentare "la anima della milizia proletaria".

La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1069-1081.
Turati prende la parola nella discussione "per affermare la propria irriducibile ostilit� alla conversione in legge del decreto che � all'ordine del giorno" con il quale il Governo vuole porre la Tripolitania e la Cirenaica sotto la sovranit� del Regno d'Italia.

La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano. Discorso di Filippo Turati, 23 febbraio 1912, alla Camera dei Deputati (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXII, n. 5, 1 marzo 1912, p. 67-73.
"Contravveniamo - per la seconda volta, forse, in 21 anni - alla massima, che ci eravamo imposti, di ricusare queste pagine di discorsi, parlamentari od altri, del nostro direttore. Per due eccezionali motivi. Il primo: la importanza peculiare del momento e del tema. Il secondo: la mancanza, in tutti i giornali, d'ogni riassunto decente, e, in molti, la intenzionale burlesca contraffazione pubblicata".
In opuscolo:
Contro la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei Deputati [del] 23 febbraio 1912. (Dal resoconto stenografico),Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, 29 p.

All'opposizione! La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 6, 16 marzo 1912, p. 81-82.
Scissione del Gruppo socialista motivata dalle posizioni prese sulle riforme del monopolio e sul progetto di legge sul suffragio. L'editoriale commenta: "Siamo - ricordiamolo sempre all'opposizione al Governo e su questo si � scisso il Gruppo � perch� alcuni non se la sentivano di andare in fondo nella guerra al Gabinetto, finch� almeno non fossero poste al sicuro le due 'riformissime', una pi� vitale dell'altra: monopolio e suffragio".

Affiliamo le armi, firmato (t. - k.).
"Critica Sociale", a. XXII, n. 7, 1 aprile 1912, p. 97-99.
Ordine del giorno alla Camera: la riforma elettorale che si presume possa essere conclusa entro due mesi. La riforma produrr� un notevole cambiamento nel corpo elettorale italiano che passer� da tre a otto milioni di elettori, e sar� evidente l'attuale inadeguatezza della rappresentativit� del Parlamento. "Quanto pu� durare questa situazione? Noi a questo richiamiamo e sollecitiamo il partito".

Pro o contro il Congresso, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p. 113-114.
Ci si interroga sull'opportunit� di svolgere un nuovo Congresso. Confronto tra le diverse opinioni presenti nel partito, ma "se Congresso deve esserci, deve essere vero", che analizzi e "riveda" l'azione del partito e non sia una parodia.
Squillo di campana
"Critica Sociale", a. XXII, n. 8, 16 aprile 1912, p. 121-122.
Proemio a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande conquista. "Questo scritto del nostro amico � appunto uno squillo di campana". Sindacalismo e collaborazione delle rappresentanze di categoria dei ferrovieri. Opuscolo che prosegue l'opera iniziata con Per la riforma ferroviaria, Milano editrice "Critica Sociale", 1910.

Questo Primo Maggio, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 9, 1 maggio 1912, p. 129-131.
In questo Primo Maggio di guerra, come mai � successo prima, i militanti e i proletari d'Italia devono riflettere a "pi� feconde meditazioni" contro la guerra.

La riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata dell'8 maggio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1082-1096.
Turati interviene con un ampio discorso sul disegno di legge di riforma elettorale, che prevede l'allargamento dei diritto di voto anche agli analfabeti che abbiano prestato il servizio militare, o con et� di 30 anni.

La meccanica della votazione e la votazione meccanica
Discorso tenuto nella tornata del 17 maggio 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1097-1115.
Discussione sul meccanismo della votazione e sull'adozione della scheda meccanica. Turati afferma che "la macchina sarebbe benefica".

Dopo il tentato regicidio
Discorso tenuto nella tornata del 1� giugno 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1116-1118.
Interrogazioni sull'attentato al re Vittorio Emanuele III il 14 marzo 1912 a Roma. Sdegno socialista e richiesta di fare chiarezza "per appurare come possano avvenire ancora in Italia simili obbrobrii; come possano ancora esistere una polizia e una magistratura complici, volontarii o no, di chi istiga un povero mentecatto alla calunnia, e a tale calunnia! Pi� spregevole, pi� vile, pi� terrificante dello stesso delitto che di vuol perseguitare".

Il suffragio colla museruola, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 145-146.
Cos� viene commentata la nuova legge sul suffragio universale: "Il suffragio fu allargato notevolmente - ma munito di buona e resistente museruola. Spetter� ai socialisti di liberarlo da essa".
In discussione � l'atteggiamento del Gruppo socialista che accusa impreparazione e soprattutto una significativa assenza in occasione della discussione della legge, che alla fine viene approvata come il Presidente della Commissione l'aveva voluta e cio� "allargata" a chi non ha compiuto trent'anni, se hanno servito "sotto le bandiere: ... rejetto il voto alle donne ... rejetto la rappresentanza proporzionale".

Per la coltura socialista (In vista del Congresso imminente), La Critica
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 149-150.
Postilla all'articolo di Alessandro Schiavi a favore di una cultura socialista diffusa e per la proposta di una scuola per formare chi ha il compito di fare propaganda. Questo deve essere uno dei compiti del Congresso di Reggio Emilia.

La meccanica della votazione e la votazione meccanica nella discussione alla Camera su la Riforma elettorale. Discorso pronunciato il 17 maggio 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 10-11, 1 giugno 1912, p. 151-161.
"La Camera sembr� appassionarsi alla questione pratica ... circa il meccanismo della votazione. Busta o scheda ufficiale? Macchina! decret� l'Estrema".

Verso il Congresso, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p. 177-178.
Dichiarazione politica di Giuseppe Emanuele Modigliani - "alla quale noi pure pi� particolarmente incliniamo" - e relativo documento sottoscritto dalla Direzione del Partito e dal Gruppo Parlamentare. Relazioni al Congresso Nazionale di Reggio Emilia, 7-10 luglio 1912: . Le tre correnti al Congresso. Gli ordini del giorno sul Programma e sulla tattica. Per i riformisti di Destra; l'ordine del giorno dei Rivoluzionari e l'ordine del giorno dei socialisti reggiani.

Le tre correnti a Congresso, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 12, 16 giugno 1912, p. 194-196.
Programma dei lavori del 13� Congresso Nazionale Socialista a Reggio Emilia 7-10 luglio 1912.

A Reggio Emilia! Ritorno dopo un ventennio, Firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p. 193-196.
Dopo il congresso del 1893, il ritorno a Reggio Emilia � letto come un auspicio favorevole per il Partito. Dopo vent'anni sono mutate profondamente le condizioni storiche, ma il problema � nell'anima. "La parola sa di metafisica. Con quali obiettivi e come sapr� conquistarli i cinque milioni di votanti il partito?"

Il socialismo di domani
"Critica Sociale", a. XXII, n. 13, 1 luglio 1912, p. 199-203.
Tullio Colucci chiude la serie dei suoi articoli su 'Critica Sociale' alla vigilia del Congresso di Reggio Emilia. In tutti i suoi scritti � sempre presente la domanda: "Quale, come fatto e di che, il socialismo, il vero socialismo? Quale essenza sua nel suo divenire? Che di esso permane, che � caduto o cadr� e che pu� rivivere? Quale - soprattutto - il suo domani e a che patto?".

I risultati del Congresso. Di chi la vittoria?
"Critica Sociale", a. XXII, n. 14, 16 luglio 1912, p. 209-211.
Il Congresso di Reggio Emilia � un notevole passo del socialismo italiano nella direzione di "quello che si � convenuto di intitolare riformismo socialista". Viene ribadito il no al ministerialismo.

Unit� necessaria, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 225-226.
L'unit� � necessaria perch� il Partito Socialista si trova "nel suo cammino, a una svolta malagevole, pieno di oscuri imprevisti". La guerra e i nazionalisti, i cinque milioni di elettori e l'azione che sta svolgendo il clero sono tutti "formidabili ammonitori di divisioni delle 'forze del proletariato'". "Per questo, l'altra volta, parlammo di 'diserzione avanti il nemico'".

Le organizzazioni proletarie e la coltura popolare. Un grande congresso alle viste
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 231-233.
Il primo Congresso Nazionale dell'Unione dell'Educazione Popolare � ancora pi� importante per il significato che assume in un momento di scarsa riforma civile e di una stagione politica nemica di grandi iniziative. "Elevamento intellettuale, fortificazione della scuola del popolo".

Il Primo Congresso Nazionale delle Opere di Educazione Popolare (Roma, 7, 8, 9 dicembre 1912), firmato Comitato Promotore
"Critica Sociale", a. XXII, n. 15, 1 agosto 1912, p. 234-235.
Manifesto-programma del Congresso alla base dell'articolo precedente. Turati � nel Comitato Promotore per la diffusione delle Biblioteche popolari, per l'Unione per l'educazione popolare e altre istituzioni simili.

La nuova legge elettorale. Come si applica una riforma non conquistata
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p. 241-243.
Non c'� molto entusiasmo per la "'grande riforma' pel fatto che essa era largita dal Governo assai pi� che non conquistata dal proletariato". Formazione delle liste elettorali ed estensione del diritto di voto a cinque milioni di nuovi elettori.

Il nostro "ultra riformismo", firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXII, n. 16, 16 agosto 1912, p. 248-249.
Fabio Ranzi, nel suo "Pensiero militare" del 15 agosto, dedica un'intera colonna all'"ultrariformismo" di Filippo Turati per avere difeso la laicit� o il neutralismo - fuori dei partiti - nelle opere e nella propaganda per la cultura (Unione per l'educazione popolare, Biblioteche popolari e simili). Dice Turati: "Fabio Ranzi ha l'aria di meravigliarsi del nostro atteggiamento che cosparge di cortese ironia ravvisandovi la prova di un temperamento politico ...: intransigente, rivoluzionario, catastrofico e, subito dopo, transigentissimo, arciriformista ed evoluzionista rigorosissimo".

Lutto improvviso. Sebastiano Cammareri Scurti, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXII, 1912, n. 16, 16 agosto 1912, p. 253.
Necrologio di Sebastiano Cammareri Scurti, membro della Direzione del Partito, agronomo valente e sperimentato. Cos� scrive Turati: "Coltivarne la preziosa eredit� di iniziative e di esempi, sar� il solo non retorico omaggio che i socialisti di Sicilia possano rendere alla memoria del valoroso compagno che, essi come noi, abbiamo cos� immaturamente e impensatamente perduto".

Il suffragio contro l'Alfabeto? La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 17, 1 settembre 1912, p. 257-261.
"Tutti gli arzigogoli, i sofismi e le sottigliezze, con cui si pretende coonestare la livragrazione di elettori dei quali la inscrizione � legittima, oltrech� nel preciso dettato della legge, oltrech� nel suo spirito e nelle sue finalit� cozzano e s'infrangono contro il senso intuitivo e pertanto non confutabile, di questa palmare verit�: che si scontano con la verit� di una legge che estende il suffragio e tende ad universalizzarlo, non pu� toglierlo a chi gi� legittimamente lo possiede: per la contraddizione che non lo consente".

"E che fa, di grazia, il Partito Socialista Italiano?�", firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 18, 16 settembre 1912, p. 273-274.
"La domanda non � nuova da queste pagine. Pi� volte la rivolgemmo agli amici e a noi stessi dacch� militiamo nelle file. Ma giammai ci trovammo tanto imbarazzati a darle una risposta decente. Si insinua il dubbio: "Che avessero un briciolo di ragione - tattica a parte - quei tali del 'ramo che dissecca'". Critiche alla direzione intransigente-rivoluzionaria.

Per essere cittadini in Italia. Come si diventa elettori, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1 ottobre 1912, p. 289-291.
"La domanda dell'articolo precedente, fatta per tentare di scuotere l'alto sonno e il profondo disinteressamento dei socialisti italiani di fronte alla riforma, elettorale, fu amorevolmente raccolto � dai fogli clericali, lieti di tradurlo al loro pubblico come un certificato di decesso da noi regolarmente rilasciato al nostro partito".

La guerra di Tripoli e la situazione internazionale (a proposito di un libro recente) e un tantino di polemica intorno alle eresie coloniali, firmato "alfa lamda" e Noi
"Critica Sociale", a. XXII, n. 19, 1� ottobre 1912, p. 291-294.
Il libro � di Cesare Spallanzon, L'Africa nemica (La guerra - La pace - Le alleanze), Venezia, Tipografia economica editrice, 1912.L'eresia di "alfa lamda" � che egli pensa che in condizioni diverse sarebbe stata possibile una espansione coloniale "socialisticamente giustificata". L'articolo dice che i socialisti sono contrari a qualsiasi tipo di colonialismo.

Zaino in spalla ... che la pace � fatta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 20, 16 ottobre 1912, p. 305-306.
Firma della Pace di Ouchy, che per l'Italia vuole dire abbandonare i territori balcanici.
[Trattato di Ouchy firmato il 15 ottobre 1912 tra Italia e Turchia e preliminare alla pace di Losanna, che conferma tutte le clausole della fine della guerra italo-turca con lo sgombero delle forze turche dalla Tripolitania e dalla Cirenaica e la temporanea occupazione italiana del Dodecaneso.]

Pasquale Villari, La Libia e i "travestimenti" del "Corriere della Sera", firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 21-22, 1-16 novembre 1912, p. 327-328.
Il "Corriere della Sera" del 26 ottobre accusa la rivista di aver male interpretato, "falsificato o contraffatto", un discorso di Pasquali Villari in Consiglio Comunale a Milano in occasione della discussione sulla Pace di Ouchy. Risponde Turati: "Il giudizio supremo, inappellabile, spetter� poi alla storia - e lo udranno i nepoti dei nepoti. Fosse di condanna per noi, pel nostro pessimismo!".

L'Internazionale risorta
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p. 353.
Dopo un periodo di Congressi che sembravano essere convocati in omaggio alla tradizione, l'Internazionale socialista ritrova energia nelle parole: "Guerra alla guerra!"

Babele socialista, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p. 369-371.
Crisi di identit� del Partito socialista e del movimento proletario che "traversano un'ora grigia, di maggiore disagio che in qualunque momento dell'ultimo ventennio". Perdita di risonanza del movimento a causa delle troppe divisioni. Ricerca di una nuova fase fatta di battaglie pi� aspre. "Ma la bussola � quella, quella � la bandiera, quella � sempre la meta. Noi ricominciamo seguitando".

La morale della nostra "immoralit�"
"Critica Sociale", a. XXII, n. 24, 16 dicembre 1912, p. 373-376
"Un'altra interruzione da raccogliere. Giovanni Zibordi rileva l'allusione anonima, fatta a una sua lettera e tiene a sgravarsi il cuore". Lettera che inizia con Caro Turati. Risponde Ille Ego.
Il dibattito sulla morale sessuale inizia con l'articolo di Rodolfo Mondolfo, Intorno alla morale sessuale, con Postilla a firma La C.S., in "Critica Sociale", n. 19, 1912. Prosegue con uno scritto del Prof. R. Mondolfo a Turati, Ancora sulla morale sessuale, "Critica Sociale", n. 20, 1929; con L'immoralit� della "morale sessuale". Replica a Rodolfo Mondolfo, firmata da Ille Ego, in "Critica Sociale", n. 20, 1912 e si conclude con Raccogliendo le interruzioni: Intermezzo contro la morale, proseguendo nella replica a Rodolfo Mondolfo, a firma di Ille Ego, in "Critica Sociale", n. 23, 1912.
"Critica Sociale", a. XXII, n. 23, 1 dicembre 1912, p. 329-334.

Echi della liberazione di Ettor e Giovannitti
Discorso tenuto nella tornata del 16 dicembre 1912, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1119-1126.
Liberazione a Salem (Stati Uniti) degli italiani Ett�r, Giovannitti e Caruso, accusati di omicidio per motivi politici.

Prefazione a Tullio Colucci, Dal vecchio al nuovo socialismo con Introduzione critica di Filippo Turati, Milano, Edizioni "Avanti!" (tip. degli Operai, soc. coop.), 1912. Biblioteca della Critica Sociale.

Prefazione a Sigismondo Balducci, La casa oggi, la pensione domani: soluzione del problema delle abitazioni in correlazione colla previdenza sociale con prefazione di Filippo Turati. Con tre prospetti, Milano-Sesto San Giovanni, Soc. ed. Milanese, 1912, 61 p. La Biblioteca pratica, 41

Inno dei lavoratori, Firenze, A. Salani, 1912.

Contro la guerra e contro il Ministero. Discorso alla Camera dei Deputati, 23 febbraio 1912. (Dal resoconto stenografico), Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, 29 p.
Pubblicazione del discorso La conquista della Libia e il Partito Socialista Italiano; anche in "Critica Sociale", n. 5, 1912, p. 67-73.

Proemio a Gino Baglioni, Il possibile embrione di una grande conquista, Milano, Societ� Editrice Socialista "Avanti!", 1912, p. 3-7 [61].
Estratto da "Critica Sociale", n. 8, 1912, p. 121-122, Squillo di campana.

1913


Le strane vicende dell'Ispettorato del Lavoro. Il "sabotage" senatorio, firmato La Critica.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 1, 1 gennaio 1913, p. 4-7.
Presentato alla Camera il 27 novembre 1909, il progetto di legge "che dava all'Ispettorato del Lavoro diritto di cittadinanza legislativa", viene approvato il 28 giugno 1910. Dopo due anni il progetto approda al Senato che non si limita a proporre degli emendamenti, ma "sostituisce l'intero progetto" che ne risulta in questo modo indebolito.

Dalla Relazione sull'Ispettorato del Lavoro alla Camera dei Deputati
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 1, 1 gennaio 1913, p. 7-10.
Relazione del 14 dicembre 1912, con la quale Turati accompagna alla Camera per l'approvazione definitiva, il disegno di legge sull'Ispettorato del Lavoro - "divenuto, nella nuova lezione senatoria, Ispezione dell'Industria e del Lavoro ... organo statale di vigilanza, necessaria per la esecuzione delle leggi che proteggono il lavoratore".

"Ricominciamo seguitando ..." A proposito di eccidi proletari, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1 febbraio 1913, p. 17-18.
Con queste parole - Ricominciamo seguitando � - chiudeva l'articolo di fondo del 16 dicembre 1912, "Ma � tempo di spiegarci meglio ; � tempo - anche 'seguitando' - di 'ricominciare'". Articolo di sintesi delle ultime "e non liete" vicende del partito.

Due diagnosi. Prefazione ai due articoli che seguono, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913, p. 20-21.
Prefazione agli articoli di Giovanni Zibordi, La crisi dei partiti. Dai principi alle 'cose', e di Tullio Colucci, La crisi dei partiti. Questa coincidenza dice "pi� d'ogni parola" quanto sia sentito il problema e quanto sia necessario affrontare la crisi.

Il contratto di lavoro degli impiegati alla Camera elettiva, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913, p. 32-41.
Proposta di legge sul contratto dell'impiego privato. Pubblicazione del testo integrale del disegno di legge originario e confronto con il testo elaborato dal Consiglio Superiore del Lavoro.

Vecchie pergamene�
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 2-3, 1-16 febbraio 1913, p. 43-44.
In occasione della pubblicazione della terza edizione del libro di Filippo Turati, Il delitto e la questione sociale. Appunti penali, Bologna, Casa Editrice La Controcorrente, 1913. Lettera a Luigi Fabbri che cura l'edizione e la prefazione del libro. Scrive Turati: "Chi, fra i nostri lettori, si diletta di scavi archeologici e di paleografia? Se qualcuno vi �, ecco una primizia antiquaria proprio per lui".

In difesa dei farmacisti e dei consumatori di medicinali
Discorso tenuto nella tornata del 14 e del 18 febbraio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1127-1157.
Turati interviene nella discussione sul disegno di legge sull'esercizio delle farmacie, dichiarandosi contrario alla sua approvazione perch� favorisce solo alcuni rappresentanti di "interessi ristretti". Inoltre, "a ci� si aggiungerebbe il danno certo dei consumatori" perch� il progetto rischia di sopprimere il libero esercizio della farmacia con conseguente perdita dei "fini sociali" a cui dovrebbe tendere la riforma.

Per l'amore della moralit� e per la moralit� dell'amore, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 4, 16 febbraio 1913, p. 54-58.
Postilla all'articolo di Rodolfo Mondolfo, Per l'amore della moralit� e per la moralit� dell'amore. Amichevole polemica con Rodolfo Mondolfo sulla moralit� "intesa in senso totale".

Sospensione di un sindaco
Discorso tenuto nella tornata del 24 febbraio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1158-1161.
Interrogazione sulla sospensione del sindaco di Castel San Giovanni (Piacenza) Alberto Chiesa da parte del Prefetto per gravi motivi di ordine pubblico per aver messo in votazione in Consiglio Comunale un ordine del giorno di condanna degli eccidi, "di riprovazione, di critica agli atti del Governo".

Sui servizi postali
Discorso tenuto nella tornata del 27 febbraio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1162-1168.
Turati chiede la sospensione del disegno di legge che prevede la concessione a privati del servizio di recapito (per espresso) delle corrispondenze epistolari nelle localit� di loro provenienza.

Contro un peggioramento della carriera
Discorso tenuto nella tornata del 27 febbraio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1169-1172.
Intervento di Turati nella discussione sul disegno di legge sui servizi postali in difesa degli ufficiali postali e telegrafici che, nel nuovo quadro legislativo, vedono peggiorare le loro condizioni di carriera.

La piattaforma, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 5-6, 1-16 marzo 1913, p. 65-67.
In previsione della data delle elezioni politiche a suffragio allargato prevista per l'autunno, l'articolo afferma che "la nuova Camera � meglio che venga eletta a giugno e non a novembre perch� i partiti non hanno tempo da perdere e il partito socialista meno di ogni altro". Partito socialista caricato, nel presente momento politico, di una rappresentanza elettiva importante e diretta da parte delle 'classi proletarie' di fronte al suffragio allargato.

Colui che confinammo in soffitta�, firmato t. - k.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 5-6, 1-16 marzo 1913, p. 74.
Trentesimo anniversario della morte di Karl Marx [Londra 14 marzo 1883]. "Ad ogni anno che volge, cresce di statura; il suo profilo si delinea pi� puro e pi� luminoso". Perci� in Marx "i lavoratori del mondo vedono e sentono se stessi, la loro stessa coscienza, la loro nobilt� la loro missione nel mondo".

Giustizia per gli impiegati e influenza elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 3 marzo 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1173-1186.
Turati svolge uno dei temi che pi� gli sta a cuore: l'ordinamento dei postelegrafonici e in particolare l'incongruenza fra il nuovo regolamento e la legge ordinaria. Non si spiega il poco interesse che suscita la discussione neppure dall'influenza che potrebbe avere la prossima scadenza elettorale. Dice infatti Turati: "neppur questo ha virt� di scuotere il letargo, di vincere il marasma, che ci ha tutti come impietriti".
Ancora la piattaforma, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 7, 1 aprile 1913, p. 97-99.
Piattaforma del Comitato della Sezione Socialista Milanese - a cui aderisce "Critica Sociale" - e che si concentra sui seguenti punti: opposizione "implacabile" ad ogni progressivo aumento delle spese militari; opposizione ad ogni inasprimento delle tariffe doganali fino all'abolizione dei dazi di confine; intensificazione della politica del lavoro razionale ed organica che favorisca l'accelerazione dei lavori pubblici; le quattro assicurazioni obbligatorie che forniscano "alla classe sfruttata quei presidii indispensabili, nelle incolpevoli tristezze della vita".

I primi effetti della Scissione. L'elezione di Budrio, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 8, 16 aprile 1913, p. 113-117.
Scissione conseguente alle manifestate "indulgenze tripoline e velleit� coloniali" di Guido Podrecca, deputato del collegio di Budrio, sconfessato apertamente dai Circoli socialisti e dalle Leghe.

Iscrizione elettorale degli emigrati
Discorso tenuto nella tornata del 23 aprile 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1187-1189.
Interrogazione di Turati al Ministro dell'interno sull'iscrizione nelle liste elettorali degli italiani emigranti che ne abbiano diritto perch� "nessuna legge pu� mutare in emigranti quelli che non lasciano la terra natia, n� per mutare in emigranti permanenti coloro che si assentano per qualche giorno o per qualche mese".

Per il personale dei tabacchi
Discorso tenuto nella tornata del 25 aprile 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1190-1193.
Turati interviene nella discussione sulla riforma degli organici di alcune categorie dell'amministrazione dello Stato, in particolare per quelle dei verificatori e dei subalterni delle rivendite dei "tabacchi".

Come fu ammazzato alla Camera il "Parlamentino" dei ferrovieri
Discorso tenuto nella tornata del 28 aprile 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1194-1212.
Interpellanza sull'accusa fatta ai ferrovieri eletti nella rappresentanza di categoria per reati di opinione espressi "nella esplicazione del loro speciale mandato".

Il crollo del Palazzo simbolico. Dalle bozze del resoconto stenografico (Tornata della Camera di sabato 10 aprile 1912)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 9-10, 1-16 maggio 1913, p. 131-138.
Questione morale e responsabilit� dei membri del Parlamento. Decisivo sar� il suffragio universale che sar� strumento delle classi lavoratrici "per la loro opera di civilt�, di una civilt� onesta; per la conquista e il rinnovamento dello Stato".

Il colpo di Stato ferroviario. Come fu ammazzato alla Camera il 28 aprile il "Parlamentino" dei ferrovieri
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 9-10, 1 maggio 1913, p. 145-155.
Legge Sacchi del 13 aprile 1911 che introduce la rappresentanza elettiva dei lavoratori nell'Amministrazione delle Ferrovie dello Stato. Richiamo agli articoli di Gino Baglioni e al Proemio, Squillo di campana di Turati ("Critica Sociale", n. 8, 1912). Pubblicazione dell'interpellanza di Turati alla Camera il 28 aprile 1913..

Lo scandalo del Palazzo di Giustizia
Discorso tenuto nella tornata del 10 maggio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1213-1224.
La costruzione del Palazzo di Giustizia a Roma porta nel 1913 il Governo ad uno scandalo per la lentezza dei lavori e per i consistenti finanziamenti erogati.

Sugli scioperi di Milano
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1225-1227.
Interrogazione di Turati per conoscere "le pratiche che le autorit� avessero tentato per disasprire e risolvere il conflitto" durante lo sciopero generale di Milano di solidariet� con i socialisti e i sindacalisti arrestati dalla forza pubblica in un comizio alla Casa del popolo.

Contro un esercito coloniale
Discorso tenuto nella tornata del 30 e 31 maggio 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1228-1249.
Turati chiede la sospensione della discussione sul disegno di legge che prevede modificazioni al reclutamento del regio esercito, per poter discutere il nuovo progetto nella futura Camera che verr� eletta con il suffragio "di oltre otto milioni di elettori".

Quindicinale o mensile? (Per un possibile referendum fra i lettori amici). Il Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913, p. 161.
Il Compilatore, Turati, si scusa per "il peccato di raddoppiamento del fascicolo, dovuto a pervicace ritardo di pubblicazione. Il compilatore, costretto a dividersi fra le due capitali - la morale e � quell'altra e a fare, egli solo, da boja, da impiccato, da corda e da sapone, invoca le attenuanti e promette � Ma ormai chi gli crede?".

Per ritornare al socialismo. (A proposito dei fatti di Milano e della loro interpretazione)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913, p. 161-165.
Nella "Critica Sociale" del 1� febbraio era stata riaffermata "la pi� cordiale ed equanime attesa - e cooperazione, occorrendo - verso le nuove correnti fatalmente prevalse nel Partito, del quale ci pareva doveroso, soprattutto in quest'ora mantenere salda l'unit�". Cos� Turati commenta la volont� di collaborazione con i sindacalisti rivoluzionari, che si incrina in occasione dello sciopero generale di Milano: "Si � inscenata a Milano, per l'occasione di quella, come fu detta 'prova generale', la improvvisazione di una sedicente 'unit� proletaria'. Noi chiediamo ai socialisti d'Italia: questo volle il Congresso di Reggio Emilia? chiediamo ai rivoluzionari che in esso prevalsero: era questo il vostro proposito quando sul terreno della leale intransigenza si stim� la convivenza delle due frazioni opportuna e possibile? era questo che l'Avanti! oggi incarna il vostro pensiero?"-

Imprudenti (anche senza l'erre ... ), firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16giugno 1913, p. 165.
Accuse da parte di giornali moderati milanesi ai parlamentari socialisti - e in particolare a Turati - di trovarsi a Roma e non a Milano nei giorni degli scioperi. Turati si difende dicendo di essere stato impegnato a Roma nelle discussioni alla Camera.

La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro (Discorsi socialisti alla Camera)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913, p. 167-175.
Nel n. 7 di "Critica Sociale" del 1� aprile 1913 � pubblicata la piattaforma elettorale della Sezione socialista milanese, che pone tra i suoi punti principali la politica economica del Governo. L'interrogativo � se il Parlamento intenda dare "uno slancio pi� energico, ed insieme pi� razionale, alla politica dei grandi lavori pubblici". Interpellanza del Gruppo socialista alla Camera dei Deputati sulla disoccupazione e sulla politica sociale di lavoro nella tornata del 9 giugno 1913. In appendice La piattaforma elettorale dei socialisti.
In opuscolo: La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro (Discorsi socialisti alla Camera), Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1913. Biblioteca di propaganda di Critica Sociale.

Un disegno di legge ... "per" l'alcolismo?
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-12, 1-16 giugno 1913, p. 186-190.
Dissenso socialista sulla proposta di legge - "o meglio, a che cosa fosse ridotto il disegno di legge Provvedimenti contro l'alcolismo" - approvata di recente alla Camera. Stralcio del resoconto stenografico dell'intervento del 6 giugno 1913, con il quale Turati tenta invano di ritardare la discussione del progetto di legge "per scoraggiare il seppellimento della discussione a giungo avanzato" e per proporre di adottare mezzi pi� adeguati a combattere l'alcolismo.

Conclusione sul Palazzo di Giustizia
Discorso tenuto nella tornata del 3 giugno 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1250-1252.
Dichiarazione di voto di Turati sui risultati dell'inchiesta sullo scandalo del Palazzo di giustizia di Roma contro la genericit� dell'ordine del giorno presentato dall'onorevole Sonnino a seguito dei risultati della Commissione di inchiesta, e richiesta di "un voto specifico sulle singole responsabilit�".

Un disegno di legge ... "per" l'alcoolismo?
Discorso tenuto nella tornata del 6 e del 12 giugno 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, pp.1253-1262.
Turati interviene nella discussione sul disegno di legge a proposito dei provvedimenti per l'alcoolismo, per denunciare la scarsit� dei mezzi adottati per combattere il fenomeno e per la volont� del progetto di "conciliare le cose pi� opposte: gl'interessi dei viticultori, quelli degli osti, quelli dei bevitori � e quelli dell'igiene e della morale!".

Modi e mezzi di votazione
Discorso tenuto nella tornata del 7 e dell'11 giugno 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1263-1275.
Modificazioni di alcuni articoli aggiuntivi a conclusione del dibattito sulla meccanizzazione del voto e sulla riforma elettorale per permettere il regolare svolgimento delle operazioni di votazione e dare la possibilit� di votare a tutti gli elettori del suffragio allargato.

La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro
Discorso tenuto nella tornata del 9 giugno 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1276-1293.
Interpellanza di Turati sulla politica sociale italiana e sulla necessit� di iniziative governative per la realizzazione di grandi opere pubbliche per risolvere il problema della disoccupazione di fronte alle spese militari sostenute per la guerra di Libia. Dice Turati che "il tema della disoccupazione in rapporto alla politica dei lavori pubblici, mentre da un lato � il pi� alto e sintetico che in questo momento di profili davanti al paese, d'altro canto, pei bisogni, pei dolori, per le minacce ed i pericoli a cui si connette, non pu� lasciare indifferente neppure i devoti dell'empirismo politico".
Anche in "Critica Sociale", a. XXIII, n. 11-13, 1913 e in opuscolo dal medesimo titolo La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro, Milano, Uffici della
"Critica Sociale", 1914, Biblioteca di propaganda di Critica Sociale.
Come si chiuse la XXIII legislatura
Discorso tenuto nella tornata del 14 giugno 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1294-1306.
Sul disegno di legge che stabilisce la continuazione fino al 31 dicembre 1913 del credito straordinario per le spese militari dell'occupazione in Libia. Turati interviene a nome del Gruppo socialista contro il disegno di legge e contro l'arbitrio che il Governo propone al Parlamento e che contrasta la "probit� politica nei regimi rappresentativi".

Bilanci falsi�
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p. 193-197.
Drammatica situazione finanziaria del bilancio dello Stato a causa dell'impresa di Libia. "L'inganno - ecco il motto dell'enigma e la sintesi del sermone - si ordisce unicamente contro il Paese. La 'gloriosa' impresa libica fu partorita e allattata dall'inganno".

Come si chiuse la XXIII Legislatura
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p. 200-206.
"Sabato 14 giugno - col separarsi della Camera - si pu� dire che, di fatto, si � chiusa la legislatura. Si � chiusa con l'abolizione del Parlamento" per consentire un nuovo credito "ultrastraordinario per fronteggiare fino a dicembre le spese per l'occupazione della Libia".

Un colpo di fulmine! La morte di Giovanni Montemartini, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 13, 1 luglio 1913, p 208.
Necrologio di Giovanni Montemartini, "presagio vivente di rinnovamento civile", morto improvvisamente. "Sembra si sia fatto un gran vuoto - e sia morto ben altro che un uomo; qualcosa sia morto, che la nazione sapeva, che la nazione voleva, che lo Stato le vorrebbe ridare - e cercher� in ogni dove e non ritrover�".

Per un'operosa unit�, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 14, 16-31 luglio 1913, p. 209-210.
Ancora sull'unit� dopo il Congresso di Reggio Emilia. Piattaforma elettorale messa a punto dalla Direzione, che adotta in gran parte i punti del manifesto elettorale della Sezione socialista milanese, pubblicato nel n.7 della rivista del 1� aprile 1913. Dice l'editoriale: "Nella imminenza sempre pi� incombente della gran prova dell'urne, v'� un programma da svolgere e da sminuzzare, sul quale ormai siamo tutti concordi".

Giovanni Montemartini esposto e commemorato da lui medesimo, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 14, 16 luglio 1913, p. 211-212.
A commemorazione di Giovanni Montemartimi si pubblicano le dieci pagine che appaiono su "Nuova Antologia" del 16 luglio e che riassumono un decennio di vita nei corpi consultivi della legislazione sociale: 1903 - 1912", da quando Montemartini propose e realizz� negli uffici dell'Umanitaria il primo ufficio del lavoro, fino ad arrivare al Consiglio del lavoro.

In Memoriam! Una epigrafe per Giovanni Montemartini
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 15, 1-15 agosto 1913, p. 237.
Epigrafe in ricordo di Giovanni Montemartini.

Bebel, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 16, 16 agosto 1913, p. 241-243.
Necrologio di Augusto Bebel, "Il primo nel consiglio e il primo nell'azione" cos� come l'aveva chiamato Vittorio Adler. "Chi dice Augusto Bebel evoca in quel nome tutto intero il proletariato di lingua tedesca, nella sua pi� alta, pi� compiuta, pi� nobile espressione, durante tutto un cinquantennio, lo evoca, insieme, lo esalta.

Dopo un anno dal Congresso di Reggio Emilia. Quel che pensavamo e quel che pensiamo.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 16, 16 agosto 1913, p. 245-250.
Articolo scritto in occasione della pubblicazione del resoconto stenografico del XIII Congresso nazionale del Partito socialista italiano. "Assai tardi, ma pur sempre in tempo per fornire alle dispute interne del Partito - di ieri, di oggi, di domani - un prezioso corredo documentario di dati, di motivi, di circostanze che si andavano affievolendo nella memoria e senza il quale la formula secca dei deliberati d'un Congresso, chi pure la tenga presente, smarrisce la miglior parte del contenuto vivo e reale che lo anim�, che lo spiega, che ne misura e ne precisa il valore".

Giunta alla derrata. Il necrologio della democrazia
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p. 260-263.
Articolo di Claudio Treves a proposito dell'opuscolo Per un programma di azione democratica di A. De Viti De Marco. Commenti di Turati sui concetti del libero scambio e sull'urgenza di iniziare una politica di riduzione dei dazi doganali per frenare il crescente caro-viveri.

Per la monogamia elettorale. Dichiarazione in persona prima
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p. 266.
Turati risponde a tutti coloro che hanno chiesto la sua candidatura in pi� collegi: "Ma io tengo a confermare - e vinco la ritrosia del farlo in forma pubblica, perch� sia chiaro che si tratta, per me, di una massima la quale non sar� derogata. Ringrazio del pensiero amichevole e che mi lusinga: ma declino formalmente e fermissimamente. Di candidature ne ho una e, per lo scarso vigore dei miei omeri, mi basta - se non � di troppo.

Come si vota e come non si vota a Montecitorio, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 17, 1 settembre 1913, p. 270-272.
"Abbiamo raccolto in due diversi opuscoli la discussione su Disoccupazione e politica sociale di lavoro, fatta alla Camera dal Gruppo socialista il 9 giugno con in appendice La piattaforma elettorale dei socialisti e la discussione Bilanci falsi. Come si � chiusa la XXIII Legislatura. Contro la finanza di guerra.

Fra "destri" e "sinistri". Le ragioni ideali della lotta, f.t. e Giovanni Zibordi
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 18, 16 settembre 1913, p. 273-277.
Giovanni Zibordi scrive per precisare le differenze politiche che lo separano da Ivanoe Bonomi e spiega le ragioni della sua candidatura nel Collegio di Ostiglia. Per Turati la lotta che si profila fra Zibordi e Bonomi � una lotta "che non somiglia ad alcun'altra ... due uomini, moralmente di uguale degnit�, stanno di fronte, divisi soltanto, nel concetto del divenire socialista". Si veda anche: Giovanni Zibordi, Come si presenta la lotta ad Ostiglia, in "Critica Sociale", n. 11-12, 1913, p. 165-166. Fra "destri" e "sinistri" � anche il titolo della prefazione al libro di Giovanni Zibordi, Agli elettori del Collegio di Ostiglia, Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913.

La grande ora firmato, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1-15 ottobre 1913, p. 289-290.
Piattaforma elettorale del partito: "Il proletariato di tutte le regioni d'Italia iscriver� nell'urna politica fatta tre volte pi� capace, le prime sillabe di una nuova istoria - della sua storia, dettata, per la prima volta, da lui stesso".

Come si � votato alla Camera nella defunta legislatura, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1 ottobre 1913, p. 291-296.
Seguito di Come si vota e come non si vota a Montecitorio, pubblicato nel n. 17 del 1� settembre. "Come si � votato nella Camera precedente. Non secondo le opinioni, gli interessi, i partiti, secondo i varii problemi che si agitano, le diverse tesi che si affacciano. Nella Camera nostra no! O meglio non pi�. Da quando Giolitti � al potere qualunque sia l'argomento non si vota che per Giolitti o contro Giolitti".

Perorando le attenuanti, firmato Il Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 19, 1 ottobre 1913, p. 395.
Il Compilatore si scusa per il ritardo con cui esce il fascicolo, ancora doppio. "I lettori, novanta su cento prima compagni di ideali che non abbonati, ci saranno ancora indulgenti".

Nemesi elettorale, firmato La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 20-21, 1-15 novembre 1913, p. 305-307.
"Non ebbimo dunque torto di attendere ansiosi, ma fidenti. La 'grande ora' scattando, non ci ha traditi. Al contrario. Ha piuttosto superate le aspettative pi� ottimistiche di nostra parte. La massa proletaria ha veramente cominciato ad intendere. Le parole della nostra propaganda, non era autoinganno, cadevano come semente in terreno gi� smosso; mettevano barbe; attecchivano". "Se questi non sono segni di un mondo che si frantuma, non furono mai rivoluzioni nella storia. Qual fu Nemesi pi� chiara di questa? A noi - al Partito socialista addita la via e prescrive chiaramente il lavoro".

Il fallimento della scheda bertoliniana?, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 20-21, 1-15 novembre 1913, p. 320-322.
Esito tecnico della nuova procedura elettorale. Discorso alla camera di Turati, tenuto il giorno 17 maggio 1912, La meccanica della votazione e la votazione meccanica, contro i voti nulli, la difficolt� di votare e la complessit� delle operazioni e della costituzione dei seggi.

Rinnovazione, firmato La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIII, 1913, n. 22-23-24, 1 dicembre 1913, p. 337-338.
Riorganizzazione della rivista che negli ultimi tempi ha mostrato problemi di redazione e di compilazione, anche perch� "al consueto compilatore della Critica impellenti motivi di salute impongono un riposo temporaneo ma improrogabile".

La nuova legislatura e il Partito Socialista. Discorso alla Camera dei Deputati il 5 dicembre 1913. (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIII, n. 22-23-24, 1-31 dicembre 1913, p. 348-364.
Turati conclude il suo discorso con queste parole: "Sappiate essere savii, onorevoli colleghi: saviezza e preveggenza che sono adattamento sapiente e spontaneo. Forse il grande fatto storico che si prepara � alquanto pi� importante delle chiacchere dei nostri corridoi !"
Anche in opuscolo: La nuova legislatura e il Partito Socialista. Discorso alla Camera dei Deputati il 5 dicembre 1913. (Dal resoconto stenografico), Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1914.

La XXIV legislatura
Discorso tenuto nella tornata del 5 dicembre 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1307-1336.
Intervento di Turati nella discussione sull'indirizzo di risposta al discorso di Vittorio Emanuele III che inaugura la XXIV legislatura. L'oratore, che mette in discussione "lo spirito generale", traccia un ampio quadro della realt� politica, economica e sociale dell'Italia in rapporto alla nuova composizione della Camera dopo le elezioni a suffragio "quasi" universale. Anche in "Critica Sociale", n. 22-23-24, 1913.

Il problema della Sardegna
Discorso tenuto nella tornata del 19 dicembre 1913, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1337-1338.
Appoggio di Turati ad un emendamento aggiuntivo a favore della Sardegna nella risposta alla corona dell'onorevole Cavallera che chiede di aggiungere l'emendamento: "Converr� finalmente pensare a rialzare le sorti della popolazione di Sardegna".

Contro la finanza di guerra. Bilanci falsi ... come si chiuse la XXIII legislatura. L'abdicazione del Parlamento. In Appendice: Analisi di due appelli nominali. Per la battaglia elettorale
Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913, 46 p. Biblioteca della "Critica Sociale".
Estratto da "Critica Sociale", n. 13, 1913, p. 193-197.

Il delitto e la questione sociale. Appunti sulla questione penale
Bologna, Casa Editrice "La Controcorrente", 3a ed., 1913, p. 45-126.
Ristampa di uno scritto di Turati uscito in appendice a "La Plebe" di Milano nel 1882 e ripubblicato in altre due successive edizioni nel 1883.
Contiene una lettera di cordiale consenso alla riedizione di quello che Turati definisce "scrittarello giovanile", indirizzata all'editore Luigi Fabbri. Contiene anche la Lettera-Introduzione di Turati scritta per la prima edizione del volumetto fra il 1882 e il 1883, dal titolo Al signor Enrico Bignami. Direttore del giornale "La Plebe", p. 13-43.
Si veda anche: Vecchie pergamene �, in "Critica Sociale", n. 2-3, 1913.

Le nuove imposte sul sangue (L'ultima legge sul reclutamento militare). Discorso dell'on. Filippo Turati alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1913, con premessa del "Lavoratore",
Udine, Tipografia Sociale Editrice, 1913, 27 p. Biblioteca del lavoratore, vol. I.

Per i circoli operai e le cooperative di consumo: discorsi pronunziati alla Camera dei Deputati sulla legge contro l'alcoolismo, Pallanza, tip. Lampo (Federazione dei Circoli operai del Verbano e dintorni), 1913, p. 20. Beltrami Francesco(?).

Disoccupazione operaia in rapporto alla politica dei lavori pubblici. Il massimo problema nazionale, in Disoccupazione e politica sociale di lavoro. Interpellanza del Gruppo socialista alla Camera dei Deputati (tornata 9 giugno 1913). Appendice: La piattaforma elettorale dei socialisti. Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913, p. 5-30 [72].

Prefazione a Giovanni Zibordi, Agli elettori del Collegio di Ostiglia. Fra "destri e sinistri", Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1913, p. 16.
Estratto da "Critica Sociale", n. 18, 1913.

La Libia contro l'Italia? Disoccupazione operaia e politica sociale di lavoro (Discorsi socialisti alla Camera)
Milano, Uffici della "Critica Sociale" (tip. degli Operai), 1914. Biblioteca di propaganda di Critica Sociale.
Si veda il discorso parlamentare del 9 giugno 1913 e "Critica Sociale", n. 11-12, 1913.


1914

Eugenio Fourni�re, firmato x
"Critica Sociale", a. XXIV, 1914, n. 1, 1-16 gennaio 1914, p. 12.
"Eugenio Fourni�re era un mite, un saggio, un apostolo. Nella sua lunga zazzera, nell'occhio dolce, nella parola sempre misurata, egli mostrava di voler integrare una delle espressioni pi� elevate del socialismo, la bont�".

Il Ministero Salandra e i fatti di Ancona
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1914, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1339-1341.
Turati interviene nella dichiarazione di voto sul dibattito degli eccidi di Ancona e, in particolare, sul senso di responsabilit� degli scioperanti. Cos� conclude: "In nome di queste masse, io purtroppo debbo constatare che il Parlamento, che oggi si balocca nell'equivoco per evitare la crisi, � un Parlamento che si � dimostrato assolutamente impari alla sua pi� alta missione".

La riforma tributaria che ... non viene
Discorso tenuto nella seconda tornata del 27 giugno 1914, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1341-1342.
Ordine del giorno di Turati nella discussione sul disegno di legge riguardante i provvedimenti tributari sulle spese di successione e altre tasse; contro queste misure e per l'introduzione di una vera riforma "di carattere sociale compensatrice" unita ad una riforma in materia tributaria .

La guerra e la neutralit� socialista
Discorso tenuto nella tornata del 5 dicembre 1914, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1343-1347.
Dichiarazione di voto di Turati a nome del Gruppo parlamentare socialista contro l'intervento dell'Italia in guerra e contro il Governo "il quale non garantisce a nessuno n� la guerra n� la pace", anzi contribuisce a creare un equivoco che "sembra dar fiato alla tromba della guerra".

Prefazione a Mihail Aleksandrovic Bakunin, Dio e lo Stato. Prefazione di Filippo Turati e Leonida Bissolati. Cenni biografici di Cafiero e Reclus, Milano, "l'Universit� Popolare" (tip. Amodio), 1914, p. 154. Biblioteca "Germinal", vol. V.

La nuova legislatura e il Partito Socialista. Discorso alla Camera dei Deputati, 5 dicembre 1913 [Dal resoconto stenografico], Milano, Uffici della "Critica Sociale", 1914, p. 56. Biblioteca della Critica Sociale. Estratto anche da "Critica Sociale", n. 22-23-23, 1913. Titolo del discorso del 5 dicembre 1913: La XXIV Legislatura.

1915


Verso il quarto di secolo
"Critica Sociale", a. XXV, 1915, n. 1, 1 gennaio 1915, p. 1-2.
"Critica Sociale" entra nel suo venticinquesimo anno: "Tuttavia non le piglia vaghezza di ritingersi o ricamuffarsi a nuovo, mutando - come � l'uso di tanti - fattezze o veste. Resta qual �, quale � stata. Questa costanza esteriore ci piace anche come simbolo di una nostra interiore fedelt� a noi stessi - fedelt� morale e politica, della quale poniamo un po' della nostra fierezza".

"Indecisi?"
"Critica Sociale", a. XXV, n. 2, 16-31 gennaio 1915, p. 19-20.
"Ora la parola d'ordine � questa: nel dibattito sulla neutralit� o l'intervento noi saremmo degli 'indecisi'". Le accuse arrivano non solo da ambienti conservatori, ma anche "pi� da vicino. Da qualcuno incartocciata in molta stagnola di complimenti, ma a svolgerla, v'� anche di peggio: v'� l'insinuazione di reticenza volontaria, ossia - in lingua povera - di codardia. Grazie!".

I problemi della guerra e del socialismo, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 2, 16-31 gennaio 1915, p. 21-24.
Postilla a commento dell'articolo di Ettore Marchioli, I problemi della guerra e del socialismo. Scrive Turati: "Che la guerra ci debba affliggere - come il terremoto - � umano e vi ci rassegnamo, bench� socialisti. Ma che essa ci debba affliggere come socialisti - ecco qualcosa di pi� difficile a concepire e ad ammettere."

Postilla comulativa, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 3, 1-15 febbraio 1915, p. 43-44.
Postilla a Polemiche in libert�. Mentre si appresta la grande ora di Ettore Marchioli; Dal punto di vista del nostro partito di Giacomo Matteotti ed Equivoci dei relativisti di Carlo Zilocchi.
"Conviene che tutte le campane, e le pi� diverse, suonino a distesa, una volta tanto. Perci� abbiamo accolto in questa rubrica 'Polemiche in libert�' tre voci alquanto discordanti dalla nostra e fra loro".

Postilla, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 5, 1 gennaio 1915, p. 69-70.
Postilla a La neutralit� e l'avvenire di Alessandro Levi. Commento "alla lettera dell'amico Levi" che chiede che si ammetta l'importanza di certi problemi nazionali. Confronto tra varie posizioni e riaffermazione della posizione neutralista, contro i falsi neutralisti del Parlamento che hanno votato a favore del Ministero della guerra.

Sui fatti di Reggio Emilia
Discorso tenuto nella tornata del 26 febbraio 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1348-1352.
Turati interviene nell'interrogazione sui disordini avvenuti a Reggio Emilia tra chi voleva partecipare ad un comizio dell'on. Battisti al teatro Ariosto e la forza pubblica che voleva impedire il discorso. Afferma Turati: "A Reggio Emilia � corso del sangue. Non si sa ancora con esattezza su chi gravi la responsabilit� di quel sangue, se non fu improntitudine sopratuttto dei vostri agenti, e voi gi� vi speculate sopra ai fini di devastazione delle libert�".


Sulla ineleggibilit� dei medici
Discorso tenuto nella tornata del 10 marzo 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1353-1356.
Proposta di legge di Turati per chiarire alcune norme sulla incompatibilit� delle cariche elettive: "Si tratta di non escludere dai Consigli provinciali e comunali il ceto dei medici e gli assistenti medici", che risultano essere incompatibili alle cariche".

Per la difesa dello Stato
Discorso tenuto nella tornata del 15 marzo 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1357-1364.
Turati interviene a proposito dell'articolo 4 del disegno di legge che vieta la pubblicazione di notizie sulla forza, la preparazione e la difesa militare dello Stato perch�, se applicata, "sar� applicata soltanto ai giornali socialisti, ai giornali di opposizione".

In faccia all'evento! firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 10, 16-31 maggio 1915, p. 145.
"Il partito non sospende la sua azione. La classe non abdica, non pu� abdicare". Ruolo dei Comuni che si devono preparare ad integrare l'assistenza alle vittime della guerra: alle vedove, agli orfani, ai mutilati, ai dispersi. "Essenziale � che il Partito socialista si contenga in tal guisa, che una volta scoppiata la guerra esso possa efficacemente continuare l'opera sua di tutela di classe".

Il "no" ai pieni poteri
Discorso tenuto nella tornata del 20 maggio 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1365-1370.
Conferimento di poteri straordinari al Governo del Re in caso di guerra. Turati parla a nome del gruppo socialista: "E' opportuno, signori del Governo, che vi sia qualcuno che, alla vostra domanda di pieni poteri per la guerra, risponda, semplicemente ma recisamente No!".

Al limitare della guerra! Contro i pieni poteri per la guerra. Programma d'azione socialista a guerra scoppiata. Dichiarazione alla Camera il 20 maggio 1915
"Critica Sociale", a. XXV, n. 11, 1 giugno 1915, p. 173-175.
La prevista pubblicazione del discorso contro la guerra tenuto da Turati alla Camera viene proibita dalla censura. "Critica Sociale" esce con i fogli in bianco.

Giovanni Jaur�s. (Nell'anniversario del suo martirio)
"Critica Sociale", a. XXV, n. 15, 1 agosto 1915, p. 225-227.
Il 31 luglio 1914 moriva Giovanni Jaur�s assassinato da un nazionalista. Cos� Turati lo commemora: "Contro tutti i fattori della guerra, egli lanciava i battaglioni proletari perch� li aggredissero ad uno ad uno. Era un socialista. Un socialista dell'idealismo realista: dell'idealismo che si sprigiona dai fatti e dall'organizzazione delle anime che i fatti promuovono poich� sono nelle anime percepiti". Lungo necrologio per riaffermare il desiderio di pace e la ripresa dell'azione del socialismo e dell'Internazionale.

Il Convegno di Firenze, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 16, 16-31 agosto 1915, p. 241-242.
Convegno fiorentino dei deputati socialisti per discutere sull'atteggiamento da tenere nei confronti del conflitto bellico. Proposta di riconvocazione della Camera perch� il Governo informi ufficialmente il Paese sugli sviluppi della guerra dopo due mesi e mezzo.

Postilla, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 16, 16-31 agosto 1915, p. 248-249.
Postilla a Tito Barboni, Per il socialismo (L'ora di una decisione), sulla guerra e le sue ripercussioni all'interno del partito socialista.

Jaur�s, il pilota, firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 17, 1-16 settembre 1915, p. 259.
Pubblicazione della memoria di Giovanni Jaur�s da parte di Romain Rolland su il "Journal de Gen�vre", "all'onore della pi� scrupolosa fedelt�"- "In realt� nessun necrologio � veramente fedele e grande, che non sia un po' anche necrologio proprio del necrologista. Anche in questo senso � vero, che noi ci seppelliamo sempre, in parte, nella fossa o nell'urna di coloro che ci premuoiono e che abbiamo fortemente amati per averli fortemente e pienamente compresi e sentiti".

Prefazione ad Alessandro Schiavi, Quattordici mesi di amministrazione socialista nel Comune di Milano
"Critica Sociale", a. XXV, n. 19, 1 ottobre 1915, p. 294-295.
Esce anche l'opuscolo con lo stesso titolo e la stessa prefazione nella collana Biblioteca di propaganda di "Critica Sociale", Milano, tipografia editrice "Avanti!", 1915, p. 3-6.

Dopo il Congresso di Roma, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXV, n. 21, 1 novembre 1915, p. 321-322.
Stato di belligeranza e vita quotidiana nel Paese che vive anche in margine alla guerra. "In cotesti frangenti che resta a fare al socialismo parlamentare se non difendere il Parlamento? Noi stessi lo difendiamo a viso aperto contro i nazionalisti come gi� lo difendemmo contro anarchici e sindacalisti". E la difesa non pu� essere di letteratura, ma di opere: non deve essere apologia di parole, ma tributo di azione. Ed ecco la saviezza della convocazione del Gruppo socialista parlamentare in Roma, per tre giorni".

Dieci volte contro il Ministero
Discorso tenuto nella tornata del 4 dicembre 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1371.
Dichiarazione di Turati sulle comunicazioni del Governo Salandra: "Esprimer� il pensiero mio e quello dei miei compagni del gruppo socialista in sole dieci parole: � dovendo votare per la patria, voterei dieci volte contro questo Ministero".

Sulla elezione contestata del collegio di Feltre
Discorso tenuto nella tornata del 7 dicembre 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1372.
Turati interviene a favore dell'annullamento dell'elezione del "signor" Bellati; viene respinta la proposta dell'on. Larussa che invece la vuole mantenere.

Gli "internati" politici e il Ministero Salandra
Discorso tenuto nella tornata dell'11 dicembre 1915, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1373-1385.
Gli "internamenti politici" sono giustificati dal proposito di rendere innocui, isolandoli dal loro centro di attivit�, quelle persone che si considera possano danneggiare l'azione militare, ma in realt� i provvedimenti vengono lasciati all'arbitrio delle autorit� locali. Ordine del giorno, presentato da Turati, contro il confino. Cos� conclude: " Io non volli la guerra, ma, ripeto, se l'avessi voluta anche pi� mi sentirei umiliato e turbato. E non una, ma dieci volte, voterei contro il Ministero della sedizione".
Anche in opuscolo:
Gli "internati" politici e il Ministero Salandra. Discorso pronunciato alla Camera dei Deputati dall'Onorevole Filippo Turati l'11 dicembre 1915
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VII.

Il segreto dell'on. Salandra, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXV, n. 24, 16 dicembre 1915, p. 369-371.
Contro l'impedimento della convocazione del Parlamento. Ci si interroga sul perch� l'on. Salandra abbia posto la questione di fiducia "sulla reiezione dell'ordine del giorno Bentini che metteva al cimento del voto palese i propositi di concordia nazionale del Governo del cuore dei riformisti e democratici."

La parola dei socialisti al Parlamento italiano, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXV, n. 24, 16 dicembre 1915, p. 377.
"Il discorso che l'amico nostro Claudio Treves pronunzi� - in rappresentanza e per la delegazione del Gruppo socialista - il 2 corrente dicembre, discutendosi alla Camera Italiana le 'Comunicazioni del Governo', rimarr� documento storicamente fondamentale del pensiero, nonch� del Gruppo, del Partito socialista italiano, di fronte agli avvenimenti nei quali fu travolto quest'anno il nostro Paese".

Prefazione ad Alessandro Schiavi, Quattordici mesi di amministrazione socialista nel Comune di Milano
Milano, Tipografia editrice "Avanti!", 1915, p. 3-6. Estratto da "Critica Sociale", n. 19, 1915, p. 294-295.

Gli "internati" politici e il Ministero Salandra. Discorso pronunciato alla Camera dei Deputati dall'Onorevole Filippo Turati l'11 dicembre 1915
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VII.

1916


Gli "internati" politici e il Ministero Salandra: discorso alla Camera
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 2, 16-31 gennaio 1916, p. 24-31.
Di fronte alla pressione degli 'internati politici' che chiedono a Turati chiarimenti sulla loro posizione, si ripubblica "'obiettivamente', lo stato della questione quale fu presentato alla Camera l'11 dicembre 1915".

La Morte � buona, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 2, 16 gennaio 1916, p. 32.
Necrologio della "madre adorata". "La morte � buona, pur quando sembra uccidere in noi tutta, dall'infanzia in poi, la vita passata, e ci sforza cos� ad assistere, cogli occhi sbarrati, al nostro proprio funerale".

Dopo il Convegno di Bologna, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 3, 1 febbraio 1916, p. 33-35.
Congresso amministrativo del partito a Bologna che si pu� dire abbia superato i migliori auspici, soprattutto perch� ha toccato temi "di argomento vitale, non per gli uomini di un partito, ma per tutti i cittadini"; perch� ha trattato i problemi della vita civile, "le grandi questioni della produzione e del consumo, dell'assistenza e della organizzazione civile, i quali, importanti sempre, diventano essenziali in tempo di guerra".

Collaborazione del pubblico. Perch� siamo e rimaniamo nel e col Partito
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 4, 16 febbraio 1916, p. 54-55.
Ci si interroga su che cosa resti del socialismo di "Critica Sociale". Discussione sul presunto indebolimento del partito. Risposta a Donato Bacchi che scrive da Torino e che si interroga: "Che cosa resta del nostro socialismo? di cui la "Critica" era vessillo?". Risponde Turati: "Voi chiedete: che cosa resta del nostro socialismo? Resta, mio caro, 'il socialismo'. Resta questa enorme protesta contro la delinquenza capitalista - oggi al suo apice - resta questa fidente e volonterosa aspirazione e preparazione proletaria a sopprimere nei fatti la possibilit� di codesta delinquenza; resta il domani che sar�, che dovr� essere per noi, fecondato com'� da tanto sangue, da tanta ignominia, da tanta menzogna avversaria".

Collaborazione del pubblico. La responsabilit� della guerra: domande e risposte, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 6, 16 marzo 1916, p. 87-88.
Turati risponde ad Emilio Gavirati, che scrive contestandogli l'affermazione che la guerra sia "il frutto del sistema sociale" e che si possa considerare la guerra presente come un misfatto commesso dalla borghesia di tutti i Paesi che combattono.

Per gli interessi e le aspirazioni delle classi lavoratrici
Discorso tenuto nella tornata del 19 marzo 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1386-1394.
Nella discussione sulla politica economica del Governo Salandra, i deputati socialisti presentano l'ordine del giorno dove si afferma che "il Governo non ha saputo tutelare gli interessi e le aspirazioni delle classi lavoratrici". Turati vota "sempre pi� deciso contro il Ministero" per la pace che verr�, quando "la ragione e l'umanit� riavranno il sopravvento".

Nei confini della legge e della civilt�
Discorso tenuto nella tornata del 6 giugno 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1395-1414.
Turati presenta una mozione sulla violazione delle leggi e su tutto ci� che si pretende giustificare in nome della guerra e "se anche con la guerra non ha alcuna relazione necessaria, si usasse almeno di quella umanit�, che ci obbliga a riconoscere in ciascun uomo la persona umana". Sugli internamenti e gli allontanamenti di cittadini italiani dalle zone di guerra.

Per gli internati e contro la censura
Discorso tenuto nella tornata del 7 giugno 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1415-1424.
Turati prende la parola per fatto personale e conferma la mozione contro gli internamenti presentata il 18 marzo e proseguita nella discussione iniziata il 6 giugno 1916.

La caduta del Ministero Salandra
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume secondo, p. 1425-1430.
Il Governo Salandra cade nella discussione sulla richiesta di esercizio provvisorio di sei mesi. Dichiarazione di voto di Turati: "Votiamo contro il Ministero ed insieme contro i suoi complici, anche e tanto pi� se, per dannatissima inconcepibile ipotesi, dovessero diventare successori ed eredi. Votiamo contro il nazionalismo, contro l'imperialismo, nemici della nazione; votiamo contro la demolizione della sovranit� popolare e parlamentare; votiamo contro la reazione politica e le incapacit�, anche militari, del Governo".

Contro la censura
Discorso tenuto nella tornata del 30 giugno 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1432-1438.
Turati presenta vari ordini del giorno perch� venga abolita la censura politica e quella di pensiero. Richiesta di revoca degli "internamenti" per tutti quelli che, per essere stati ordinati fuori della zona di guerra da autorit� non militari, possono essere considerati veri e propri sequestri di persona.
Pubblicato anche come parte di opuscolo con il titolo Contro la censura e gli "internamenti" Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 31. Documenti socialisti intorno alla guerra, X.

Contro il Ministero e contro i suoi complici e � successori! Discorso dell'on. Filippo Turati nella tornata del 10 giugno 1916 (Dagli Atti parlamentari della Camera dei deputati)
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 12, 16-30 giugno 1916, p. 174-177.
Discorso pronunciato il 10 giugno 1916, La caduta del Ministero Salandra: "Si tratta delle difficolt� eccezionali in cui versa il Paese oggi e di tutto il suo avvenire: avvenire politico, economico, finanziario, geografico, storico. Insomma, si tratta dell'interesse della patria nel senso pi� lato".

Cesare Battisti, firmato Noi e Filippo Turati
Per Cesare Battisti. Parole dette il 20 luglio da Filippo Turati al Consiglio Comunale di Milano. Dai resoconti
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 15, 16 agosto 1916, p. 213-214.
Necrologio di Cesare Battisti. "Noi abbiamo un doppio motivo per onorare, come socialisti, il nome e la memoria del compagno martire. Egli fu, socialista, non dell'ultim'ora. Socialista di principi e d'azione, dalla prima giovinezza. La coerenza della sua vita, la rispondezza perfetta dell'azione al pensiero, lo splendore di carattere insomma di cui egli fu esempio, fanno di lui uno dei simboli pi� significativi di altissima umanit�; non un eroe fra i molti - ma l'Eroe - ma il Prode sopra i prodi".

"Goffe capriole ... ", firmato f. t.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 21, 1-15 novembre 1916, p. 282-283.
Leonida Bissolati qualifica "goffe capriole di misero opportunismo" l'omaggio reso da "Critica Sociale" "con libera e tranquilla coscienza, al martirio di Cesare Battisti". Risponde Turati: "Per Leonida Bissolati, in altri termini, il coraggio, il disinteresse, il carattere, la coerenza, l'eroismo, allora solo sono rispettabili, quando servono alle nostre convinzioni, ai nostri interessi, ai nostri fini. Al contrario, gli ripetiamo - perch� ne siamo convinti - che, calunniandoci cos�, egli calunnia prima e soprattutto se stesso".

La Polonia e la guerra europea, La Critica Sociale e a firma ***
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 22, 16-30 novembre 1916, p. 288-290.
La "Critica Sociale" chiede a ***, persona che, pur appartenendo alla nazionalit� polacca, vive da lungo tempo in Italia, un commento sull'iniziativa con la quale Germania ed Austria "fecero le viste di volere finalmente iniziare la ricostruzione di una Polonia autonoma".

Sulla soglia della secessione, Postilla firmata La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 22, 16-30 novembre 1916, p. 293.
"E' in via di costituzione un Gruppo socialista indipendente. Non abbiamo ancora visto il programma, ma pare che, anzich� concretarsi in forme di azione positiva, si prefigga per ora un compito negativo: separazione dal socialismo imperante". La "C. S." risponde che "per intanto, il loro socialismo � sospeso. Sospeso che �, possono riunirsi in fascio autonomo".

La mozione dei Socialisti, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 23, 1 dicembre 1916, p. 305-306.
La mozione dei socialisti alla Camera invita il Governo a farsi interprete presso gli alleati della urgente convocazione di un Congresso dei rappresentanti plenipotenziari dei Paesi belligeranti, con l'incarico di "vagliare gli obiettivi e le rivendicazioni concrete delle parti in contesa, per una prossima soluzione del conflitto e per la salvezza d'Europa".

Ansiosa ricerca della pace
Discorso tenuto nella tornata del 6 dicembre 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1439-1445.
Presentazione di una mozione dei deputati socialisti per la richiesta della convocazione di un congresso dei paesi belligeranti per discutere delle possibilit� di pace. Richiesta di rinvio di sei mesi della discussione sulla mozione da parte del Presidente del Consiglio, on. Boselli.

Ancora il problema della pace
Discorso tenuto nella tornata del 9 dicembre 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1446-1448.
Turati interviene nuovamente sulle comunicazioni del Governo e cos� conclude: "Votando contro il Ministero, sentiamo di votare non solo in nome di una nostra radiosa idealit�, ma sentiamo di votare in questo momento, e in previsione del domani, per la difesa del Parlamento, per la difesa del Paese".

Postilla alla Postilla, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXVI, n. 23, 1-15 dicembre 1916, p. 309.
Gino Fanoli chiede ancora un po' di spazio per chiarire meglio e giustificare quella che chiama felice contraddizione e felice autoconfutazione a proposito dell'articolo Sulla soglia della secessione, in "Critica Sociale", n. 22, 1916.

Ancora per le donne mobilitate per il lavoro
Discorso tenuto nella seconda tornata del 15 dicembre 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1449-1452.
Interrogazione di Turati sulla tutela del lavoro delle donne nell'industria delle munizioni; sulle assunzioni attraverso l'Ispettorato del Lavoro; su come si intende procedere per l'organizzazione del mercato del lavoro nel dopoguerra.

La guerra e la pace
Discorso tenuto nella tornata del 17 dicembre 1916, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1453-1470.
Turati interviene nella discussione sulla richiesta di esercizio provvisorio per parlare nuovamente di pace, della mozione dei socialisti per la pace e chiedere "che la Camera non si separi se non per breve tempo, che si riconvochi a data fissa, e che l'esercizio provvisorio non sia accordato se non per il termine strettissimo necessario".
Pubblicato in opuscolo: La guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso dell'Onorevole Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre 1916, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4. Pubblicato anche in "Critica Sociale", n. 1, 1917, p. 3-12.

Al limitare della guerra! Contro i pieni poteri per la guerra. Programma di azione socialista a guerra scoppiata. Dichiarazione dell'onorevole Turati pel Gruppo Parlamentare Socialista alla Camera dei Deputati Gioved� 20 maggio 1915. (Dal resoconto stenografico). Aggiuntovi. La deliberazione del Convegno di Bologna 16 maggio 1915 ed il Manifesto della Direzione del Partito, 22 maggio 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 16. Estratto anche da "Critica Sociale", n. 11, 1915, p. 173-175.

Discorsi del'On. Treves e dell'On. Lucci e dichiarazione dell'On. Turati sulle comunicazioni del Governo. Tornate parlamentari 8 e 9 dicembre 1916. Il grosso incidente - Appello nominale
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 26-29. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3. Dichiarazione di Turati a pagine 26-29.

I nostri morti nel secondo anniversario della loro guerra. Commemorazione alla "Casa del Popolo" fatta da Filippo Turati l'8 agosto 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli operai), 1916, p. 16. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 1.

I socialisti e la guerra. Discorso di Filippo Turati pronunciato alla Camera del Deputati il 19 marzo 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 24. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VIII.

Contro la censura e gli "internamenti" (Discorso dell'on. Filippo Turati) e Politica dei consumi
(Discorso dell'on. Enrico Dugoni)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1916, p. 31. Documenti socialisti intorno alla guerra, X.
Ricapitolazione: "La Camera invita il Governo ad abolire la censura politica e la revoca dei cosiddetti 'internamenti'". Discorso di Turati, p. 1-18. Discorso alla Camera del 30 giugno 1916.


La mozione per la pace rinviata a sei mesi. Dichiarazione dell'on. Turati e dell'on. Treves. Appello nominale. Tornata parlamentare del 6 dicembre 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 23-32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 2.

La guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso dell'Onorevole Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4.
Pubblicato anche in "Critica Sociale", 1917, n. 1, p. 3-12.

1917

La guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso di Filippo Turati nella tornata di domenica 17 dicembre 1916 (Dal resoconto stenografico) e Mozione dei socialisti per la pace
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 1 gennaio 1917, p. 3-12.
Discorso La guerra e la pace e campagna per la pace dei socialisti.

Osvaldo Gnocchi-Viani, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 1 gennaio 1917, p. 24-26.
Necrologio di Osvaldo Gnocchi-Viani che muore a ottant'anni. Scrive Turati: "Basterebbero queste due iniziative - l'Umanitaria e le Camere del Lavoro - per consacrare in perpetuo la memoria del perduto amico". Riconoscenza come socialisti e come lavoratori. "Da tutti i suoi scritti traspare sempre, soprattutto, la grande coscienziosit� e dirittura, il profondo idealismo, la bont� impareggiabile del socialista e dell'uomo, che volle vivere tutto per un'idea e tutto per gli altri, tutti beneficando senza pesare ad alcuno".

Piccolo germe
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 5, 1 marzo 1917, p. 79-80.
Proemio di Turati al "Primo Annuario Italiano della coltura popolare", di imminente pubblicazione.
"Questo libro � un piccolo germe. Ma socchiudendo gli occhi, e pensando lontano, noi vediamo una superba lussureggiante foresta. Sogno? Miraggio?".

Per le donne e i fanciulli al lavoro
Discorso tenuto nella tornata del 14 marzo 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1471-1473.
Turati presenta una interrogazione per sapere quali garanzie intende prendere il Governo per tutelare il lavoro delle donne e dei fanciulli nell'industria bellica. Si chiedono anche provvedimenti per il collocamento durante e dopo la fine della guerra.

Primavera di rivoluzione, firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 6, 16 marzo 1917, p. 81-83.
"Fuori tutte le bandiere rosse, i fiori pi� rossi diamo alle brezze di marzo per la Costituente rivoluzionaria di Russia. � Noi non abbiamo esitazioni. Tutto il nostro cuore � con la rivoluzione".

Modesto Cugnolio, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 1, 16 marzo 1917, p. 3-12.
Necrologio di Modesto Cugnolio, deputato del Gruppo socialista, rappresentante dei lavoratori agricoli del vercellese e della risaia.

Contro la domanda a procedere nei riguardi di Oddino Morgari
Discorso tenuto nella tornata del 20 marzo 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1474-1476.
Turati si oppone alla richiesta di autorizzazione a procedere contro l'on. Oddino Morgari, per reati di stampa.

Dopo 36 anni ...
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 7-8, 16-30 aprile 1917, p. 104-106.
Giuseppe Gaja ricorda che 35 anni prima Turati fu l'autore di un libro di versi pubblicato da Emilio Quadrio, Strofe. Pubblicazione della poesia Fiori d'aprile, pubblicata nell'aprile 1881, "bellissima poesia, dedicata alle fanciulle d'Italia, per l'impiccagione della nobilissima fanciulla nichilista Sofia Perowskaja".

Verso albe nuove ...
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 9, 1-15 maggio 1917, p. 123-126.
Augusto Osimo, Segretario generale della Societ� Umanitaria, scrive a Turati a proposito del nuovo che sta emergendo nel mondo: la rivoluzione russa e l'intervento americano. Risponde Turati: "La guerra entra improvvisamente in una fase nuova: essa impone un nuovo atteggiamento e compiti altissimi nuovi ai partiti socialisti e ai proletari ch'essi rappresentano".

Raffaele Ottolenghi, firmato t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 12, 16-30 giugno 1917, p. 167-168.
Necrologio di Raffaele Ottolenghi, avvocato e "patrono dei dispersi figli di Israele", autore di Farisei, "libro riassuntivo vario, eloquente, disordinato, fremente, sintesi di una passione servita da una intelligenza superiore e da una dottrina senza pari".

Contro il "Parlamento segreto"
Discorso tenuto nella tornata del 20 giugno 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1477-1480.
Turati si oppone alla richiesta del Governo di riunire la Camera in seduta segreta: "respingiamo la proposta e chiediamo che su questa questione si pronunzi la responsabilit� di ciascuno e si voti per appello nominale".

La crociata per la pace
Discorso tenuto nella tornata del 30 giugno 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1481-1486.
Dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Governo. Turati invita il Governo ad uscire dagli "equivoci" e a cercare una soluzione per la pace perch�, "dopo tre anni di guerra, � chiaro che nessuno ne uscir� vincitore". Pubblicato anche in opuscolo insieme al discorso successivo.

Contro segrete denunzie degli operai militari
Discorso tenuto nella tornata del 4 luglio 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1487-1500.
Interpellanza di Turati per chiedere ragione delle persecuzioni nei confronti di operai liguri occupati nell'industria di guerra e denunciati anonimamente solo perch� appartenenti ad organizzazioni operaie. Anche in opuscolo:
Sulle comunicazioni del Governo. (Discorso 30 giugno 1917 alla Camera). La guerra e le persecuzioni politiche (Interpellanza 4 luglio 1917), Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 40. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3.

Per l'arresto di un triestino
Discorso tenuto nella tornata del 9 luglio 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1501-1502.
Interrogazione di Turati al Ministro dell'interno per conoscere il motivo dell'arresto di Vittorio Cuttin, redattore del periodico "La Coda del Diavolo" di Trieste, il quale aveva in passato accusato l'on. socialista Todeschini di essere stato spia dell'Austria.
Anche in opuscolo:
Le accuse contro l'On. Todeschini alla Camera. Discorsi degli onorevoli Turati, Treves, Todeschini. Tornata parlamentare 9 luglio 1917, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 9.
Per i Comuni e per i lavoratori
Discorso tenuto nella tornata del 12 luglio 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1503-1513.
Turati presenta un ordine del giorno sulla proposta di legge dell'esercizio provvisorio dei bilanci,
per poter permettere ai Comuni, specialmente medi e piccoli, di assicurare l'assistenza civile e l'approvvigionamento in tempo di guerra. Anche in opuscolo:
I bisogni dei Comuni e la guerra. Per i lavoratori dell'impiego privato. Discorso dell'on. Filippo Turati. Tornata parlamentare 12 luglio 1917, Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 8.

Stoccolma ha vinto?, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXVII, 1917, n. 16, 16-31 agosto 1917, p. 205-206.
Sulla responsabilit� dei Governi nella fine della guerra e sul possibile successo del Congresso di Stoccolma che "vincerebbe se lo lasciassero adunare". Speranze che possa generare "la pace giusta e durevole, immediata e generale" o comunque arrivi a conclusione con risultati politici di vasta portata.

Ai compagni del "Soviet"
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p. 210-213.
Pubblicazione del testo "esatto" del discorso che Turati pronuncia il 12 agosto in Consiglio Comunale di Milano per salutare i compagni Goldenberg e Smirnoff, delegati del Soviet di Pietrogrado, "in missione in diversi Paesi per organizzare il Congresso Internazionale di Stoccolma". In francese.

Per la proporzionale, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p. 216.
Commento ad Alessandro Schiavi, La rappresentanza proporzionale e le riforme elettorali nell'ora presente in Europa. Si nota come la guerra nei diversi Paesi e la rivoluzione russa abbiano gi� determinato studi e proposte per la modificazione dei sistemi elettorali. Attivit� dell'Associazione proporzionalista di Milano per la diffusione del concetto di rappresentanza proporzionale.

I provvedimenti pel dopo-guerra proposti al Consiglio Superiore del lavoro, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 16, 16-31 agosto 1917, p. 225.
Pubblicazione della relazione dell'avvocato Mario Abbiate che sar� oggetto di discussione alla Sessione del Consiglio Superiore del Lavoro e che si riallaccia ad una altra relazione di Abbiate sui provvedimenti da prendere in tempo di guerra. Si veda "Critica Sociale", n. 14, 1915, p. 219.

Postilla a T. Alba, I provvedimenti pel dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 19, 1-15 ottobre 1917, p. 249-250.
Commenti sulla relazione Abbiate, che non aveva le pretese di risolvere n� di approfondire tutti i problemi, molti dei quali estranei alla sua competenza, ma si proponeva "unicamente - e il compito era gi� ponderoso - di segnalarli, in modo organico, all'esame del Consiglio Superiore e, a traverso questo, del Governo e della pubblica opinione".

Il Ministero Boselli in crisi
Discorso tenuto nella tornata del 16 ottobre 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1514-1515.
Nella soluzione della crisi sempre pi� vicina del Ministero presieduto dall'onorevole Boselli, Turati esprime le sue perplessit� dichiarando: "Dare un voto di fiducia, o di sfiducia, prima che il Governo abbia dichiarato checchessia, dare o negare un voto di fiducia a priori, senza una discussione di fondo, in ci�, non lo neghiamo, v'� qualcosa di incongruo".

Scioglimento del Consiglio Comunale di Monza
Discorso tenuto nella tornata del 23 ottobre 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1516-1519.
Interrogazione di Turati al Ministro degli interni sul perch� � stato sciolto il Consiglio comunale di Monza, comune socialista. Dice Turati: "Che cosa fece l'Amministrazione socialista di Monza? Quello che fanno, e che devono fare, tutte le Amministrazioni socialiste � debbono, anche durante la guerra, e soprattutto in vista del dopo-guerra, aiutare a difendere le classi lavoratrici".

La crisi del Ministero nazionale e i problemi della pace
Discorso tenuto nella tornata del 25 ottobre 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1520-1531.
Turati presenta un ordine del giorno che invita il Governo a rispettare e a garantire la sovranit� dei liberi Comuni che compiono "un'altissima opera di presidio alle popolazioni" nelle difficolt� quotidiane della guerra.

Ancora i provvedimenti pel dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 20, 16-31 ottobre 1917, p. 262-263
Termina la discussione iniziata nei numeri precedenti della rivista con conclusioni di T. Alba, commenti della "Critica" e di una firma "c.m.".

Proletariato e resistenza, con Claudio Treves
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p. 264.
"Ma nel dolore cocente della patria invasa, il proletariato soffre per ragioni proprie. Ed ecco perch� in tutte le grandi ore della storia esso si solleva e tende le nerborute braccia al grande cimento. Esso squassa la piccola rete delle coerenze formali per attingere la grande coerenza sostanziale della vita e dell'amore: non rinnega se stesso e salva la patria!".

Postilla a Ettore Fabietti, Oltre la scuola ufficiale, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p. 272.
Impegno nella diffusione della coltura popolare. Si cita l'esempio di Como e della costituzione dell'Istituto Carducci. Vedi Per la coltura popolare. L'Istituto "Giosu� Carducci" di Como, in "Critica Sociale", n. 17, 1910.

"La parola e il libro ... "
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 21, 1-15 novembre 1917, p. 275.
Bollettino mensile dell'Universit� Popolare e delle Biblioteche Popolari milanesi, "La parola e il libro" integra cos� la "Coltura popolare", e si impegna per la diffusione della cultura a Milano. Proemio di Turati alla nuova e "geniale" pubblicazione.

La resistenza socialista, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 22-23, 16-30 novembre - 1-15 dicembre 1917, p. 277-279.
Resistenza del Partito Socialista nella "disciplinata fortezza dinanzi a tutte le imposizioni della realt�". Nelle parole di Camillo Prampolini si identifica l'irriducibile avversione alla guerra. Dice Turati: "Ecco ci� che, malgrado le differenze di tono e le valutazioni diverse sulla opportunit� di gesti particolari o di taluni personali atteggiamenti - in un partito di liberi - fa la unit� sostanziale del partito nostro. Il proletariato �, vive su un territorio, difende quel territorio, e in quel territorio resta distinto di fede, di interessi, di ideali da tutte le altre classi. In ogni tempo esso opera per s�, per il suo destino, per la sua storia; l'io, la citt�, la patria, l'umanit� hanno senso per lui, soltanto componendosi nell'armonia superiore del grande tutto, che esso chiama: il socialismo".

Il Gruppo socialista alla Camera
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 22-23, 16-30 novembre - 1-15 dicembre 1917, p. 283-291.
Discorso pronunciato da Turati alla Camera il 25 ottobre 1917, La crisi del Ministero Nazionale e i problemi della pace, e Dichiarazione del Gruppo letta da Camillo Prampolini nella cosiddetta "tornata storica" del 14 novembre 1917. "E' opportuno che essi appaiano stampati l'una dietro l'altro, come l'espressione non effimera di uno stesso pensiero politico".

Continuando, La Direzione
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 24, 16-31 dicembre 1917, p. 301-302.
Difficolt� di ogni genere contribuiscono a mettere in crisi tutta la stampa, "ma pi�, come ognuno intende, la stampa di discussioni e di propaganda; la Censura, che assai pi� sopprime di quel che non appaia,", il costo della carta e le spese tipografiche; l'occupazione straniera e la frontiera; i decreti che impongono la riduzione delle pagine ecc.. "E tuttavia, al momento di consumare rassegnati il nostro suicidio giornalistico, molte voci, da ogni parte, note e mal note, di antichi amici e di recenti, ci ammoniscono a perseverare".

"La maniera forte ... ", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVII, n. 24, 16-31 dicembre 1917, p. 301-302.
Analisi dei mezzi con cui lo Stato chiede "nelle ore presenti, l'ubbidienza e la cooperazione dei cittadini".

Per un'aggressione contro il deputato Modigliani
Discorso tenuto nella tornata del 20 dicembre 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1532-1535.
Turati prende spunto dall'aggressione subita dall'onorevole Modigliani per denunciare il clima di intimidazione nei confronti dei socialisti. "Da oltre due anni � scatenata una lotta di calunnie, di minaccie e di vituperii contro di noi, e la vostra censura sistematicamente ci impedisce di difenderci".

Dopo Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 22 dicembre 1917, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1536-1542.
Turati interviene con un ordine del giorno nel quale si afferma "che la disfatta fu l'effetto inevitabile di errori militari madornali ed imperdonabili e che i famosi sbandamenti furono l'effetto e non la causa". Con il titolo Dopo la disfatta e perch� non si rinnovi! viene pubblicato anche in opuscolo e in "Critica Sociale", n. 1, 1918, p. 6-9 e n. 2, 1918, p. 17-22.

Nel secondo anniversario della loro guerra. I nostri morti. Commemorazione alla Casa del Popolo di Milano fatta da Filippo Turati l'8 agosto 1916
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (Biella, tip. coop. Biellese), 1917, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra, 1.

Proroga dei lavori parlamentari. Discorsi di Filippo Turati
Milano, Edizioni "Avanti!", 1917. Documenti Socialisti intorno alla guerra, 12.



Sulle comunicazioni del Governo. (Discorso 30 giugno 1917 alla Camera). La guerra e le persecuzioni politiche (Interpellanza 4 luglio 1917)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 40. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 3.

Discorsi dell'on. Treves e dell'on. Lucci e dichiarazione dell'on. Turati sulle comunicazioni del Governo. Tornate parlamentari 8 e 9 dicembre 1916. Il grosso incidente. Appello nominale
Milano, Edizioni "Avanti!", 1917, p. 31.

La crisi del Ministero nazionale e il problema della pace. Discorso di Filippo Turati alla Camera (25 ottobre 1917) preceduto dalla Interrogazione 23 ottobre, "In difesa di un Comune Socialista". La dichiarazione del Gruppo parlamentare letta nella seduta storica il 14 novembre 1917 da Camillo Prampolini
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (tip. degli operai), 1917, p. 34-39. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV, n. 4.

Dopo la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso dell'on. Filippo Turati. Tornata parlamentare 22 dicembre 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli operai), 1918, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV, n. 7.
Estratto da "Critica Sociale", n. 1, 1918, p. 6-9 e n. 2, 1918, p. 17-22. Discorsi parlamentari con il titolo Dopo Caporetto.

La guerra e la pace alla Camera Italiana. Discorso dell'Onorevole Turati. Tornata parlamentare 17 dicembre 1916.
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 4.
"Critica Sociale", n. 1, 1917, p. 3-12.

Per il nuovo regime in Russia e Proroga dei lavori parlamentari. Discorsi dell'on. Filippo Turati. Tornate parlamentari 23 e 24 marzo 1917. Appello nominale. Disciplinamento della produzione agricola. Discorsi dell'on. Genunzio Bentini. Tornata parlamentare del 17 marzo 1917.
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 12.
Il 23 marzo si erano svolti i funerali delle vittime dei tumulti verificatisi al primo scoppio della rivoluzione russa. L'intervento di Turati � alle pagine 17-19.

Interrogazioni degli on. Turati e Maffi sulle perquisizioni a Lodi, Trino Vercellese e Borgodale. Tornate 19 e 20 marzo 1917 segue Orientazione verso la pi� pronta pace, di Giuseppe Emanuele Modigliani nella tornata parlamentare del 17 marzo 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 11.
Interrogazione sulla perquisizione avvenuta il 6 febbraio 1917 alla Camera del Lavoro di Lodi e conseguenti persecuzioni contro il rappresentante provinciale dei contadini. L'intervento di Turati � alle pagine 23-29.

Le accuse contro l'On. Todeschini alla Camera. Discorsi degli onorevoli Turati, Treves, Todeschini. Tornata parlamentare 9 luglio 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 9.
Si ripercorre la vicenda dell'on. Todeschini accusato di essere una spia dell'Austria in un articolo firmato da Vittorio Cuttin del giornale triestino "Coda del Diavolo". Turati difende Todeschini e riafferma la sua innocenza.

I bisogni dei Comuni e la guerra. Per i lavoratori dell'impiego privato. Discorso dell'on. Filippo Turati. Tornata parlamentare 12 luglio 1917
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1917, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie III, n. 8.

La mozione socialista Pro pace rinviata a sei mesi. Dichiarazioni dell'on. Turati e dell'on. Treves
in Giuseppe Emanuele Modigliani, Discorso dell'on. Modigliani sulle comunicazioni del Governo, Milano, Libreria editrice Avanti!, 1917, p. 23-32. Documenti socialisti intorno alla guerra, serie II, n. 2.

1918


Dopo la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso alla Camera dei Deputati. I (Dal resoconto stenografico del 22 dicembre 1917)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p. 6-9.
Pubblicazione del discorso parlamentare Dopo Caporetto, dove Turati interviene con un ordine del giorno nel quale si afferma "che la disfatta fu l'effetto inevitabile di errori militari madornali ed imperdonabili e che i famosi sbandamenti furono l'effetto e non la causa". Anche in opuscolo con il titolo Dopo la disfatta e perch� non si rinnovi!, Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli operai), 1918, p. 32. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV, n. 7.

Polemichetta, La c.s.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p. 9.
Jacques Mesnil, "molto seccato dai brevi commenti della Rivista" ai suoi articoli, rettifica in sei cartelle, "dove siamo chiamati, 'borghesi', 'farisei', 'poco onesti' nel valutare le sue opinioni", gli scritti di Turati e di Treves in tema di resistenza e di proletariato.

Fatti e commenti. Il proemio del "combattente" (Dall'Italia al Giappone), firmato (***)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 1, 1-15 gennaio 1918, p. 12.
Progetti "pi� o meno seri per premiare i 'combattenti'".

Dopo la disfatta e perch� non si rinnovi! Discorso alla Camera dei Deputati. II (Dal resoconto stenografico del 22 dicembre 1917)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 2, 16 gennaio 1918, p. 17-22.

Domanda a procedere contro l'on. De Giovanni
Discorso tenuto nella tornata del 15 febbraio 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1543-1547.
Turati interviene contro l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'on. De Giovanni, accusato di avere fatto alcuni accenni di carattere politico in una riunione di mondariso, in contravvenzione all'art. 3 del regio decreto 23 maggio 1915 n. 674.

Arresto del segretario del Partito Socialista e soppressione parziale dell'"Avanti!"
Discorso tenuto nella tornata del 23 febbraio 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1548-1558.
Presentazione di un ordine del giorno contro la politica interna del Governo sempre pi� orientata all'applicazione arbitraria dei decreti tesi a mantenere la quiete pubblica. Censura e politica reazionaria.

Un'ora di Tribuna libera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 4, 16-28 febbraio 1918, p. 37-38.
Resoconto del viaggio in Francia dell'onorevole Orlando tenuto alla Camera e al Senato per illustrare i risultati dell'ultima consultazione dell'Intesa.

Come si aperse e si chiuse la Camera
Discorso tenuto nella tornata del 12 giugno 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1559-1572.
Turati presenta un ordine del giorno che "rievoca in sintesi le ragioni antiche e le nuove" che impediscono ai socialisti di dare fiducia ad un Governo che non "voglia e sappia cogliere e coltivare positive eventualit� di convenienti trattative di pace, n� preparare pel dopo-guerra audaci e doverose innovazioni politiche, economiche e sociali". Pubblicato anche come opuscolo dal titolo Non � l'ora delle parole, Roma, Bertesi, 1918.

Giorgio Plekhanow, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 12, 16-30 giugno 1918, p. 143.
"La morte di Giorgio Plekhanow � un po' un lutto di famiglia nella casa della "Critica Sociale". Turati scrive il necrologio: "A dire degnamente di lui e dell'opera sua, che fu molteplice e grandiosa, non ci bastano oggi n� lo spazio n� l'animo. E' un debito, tuttavia, che noi non potremo non assolvere. Vadano frattanto alla tomba del lottatore impavido e tenace, dell'idealista impenitente, del propagandista indefesso, vadano i fiori dell'affetto e della gratitudine dei socialisti d'Italia e di ogni altra gente - che sanno ricordare e ai quali la tragedia del mondo non vela e non cancella, dagli occhi la tragedia degli uomini e di ciascun uomo".

Documenti parlamentari. Come si aperse e si chiuse la Camera discorso tenuto da Filippo Turati nella tornata del 12 giugno 1918; il Discorso Modigliani e le Commissioni di controllo
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 13, 1-15 luglio 1918, p. 150-156.
Nell'ultima seduta della Camera nella tornata di domenica 16 giugno 1918, dopo il discorso di Modigliani, segue La dichiarazione Turati pel Gruppo socialista.

(Titolo censurato) La "sentenza" di Torino, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 15, 16-30 giugno 1918, p. 169-170.
Tentativo di riversare sulle spalle dei socialisti la responsabilit� diretta dei moti scoppiati a Torino tra il 22 e il 25 agosto 1917. Sentenza del cosiddetto "Tribunale di guerra" di Torino, che altro non � che un provvedimento di polizia militare.

Postilla a Claudio Treves, Il pericolo di una vittoria: I socialisti e la Commissione del dopo-guerra
"Critica Sociale", a. XXVIII, 1918, n. 15, 16-30 giugno 1918, p. 171-177.
Partecipazione dei socialisti alla grande Commissione per il dopoguerra, "terminata alla Confederazione del Lavoro con una clamorosa vittoria della intransigente Direzione del Partito Socialista". Dice Turati: "Oggi noi, pi� che dell'unit�, la questione mi par essere dell'esistenza del Partito. Contro l'antisocialismo non vi � - per salvare il Partito - che il resistere fermo. Il Gruppo Parlamentare e la Confederazione del Lavoro ne ebbero un'occasione superba: la lasciarono perdere. Ghermendola, avrebbero vinto, e il Socialismo con loro."

Gli ordini del giorno che ci proponemmo al Congresso
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1-15 settembre 1918, p. 195-197.
Turati risponde a Cladio Treves sull'opportunit� del prossimo Congresso: "Noi - senza preoccuparci di maggioranza e per puro sgravio di coscienza - proponemmo, allora, i tre Ordini del giorno seguenti suggeriti dal questionario del Referendum": I. Intransigenza e collaborazione; II. Avversione e adesione alla guerra; III. Provvedimenti disciplinari ed espulsioni.

Postilla a G. Zibordi, Conversazioni in famiglia (buone anche pel Congresso)
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1-18 settembre 1918, p. 200-201.
Turati contesta Giovanni Zibordi in particolare su due punti: la Resistenza socialista e la partecipazioni alle Commissioni.

Per la verit� e per la chiarezza, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 17, 1 settembre 1918, p. 204.
Lettera aperta di Filippo Turati alla redazione dell'"Avanti!" per chiarire in particolare una sua affermazione in si accenna, tra l'altro, che "fra le rivendicazioni immediate" del Partito c'� la forma di Governo repubblicana. Programma del dopoguerra del maggio 1917 che parla di "una serie di riforme graduali, sostanziali e connesse tra loro".

Il socialismo evaporato, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 18, 16-30 settembre 1918, p. 207-208.
Il Congresso non si � definito, ha "voluto" non definirsi. Si domanda Turati: "un partito che, nell'ora delle grandi decisioni storiche si professa assente (o inconcludentemente protestatario, che, nel vocabolario, sono sinonimi) trover� il 'domani' che aspetta? Avr� diritto di trovarlo?".

La grande contraddizione
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 19, 1-15 ottobre 1918, p. 220-222.
Turati chiarisce la sua posizione: "ho detto che vi � una 'colossale contraddizione' - oltre ad una 'eccessiva abdicazione' - nel rassegnato ottimismo dell'amico Treves e della nostra stampa non estremista nel considerare le soluzioni non-soluzioni del recente Congresso e, in genere, l'atteggiamento del Partito in quest'ora (�) di oscura, indefinita, inconcludente minaccia".

Intorno agli eventi del Partito (seguito di conversazioni ... intime), firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 20, 16-31 ottobre 1918, p. 231.
Giovanni Zibordi prosegue "la conversazione amichevole sulle 'cose nostre'" con una conclusione a cui Turati aderisce pienamente: "occorre ricordarsi di essere (nel senso migliore della parola) dei riformisti".

Il Manifesto e la Mozione del Gruppo Socialista su la pace
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 21, 1-15 novembre 1918, p. 246-248.
Riproduzione a titolo documentale del manifesto e della mozione votati all'unanimit� il 10 e il 12 ottobre 1918 dal gruppo Socialista Parlamentare.

Il patriottismo della Patria Universale
Discorso tenuto nella tornata del 21 novembre 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1573-1587.
La guerra � finita e bisogna occuparsi di ricominciare in tempo di pace. Turati cos� interviene: "Noi concepiamo, onorevoli colleghi, appunto due patriottismi; l'uno � quello della patria che si erge spavalda contro le altre patrie, e cos� nega anche se stessa; � il patriottismo della classe a cui la patria deve servire; l'altro � il patriottismo di tutte le patrie che tendono a fondersi in una patria sola; � il patriottismo della patria universale che abolisce le classi. Il socialismo � per questa seconda concezione".
Pubblicato anche in forma di opuscolo: Per la Pace e per la Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre 1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1 dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle Assicurazioni sociali del Governo, Milano, ed. "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 1.

Il suffragio universale e il voto alle donne
Discorso tenuto nella tornata del 28 novembre 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1588-1590.
Turati interviene a favore del voto alle donne: "che diventino cittadine ed elettrici le madri, le spose, le sorelle dei combattenti, combattenti esse stesse nella battaglia del dolore, della resistenza, del lavoro."
Pubblicato in forma di opuscolo: Per la Pace e per la Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre 1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1 dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle Assicurazioni sociali del Governo, Milano, ed. "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 1.

Il coordinamento delle Assicurazioni sociali
Discorso tenuto nella tornata del 1� dicembre 1918, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1591-1594.
Turati interviene con un ordine del giorno per chiedere alla Camera un maggiore coordinamento tra l'Assicurazione obbligatoria per l'invalidit� e la vecchiaia e le altre assicurazioni sociali, malattia, invalidit�, infortuni, disoccupazione.
Pubblicato anche in forma di opuscolo: Per la Pace e per la Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre 1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1 dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle Assicurazioni sociali del Governo, Milano, ed. "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 1.

Postilla a La via al potere. II. di Franz Weiss, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 23, 1-15 dicembre 1918, p. 274-275.
Note di Turati alla seconda parte dello studio di Franz Weiss, in particolare sull'apologia che lo scrittore fa delle tendenze a gonfiare "di fronte alle masse le proprie capacit� e i propri fini immediati, in rapporto alle possibilit� concrete dell'ora storica e a puro scopo di immediata demolizione degli ordini esistenti". La prima parte del lavoro di Franz Weiss, Il socialismo e lo spirito nuovo, in "Critica Sociale", n. 15, 1918.

"Mille e non pi� mille"
"Critica Sociale", a. XXVIII, n. 24, 1-15 dicembre 1918, p. 277-278.
"Anche quest'ultima guerra fu un vasto suicidio, e vinti e vincitori sono oppressi da una stessa disfatta." Questa guerra � stata la fine di un'epoca. Si chiede Turati: "E' dunque la sua fine il cominciamento d'un epoca nuova? di quale nome? di quale natura?".

Per la difesa del Partito. Discorso di Filippo Turati alla Camera (23 febbraio 1918) discutendosi le "Comunicazioni del Governo"
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop tip. degli operai), 1918, p. 16. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie IV, n. 8, p. 16.

Non � l'ora delle parole (Dal discorso di Filippo Turati) Camera dei Deputati: seduta del 15 giugno 1918
Roma, Tipografia Nazionale Bertesi, 1918
Il discorso � quello del 12 giugno 1918, Come si aperse e si chiuse la Camera.

Per la Pace e per la Giustizia. (Dopo la Vittoria). Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 21 novembre 1918 e 1 dicembre 1918 sulle "Comunicazione del governo" - Perch� la Camera discuta il Trattato di Pace. Aggiuntovi i discorsi 28 novembre e 1 dicembre 1918 per il Voto Femminile e la Rappresentanza Proporzionale e Per la soluzione integrale del problema delle Assicurazioni sociali del Governo, Milano, Societ� Editrice "Avanti!", 1919, p. 55. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 1.

1919

Esiste un Parlamento?
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 1, 1-15 gennaio 1919, p. 1-2.
Crisi del Parlamento. Dimissioni di Leonida Bissolati e crisi ministeriale. Dice Turati che "ci� che si tratta sostanzialmente di decidere �: se la guerra manterr� almeno una parte delle promesse con le quali la si accredit� presso le genti che doveva fare sue vittime, o se le tradir� ignominiosamente tutte quante".

Le due correnti del Partito Socialista al Convegno di Bologna
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 1, 1-15 gennaio 1919, p. 5-6.
Riunione del 22 e 23 dicembre 1918. Si evidenzia il profondo dissidio che divide attualmente i Partiti socialisti fra la corrente 'sovietistica' "come quella che risente il contagio imitatorio del 'leninismo' moscovita, rappresentata fra noi da una parte della Direzione e da un certo numero di sezioni che la seguono, e la corrente del socialismo classico tradizionale, rappresentata - oltrech� dalle sezioni che chiameremo 'ortodosse' - dalla grande maggioranza del Gruppo Parlamentare e dalla Confederazione del Lavoro". Pubblicazione dell'ordine del giorno.

Postilla a Leninismo e Marxismo
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 2, 16-31 gennaio 1919, p. 22-23.
Lettera aperta a Filippo Turati del Prof. Arturo Labriola sui rapporti fra leninismo e marxismo. Risponde Turati: "Abbiamo fatto festa a questa lettera di Arturo Labriola - (�) - perch� almeno non ci porta delle cose trite, dei luoghi comuni. Ah! Ecco, per esempio, un Marx che non � affatto clich� e il quale non si aspettava davvero � di essere cos� poco, anzi cos� punto marxista!".

Dobbiamo volere la Costituente? "Domando la parola per fatto personale"
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 3, 1-15 febbraio 1919, p. 27-30.
Turati chiarisce la sua posizione sulla Costituente affermando di essere stato, a Bologna prima ("Critica Sociale", n. 1, 1919) e a Milano in seguito, il proponente per il Gruppo socialista alla Camera perch� il partito socialista si impegnasse a "continuare ed intensificare la propria grande lotta specifica di classe � per tutte le rivendicazioni politiche, economiche, sindacali e culturali inscritte da gran tempo nei programmi socialisti: dalla effettiva universalizzazione del suffragio, che ha in s� tutti i poteri costituenti".

Il nocciolo della questione
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 4, 16 febbraio 1919, p. 39-41.
Turati risponde ancora a Treves che scrive su La guerra e il problema istituzionale. Il nocciolo della questione sulla Costituente, secondo Turati, � fare in modo che il proletariato sia educato "a intendere e risolvere i problemi ardenti del suo tempo, a conquistare mano mano determinate e progressive riforme, non di forma, ma di sostanza, non superiori alle sue forze reali, tali, insomma ch'egli le possa dominare e servirsene, le quali lo avvicinano gradualmente, senza delusioni o ritorni, al raggiungimento sicuro alla meta 'suprema' del Socialismo".

La proporzionale. Un progetto da presentarsi alla Camera, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 4, 16 febbraio 1919, p. 41-44.
Progetto di rappresentanza proporzionale, che verr� proposto alla riapertura della Camera, elaborato dalla Associazione Proporzionalista Milanese di cui Turati � presidente.

Per gli ex-prigionieri di guerra
Discorso tenuto nella tornata del 3 marzo 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1595.
Interrogazione sulle indagini dei tribunali militari che vogliono trasformare i reduci in uno strumento di giustizia retrospettiva, "per pregiudizio di burocrazia militare".

Per la rappresentanza proporzionale
Discorso tenuto nella tornata del 6 marzo 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1596-1610.
Turati propone un disegno di legge per la rappresentanza proporzionale, cos� come annunciato da "Critica Sociale". Dice Turati: "Io penso che il sistema proporzionale, salve le modalit�, sia veramente, per se stesso, (�9 un sistema, in ogni clima storico, veramente preferibile, non solo al collegio uninominale, ma benanco e pi� ancora a quella parodia che fu gi� lo scrutinio di lista con rappresentanza".

Contro il pi� enorme delitto. L'ora dei proletariati.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 7, 1-15 aprile 1919, p. 73-75.
Polemica contro la guerra e riaffermazione del "non-sabotaggio" e del neutralismo. La realt� � che i socialisti, "se avevano ragione oggi, non potevano ieri aver avuto torto. Perch� la loro ragione di oggi - confessata, pur a denti stretti, dagli avversari - era la ragione del loro pensiero e del loro atteggiamento di ieri".

Dopo l'esodo della conferenza di Parigi
Discorso tenuto nella tornata del 29 aprile 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1611-1616.
Turati interviene a nome del Gruppo socialista nella discussione sul comportamento della delegazione italiana alla Conferenza di pace di Parigi, soprattutto per quanto riguarda "la negata assegnazione di Fiume all'Italia" e della Dalmazia.
Pubblicato in seguito anche in opuscolo. Anche in "Critica Sociale", n. 9, 1919, p. 100-102.

Dopo il fallimento della conferenza. Discorso di Filippo Turati per Gruppo Socialista alla Camera dei Deputati nella tornata del 29 aprile 1919 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 9, 1-15 maggio 1919, p. 100-102.
L'articolo tocca i seguenti punti: La voce dei silenziosi. La rissa degli imperialismi. Il capitalismo e la guerra. Le questioni territoriali. Bancarotta � e voto di fiducia. Pel salvataggio del Governo. Lo scenario del Parlamento. Un dilemma spaventoso. Contro la demenza. Pubblicazione del discorso Dopo l'esodo della conferenza di Parigi.

Respiriamo!, firmato Il Compilatore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 9, 1-15 maggio 1919, p. 109.
Un decreto annulla i provvedimenti di razionamento della carta per la stampa; "Critica Sociale" ritorna al suo antico formato.

L'Internazionale contro il Trattato di guerra
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 10, 16-31 maggio 1919, p. 111-113.
Condizioni di pace. Commissione d'Azione della Conferenza di Berna. "Tutti i socialisti del mondo: quelli che di fronte alla guerra avevano piegato a un molle o a ingenuo ottimismo - si riscattano e si drizzano in piedi contro il Trattato di pace che gli alleati hanno sottoposto alla Repubblica Tedesca".
Contro la pace di guerra. L'ordine del giorno del Gruppo Parlamentare Socialista
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 11, 1-15 giugno 1919, p. 127-128.
L'ordine del giorno delibera di opporsi con ogni mezzo, in Parlamento, alla ratificazione del Trattato e di chiedere che esso venga sottoposto "nella sua integrit�, al giudizio delle masse nelle prossime elezioni".

In marcia per la Costituente! (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p. 143-144.
Il deputato Annibale Vigna scrive a Turati per affermare che la Costituente deve diventare un obiettivo del proletariato, contro la borghesia che ha tradito il popolo italiano". Scrive Turati: "Il tuo appello al proletariato sbocca a quest'uscita: 'In marcia per la Costituente!'".

Per la legge delle 8 ore. La possibilit� e la convenienza dell'introduzione legale delle 8 ore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p. 146-149.
Stralcio del secondo capitolo della relazione di Turati che verr� discussa nella prossima convocazione del Consiglio Superiore del Lavoro.

Cultura e socialismo, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 12, 16-30 giugno 1919, p. 153.
Presentazione dell'articolo dell'avvocato Cesare Seassaro che sostiene la tesi "estremista" dell'"inquinamento borghese di ogni cultura propinata in e dal regime borghese, e relega la possibilit� di una cultura laica - (�) - al di l� della finale vittoria socialista".

Dimissioni del Ministero e riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 19 giugno 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1617-1619.
Turati chiede il parere della Camera sulla continuazione del dibattito sul disegno di legge di riforma elettorale presentato il 6 marzo 1919, nonostante le dimissioni del Ministero Orlando.

Le otto ore di lavoro fuori della legge per le otto ore
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 13, 1-15 luglio 1919, p. 163-167.
Ancora qualche brano dalla relazione di Filippo Turati per la legge delle otto ore, che sar� discussa il 2 luglio al Consiglio Superiore del Lavoro.

Il Ministero Nitti
Discorso tenuto nella tornata del 14 luglio 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1620-1623.
Turati vota contro il nuovo Governo Nitti: "il fatto capitale, per il quale votiamo contro questo, e contro qualsiasi altro Governo che non rompa col passato, � la pace abominevole di Versailles; la pace di guerra".

L'inchiesta per il rovescio di Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 18 luglio 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1624-1626.
Intervento di Turati che chiede quando verr� discussa l'interpellanza "sulle ingerenze di ambasciatori stranieri sulla politica italiana".

La riforma elettorale
Discorso tenuto nella tornata del 26 luglio 1919 e 3 agosto 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1627-1651.
Turati interviene spesso sulla necessit� di una riforma elettorale e sul voto alle donne. "Chiudo con un voto, Signori: la guerra, e pi� il dopo-guerra, ci pongono di fronte a problemi di enorme importanza. L'ieri non � pi� l'oggi; il domani, per tutti, si presenta incertissimo. Questa riforma non � una panacea; ma un sintomo, � un simbolo della volont� di rinnovarsi; di dare alla sovranit� popolare, che evidentemente vuole meglio affermarsi, le soddisfazioni cui ha diritto".

La proporzionale e i partiti. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata 26 luglio 1919. I (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 15, 1-15 agosto 1919, p. 196-201.
Discorso La riforma elettorale, sulla discussione della legge sulla riforma elettorale, sulla proporzionale e il voto alle donne. Dice Turati: "Questa riforma non � una panacea; ma un sintomo, � un simbolo della volont� di rinnovarsi; di dare alla sovranit� popolare, che evidentemente vuole meglio affermarsi, le soddisfazioni cui ha diritto".

Il "panachage" alla Camera
Discorso tenuto della tornata del 7 agosto 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1652-1661.
Turati contesta al Governo Nitti un'eccessiva "versatilit�": "Perch� vi lagnate, egli ci ha detto se, cammin facendo, mutiamo pensiero e proposito? Questo � la prova ed � l'effetto della collaborazione cordiale che esiste fra noi."

Come si proclamer� il deputato eletto
Discorso tenuto nella tornata dell'8 e 9 agosto 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1662-1670.
Continua la discussione sulla riforma elettorale e gli articoli del disegno di legge iniziata il 26 luglio 1919.

La proporzionale e i partiti. Discorso alla Camera dei Deputati il 26 luglio. II
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 16, 16-30 agosto 1919, p. 210-215.

Filosofia del bolscevismo, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 16, 16-30 agosto 1919, p. 216.
Presentazione dell'articolo firmato "Caesar" dal titolo, Filosofia del bolscevismo, per illustrare "la profondit� e la bellezza del significato ideale del bolscevismo, qualunque possa essere il vostro pensiero intorno ai limiti e alla possibilit� e alla opportunit� di un'azione massimalista in Italia".

In vista del Congresso
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p. 221-222.
"Richiama tutti i socialisti al dovere di affermare nettamente le proprie convinzioni ed i propri propositi di fronte alle nuove correnti (nuove, o non piuttosto risuscitate dagli ipogei della storia?) che si riaffacciano nel Partito e vi affermano la propria volont�, nonch� di predominio, di dominazione esclusiva".

I tre documenti del nostro credo socialista
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p. 222-228.
I. Per la pace e pel dopoguerra. Le rivendicazioni immediate del Partito Socialista (Milano 8-9 maggio 1919). II. I nostri Ordini del Giorno al Congresso Socialista (Roma ,1-4 settembre 1919). III. Al Convegno Socialista di Bologna (22-23 dicembre 1918).
In questo "tormentato" periodo, il Partito Socialista "seppe mantenersi fedele ai grandi principi della lotta di classe e della solidariet� internazionale dei proletariati". Vengono ripubblicati con grande risalto i tre documenti fondamentali del pensiero socialista che mettono in evidenza le rivendicazioni dell'immediato dopoguerra.
Il "Panachage" alla Camera. (Tornata del 7 agosto. Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 17, 1-15 settembre 1919, p. 230-235.
Confusione alla Camera "quando dalla lista bloccata si passa alla lista mezzo-bloccata". Rifiuto del "panachage" [miscuglio] di varie liste, di ogni "panachage", o di un "panachage" sfrenato.

Per il voto alle donne
Discorso tenuto nella tornata del 3 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1671-1675.
Ancora sulla riforma elettorale Turati chiede : "io vorrei sapere anzitutto dalla Commissione della rappresentanza proporzionale se ha eseguito il lavoro promesso e se e quando � disposta a venirci avanti con concrete proposte". Turati si chiede il perch� nel disegno di legge sul voto alle donne � introdotto il tema della proporzionale da applicarsi nelle elezioni amministrative.

Il voto alle donne e le salariate dell'amore
Discorso tenuto nella tornata del 4 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1676-1692.
Di fronte ad una Camera semivuota, Turati svolge il suo discorso a favore del voto femminile, "ma soprattutto del voto delle donne che lavorano" e contro la proposta di esclusione dal voto di "quelle donne" che professano la prostituzione. Turati svolge il suo emendamento "scandaloso" contro questo provvedimento perch� "che cosa mai pu� importare alla Nazione e al Governo dr, fra dieci ed undici milioni di nuove elettrici, ve ne saranno alcune centinaia o alcune migliaia la cui condotta sessuale sia, o sembri scorretta?".

I fatti dell'aprile in Milano
Discorso tenuto nella tornata del 10 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1693-1698.
Interrogazione di Turati "sulla vera entit� dei fatti di Milano, sviati dalla censura e sulle responsabilit� immediate dell'autorit� politica e della polizia". Durante lo scioglimento di un comizio, "gli agenti" (�) spararono all'impazzata su quella folla di migliaia di persone e si videro uomini, donne e fanciulli cadere per la via, immerso qualcuno nel proprio sangue".

Mitragliatrici in piazza
Discorso tenuto nella tornata dell'11 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1697-1698.
Interrogazione di Turati sulla partecipazione e sull'utilizzo delle forze dell'ordine durante lo sciopero di Milano, in particolare "per sapere se sussista che, in occasione dell'ultimo comizio di Milano, che doveva porre fine allo sciopero generale, mitragliatrici furono piazzate nelle adiacenze della Camera del Lavoro, a minaccia della popolazione operaia".

Le gesta degli "arditi" e un diritto prefettizio
Discorso tenuto nella tornata del 12 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1699-1702.
Interrogazione "sulla partecipazione dei cosiddetti 'arditi' e di ufficiali dell'esercito in divisa ed armati alle dimostrazioni di Milano", che, "posti alla testa di dimostrazioni", minacciarono lo scoppio della guerra civile.

I fatti di Fiume
Discorso tenuto nella tornata del 13 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1703-1706.
Occupazione di Fiume da parte dei volontari e di reparti dell'esercito comandati da Gabriele D'Annunzio. Dice Turati: "Abbiamo visto un manipolo di agitatori, pretesi monopolisti dell'amor di patria, in nome di interessi, nazionalistici forse, non certo nazionali, tollerati, secondati, lusingati dal Governo, custoditi e difesi dalla censura, tenere in loro servaggio il paese come fossero essi soli investiti di una missione divina".

Per l'inchiesta su Caporetto
Discorso tenuto nella tornata del 13 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1707-1708.
Discussione sulla chiusura dei lavori della Commissione d'inchiesta sul rovescio di Caporetto. Turati esprime la dichiarazione di voto contraria del Gruppo parlamentare socialista: "Salutando i soldati d'Italia, la futura nazione armata del proletariato, noi pensiamo ad un esercito nuovo, che sar� contro la guerra, che sar� contro tutte le ignominie del regime borghese; che sar� l'esercito sacro del socialismo! Questa � la ragione suprema del nostro voto contrario!"

Ancora sui fatti di Milano preparati in anticipo
Discorso tenuto nella tornata del 16 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1709-1710.
Interrogazione di Turati per sapere in che modo si stia procedendo contro i mandanti - "ufficiali, soldati e borghesi - delle aggressioni a pugnali sfoderati e rivoltelle spianate e dei conseguenti assassinii avvenuti in Milano, sotto gli occhi della forza pubblica il 15 corrente aprile".

Il voto alla donna e le salariate dell'amore. Difesa di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 4 settembre 1919 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 18, 16-30 settembre 1919, p. 243-250.
Pubblicazione del discorso tenuto da Turati il 4 settembre 1919.

L'"Antipapa del ministro delle poste"
Discorso tenuto nella tornata del 17 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1711-1713.
Turati chiede di parlare per fatto personale a proposito di un'affermazione del Ministro delle poste e dei telegrafi che - "se le sue parole non sono mal giunte al mio orecchio"- sembra abbia accennato all'attivit� politica e sindacale di Turati a favore della categoria dei postelegrafonici come "ad un intervento politico nocivo". L'"antipapa del ministro delle poste" � Turati stesso che spiega il suo operato nel corso di un decennio a favore della categoria.

Alla Camera che muore e al paese che sorge
Discorso tenuto nella tornata del 28 settembre 1919, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1714-1727.
Ultimo discorso del gruppo socialista al termine della XXIV legislatura, discutendosi le comunicazioni del Governo Nitti. Dice Turati: "Signori, � scoccata l'ora delle supreme conclusioni. Si conclude una legislatura, si conclude un periodo storico; � necessario che concludano gruppi e partiti. Tutti i nodi ormai sono al pettine. Si tratta di saperli recidere o di rischiare di esserne strangolati ".

Alla Camera che muore e al Paese che sorge! L'ultimo discorso del Gruppo Socialista alla Camera dei Deputati, (tornata del 28 settembre 1919 - dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 19, 1-15 ottobre 1919, p. 255-261.

La tirannide, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 20, 16-31 ottobre 1919, p. 269-270.
"Una forza mostruosa � salita alla tirannia. Ogni legge morale � calpestata, ogni garanzia di diritto, morta. Uno dietro l'altro gli Stati cedono all'iniquit�; i vinti, i neutri diventano gli strumenti passivi della propria schiavit�, della propria ignominia". L'Intesa e le potenze centrali premono sulla Russia bolscevica "per bloccare a morte 80 milioni di uomini e comandarli di scegliere tra la morte e il loro diritto, la masnada della Vittoria monta sul collo di tutti i popoli neutri e neutrali - come la Svizzera - e li prega di associarsi al fratricidio".

Come di proclamer� il deputato eletto. Sistema d'Hondt e quoziente razionale. Tornata della Camera dei Deputati, 8 agosto 1919
"Critica Sociale", a. XXIX, 1919, n. 20, 16 ottobre 1919, p. 279-280.
Nel raro caso della parit� di voti, viene eletta la persona pi� anziana.

Il programma. Agli elettori del Collegio di Milano
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 1-15 novembre 1919, p. 284-291.
Turati si rivolge ad una massa di elettori decuplicata per la recente riforma e presenta "l'affermazione chiara di un proposito, come la salda base di un contratto fra candidato ed elettori, come la pietra di paragone a cui l'eventuale azione del futuro eletto potr� essere saggiata, giudicata, eventualmente condannata, dal corpo elettorale".

Elezioni politiche 1919. Il Manifesto della Direzione del Partito
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 1-15 novembre 1919, p. 294-295.

Il senso di una vittoria, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 22, 16-30 novembre 1919, p. 301-302.
"Non si sfugge alla sola definizione possibile della mirabile vittoria elettorale del Partito Socialista: E' una rivoluzione! Legale, legalissima, pacifica, pacificissima, ma � una rivoluzione!".
"Sotto i colpi della coscienza nuova delle plebi, un mondo � precipitato come uno scenario imputridito; un credo ed un costume migliore si affermano; chi ha avuto fede, chi ha lavorato pienamente per vedere questo, ha diritto di esserne lieto e di trarne pi� larghi auspici di prossimo miglioramento e di ascensione umana. Anche la coscienza che si grava del pi� squisito senso di responsabilit� non tituba. Il suo grido gioioso �: Avanti!".

Turati e le streghe (Curiosit� "teologiche"), (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 21, 16 novembre 1919, p. 316.
Le donne hanno un'anima? Risposta ad una lettera di chiarimenti di un teologo.

[Premessa] di La C.S.
"Critica Sociale", a. XXIX, n. 23, 1-15 dicembre 1919, p. 325.
Premessa all'articolo Unit�, Lettera aperta a Filippo Turati a firma di "Caesar" dove si afferma il desiderio di unit� "fino, se fosse necessario, alla nostra sparizione politica, reputando che nessun delitto pi� grande si potrebbe compiere che quello di spezzare, di fronte alla borghesia, in questa fase storica, la unit� del partito socialista, in quanto � pure l'unit� del proletariato!".

Agli elettori del Collegio di Milano. Il Programma (per le elezioni politiche 16 novembre 1919). In Appendice: Le rivendicazioni immediate del Partito Socialista per la pace e pel dopoguerra (maggio 1917)
Milano, Edizioni della "Critica Sociale" (coop. grafica degli operai), 1919, p. 29.
Estratto da "Critica Sociale", n. 21, 1919, p. 284-291.
Alla Camera che muore e al Paese che sorge! L'ultimo discorso del Gruppo socialista alla Camera dei Deputati nella XXIV Legislatura (Tornata del 28 settembre 1919. Dal resoconto stenografico)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!", 1919, p. 31.

Andrea Costa. Episodi e Ricordi
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 47-49 [61].

Dalla guerra alla rinnovazione socialista. Discorso tenuto alla Camera dei Deputati dall'on. Modigliani nella tornata del 14 luglio 1919. Colla Dichiarazione di voto dell'on. Turati
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 39. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 8.

Dichiarazione di voto
Milano, Edizioni "Avanti", 1919, p. 40. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 8.

Dopo il fallimento della Conferenza. Discorso di Filippo Turati pel Gruppo Socialista alla Camera dei Deputati nella tornata del 29 aprile 1919 (Dal resoconto stenografico)
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 13. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 7.

Per una legge sull'orario di lavoro delle 8 ore. Relazione di Filippo Turati. Consiglio Superiore del Lavoro. Sessione XXIV, (luglio 1919): Bozza di stampa.
Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1919, 63 p.

Socialismo e massimalismo. Discorso detto il 7 ottobre 1919 al Congresso Socialista di Bologna. (In appendice: La mozione di Reggio Emilia).
Milano [tip. degli operai], 1919, p. 47.
Estratto da "Critica Sociale", n. 16 e n. 17, 1919.

I socialisti e la guerra. Discorso di Filippo Turati pronunciato alla Camera dei Deputati il 19 marzo 1916
Milano, Societ� Editrice "Avanti", 1919, p. 24. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie I, n. VIII.

Per la rappresentanza proporzionale. Discorsi 6 marzo 1919 alla Camera dei Deputati di Filippo Turati e G. E. Modigliani aggiuntavi la votazione alla Camera e in appendice la proposta di legge dell'on. Turati e della Commissione Parlamentare
Milano, Libreria Editrice "Avanti", 1919, p. 3- 24 e Appendice p. 32-39. Documenti Socialisti intorno alla guerra, serie V, n. 4.

Il voto alla donna e le salariate dell'amore. Difesa di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 4 settembre 1919. Dal resoconto stenografico
Milano, Societ� Editrice "Avanti!", 1919, p. 31. Nel 1920 esce una 2a edizione.

1920


Il nostro trentennio, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXX, n. 1, 1 gennaio 1920, p. 1.
"Con questo fascicolo la 'Critica Sociale' entra nel suo trentesimo anno di vita! Et� quasi venerabile per una Rivista, e che le darebbe il diritto di sentirsi stanca, invecchiata, a riconoscersi inevitabilmente monotona". Ma "ancora i garretti son saldi ed � saldo il cuore. Proseguiamo con lena! Avanti nel vento della vita, se anche ci sferzasse il viso con insueta rudezza". Cos� conclude: "Il domani - qual che sia - � pi� vero dell'oggi e dell'ieri."

Per un piccolo fatto personale: al Comitato della Sezione Socialista Milanese
"Critica Sociale", a. XXX, 1920, n. 3, 1-15 febbraio 1920, p. 36-37
Turati viene accusato di incoraggiamento al "crumiraggio" in occasione di uno sciopero improvviso, avvenuto in treno nella notte fra il 19 e il 20 gennaio 1920. Lettera che Turati invia da Roma al Comitato della Sezione Socialista Milanese "che lo mette in stato di accusa pel noto incidente ferroviario occorsomi il 19-20 corrente, senza che alcuno degnasse preavvisarmi e mettermi in condizione di poter essere presente". Difesa che, "se onestamente interpretata", conferma l'intenzione di non incoraggiare il crumiraggio, ma di mettere in evidenza l'abbandono notturno "a mezza via di un treno sovraccarico di passeggeri non preavvertiti".

Un programma di lavoro socialista
"Critica Sociale", a. XXX, n. 5, 1 marzo 1920, p. 65-69.
"Documento importantissimo del metodo di azione che noi propugnamo" e che Turati presenta al Comitato Direttivo del Gruppo Parlamentare. I punti sono i seguenti: liquidazione delle "paci menzoniere" di Versailles e di Saint Germain e ritorno alla normalit� della convivenza internazionale; ricostruzione della finanza e dell'economia nazionale; avviamento alla socializzazione produttiva delle terre e delle fabbriche.

La funzione parlamentare del socialismo, F.T.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 6, 16-31 marzo 1920, p. 83-85.
Con questo titolo il settimanale romano "Il Corriere del Parlamento" pubblica nel n. 7 la risposta di Turati ad un questionario. Si riproduce integralmente la risposta di Turati "perch� essa � una notevole espressione del pensiero politico della frazione da Filippo Turati rappresentata".

Sostituzione di deputati in caso di morte
Discorso tenuto nella tornata del 23 marzo 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1728-1734.
Turati presenta una proposta di legge per provvedere alla sostituzione degli onorevoli in caso di morte.

In morte di Leonida Bissolati
Discorso tenuto nella tornata del 6 maggio 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1735-1736.
"Non � una parola: � un singhiozzo, che io domando alla carit� dei colleghi di potere esalare in questo momento". Turati con vivo e sincero affetto commemora, come un fratello, la scomparsa di Leonida Bissolati dopo che tutta la vita "fu cos� unita; (�) tanta comunione di spirito, tanta unione di sentimento ideale permaneva profonda" nonostante le divisioni politiche.

In morte di Leonida Bissolati, La C.S.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 10, 16 maggio 1920, p. 145-150.
Necrologio firmato oltre che da Turati stesso da: la C.S., Giovanni Zibordi, Claudio Treves, Alessandro Schiavi.
"Non era pi� dei nostri, da parecchi anni ormai (�) Verr� forse momento acconcio per ricostruire, attorno alla figura del Bissolati, la storia di alcuni principali momenti della propaganda e dell'azione socialista in Italia e per rievocare il ricordo della collaborazione che egli dette alla 'Critica' nei primissimi anni di vita del nostro giornale e del pensiero che vi sostenne in alcune polemiche concernenti fondamentali problemi di dottrina e di tattica". Giovanni Zibordi ricorda il carattere di Leonida Bissolati e analizza alcuni motivi della crisi di pensiero di cui egli fu l'esponente maggiore. Turati scrive: "Non conobbi mai anima pi� tersa, spirito pi� dritto, alleanza pi� pura di filosofo, di guerriero e di poeta - poeta, come il Foscolo, di pochi versi, ma tutti incisi nel diamante".

Un programma di azione
Discorso tenuto nella tornata del 26 giugno 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1737-1776.
"Parlo dunque soprattutto per la mia coscienza, per il mio Paese e per quello che fermamente credo essere essenzialmente, immutabilmente, il socialismo". Discorso di ampio respiro che, di fronte al nuovo Gabinetto presieduto da Giolitti, presenta con concretezza l'azione socialista e la volont� di risolvere problemi che aspettano il Paese.
Pubblicato in forma di opuscolo con titolo, Rifare l'Italia! Discorso pronunziato alla Camera dei Deputati il 26 giugno 1920 sulle comunicazioni del Governo. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Lega Nazionale delle Cooperative, 1920, 87 p.

Un programma di azione socialista. Discorso di F. Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 26 giugno 1920
"Critica Sociale", a. XXX, n. 13, 1-15 luglio 1920, p. 195-206.

Per una amnistia
Discorso tenuto nella tornata del 5 luglio 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1777-1779.
L'onorevole Francesco Rossi presenta, a nome di Turati, un ordine del giorno sull'amnistia per i reati "di natura politica e militare che non abbiano avuto come effetto la frode a danno dello Stato".

Il Consiglio Nazionale del Lavoro, firmato f.t.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 14, 16 luglio 1920, p. 212-213.
Testo del Progetto di Mario Abbiate, approvato dal Consiglio dei Ministri, per il rinnovo del Consiglio Superiore del Lavoro.

La questione dell'Alto Adige
Discorso tenuto nella tornata del 9 agosto 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1780-1784.
Presentazione di due emendamenti alla legge per l'approvazione del Trattato di pace di San Germano: "Ma noi abdichiamo, in mano a questo o a qualunque altro Governo, quello che non � diritto nostro, ma diritto sacro ed intangibile di quelle popolazioni".




Polemichette in famiglia. Occorre un "minimum" di intesa e di disciplina anche fra noi (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p. 245-246.
Diversi sono i giudizi sugli scioperi nei pubblici servizi. Lettera di Pallante Rugginenti agli amici della "Critica". Risponde Turati: "In sostanza la sola colpa che mi si fa (pur facendo le viste di discorrerne in via esemplificativa) � il mio antico e costante giudizio sugli scioperi nei pubblici servizi".

Nota. Contro tutte le violenze e pel disarmo universale, (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p. 247.
Turati ritorna nuovamente sull'argomento degli scioperi nei servizi pubblici.

Socialismo e massimalismo al Congresso Socialista di Bologna, 7 ottobre 1919 [Prima parte]
"Critica Sociale", a. XXX, n. 16, 16 agosto 1920, p. 251-256.
In attesa della pubblicazione dei resoconti stenografici da parte della Libreria Avanti!, viene ripubblicato l'intervento di Turati al Congresso Socialista di Bologna per evidenziarne l'attualit�.

Socialismo e massimalismo al Congresso Socialista di Bologna, 7 ottobre 1919 [Seconda parte]
"Critica Sociale", a. XXX, n. 17, 1-15 ottobre 1920, p. 251-256.
Seconda parte dello scritto pubblicato nel numero precedente della rivista.

Il controllo operaio sulla fabbrica. Il punto nucleare della questione
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p. 275-277.
L'articolo ha come oggetto "il proposito di fare del lavoratore - di cieco strumento parcellare, quale l'ha reso la economia capitalistica, di una volont� e di un interesse estranei a lui e alla sua classe - il gestore sempre pi� diretto e consapevole della produzione, nell'interesse proprio e della collettivit�".

Un ponte dal vecchio al nuovo
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p. 277.
"Un amico, non estraneo alla propaganda socialista, ma al tempo stesso espertissimo di industrie e di affari, ci invia uno schema di disegno di legge sul contratto di lavoro, che vorrebb'essere un sicuro ponte di passaggio dalla vecchia alla nuova ineluttabile costituzione delle grandi officine". Lettera indirizzata a Caro Turati e firmata - appunto - "il pontiere".

Roberto Ardig�, f.t.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 18, 16-30 settembre 1920, p. 285-286.
La morte di Roberto Ardig� � "un lutto di famiglia; � non vi � amplificazione retorica, la solita menzogna dei necrologi e degli epitaffi". Roberto Ardig� "ci porse alcune delle pietre pi� solide del nostro edificio mentale e morale. Morale soprattutto". Elogio della filosofia positiva che "fu stimolo, e sar� luce e guida alla rivoluzione degli spiriti, alla non materialistica, non anarchica, non brutale rivoluzione socialista".

A Reggio Emilia! editoriale firmato NOI.
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p. 291-292.
La frazione di concentrazione propone per il congresso del Partito Socialista di non pensare alle "sorti della frazione", ma di guardare all'interesse di tutto il Partito e in generale di tutto il proletariato italiano. "Non � una scissione, ma � un omaggio reso al Partito "finch� esso riposi, sicuro di s� e della propria forza nel libero esame e nella libera discussione".



Di fra le Dolomiti?
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p. 297-300.
Meditazioni vagabonde di Achille Monti a Filippo Turati a proposito della "scienza italiana che muore" e ... dell'Alto Adige. Postilla di Turati che per chiarezza riproduce come documento il breve svolgimento (discussione) avvenuta alla Camera a proposito del trattato di San Germano il 9 agosto 1920.

La questione dell'Alto Adige alla Camera (Tornata di luned� 9 agosto 1920, dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", a. XXX, n. 19, 1-15 ottobre 1920, p. 301-302.
Turati propone alcuni emendamenti di legge per l'approvazione del trattato di pace di San Germano, a favore del rispetto delle popolazioni di quelle regioni.

Contro il voto obbligatorio
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1785-1786.
Dichiarazione di voto di Turati sulla modificazione delle norme concernenti le elezioni amministrative: "Sono certissimo di interpretare il sentimento di tutti i compagni del gruppo socialista, dichiarando la nostra irriducibile ostilit� alla proposta del voto obbligatorio".

Per i fatti di Bologna
Discorso tenuto nella tornata del 24 novembre 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1787-1791.
"I fatti di Bologna, che hanno fatto rabbrividire tutti noi, che hanno riempito di un vero senso di tragedia il nostro spirito, sono evidentemente un sintomo ed un monito molto grave per i partiti, per il Parlamento, per il Governo (�) Ed � gran tempo che tutti ci si decida a disarmare, a deporre non solo le armi materiali, ma a disarmare e a smobilitare gli animi. In questo sar� oggi il maggiore eroismo, e sar� anche la pi� insigne vittoria. Chi disarmer� il primo e pi� compiutamente, quegli sar� il vincitore. In alto le mani, tutti! Ma, da una parte e dall'altra, senza riserve gesuitiche, e con perfetta lealt�". Emozionante discorso di Turati contro tutte le violenze e contro il clima intimidatorio che si � creato nel Paese.

Per i fatti di Bologna
"Critica Sociale", a. XXX, n.23, 1-15 dicembre 1920, p. 356-357.
Discorso di Turati alla Camera il 24 novembre 1920 sui gravissimi fatti di Bologna quando i fascisti cercano di impedire l'insediamento della nuova Giunta di sinistra dopo le elezioni amministrative del novembre 1920 e assaltano Palazzo d'Accursio, sede del Comune, forzando lo scioglimento del Consiglio e causando sette morti e numerosi feriti. Denuncia del comportamento e della "violenza omicida fascista" contro i militanti e gli uomini pi� noti del partito "inseguiti, perseguitati, minacciati di morte, pubblicamente".

Contravvenzioni per porto d'armi
Discorso tenuto nella tornata del 22 dicembre 1920, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1792-1798.
Turati parla a nome del gruppo socialista e si dichiara contrario al disegno di legge sulle contravvenzioni per porto d'armi perch� verrebbero ad "inasprire alquanto le pene gi� previste dal Codice penale, da due leggi speciali e dalla legge di pubblica sicurezza".

Alla Camera che muore e al Paese che risorge! L'ultimo discorso del Gruppo socialista alla Camera dei Deputati nella XXIV Legislatura [tornata del 28 settembre 1919]. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Libreria Editrice "Avanti!" (coop. tip. degli operai), 1920, p. 31.
Ripubblicazione del discorso del 1919, gi� ampiamente diffuso.

Lodo arbitrale dell'on. Filippo Turati nella vertenza tra Ubaldo Magherini e Pietro Macchi ...
Livorno, tip. A. Debatte, 1920, p. 30.
A cura della Federazione impiegati privati tecnici ed amministrativi della provincia di Livorno.

L'orario di lavoro delle 8 ore. Relazione e Disegno di legge approvati dal Consiglio Superiore del Lavoro nel luglio 1919
Milano, Fratelli Treves Editori, 1920, p. XVI-152. Biblioteca di Scienze Economiche, 5.
Con prefazione di Giuseppe Prato.

Rifare l'Italia! Discorso pronunziato alla Camera dei Deputati il 26 giugno 1920 sulle comunicazioni del Governo. (Dal resoconto stenografico)
Milano, Lega Nazionale delle Cooperative, 1920, 87 p.
Discorso tenuto nella tornata del 26 giugno 1920, Un programma di azione.





1921


Al largo ...!
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 1, 1-15 gennaio 1921, p. 1-2.
"Il trentennio, chiuso ieri, della 'Critica Sociale', � un po' la vita stessa del Partito Socialista in Italia, la storia e il riflesso di questa vita. Si esaurisce col trentennio un periodo, si dischiude una fase nuova? O la pagina che cade dal calendario suggella un puro ciclo astronomico, quando l'influsso degli astri sui destini umani non � pi� che una metafora bolsa e barbogia?" Interrogativi che in un'ora inquieta e piena di cattivi presagi turbano il proseguimento della rivista e della storia del socialismo in Italia. Turati � ancora ottimista: "All'aperto!, Al largo! Per l'altissimo mare! Queste pagine, vecchi e nuovi amici, sono il nostro giornale di bordo �".

Il manifesto di Berna, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 2, 16-31 gennaio 1921, p. 18-19
Manifesto redatto dalla Conferenza internazionale di Berna, tenuta a dicembre da coloro che si sono "designati" col nome di "ricostruttori" dell'Internazionale.

Per un libro di luce e di verit�. Al lettore onesto.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 2, 16-31 gennaio 1921, p. 25-27.
Prefazione di Turati dal titolo, Al lettore onesto, al libro di Gregorio Nofri e di Fernando Pozzoni, La Russia com'�, di imminente pubblicazione.

In alto le mani! La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p. 33.
Contro la violenza fascista e la complicit� del Governo, i socialisti riformisti ribadiscono il loro diverso concetto della rivoluzione, "del nostro Ideale, dei mezzi per farlo trionfare, appunto perci� oggi, come ieri, come sempre, contro la violenza che sogna una precoce distruzione, contro la violenza che s'illude di arrestare il cammino della storia, noi gridiamo, con spirito immutato, la nostra invocazione a un senso pi� alto di civilt�!".

Socialismo e comunismo. Discorso di Filippo Turati al Congresso di Livorno, 19 gennaio 1921
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p. 37-39.
"In nessun modo potremmo meglio fissare il nostro pensiero di fronte alle altre frazioni, le quali combatterono fra loro nel Congresso, che pubblicando il discorso pronunziatovi dal nostro Direttore, discorso magnifico per la nobilt� e per la dirittura dello spirito socialista, per la sincerit� che l'animava, discorso cui diedero speciale rilievo il deferente silenzio con cui fu ascoltato e il caloroso applauso che ne salut� la chiusura. Quanta distanza tra Bologna e Livorno!".

Ci� che si stampa
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 3, 1-15 febbraio 1921, p. 47-48.
Ci� che si stampa � il titolo della Rubrica che pubblica la Prefazione di Filippo Turati al libro di
Francesco Ciccotti, L'Italia in rissa. Scrive Turati: "L'Italia in rissa, ossia, la rissa dell'Italia nella grande rissa del mondo, scatenatasi nel falso dopo-guerra che � ancora guerra e preguerra; la rissa dell'Italia in se stessa, fra i partiti e le passioni che cozzano nel quadro nazionale; e infine la rissa, che � fuori e dentro il confine, nella stessa parte socialista".


Socialismo e comunismo. Discorso di Filippo Turati al Congresso di Livorno (19 gennaio 1921)
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 4, 16 febbraio 1921, p. 54-56.
Seconda parte del discorso di Turati pronunciato al Congresso.

Sulla eleggibilit� dei funzionari
Discorso tenuto nella tornata del 18 febbraio 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1799-1801.
Turati interviene su un tema gi� trattato nella legislatura precedente sull'incompatibilit� delle cariche e la conseguente eleggibilit� dei funzionari pubblici.

Il vino paghi per il pane
Discorso tenuto nella tornata del 22 febbraio 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1802-1804.
Turati chiede di parlare "per rimorso di coscienza" nella discussione del disegno di legge per risolvere il problema del costo del pane e ritira la sua firma alla proposta di una tassazione supplementare sui vini.

Per l'allargamento delle circoscrizioni elettorali
Discorso tenuto nella tornata del 25 febbraio 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1805-1806.
Turati interviene contro la proposta di un disegno di legge che prevede l'allargamento delle circoscrizioni elettorali.

Trent'anni di Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 5, 1 marzo 1921, p. 60.
Lettera di Turati dal titolo L'autore al Compilatore che fa da proemio a Trent'anni di Critica Sociale a cura di Alessandro Levi, edito da Zanichelli. Turati commenta molto positivamente il lavoro di cura di Levi che "selezionando con cura amorosa, stralciando fra le tante pagine - oltre diecimila - quelle sole che vi parvero le pi� caratteristiche o le meno caduche", raccoglie nel libro i trent'anni "forse i migliori - della mia vita e del mio qualsiasi pensiero".

Si commemora il deputato Piccoli
Discorso tenuto nella 2a tornata del 15 marzo 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1807-1808.
Turati si associa al cordoglio generale e pronuncia il necrologio del deputato socialista siciliano Domenico Piccoli.

Modificazioni elettorali
Discorso tenuto nella 1a tornata del 18 marzo 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1809-1815.
Turati interviene per esprimere la sua contrariet� in merito alla richiesta di sospensiva nella discussione di due proposte in merito all'incompatibilit� elettiva ed alla sostituzione dei deputati.

Comincia la guerra civile
Discorso tenuto nella 2a tornata del 22 marzo 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1816-1818.
Interrogazione sui sanguinosi fatti di domenica 20 marzo a Greco Milanese e a Milano. "Anche questa domenica, come tutte le domeniche oramai, � stata consacrata in Italia dal sangue. Rivoltellate, scambi di rivoltellate a Bologna, a Terracina, a Mesola, a Cerignola, e cos� via � Si direbbe che il periodo elettorale � gi� cominciato nel paese, cos� come � cominciato nella Camera".
Per la lotta di classe, contro la guerra civile, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 7, 1-15 aprile 1921, p. 104-105.
"La violenza della guerra civile continua a disfrenarsi con crescente brutalit�. Non c'�, ormai, angolo di terra italiana su cui non si sia allungata la scia sanguinosa. Chi sapr� rompere il terribile cerchio entro cui pare stretta la vita di tutti gli italiani?" Premessa al discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati il 10 marzo 1921, La lotta agraria nel Polesine.

La pregiudiziale al programma
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16-30 aprile 1921, p. 114-116.
Manifesto pubblicato sull'"Avanti!" del 12 aprile dalla Direzione del Partito "pi� che mai incapsulata", incapace di svolgere un programma elettorale. "Qui � l'anarchia che assume le insegne del comando. N� mai, nei tempi pi� foschi, della storia da noi conosciuta, fu negata franchigia di movimento e di parola al cittadino elettore, almeno nella breve parentesi elettorale".

Per il Partito, firmato NOI
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16-30 aprile 1921, p. 118-120.
Proposta di un programma che esprime una presa di posizione collettiva - "perch� svolge un concetto che ci � da gran tempo comune" - e che si vuole differenziare da altre posizioni che si definiscono socialiste, "affinch� tutte le responsabilit� rimangano nettamente segnate".

Abbasso la violenza! Abbasso la morte! Parole dette da Filippo Turati al Teatro del Popolo di Milano la sera del 2 aprile 1921 in commemorazione della bomba al "Teatro Diana"
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 8, 16 aprile 1921, p. 121-125.
Discorso in commemorazione della bomba fatta scoppiare al teatro Diana di Milano i primi di aprile. Presa di posizione contro il clima intimidatorio del momento e contro l'atteggiamento del Governo. "Per rivoltante e criminosa che sia la complicit� governativa coi nostri aggressori, noi crediamo che questi, nei loro medesimi eccessi, troveranno presto la condanna e non avvantagger� il fatto di non esserci, per quanto umanamente possibile, macchiati di sangue e di barbarie". Turati ribadisce la sua posizione contraria alla violenza: "Io ho sempre sostenuto che la violenza non � forza, ma � la sua negazione; che la violenza � debolezza e crea la debolezza".

I discorsi di F. Turati ai Congressi Socialisti
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 7, 1-15 maggio 1921, p. 138-141.
Con il titolo Le vie maestre del socialismo, a cura di Rodolfo Mondolfo, esce la raccolta degli scritti di Turati ai Congressi Nazionali del Partito Socialista Italiano.

Camera ardente. Sulla truffa delle elezioni
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 10, 16-31 maggio 1921, p. 145.
"E' il nome che suol darsi alla stanza nella quale si espongono le salme, poche ore innanzi di consegnarle alla estrema dimora. La Camera, che gli elettori italiani - (�) - stanno componendo, non dovr� avere altro nome. Montecitorio ospiter� un cadavere. Giammai le 'urne' meritarono, come queste, di chiamarsi cos�. I voti, che vi depongono, sono ceneri ed ossa!". E ancora commenta: "Le elezioni si celebrano su un cimitero: cimitero di uomini e di libert� (�) La serie delle legislature avr� una lacuna. Dalla XXVma alla XXVIIma non vi sar� che un cerimoniale: la constatazione del nato-morto; anzi del nato-assassinato. La mazza ferrata del fascismo - che spezz� tanti cranii - avr� spezzato anche questo. E avanti, ora, cogli osanna!".

"Salviamo la civilt� italiana!" L'espulsione da Montecitorio dell'onorevole Misiano
Discorso tenuto nella tornata del 13 giugno 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1819-1820.
Turati interviene dopo "la parola vibrante e commossa" dell'onorevole Modigliani, per condannare la grave aggressione contro il deputato Misiano, che non appartiene al gruppo socialista, costretto con la forza a uscire dal Parlamento da un gruppo di deputati guidati dall'onorevole Coda, esponente del partito fascista.

La nuova legislatura e il fascismo
Discorso tenuto nella tornata del 24 giugno 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1821-1820.
Si apre la XXVI Legislatura e Turati interviene per condannare il clima intimidatorio "se non di guerra, di guerriglia civile" che si respira in aula e nel Paese. "Ecco perch�, concludendo, noi non approviamo il discorso della Corona, non approviamo l'indirizzo di risposta a quel discorso, non approviamo l'azione del Governo ed il Governo stesso. Lo disapproviamo, e invochiamo l'unione di tutti gli sforzi onesti e consapevoli, e confidiamo nelle forze dell'Italia, come confidiamo, decisamente, con entusiasmo, nelle forze redentrici del socialismo, che nessuna sopraffazione fascista, che nessuna violenza, convivenza o complicit� di Governo verr� ad annichilire! Cos�, non gi� per ottenere un effetto da comizio, ma per esprimere la sintesi del mio pensiero, chiudo, signori col grido: 'Viva l'Italia'; e, nell'interesse dell'Italia e del mondo 'Viva il Socialismo!'".

La nuova Legislatura e il fascismo, discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati nella tornata del 24 giugno 1921, discutendosi l'indirizzo di risposta al discorso della Corona
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 13, 1-15 luglio 1921, p. 194-201.
Afferma Turati: "Io gridai a gran voce in quest'aula che indire le elezioni generali mentre in Italia gi� si rivelava, con evidente tendenza alla progressione, un fermento, se non di guerra, di guerriglia civile, prima di averlo domato e distrutto, era un delitto; un delitto intendiamo dire di alto tradimento contro il Paese".

Per un programma d'azione socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 14, 16-31 luglio 1921, p. 212-213.
Premessa all'articolo di Benvenuto Graziotti dove si illustra il "nostro programma", inteso come il programma della "Critica Sociale".

Per un programma di ricostruzione economica
Discorso tenuto nella tornata del 22 luglio 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1839-1864.
Turati presenta un lungo ordine del giorno all'attenzione del nuovo Gabinetto presieduto da Ivanoe Bonomi per richiamare l'attenzione sui problemi economici: "La questione nucleare � quella della crisi economica, della quale altri accenna di sfuggita negli ordini del giorno presentati, e che sar� invece il motivo unico del mio discorso, convinto come sono che tutte le altre questioni non ne sono che l'accessorio e il complemento".

Per un programma di ricostruzione economica, discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 22 luglio 1921, discutendosi le Comunicazioni del nuovo Gabinetto (Bonomi)
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 15, 1-15 agosto 1921, p. 227-233.

Contro l'analfabetismo e l'alcoolismo
Discorso tenuto nella tornata del 29 luglio 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1868-1871.
Turati presenta un ordine del giorno che riguarda due temi per lui strettamente connessi: "l'analfabetismo e l'alcoolismo; perch� gli alcoolici sono un prezioso presidio all'analfabetismo e viceversa".
Lo sciopero nei pubblici servizi
Discorso tenuto nella 1a tornata del 3 agosto 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1872.
Ordine del giorno sulla proposta di amnistia al personale dei servizi pubblici dimissionati per aver scioperato nel corso del 1921. Turati propone una limitata revisione perch� non � un'amnistia questa; "� una revisione di un giudizio politico fatto un po' a dispetto, evidentemente ingiusto".

Anni di servizio dei funzionari
Discorso tenuto nella 2a tornata del 3 agosto 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1873-1874.
Intervento di Turati sull'articolo 4 della legge che prevede la riforma dell'amministrazione civile dello Stato, la semplificazione dei servizi e la riduzione delle spese.

Per la Concentrazione socialista
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 16, 16-31 agosto 1921, p. 242-243.
Manifesto della Concentrazione socialista perch� "� la sintesi pi� alta, pi� sobria e pi� autorevole di tutta l'opera che perseguiamo da tanto tempo su questi fogli. Il Manifesto grida la nostra volont� di unione e non per un bigottismo, ma perch� la divisione � l'impotenza per tutti."

Per un programma di ricostruzione economica, discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 22 luglio 1921, discutendosi le Comunicazioni del nuovo Gabinetto (Bonomi). Parte IIa.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 16, 16-31 agosto 1921, p. 244-249.

La mozione concentrazionista per il Congresso di Milano
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 17, 1-15 settembre 1921, p. 275-276.
Documento della frazione di concentrazione da presentare al prossimo Congresso di Milano.

Sempre alla vigilia del Congresso. Il solo pericolo
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 19, 1-15 ottobre 1921, p. 291-292.
Turati scrive per scongiurare il pericolo che il Congresso "debba somigliarsi a uno specchio volto all'indietro, che rifletta unicamente ci� che � inutile e oltrepassato, le formule, le illusioni � cadute, le arbitrarie prevenzioni, i luoghi comuni, le logomachie e batracomicomachie del passato, ribadendo l'equivoco che dovrebbe sfatare, tutt'al pi� suggellando una fase del Partito senza dischiuderne un'altra - la quale si � gi� iniziata nei fatti e alla quale (checch� si sentenzii a Milano) il Partito non sfuggir�".

Per l'unit� del partito nella libert� del pensiero. Discorso al XVIII Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano, Milano 14 ottobre 1921
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 20, 16 ottobre 1921, p. 308-315.
Turati riafferma la necessit� dell'unit�: "Nego che tendenze reali ci dividano. Riaffermo che la divisione � delittuosa: che, se ad essa, minacciando bavagli, lasciate aperta la porta, questa � volont� e volutt� di suicidio".

Enrico Bignami, f. t.
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 20, 16-31 ottobre 1921, p. 320.
Necrologio di Enrico Bignami. Con la sua scomparsa "sembra chiudersi tutto un ciclo del socialismo italiano. Egli era infatti l'ultimo superstite della tenue schiera di fondatori, nella quale, in ordine di tempo, era stato il primo. Alle sue ceneri, (�), vadano il saluto commosso dell'amico fedele che ogni giorno, nelle tombe che si schiudono ormai cos� frequenti, sente seppellirsi come una parte di s�".
Antialcolismo pratico. Per la viticoltura alimentare e contro l'intossicazione alcoolica
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 23, 1-15 dicembre 1921, p. 362-365.
Presentazione di Turati al libro di David Levi Morenos, Antialcolismo pratico. Per la viticoltura alimentare e contro l'intossicazione alcoolica, Milano, edizioni della Critica Sociale, 1922, 25 p. che ha lo scopo di rendere pi� pratici i concetti della lotta all'alcoolismo e soprattutto di stimolare un dibattito tra gli studiosi e fra i "nostri compagni", nelle Camere del Lavoro e in tutti i luoghi dove l'antialcolismo cura gli animi e i corpi.

Per l'onore della "Critica Sociale"
Discorso tenuto nelle tornate del 7 e dell'8 dicembre 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1875-1879.
Risposta di Turati all'accusa lanciata alla rivista "Critica Sociale" dall'on. fascista Gray, di essere finanziata da editori-banchieri. "Io dirigo da 31 anni la Critica Sociale; la dirigo avendo dei collaboratori che, come me prestano, si pu� dire, gratuitamente l'opera loro, ed ho sborsato alcune migliaia di lire per sostenerla. Smentisco nel modo pi� formale, nel modo pi� assoluto e categorico, quello che � stato detto da quei banchi".
a
Ancora sulle incompatibilit� elettorali
Discorso tenuto nella tornata del 7 dicembre 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1880-1882.
Turati svolge una proposta di legge, gi� bocciata al Senato, sull'ineleggibilit� e sull'incompatibilit� elettorale.

Perch� vota contro Bonomi.
Discorso tenuto nella 2a tornata del 22 dicembre 1921, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1883-1884.
Turati chiede "due soli minuti alla Camera per dichiarare le ragioni anche personali, per quali voter� contro il Ministero" e contro la richiesta di esercizio provvisorio. "Ebbene, il mio voto ripeto, � di profondo dolore; vorrei, se non potesse sembrare ingenuit� imperdonabile, che esso chiudesse anche un augurio: l'augurio che Ivanoe Bonomi alla fine ritrovi in s� l'uomo che fu, l'italiano che vorrei sperare possa essere ancora".

Miserie
"Critica Sociale", a. XXXI, n. 24, 16-31 dicembre 1921, p. 369.
Una campagna di "impudente diffamazione" fatta alla Camera da parte fascista, accusa "Critica sociale" di finanziamenti illeciti. Turati, con Claudio Treves, risponde che "le loro arti non potranno offuscare ci� che � lucente come il sole". La rivista non � cambiata dopo il passaggio del diritto di edizione alla ditta R. Bemporad e figlio: "Questo, che � limpido e documentabile all'evidenza, ci d� diritto di guardare a cotesta campagna di disinterattissimi scribi con tranquilla indifferenza".
"Chiediamo venia ai lettori di averli dovuti intrattenere un momento di tanta miseria. E andiamo avanti!".

Abbasso la violenza! Abbasso la morte! Parole dette al Teatro del Popolo di Milano la sera del 2 aprile 1921, in commemorazione delle vittime della bomba al Teatro Diana
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", R. Bemporad e Figlio Editori Firenze, 1921 p. 80.

Discorsi alla Camera dei Deputati. 22 luglio 1921, discutendosi le "Comunicazioni del nuovo Gabinetto" e 29 luglio 1921, su l'Esercizio provvisorio. (Dal resoconto stenografico)
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R. Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 80.

Filippo Turati. Con una copiosa appendice di pagine scelte dagli scritti e dai discorsi parlamentari, a cura di Girolamo Lazzeri, Milano, Casa Editrice Risorgimento, 1921.

Il simbolo [Prefazione]
La Casa del Popolo di Siena. Incendiata e distrutta il 4 marzo 1921, Roma, Tipografia del Partito Socialista, [1921], p. 40.

La nuova legislatura e il fenomeno fascista. Discorso del 24 giugno 1921 alla Camera dei Deputati, discutendosi l'indirizzo di risposta al discorso della Corona. (Dal resoconto stenografico)
[Milano] Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R. Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 44.
"Critica Sociale", n. 13, 1921, p. 194-201. Discorsi parlamentari.

Per l'unit� del partito nella libert� del pensiero. Discorso al XVIII Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano. Milano, 14 ottobre 1921 (Dal testo stenografico)
[Milano], Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R. Bemporad e Figlio Editori, 1921, p. 30.

Per un programma di ricostruzione economica. Discorsi alla Camera dei Deputati 22 luglio 1921 discutendosi le "Comunicazione del nuovo Gabinetto (Bonomi) e 29 luglio 1921 su "L'Esercizio Provvisorio". (Dal resoconto stenografico)
[Milano], Edizioni della "Critica Sociale", Firenze, R. Bemporad e Figlio ed., 1921, p. 78.

Prefazione
Ciccotti Francesco, L'Italia in rissa. Prefazione di Filippo Turati
Roma, Casa editrice "Rassegna internazionale" (Pistoia, ditta A. Pacinotti e C.), 1921.

Prefazione
Papa Domenico, Il Parlamento sindacale, Napoli, Ceccoli e Figli Editori, 1921 p. 3 [78].

Al lettore onesto, prefazione di Filippo Turati,
Nofri Gregorio, Pozzani Fernando, La Russia com'�, Edizioni della "Critica Sociale". Firenze, R. Bemporad e Figlio ed., 2a ed., 25� migliaio, p. VII-XVI [245].
Prefazione pubblicata con il titolo Per un libro di luce e di verit�. Al lettore onesto, in "Critica Sociale", n. 1, 1921, p. 25-27.

Proemio di Turati a David Levi Morenos, Contro il vino e per la viticoltura, [Milano], Edizioni della Critica Sociale - Firenze, R. Bemporad e Figlio editori, 1921.

1922


Il compito di domani (nell'imminenza della convocazione del Consiglio Nazionale Socialista)
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 1, 1 gennaio 1922, p. 1-4.
Turati scrive che in questo momento � pi� che mai necessaria "una grande azione programmatica di assieme, nella quale tutti gli elementi intelligenti del partito consentano, al di sopra delle �, pettegole, superate tendenze vecchio stile, � un fronte unico proletario, di difesa, di offesa e di valorizzazione di riforme e di rivoluzione, fatta coi fatti, grado a grado, un passo ogni giorno".

"Novus ordo", La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 2, 16-31 gennaio 1922, p. 21-22..
Verifica del mutamento avvenuto nella situazione internazionale dopo che il sistema di Versailles "� andato in pezzi (�) A questo punto � lecito domandarsi se il socialismo internazionale non crede sia giunto il momento di intervenire".

Il problema libico, firmato Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 2, 16-31 gennaio 1922, p. 22..
Rinvio a tempo indeterminato della partenza per la Libia della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla colonia libica.

Il Convegno Socialista di Roma
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 3, 1-15 febbraio 1922, p. 35-37.
Commenti sulla sensazione del "nulla di fatto" scaturita dal Congresso di Roma. "Noi, transigenti e gradualisti anche - e, aggiungiamo pure soprattutto - nei rapporti interni coi nostri, siamo di avviso che il Convegno - il quale, si noti, checch� arzigogolino i feticisti del 'protocollo', sostitu� nel miglior modo, e nell'unico modo possibile, un vero e proprio Congresso - dette tutto ci� che dare doveva e poteva, e quel tutto ci� � moltissimo ed � decisivo".

Contro la violenza "fascista"
Discorso tenuto nella tornata del 18 marzo 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1885-1886.
Emendamento per aggiungere la parola "fascista" accanto a violenza nella titolazione dell'ordine del giorno: "La Camera esprime la sua simpatia ai lavoratori agricoli d'Italia nella loro lotta per la difesa dei patti agrari che vuole tutelati contro ogni insidia e violenza".

Per trovare alloggio e conservarselo
"Critica Sociale", a. XXXII, 1922, n. 8, 16-30 aprile 1922, p. 118-119.
"Progetto per "porre fine allo stato di antieconomico 'vincolismo' e di intollerabile precariet�, angosciosa e rovinosa ugualmente per proprietari ed inquilini, cagionato dal succedersi e sovrapporsi indefinito di decreti e decreti-legge sulle abitazioni, con relative proroghe e aumenti di pigione".

La rivoluzione russa e i contadini, f.t.
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 8, 16 aprile 1922, p. 121-122.
Premessa introduttiva scritta in occasione della ristampa di La fame di terra dei contadini russi di Alessandro Schiavi, che ebbe tanto successo elettorale. Commenta Turati: "Un comunismo rimasto sulla carta, un comunismo di uomini e non di cose, di Governo e non di popolo, di intenzioni rimangiate e non di fatti compiuti o in via di compiersi".

Il lavoro parlamentare e l'indennit� di presenza ai deputati, Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 9, 1-15 maggio 1922, p. 139-140.
Proposta di un disegno di legge a firma di Turati sulle indennit� ai Deputati.

Il dilemma socialista dell'ora presente (dal discorso del 1� Maggio alla Casa del Popolo di Milano)
"Critica Sociale", a. XXXII, 1922, n. 10, 16-31 maggio 1922, p. 147-151.
"Il compito di questo Primo Maggio � imposto dalla necessit�. E' la liberazione del proletariato dalla servit� e dalla morte a cui lo si consacra, dalla guerra di fuori e dalla guerra di dentro; dalla servit� civile in cui lo si comprime; da una reazione che � assai peggiore di tutte quelle che la precedettero, di Crispi, di Pelloux, del'98. Se questo Primo Maggio non affronta il problema, e non tenta di avviarsi a risolverlo, questo Primo Maggio non esiste, - questo Primo Maggio � tradito".

Per l'indennit� dei deputati e per risolvere la crisi degli alloggi
Discorso tenuto nella seconda tornata del 17 maggio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1887-1898.
Presentazione dei due disegni di legge: uno per l'aumento dell'indennit� parlamentare e il secondo per risolvere la crisi degli alloggi.

Scandali finanziari
Discorso tenuto nella tornata del 29 maggio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1899-1924.
Interpellanza "sugli scandali delle finanze a Milano" e sul comportamento e i metodi usati dai giudici e degli agenti delle tasse: "Si tratta inoltre del sovvertimento di tutte le leggi, di tutte le garanzie che in tempi civili muniscono i cittadini contro le malefatte dei pubblici ufficiali". Turati si limita ad osservare "che non si fa grande la Patria n� si salva la finanza, quando se ne coprono le magagne e si dimostra cos� scarsa sensibilit� morale".

Purch� non sia tardi! Discorrendo di Partito del Lavoro e di collaborazione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 11, 1-15 giugno 1922, p. 163-164.
Risposta ad un articolo "insidiosamente vago e generico nelle sue allusioni e pieno di sottointesi" pubblicato sull'"Avanti!" del 23 maggio dal titolo Verso il Partito del Lavoro?. Spunto della polemica � il discorso di Turati sul Primo Maggio.

Per la sostituzione dei deputati
Discorso tenuto nella tornata del 10 giugno 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950. volume terzo, pp.1925-1926.
Turati interviene per chiedere se la Camera riconosca l'esistenza di una legge elettorale e se sia stata applicata nel caso della sostituzione di due deputati.

La crisi nostra e l'altrui, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 12, 16-30 giugno 1922, p. 179-180.
"La crisi del Partito Socialista accelera il ritmo rinnovatore: pi� che di una riforma sembra si tratti di una rivoluzione". "L'avevamo prevista e l'avevamo da tempo denunziata al 'nostro governo', alla Direzione del Partito socialista perch� venisse incontro agli avvenimenti col cuore liberale della riforma per non essere travolta dal pensiero giacobino della rivoluzione". Commento ad un articolo di Claudio Treves.


La frazione di concentrazione socialista ai lavoratori d'Italia
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 13, 1-15 luglio 1922, p. 195-196.
La frazione di concentrazione sostiene la linea politica riformista. Per la difesa del governo degli enti locali, per combattere la disoccupazione, "Oggi il socialismo si afferma gridando la necessit� contingente della collaborazione. Non c'� che obbedire". Firmato il Comitato Nazionale della frazione di Concentrazione.

Stampe non affrancate
Discorso tenuto nella tornata del 6 luglio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1927-1929.
Turati presenta un'interrogazione al Ministro delle poste per sapere perch� la posta con insufficiente affrancatura venga trattenuta negli uffici e non rispedita con soprattassa.

Sulla ferma del servizio militare
Discorso tenuto nella seconda tornata dell'8 luglio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1930-1931.
Interrogazione di Turati sul perch� la leva della classe 1901 � stata prolungata ben oltre gli otto mesi previsti dal decreto-legge Bonomi del 20 aprile.

Ancora su cose postali
Discorso tenuto nella seconda tornata del 13 luglio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1932-1933.
Interrogazione di Turati sulle disposizioni di pagamento dei vaglia postali.

Dopo il Congresso di Genova. Analisi e pronostici, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 14, 16-31 luglio 1922, p. 211-212.
La rivista presenta un articolo di Rinaldo Rigola che approfondisce la possibilit� di riuscire a mantenere l'alleanza fra Partito e Confederazione dei lavoratori dopo il Congresso di Genova. In un secondo articolo Pallante Rugginenti espone, in termini semplici e chiari, la sostanza delle questioni che hanno portato al Congresso.

La legge sulle otto ore di lavoro, Noi
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 14, 16-31 luglio 1922, p. 213-217.
Pubblicazione della parte sostanziale della relazione con cui Turati accompagna alla Camera il Disegno di legge sulle otto ore.

Sussulti preagonici
Discorso tenuto nella tornata del 19 luglio 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1934-1941.
Di fronte all'incapacit� del secondo governo Facta di contrastare l'avanzata del fascismo, Turati presenta un ordine del giorno in cui si invita il Governo "a proteggere con ogni energia la libert�, la casa, la vita dei cittadini e a garantire il pieno e libero esercizio del mandato legislativo atrocemente minacciato e manomesso". Appello di Turati che dice tra l'altro: " Guardiamoci intorno signori! Checch� possa dirci l'ottimismo costituzionale del Presidente del Consiglio, la verit� � che l'Italia � oggimai in piena guerra civile! Giova meglio le cose guardarle in faccia e chiamarle col loro nome!". Cos� conclude: "Oggi la Camera decide se vi sar� ancora un'Italia civile, un'Italia democratica � E' la storia che sentenzier�. Noi consegniamo il nostro voto alla storia! Fate, signori, altrettanto!".


Sulla piattaforma del dolore, del lavoro e della speranza, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 15, 1-15 agosto 1922, p. 223-227.
Analisi della borghesia italiana: "Il travaglio della societ� italiana per un assestamento che non arriva mai tocca le pi� alte vette della sofferenza. Illusione della 'fatua borghesia' che aveva creduto di ristabilire gli equilibri sociali dopo la violenza della guerra". La crisi sociale del dopoguerra � un riflesso della stessa crisi borghese: "Noi siamo adunque ad una situazione che precipita. Le sicure vittorie del fascismo lo mettono di fronte alle proprie responsabilit�".

Ai socialisti rimasti fedeli al socialismo
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 17, 1-15 settembre 1922, p. 259-263.
Con questo titolo, la Frazione di Concentrazione lancia al proletariato un manifesto - "che ha avuto larga eco di commenti e di discussioni" e che viene riprodotto integralmente sulla rivista. "Il valore del Manifesto sta sopra tutto nella sua sincerit�, nella chiarezza con cui segna i termini e le cause del dissidio che lacera il Partito". La firma � del Comitato Nazionale della concentrazione socialista.

Proporzionale e Referendum, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 17, 1-15 settembre 1922, p. 265-267.
Disegno di legge di correzione al sistema proporzionale e proposta di adozione dello strumento del Referendum come sistema correttivo.

Il Convegno della Concentrazione socialista, La Critica Sociale.
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 18, 16-30 settembre 1922, p. 277-279.
Risultati del convegno tenutosi a Milano il 10 settembre "magnifico segno di vitalit� della frazione che vuole ricondurre il nostro Partito alle pure fonti del pensiero socialista, purgandolo di tutte le teorie e sovrapposizioni che l'hanno, negli ultimi anni, offuscato e alterato". Mozione per il XIX Congresso del Partito Socialista Italiano.

Echi del Congresso socialista. Il discorso di commiato di Filippo Turati pei socialisti unitari
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 20, 16-31 ottobre 1922, p. 308-311.
Il rimpianto dell'unit�, scissione del Partito Socialista e nascita del Partito Socialista Unitario.
Dice Turati: "Noi ci separiamo da voi: o, forse pi� esattamente (non vi sembri una sottigliezza), voi vi separate da noi. Comunque ci separiamo. Accettiamo l'esito della votazione." Termina con queste parole: "Accomiatiamoci al grido augurale di viva il socialismo! auspicando che questo grido possa un giorno - se sapremo esser saggi - riunirci ancora una volta in un'opera comune di dovere, di sacrificio, di vittoria!".

Il Primo Manifesto ai Lavoratori, (La Direzione del PSU)
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 20, 16-31 ottobre 1922, p. 311-313.

Ora di attesa e di preparazione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 21, 1-15 novembre 1922, p. 321-324.
Fascismo al potere ed illusione della sua temporaneit�. Fiducia nel socialismo "immortale".
"Il socialismo non fu compiuto in quella giornata del morente ottobre, in cui si confusero le truppe regie con le 'camicie nere', ma quel giorno che primamente lo Stato abdic� alle 'camicie nere' il diritto di punire, attributo supremo e il pi� terribile della sovranit�".

Il Partito Socialista Unitario ai Lavoratori
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 21, 1-15 novembre 1922, p. 327.
"La rivoluzione fascista � un fatto compiuto. Il Governo si � costituito colla sommossa e coll'appoggio della Monarchia e della forza armata, fuori dalle vie parlamentari".
Il bivacco fascista alla Camera. Discorso del 17 novembre 1922 di Filippo Turati sulle Comunicazioni del Governo
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 22, 16-30 novembre 1922, p. 339-349.
"La Camera non � chiamata a discutere e a deliberare la fiducia; � chiamata a darla; e, se non la d�, il Governo se la prende. E' insomma la marcia su Roma, che per voi � cagione di onore, la quale prosegue, in r�dingote inappuntabile, dentro il Parlamento". "Ora, che fiducia pu� accordare una Camera in queste condizioni? Una Camera di morti, di imbalsamati, come gi� fu diagnosticata dai medici del quarto potere?" La parola bivacco viene usata per imitare il termine usato da Mussolini nel discorso di fiducia del suo Governo, quando afferma di poter trasformare la Camera in un bivacco per i suoi manipoli.

Risposta all'esordio di Mussolini
Discorso tenuto nella tornata del 19 novembre 1922, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, p. 1936-1941.
Nella tragica gravit� del momento storico, Turati, a nome dei socialisti unitari, ripercorre gli avvenimenti della giornata parlamentare dove "si ebbe l'impressione di un'ora inverosimile, di un'ora tolta dalle fiabe, dalle leggende; quasi direi un'ora gaia (�) dopo che, dicevo, il nuovo Presidente del Consiglio vi aveva parlato col frustino in mano, come nel circo un domatore di belve - oh! Belve, d'altronde, deh quanto narcotizate! - e lo spettacolo offerto delle groppe offerte allo scudiscio e del ringraziamento di plausi ad ogni nerbata".

Ancora sulla tassazione dei salari e per un programma finanziario del Partito
"Critica Sociale", a. XXXII, n. 23, 1-15 dicembre 1922, p. 361-363.
Benvenuto Griziotti scrive a Turati a proposito dell'articolo Tassare l'extra-salario e chiede se il ritardo con cui la rivista risponde non sia dovuto ad una mancanza di interesse del Partito Socialista in tema di materia economica e finanziaria. Postilla a firma f.t. che respinge le critiche. Nel numero 19 del 1922 di "Critica Sociale" il tema � affrontato da una premessa a firma Noi e dall'articolo di Giacomo Matteotti, La tassazione dei salari.

Il Parlamento � morto. Discorso pronunziato alla Camera dall'on. Filippo Turati il giorno 17 novembre 1922
Salerno, Coop. "Il Tipografo Salernitano", 1922, p. 15.

Risposta all'esordio di Mussolini. Discorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 17 novembre 1922. Dai discorsi parlamentari editi a cura della Camera dei Deputati.
[Roma], [1922], p. 23. Estratto.

Il bivacco fascista alla Camera. Discorso 17 novembre 1922 su le "Comunicazioni del Governo". (Dal resoconto stenografico della Camera dei Deputati)
Milano, Uffici del Giornale "La Giustizia", 1922, p. 51. Biblioteca di Propaganda de "La Giustizia", 1. Nel 1922 esce anche una seconda edizione. Anche Il bivacco fascista alla Camera. Discorso del 17 novembre 1922 di Filippo Turati sulle Comunicazioni del Governo, in "Critica Sociale", n. 22, 1922, p. 339-349.

Prefazione a David Levi Morenos, Antialcolismo pratico. Per la viticoltura alimentare e contro l'intossicazione alcoolica, Milano, edizioni della Critica Sociale, 1922, 25 p.
Estratto da "Critica Sociale", n. 23, 1921.


1923


Daccapo!, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1923, p. 1-2.
"Critica Sociale" inizia il suo trentatreesimo anno di pubblicazione e cos� commenta l'inizio del 1923: "Forse in nessun periodo della storia conosciuta, neppure nelle pi� buie caligini dell'opaco medioevo, fu cos� grande come oggi in Italia l'oscuramento di tutti i principi che sono fondamento di ogni consorzio civile".

Per la ricostruzione dell'Internazionale socialista: disperdiamo le nuove minacce di guerra!, La "Critica Sociale"
"Critica Sociale", n. 2, 16-31 gennaio 1923, p. 20-21.
Nuovo Congresso dei partiti socialisti che si terr� ad Amburgo dal 21 al 25 maggio e che propone un Manifesto indirizzato Ai partiti Socialisti di tutti i Paesi, firmato da Il Comitato d'Intesa socialista, contro le minacce di una nuova guerra. "Non abbiamo bisogno di rilevare la grande importanza del fatto cui questo manifesto preclude". "Il Congresso dell'Aja ha additato i nodi della resistenza proletaria contro la guerra; occorre apprestarsi, occorrendo, ad attuarli".

La mozione del Convegno di Milano, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 3, 1-15 febbraio 1923, p. 35-36
Mozione votata nel Convegno delle Federazioni Socialiste Unitarie dell'Italia Settentrionale, tenutosi a Milano il 28 gennaio. "Essa vuole essere un punto di partenza da cui muovere per arrivare, sotto il pungolo della critica e dell'esperienza, a tracciare con sicurezza e precisione le linee direttive del nostro pensiero e della nostra azione".

La questione costituzionale alla Camera. A proposito della legge delle otto ore
"Critica Sociale", n. 4, 16-28 febbraio 1923, p. 53-54.
"Non reputiamo inutile riprodurre il testo integrale delle parole pronunciate dal nostro Direttore alla Camera il 9 febbraio a proposito della legge delle otto ore".

"Sardegna"
"Critica Sociale", n. 5, 1-15 marzo 1923, p. 68-69.
Recensione della monografia sulla Sardegna, pubblicata dal quindicinale "Problemi italiani" diretto da Angelo Omodeo.

L'inchiesta dell'anacronismo, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 6, 16-31 marzo 1923, p. 81-83.
Risultato anacronistico delle conclusioni, dopo due anni di lavoro, della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle spese di guerra. Voluta da Giolitti, "per dare alle plebi esulcerate dalla guerra una soddisfazione di giustizia sopra i profittatori della guerra, le sue conclusioni escono in un tempo in cui l'esaltazione patriottica della guerra � tale che la guerra � amata persino nelle ingiustizie e negli sfruttamenti che l'hanno accompagnata, come un sigillo di maggiore sacrificio, di pi� alto martirio".

Il sepolcro delle otto ore
"Critica Sociale", n. 6, 16-31 marzo 1923, p. 83-85.
Decreto del governo fascista che ha tradito il disegno di legge originario snaturandone il contenuto. Dice Turati: "Noi pensammo che nessun altro terreno sarebbe stato pi� adatto a saggiare e svelare l'enigma dell'anima fascista che questo dell'orario di lavoro: nel quale si riassume il problema della libert� del lavoratore". Il Governo fascista ,"dichiarando di averne seguito sostanzialmente lo schema", ha tradito il disegno di legge che pendeva in Parlamento. Per esempio l'Ispettorato del Lavoro, che in origine doveva essere un organismo modesto, ma sincero e vivo, con forti possibilit� di crescita e di sviluppo, nel nuovo decreto, "colla benedizione del Dio nero", scompare e "ora vi � la salma onorata, ben composta nel feretro".

Postilla, f.t.
"Critica Sociale", n. 8, 16-30 aprile 1923, p. 121-124.
Postilla di Turati all'articolo del giovane collaboratore Roberto Veratti, che esamina "con rispettosa deferenza non scevra di spirito critico", l'ultimo libro di Gaetano Salvemini - "anch'esso per tanti anni nostro collaboratore" - Tendenze vecchie e necessit� nuove del nostro movimento operaio italiano, che raccoglie di scritti dello storico dal 1902 al 1914.

Ricordando, Noi
"Critica Sociale", n. 10, 16-31 maggio 1923, p. 145.
Si ricorda che venticinque anni prima, il secondo numero di maggio della rivista non veniva pubblicato per volont� di "una consorteria reazionaria, avvezza a dominare su una massa obbediente di lavoratori e irritata di veder questa levarlesi di fronte". Il riferimento � al 1898, quando il gruppo socialista milanese che si raccoglie attorno alla rivista � al centro di una repressione antisocialista che impedisce l'uscita di "Critica Sociale" per molti mesi. Analogia con il presente: "Sotto la raffica della presente violenza reazionaria, rievochiamo il ricordo ad ammonimento dei nostri nemici, a conforto nostro e degli amici."

In difesa della proporzionale e della Costituzione, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 10, 16-31 maggio 1923, p. 150-152.
Presentazione in Parlamento della petizione in difesa del sistema proporzionale nelle elezioni politiche e contro la proposta di riforma della legge elettorale, gi� votata dal Consiglio fascista, e quella di riforma costituzionale, enunciata dal Segretario generale del Ministero degli Interni. La petizione, con il titolo Alcune riforme possibili, � firmata L'associazione proporzionalista.

L'ultima parola. In commemorazione di Alessandro Manzoni
Discorso tenuto nella tornata del 22 maggio 1923, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1942-1943.
Necrologio di Alessandro Manzoni nel cinquantenario della sua morte. Turati si associa al discorso di commemorazione con queste parole: "Egli sparse un cos� alto fulgore sul pensiero umano e italiano che veramente si pu� dire che nessun uomo forse in Italia fu pi� poliedrico di lui: spirito profondamente religioso e intimamente scettico al tempo stesso; sublimemente cristiano e aperto a tutte le audacie del pensiero moderno; italianissimo e universale; aristocratico e profondamente plebeo nel senso migliore e pi� alto dei due vocaboli".

Lo Statuto dell'Internazionale Operaia Socialista ricostruita ad Amburgo, Noi
"Critica Sociale", n. 11, 1-15 giugno 1923, p. 164.
Pubblicazione dello Statuto della ricostruita Internazionale che il Congresso di Amburgo ha approvato all'unanimit� per l'importanza della descrizione degli organi a cui viene delegato il suo funzionamento "in modo da rendere effettiva e continua la sua azione, anche per lo spirito generale che l'anima".



Il fascismo e la riforma elettorale politica. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 15 luglio 1923 (Dal resoconto stenografico)
"Critica Sociale", n. 14, 16-31 luglio 1923, p. 211-217.
A proposito della riforma Acerbo: "Non si tratta pi� essenzialmente della sola riforma elettorale. Questa non � che un accidente, per quanto simbolico e sintetico, della grande questione politica che � posta innanzi a noi; di tutto, non il programma, che non avete, ma il movimento, che voi chiamate con audace eufemismo 'rivoluzione' che per noi � l'involuzione del regime verso il medioevo".

Augusto Osimo
"Critica Sociale", n. 15, 1-15 agosto 1923, p. 228-229.
Dal necrologio di Turati: "Dico che gli ultimi eventi della sua terra dovettero pi� che mai farlo dubitante e cruciato. (�) Augusto Osimo fu della numeratissima schiera. L'opera dell'Umanitaria, in cui Egli si cal�, si profuse, si macer� fino a morirne, � un pallido riflesso di quel perenne travaglio. Oggi il monumento � affidato ai fratelli superstiti. Essi giurano di custodirlo inviolato".

Il consulto federale
"Critica Sociale", n. 17, 1-15 settembre 1923, p. 259-261.
Rinaldo Rigola risponde alla rivista dopo il resoconto del Convegno del 23 agosto a Roma della Confederazione del Lavoro e soprattutto sul tema dei rapporti tra partito e organizzazione sindacale:
"Una scissione fra interesse proletario e interesse collettivo (nel caso speciale fra libert� per le organizzazioni e libert� per tutti) non � possibile se non quando una sparuta ed egoistica �lite s'arroghi di parlare in nome di tutta la classe. Contro questo pericolo ha voluto reagire la parte pi� sana e pi� saggia della Confederazione".

L'altro pericolo. Per un'"autentica" rinnovazione del partito, f.t.
"Critica Sociale", n. 17, 1-15 settembre 1923, p. 263-264.
"Questa rivista � libera palestra di discussioni e di critica e gli scritti che intendono e possono servire al socialismo, nella pi� vasta accezione del vocabolo, vi hanno non lesinata franchigia". Presentazione allo scritto di Franz Weiss sull'analisi politica del fenomeno fascista e sul collasso del socialismo come conseguenza dell'avvento del fascismo.

Sindacato e Partito Socialista, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 18, 16-30 settembre 1923, p. 283.
Presentazione di un articolo di Isaak Schreider, membro del partito socialista rivoluzionario russo e profugo "per essere contrario ai metodi della dittatura bolscevica". La questione trattata da Schreider si riconduce a tutte le discussioni, teoriche e pratiche, che furono fatte intorno alla politica dei sindacati e ai loro rapporti coi Partiti.

(Ad illustrazione e a parziale conferma dell'articolo che precede)
"Critica Sociale", n. 19, 1-15 ottobre 1923, p. 293-295.
A proposito dei rapporti fra Confederazione del Lavoro e partiti o partito socialista, in occasione dell'articolo di Gino Baldesi, Per rinnovarsi. Turati riassume le posizioni di Franz Weiss e di Isaak Schreider pubblicati su "Critica Sociale". Conclude Turati: "Non v'� nessuna teoria, per salda e luminosa che sembri, la quale dispensi gli uomini - nei passi inopinati e difficoltosi - dall'usare anche il lanternino tascabile dell'umile senso comune. Ond'� che 'per rinnovarsi' pare a noi che convenga soprattutto essere fedeli a noi stessi; anzi, in un certo senso, forse � ritornare all'antico."



Postilla per la Rappresentanza proporzionale e la Costituzione. Ai Senatori del Regno, firmato La Presidenza dell'Associazione Proporzionalista
"Critica Sociale", n. 20, 16-31 ottobre 1923, p. 310-311.
La Postilla verr� presentata al Senato a completamento del documento gi� pubblicato sul numero 10 di "Critica Sociale". Turati � Presidente dell'Associazione.

Bilancio Marxista. La crisi intellettuale del Partito Socialista, La Critica Sociale
Critica Sociale", n. 21, 1-15 novembre 1923, p. 325.
Presentazione dell'articolo di Carlo Rosselli, Bilancio Marxista. La crisi intellettuale del Partito Socialista, dove si sostiene "la necessit� di un'opera audace e spregiudicata di autocritica, di revisione, di rinnovamento; e abbiamo spalancato le porte della nostra Rivista - come il Rosselli riconosce ed attesta - alle voci degli 'eretici'".

Indirizzo ed azione politica
"Critica Sociale", n. 22, 16-30 novembre 1923, p. 341-343.
Di fronte alla dittatura, l'opposizione deve assumere nuovi e urgenti compiti - propaganda, libert� e stampa del partito - anche di fronte alla nuova Internazionale. Pubblicazione della Mozione approvata all'unanimit� il 12 novembre dal Convegno nazionale del Partito Socialista Unitario a Milano.

Aggiunte e chiose al "bilancio marxista", firmato Noi
Critica Sociale", n. 23, 1-15 dicembre 1923, p. 359.
Riserve e dissensi espressi da "Critica Sociale" per alcune affermazioni fatte da Carlo Rosselli nel numero precedente, "ma preferiamo, per ora, restar fuori del dibattito, lasciando che esso si svolga liberamente".

Il "Controllo democratico", firmato Il Proporzionalista
"Critica Sociale", n.24, 16-31 dicembre 1923, p. 377-378.
Costituzione a Milano dell'Associazione pel Controllo Democratico: "E' la vecchia Associazione Proporzionalistica che ne prende l'iniziativa, che si trasforma nella nuova Unione estendendo i propri quadri allo studio di tutta una serie di problemi connessi". Viene inoltre pubblicato l'Ordine del giorno votato e il programma; nonch� lo Statuto dell'Associazione.

Il fascismo e l'abolizione del suffragio. Discorso 15 luglio 1923 alla Camera dei Deputati discutendosi "La riforma elettorale politica". Dal resoconto stenografico. Con 3 Appendici
Milano, Uffici del giornale "La Giustizia", 1923, 31 p. Biblioteca di Propaganda de "La Giustizia",
10. Vedasi anche Il fascismo e la riforma elettorale politica. Discorso di Filippo Turati alla Camera dei Deputati, 15 luglio 1923 (Dal resoconto stenografico), "Critica Sociale", n. 14, 1923, p. 211-217.


1924


XXXIV�, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1924, p. 11-13.
La rivista riprende l'appello con cui aveva aperto l'annata precedente per scongiurare gli "scoramenti di coloro ai quali la presente tregenda politica italiana poteva consigliare le supine acquiescienze al lugubre fato" per rilanciare le forze del partito in previsione della "immancabile nostra ripresa".

Contro il voto femminile privilegiato. Relazione dell'on. Filippo Turati per la minoranza della Commissione dei Diciotto
"Critica Sociale", n. 1, 1-15 gennaio 1924, p. 11-13.
Turati esprime il suo dissenso sul progetto di legge della maggioranza, "sul fondamento stesso del disegno in esame che riesuma prevenzioni politiche da gran tempo sepolte, contraddice alle migliori tradizioni dell'Assemblea legislativa, revoca ed annulla precedenti suoi voti quasi unanimi e - sotto colore di estendere il diritto di voto - di fatto lo restringe e perverte, rinnegando in pieno il principio - gi� acquisito, con la riforma del 1913, alla coscienza e alla pratica del diritto pubblico italiano - del suffragio universale, uguale e diretto".

Il Partito Socialista Unitario nell'attuale momento politico. Discorso tenuto al Teatro Scribe di Torino il 20 gennaio1924, dal testo stenografico
"Critica Sociale", n. 3, 1- 15 febbraio 1924, p. 38-48.
"Vengo in nome di coloro che credono ancora, non per consuetudine ignava di cervello, ma per convinzione profonda, nel cadavere putrefatto della Dea Libert� che altri si gloria di calpestare".
Cos� esordisce Turati, che prosegue affermando che il Partito Socialista Unitario � in primo luogo un partito socialista che crede che "il proletariato debba formare una sola testa e un solo cuore" ed aggiunge che se questo oggi non � possibile, ci� � dovuto solo all'immaturit�.

Elezioni fantasma, NOI
"Critica Sociale", n. 6, 15-31 marzo 1924, p. 81.
"Gli italiani hanno imparato a votare senza discutere. Perch� infatti discutere? Non � segnato il fato? La legge e la non legge, il manganello, non hanno gi� fissato l'evento? La sentenza non � gi� scritta prima che la causa sia dibattuta? Ora il paese ha piena coscienza della parodia. Queste non sono elezioni in cui egli abbia parte. Egli non � chiamato che ad omologare situazioni di governo e di partiti, che gli sono estranee, perch� non create da lui, ma a lui imposte".

Partito Socialista Unitario. Elezioni politiche 6 aprile 1924, la Direzione del PSU
"Critica Sociale", n. 7, 15-30 aprile 1924, p. 100-101.
Manifesto della Direzione del Partito Socialista Unitario per la lotta elettorale perch� "ci pare che esso esprima esattamente e compiutamente la situazione e l'atteggiamento del nostro partito di fronte agli avvenimenti attuali e debba essere perci� inserito e conservato fra i documenti importanti della nostra storia".

Per una pi� salda coscienza democratica. Agli Italiani, La Critica Sociale
"Critica Sociale", n. 7, 15-30 aprile 1924, p. 101-103.
Appello della Direzione del Partito Socialista Unitario "in cui nobilmente vibra la coscienza democratica che la presente dittatura - cos� auguriamo e periamo - avr� servito a ravvivare e rinnovare anzich� a comprimere e a distruggere, come si proponeva". Firmato Il Comitato Centrale dell'Associazione Italiana per il controllo democratico.

Le preferenze contro la lista
"Critica Sociale", n. 8, 15-30 aprile 1924, p. 119-120.
"Le tristi fazioni contro la buona causa", cos� definisce Turati le preferenze riformiste andate ad altre liste, o annullate, a svantaggio della lista Unitaria. Il Viandante scrive a questo a proposito e Turati risponde: "Nulla di pi� facile che intendersi su un ordine del giorno dalle abili reticenze, dai sottointesi prudenti. Ma, se non � mutata anche l'anima, nulla di pi� ingannatore. E imbrogliarci a vicenda, imbrogliare di rimbalzo il proletariato, sarebbe non difenderci dal fascismo, ma favorirlo e servirlo".

Il Primo Maggio del Mondo
"Critica Sociale", n. 9, 1-15 maggio 1924, p. 129-130.
Il governo sopprime il Primo Maggio con Regio decreto preferendo la data del 21 aprile, "festa della Lupa nutrice, di Remo assassinato, di Roma antiqua che debella e trae in servit� le stirpi barbariche - divenute, col volgere dei tempi le grandi nazioni d'Europa. Il Governo italiano, che � giovane e forte ed allegro, e segna il principio di un'era, con un R. decreto cancella la evoluzione del mondo, ci rincula appena di un par di millenii, sequestra dolcemente l'Italia fuori dalla storia. Non vi � epico dramma che non possa, per virt� e statura d'interpreti, convertirsi in piccola farsa".

In morte di Giacomo Matteotti
"Critica Sociale", n. 12, 16-30 giugno 1924.
L'intero numero della rivista � dedicato al martirio di Giacomo Matteotti. Cos� il sommario: Luce di un martirio, di Claudio Treves; L'Eroe, di Filippo Turati; Giacomo Matteotti: i dati biografici; Dopo l'assassinio, della Direzione del PSU e de Il Gruppo Parlamentare dei Socialisti Unitari; Il delitto di un regime, a firma di Observer e L'ultimo discorso del martire, firmato da Noi e da Giacomo Matteotti.
Scrive Turati: "Eppure, prevedere bisognava; e insistere; ed ostinarsi. Egli era, l'ho detto altrove, il pi� forte, il pi� armato, il pi� irreduttibile; doveva essere la vittima. I briganti hanno scelto bene, hanno colpito giusto; nel suo e nel nostro cuore, con la pugnalata medesima. E doveva essere la vittima anche per questo: che nessun sacrificio poteva riescire insieme pi� nefasto e pi� utile, forse (mi trema la penna nello scrivere) pi� necessario. Il precipizio dell'iniquit� doveva cominciare di qui; e pi� nulla potr� arrestarlo".

L'ultimo discorso del martire. (Camera dei Deputati, tornata del 30 maggio 1924. Dal resoconto stenografico), firmato da Noi e da Giacomo Matteotti
"Critica Sociale", n. 12, 16-30 giugno 1924.
"E' il discorso-provocazione (tale fu giudicato) che accese gli sdegni dei purissimi corifei del fascismo e valse forse a determinare quella feroce vendetta onde sanguiniamo e fremiamo. Ci voleva la morte perch� quelle parole rimanessero, come rimarranno, incise nel bronzo".

L'esaltazione del Martire liberatore nella "vera" Camera italiana. L'Assemblea: L'orazione di Filippo Turati. Il Patto delle Opposizioni
"Critica Sociale", n. 13, 1-15 luglio 1924, p. 196-199.
Austera e solenne cerimonia tenuta il 27 giugno dalle opposizioni. Turati svolge l'orazione a Montecitorio: "come attestazione dello strazio di tutti per la morte di Giacomo Matteotti e della reverente ammirazione per la grandezza di animo con cui Egli and� incontro, con la sua opera, al suo Martirio, ha assunto il valore di un simbolo religioso e di un avvertimento storico. La parola di Filippo Turati ivi � risonata come la parola stessa della civilt�; e niente potrebbe esprimere in maniera pi� evidente e suggestiva il significato intimo del duello che ora si combatte fra Governo e Opposizione".
L'epicedio
Discorso tenuto nella tornata del 27 giugno 1924, su l'Aventino, in Discorsi parlamentari di Filippo Turati, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1950, volume terzo, pp.1944-1953.
"Vorrei che a questa riunione non si desse il nome logoro, consunto di commemorazione. Noi non commemoriamo. Noi siamo qui convenuti ad un rito religioso, che � il rito stesso della Patria. Il fratello, quegli ch'io non ho bisogno di nominare, perch� il suo nome � nei vostri cuori, perch� il suo nome � evocato in questo stesso momento da tutti gli uomini di cuore, al di qua e al di l� dell'Alpe e dei mari, non � un morto, non � un vinto, non � neppure un assassinato. Egli � presente e pugnante; Egli � un giudicatore; Egli � un vindice".

Il Direttore-Gerente, Filippo Turati e Claudio Treves
"Critica Sociale", n. 15, 1-15 agosto 1924, p. 233.
"Critica Sociale" cambia direttore. Da direttore gerente, Giuseppe Rigamonti - che da 20 anni controfirma consapevolmente "responsabile" i nostri peccati - diventa direttore responsabile. Turati e Treves lo accolgono cos�: "Salutiamo adunque il nostro nuovo (ed antico) Direttore - sotto l'intemerato nome del quale la Critica Sociale continuer� ad essere quello che fu sempre - come noi continueremo a scriverla ed a comporla con l'animo che vince ogni battaglia, presago per ogni offesa dell'oggi, delle sicure riparazioni del domani". Il cambio avviene per effetto di un decreto-legge che aliena a senatori e a deputati la capacit� giuridica di pubblicare giornali e riviste.

Sequestrati, La c.s.
"Critica Sociale", n. 21, 1-15 novembre 1924, p. 323-324.
Sequestro della rivista per un trafiletto che raccomandava la diffusione degli opuscoli di propaganda editi dalla rivista stessa.

Elia Treves. f.t.
"Critica Sociale", n. 24, 16 dicembre 1924, p. 383.
Necrologio di Elia Treves, il maggiore dei fratelli di Claudio; "non militante della politica, ma simpatizzante, per nativo impeto di cuore, con tutte le nostre battaglie".

Il vindice sacrificio di Giacomo Matteotti celebrato da Filippo Turati il 27 giugno 1924. [segue] La dichiarazione delle opposizioni alla Camera. L'ultimo discorso del martire. Camera dei Deputati, 30 maggio 1924
Roma, edizioni Partito Socialista Unitario (tip. L. Morara), [1924], p. 32, [174x120].

Parla l'opposizione. La battaglia parlamentare dell'opposizione. Matteotti, Turati, Gonzales, Chiesa, Albertini, Abbiate Sforza
Milano, "Umana" pubblicazioni periodiche, 1924.

Il Partito Socialista Unitario nell'attuale momento politico. Discorso tenuto al Teatro Scribe di Torino il 20 gennaio 1924. (Dal testo stenografico)
Milano, Sezione Socialista Unitaria Milanese (tip. E. Lazzari e C.), 1924, p. 39.

Il sacrificio di Giacomo Matteotti nell'orazione di Filippo Turati, in Le opposizioni parlamentari nel presente momento politico. Discorsi di Giacomo Matteotti e di Gonzales, Albertini, Abbiate Sforza e Turati riprodotti nel loro testo ufficiale. Aggiuntavi la dichiarazione 27 giugno 1924 delle opposizioni alla Camera
Milano, Edizioni "Corbaccio" della Societ� Editrice Dall'Oglio e Banfo, 1924, p. 75-82 [87]. Piccola Biblioteca di Studi Politici, II. In testa al frontespizio: Associazione Italiana per il controllo democratico.

1925


Due grandi morti, (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 4-5, 16 febbraio-15 marzo 1925, p. 51-52.
Necrologi di Hijalmar Branting, presidente del Consiglio dei Ministri svedese e di Federico Ebert, presidente della Repubblica Tedesca, capi riconosciuti del Partito socialista democratico dei rispettivi Paesi. "A dispetto della diversa origine, un carattere saliente avvicinava i due uomini, di cui oggi piangiamo la perdita. Essi furono essenzialmente gli uomini della ragione e dell'equilibrio tenace. Il Partito Socialista Unitario italiano, che lavora nello stesso solco, e cui solo la eccezionale tirranide delle circostanze imped� di esplicare in Italia con pari efficacia la funzione che essi esercitavano, sente nel lutto dei compagni di Svezia e di Germania anche il proprio lutto".

Su fratelli, su compagne! La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 7, 1-15 aprile 1925, p. 81-83.
Mozione conclusiva dei lavori del Convegno unitario di Roma plaudente alla parola di Filippo Turati che "rispondendo ai diversi oratori, preludeva alla Mozione conclusiva dei lavori. Spettacolo magnifico di unit�, di concordia e di potenza offerto dal nostro Partito sotto la raffica, che non sosta mai, della persecuzione". Si delinea una nuova azione politica per la libert� dell'Italia e per la fortuna del proletariato nazionale ed internazionale.

La Mozione approvata dal Congresso Unitario su la situazione e l'azione politica
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 7, 1-15 aprile 1925, p. 84-85.

Discussioni di Partito, (La C.S. e Prof. Giovanni Zibordi)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 8, 16-30 aprile 1925, p. 99.
"Diamo ben volentieri e con pieno nostro consentimento le semplici e perspicue riflessioni dell'amico Zibordi" su alcuni contrasti e sfumature di pensiero e di atteggiamenti emersi durante il Congresso unitario di Roma e le successive assemblee milanesi.

Un terzo di secolo
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 9*, 1-15 maggio 1925, p. 113-115*.
Sono passati 34 anni dalla prima celebrazione nel 1891 a Milano del "Primo Maggio" italiano, con grande comizio al Teatro della Canobbiana - oggi Teatro Lirico. "Quel Primo Maggio fu davvero un 'cominciamento'. Cos� fu che il recente Primo Maggio, dopo 34 anni, apparve un Primo Maggio di desolazione, un, anticipato sul calendario 'giorno dei morti'". Turati conclude in versi:
Salute, o genti umane affaticate!
Tutto trapassa e nulla pu� morir �
[* numerazione errata in "Critica Sociale"]

Ancora un sequestro, Noi
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 9-10*, 1-30 maggio 1925, p. 115-116*.
Sequestro motivato dall'articolo di Turati sulla ricostruzione del Primo Maggio, che "in una artificiosa cronistoria dell'ultimo trentennio attribuisce a cause determinate avvenimenti dolorosi nella storia del Paese, con evidenti allusioni ai momenti attuali e con argomentazioni atte ad eccitare gli animi e a turbare l'ordine pubblico".
[* numerazione errata in "Critica Sociale"]

Ancora sequestri, Noi
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 11-12, 1-30 giugno 1925, p. 129.
Sequestro motivato dagli articoli: X Giugno, Matteotti e Partito e Riforma che contengono affermazioni "atte ad eccitare gli animi con pericolo di turbamento dell'ordine pubblico".

Per Gaetano Salvemini, La C. S.
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 11-12, 1-30 giugno 1925, p. 131.
Breve trafiletto di solidariet� a Gaetano Salvemini, arrestato e detenuto per un'imputazione ancora sconosciuta.

Nuovo sequestro
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 13, 1-15 luglio 1925, p. 145.
Sequestro causato dall'articolo di Claudio Treves, Ritorno ai principii.

Altro sequestro � tanto per cambiare
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 14, 16-31 luglio 1925, p. 175.
Sequestro per la pubblicazione di un brano stralciato "senza aggiunte n� commenti, al classico e ormai vecchio romanzo di Anatole France: Monsieur Bergeret � Paris.

A Marsiglia. Per il Congresso Internazionale Socialista: 22-27 agosto 1925, (La Critica Sociale)
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 15, 1-15 agosto 1925, p. 177-180.
"Noi tendiamo con fervido anelito l'anima nostra nel saluto e nell'augurio. Vogliamo che il nostro saluto dica tutta la nostra speranza. Pi� che mai, pi� che mai, tutto ci� che noi aspettiamo per il proletariato e per la patria nostra si confonde col movimento socialista".

Preambolo
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 16, 16-31 agosto 1925, p. 199-200.
Prefazione alla raccolta degli articoli sulle classi medie, che Rodolfo Mondolfo ha pubblicato su "Critica Sociale", dal titolo Il problema delle classi medie, Milano, edizioni de "La Giustizia, 1925, 55 p. Afferma Turati tra l'altro che � il momento di "discernere ceto medio da ceto medio, sottraendoci all'illusione della media dei medii (�), e vedere, in fatto, come ciascuno d'essi si comporti e come sia naturale, legittimo e probabile che si debba o si possa comportare".

Marsiglia
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 17, 1-15 settembre 1925, p. 209.
A Marsiglia "un mondo nuovo si affaccia dopo la guerra, alle genti del lavoro, alle nazioni e alle stirpi. Pi� che un Convegno importante, era ed � questo un Congresso necessario. Dopo Amburgo � questa la prima grande assise dei lavoratori del mondo dopo la guerra e le sue conseguenze".

Le deliberazioni del Congresso Internazionale Socialista (Marsiglia 22-27 agosto 1925), La C.S.
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 17, 1-15 settembre 1925, p. 212.
Le deliberazioni conclusive del Congresso offrono a tutti i partiti socialisti e alle organizzazioni dei lavoratori "una visione realistica" del momento politico che si sta attraversando.

Ai lettori
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 21-22, 1-30 novembre 1925, p. 273.
Nuovo sequestro su censura del Prefetto, "bench�, per ragioni che i lettori facilmente intendono, abbiamo cercato di tenere lontano dal discutere ogni questione 'ardente'". Cautela non sufficiente che provoca un ulteriore sequestro, questa volta del numero 21.

Le "altre otto ore"
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925, p. 299-301.
Stralcio dall'ordine del giorno del Consiglio del Bureau International du Travail, tenuto nella VI Conferenza internazionale del Lavoro, di alcuni brani significativi sul problema dell'impiego delle ore libere dei lavoratori. Attivit� dell'Opera Nazionale dell'educazione popolare per l'impiego delle ore libere dal lavoro.

Pablo Iglesias, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925, p. 304.
Necrologio di Pablo Iglesias, che muore a ottanta anni dopo 57 anni di lotta per l'emancipazione del proletariato "nella sua disgraziata Spagna contro l'oppressione del fanatismo clericale, della prepotenza nobiliare, dello sfruttamento borghese".

[Necrologio]
"Critica Sociale", a. XXXV, n. 23, 1 dicembre 1925,.
Necrologio non firmato che annuncia la morte di Anna Kuliscioff avvenuta a Milano il 29 dicembre 1925.
"Una gran luce s'� spenta, luce di pensiero, di fede, di volont�, di bont� che di questa Rivista fu la pi� potente animatrice, nei momenti lieti e nei tristi, da quando essa nacque fino ad oggi. Mentre questo numero va in macchina, Anna Kuliscioff ha, da pochi minuti, esalato l'ultimo respiro. Consacreremo il prossimo numero a ricordare quale grande parte Ella fu nella storia del pensiero e dell'azione socialista. Porgiamo qui a Filippo Turati, cui Anna Kuliscioff fu per 35 anni compagna d'ogni pensiero e d'ogni attivit�, la parola della nostra fraterna solidariet� nel suo dolore e piangiamo con lui disperatamente per questa morte, che priva noi tutti di una guida e di una forza che non potranno essere sostituite mai".

Propositi, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXV,n.24, 16-31 dicembre 1925, p. 305.
"Critica Sociale" saluta "i lettori fedeli" nell'ultimo numero del 1925 e si augura "un migliore curriculum per il 1926". Propositi di tenere fede "alla nostra verit�": "Ferma l'irriducibile avversione ad ogni politica eversiva delle pubbliche libert�, sia che venga in nome del socialismo, sia che venga invece in nome del suo contrario - comunismo o fascismo - noi intendiamo di vivere elaborando le attivit� spirituali pi� profonde del socialismo, le sue espressioni pi� generali e perenni, in luogo delle pi� contingenti e particolari".

Prefazione, in Emidio Agostinone, La pi� fascista delle riforme fasciste. Il pensiero socialista sulla riforma regalataci dal filosofo del manganello
Roma, (s. n. t.), [Partito Socialista Unitario Italiano- Ufficio Stampa], Roma, [1925], p. I-IV [56].

Sulla situazione politica. Relazione di Filippo Turati e di Gino Baldesi (Convegno nazionale del Partito Socialista Unitario, Roma 28-30 marzo 1925)
Roma, Partito Socialista Italiano (Milano, E. Lazzari e C.), 1925, p. 23.

Prefazione, in Emilio Frugoni, Canti di fede. Versione italiana di Folco Testa, prefazione di Filippo Turati
Nervi, Casa Editrice Atlantide, [1925]. Biblioteca di autori sudamericani.

Preambolo, in Rodolfo Mondolfo, Il problema delle classi medie
Milano, La Giustizia, 1925, p. 55.


1926


[Numero dedicato ad Anna Kuliscioff]
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 1-2, 1-31 gennaio 1926, p. 32.
Il Sommario della Rivista
Una donna; una socialista, Claudio Treves; Anna Kuliscioff: la vita e l'azione, Ugo Guido Mondolfo e Fausto Pagliari; "Fate che siamo degni di voi!", Enrico Gonzales; Il dolore e la solidariet� di tutti i socialisti, Carlo Kautzky e R. Abramovitch;Una donna d'eccezione, W. Ellenbogen; "La Signora Anna", Alessandro Schiavi; Il pi� degno culto, Oda Olberg; La sua bont�, Mario Borsa; Primavera 1885, Paola Carrara Lombroso; Il suo fascino, Gina Ferrero Lombroso; Spirito indefessamente attivo, Giovanni Amendola; Ricordando, Angiolo Cabrini; Quello che pi� colpiva �, Luigi Salvatorelli; Ricordi e impressioni, G. Sacerdote;
Anna Kuliscioff e il processo del 1898, Enrico Valdata; Lettere dal carcere, Anna Kuliscioff; Quel che Essa fu, Ivanoe Bonomi; Un cervello maschile, un cuore materno, Alessandro Levi, Rodolfo Mondolfo; Anima pura, Giuseppe Canepa; Venti anni fa �, Arturo Labriola; "I miei giovani", Piero Della Giusta; Una consolatrice, Pietro Nenni; Il "suo" feminismo, Giovanni Zibordi; Proletariato femminile e Partito socialista, Anna Kuliscioff; Come'Ella intese e pratic� l'opera per la redenzione del proletariato, Rinaldo Rigola; Anna Kuliscioff e i problemi sindacali, Pallante Rugginenti; Il mistero della morte, L. M.; La politica e l'arte, Nino Mazzoni; La voce dei bimbi alla sua memoria, p. t.; Coscienza, Virgilio Brocchi; L'annunziatrice, Dino Bonardi;
Oltre il confine, Mario Nicola Benazzi.

Postilla, La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 3, 1-15 febbraio 1926, p. 34-35.
Postilla all'articolo, I socialisti francesi e la partecipazione al potere, a proposito della mozione votata dal Congresso dei Socialisti Francesi "di assumere essi la responsabilit� diretta del Governo, costituendo un Ministero da soli o con la collaborazione di altri gruppi".

[Necrologio], (f.t.)
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 5, 1-15 marzo 1926, p. 63.
Necrologio di Anna Coda Comotto, compagna di Rinaldo Rigola: "non vi sono parole di conforto. Noi proviamo, accanto al suo, il nostro recente immenso dolore. E gli diciamo questo soltanto: Anna vuole che tu viva; Anna vuole che io viva. Non � possibile disubbidire al comando delle nostre morte �".

[Necrologio], f.t.
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 7, 1-15 aprile 1926, p. 96.
Necrologio di Giovanni Amendola: "Egli fu di coloro - pochissimi - per i quali il dovere � fine a se stesso, � il frutto di un imperativo categorico interiore che non chiede giustificazioni al calcolo, compensi agli uomini, soddisfazioni estrinseche, materiali o morali, in questa vita o in un'altra".

[Necrologio], f.t.
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 10, 16-31 maggio 1926, p. 144.
Necrologio di Giacinto Menotti Serrati, "ex compagno nostro e ex direttore dell'"Avanti!": "Ma il dissenso che ci divise non pu� o non deve impedire - in quest'ora che � per noi tutti di prova durissima e su una tomba cos� immaturamente dischiusa - il riconoscimento e la testimonianza da parte nostra della coerenza, dell'idealismo, del disinteresse e del non comune coraggio, che caratterizzarono tutta la sua vita".
Critica, autocritici e recriminazioni, Noi
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 11, 1-15 giugno 1926, n. 11, p. 160-163.
Riepilogo della discussione sulla polemica "o piuttosto l'amichevole dibattito sulla quota-parte di responsabilit� dei dirigenti socialisti del movimento politico e sindacale italiano nelle presenti disavventure". L'articolo si chiude con queste parole: "Cerchino i 'giovani' di conoscere addentro la vera storia del socialismo italiano, e di giudicarla, parte per parte e nel suo complesso, in giusta luce di tempi e di ambiente; e ne trarranno grande equit� di giudizio, e sar� buon vantaggio per la causa comune".

[Necrologio], La Critica Sociale
"Critica Sociale", a. XXXVI, n. 12, 16-30 giugno 1926, p. 175.
Necrologio di Giuseppe Soglia: "Un altro lutto, un'altra perdita per il movimento socialista. Un fedele, valorosissimo compagno, Giuseppe Soglia � morto a Bologna. Era stato maestro, poi direttore delle Scuole di Reggio Emilia per 24 anni, era stato un animatore, un apostolo, un combattente per la redenzione della scuola e dei maestri d'Italia".

Anna Kuliscioff - 29 dicembre 1925, in memoria, Milano, Enrico Lazzari ed., 1926, p. 272.
Pubblicazione di un volumetto a cura de il "Compilatore" , Turati stesso, in occasione del primo anniversario della morte di Anna Kuliscioff. Edizione di 750 copie numerate.

 

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