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Robert Schuman



Luigi Einaudi



Firma degli accordi CECA



La bandiera dell'Europa



L'euro: la moneta unica europea

 
     
 
 
 

 

 


 

Tesine presentate all'esame di Stato 2001-2002

L'Unione Europea

 
di Alessandro Dorini


 


Gli Stati membri 

L'Unione europea (UE) � il risultato di un processo di cooperazione e integrazione cominciato nel 1951 tra sei paesi (Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi). Dopo circa cinquant'anni e quattro serie d'adesioni (1973: Danimarca, Irlanda e Regno Unito; 1981: Grecia; 1986: Spagna e Portogallo; 1995: Austria, Finlandia e Svezia).

L'UE conta oggi quindici stati membri e si prepara ad un quinto allargamento, questa volta verso l'Europa orientale e meridionale. Gli obiettivi L'Unione europea ha il compito di organizzare in maniera coerente e solidale i rapporti tra gli Stati membri e i loro popoli. I grandi obiettivi che persegue sono: 

- La promozione del progresso economico e sociale (realizzazione del mercato interno nel 1993, lancio della moneta unica nel 1999); 
- L'affermazione dell'identit� europea sulla scena internazionale (aiuti umanitari europei ai paesi terzi, politica estera e di sicurezza generale, intervento nella gestione delle crisi internazionali, posizione comune in seno alle organizzazioni internazionali); 
- L'instaurazione della cittadinanza europea (che completa la cittadinanza nazionale senza sostituirsi ad essa e conferisce al cittadino europeo un certo numero di diritti civili e politici); 
- Lo sviluppo di uno spazio di libert�, di sicurezza e di giustizia (che dipende dal funzionamento del mercato interno e pi� in particolare dalla libera circolazione delle persone; 
- Il mantenimento e lo sviluppo dell'acquis comunitario (l'insieme dei testi giuridici adottati dalle istituzioni europee e i trattati istitutivi). 

Le istituzioni 

Il buon funzionamento dell'Unione europea � affidato a cinque istituzioni: il Parlamento europeo (eletto dai cittadini degli Stati membri), il Consiglio (che rappresenta i governi degli Stati membri), la Commissione (organo esecutivo e titolare del diritto d'iniziativa legislativa), la Corte di giustizia (che garantisce il rispetto del diritto), la Corte dei conti (che controlla la gestione finanziaria dell'Unione). 

Tali istituzioni si avvalgono dell'aiuto d'altri organi: il Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni (organi consultivi che rappresentano le diverse categorie della vita economica e sociale e delle regioni dell'UE), il mediatore europeo (abilitato a ricevere le denunce dei cittadini dell'Unione nei casi di cattiva amministrazione comunitaria), la Banca europea per gli investimenti, (l'istituzione finanziaria dell'UE), e la Banca centrale europea (responsabile della politica monetaria della zona euro). 

I sette giorni che hanno visto nascere l'Europa 

La costruzione europea � forse il pi� grande dei progetti storici di questo secolo. Fondato sui valori giusti in cui si riconosce la nostra civilt� tale processo di costruzione, che compie circa cinquant'anni, ha attraversato momenti di crisi ma ha anche ottenuto grandi risultati. Il XX secolo si sar� contraddistinto per l'affermazione, e successiva caduta, dei sistemi totalitari. Anche la storia dell'Unione Europea � caratterizzata da momenti importanti, da date simboliche. Sette sono le date che meritano di essere ricordate, poich� hanno visto nascere l'Europa che noi oggi conosciamo e c'introducono nell'Europa di domani. 

9 maggio 1950: nasce l'Europa 

Nella primavera del 1950 l'Europa � sull'orlo del baratro. La guerra fredda fa gravare la minaccia di un conflitto fra paesi occidentali e paesi dell'est. Come evitare di rivivere gli errori del passato e come creare le condizioni per una pace duratura fra nemici storici? Il nocciolo della questione erano le relazioni tra Francia e Germania: bisognava stabilire un legame fra i due paesi. Jean Monnet, forte della sua eccezionale esperienza di negoziatore e uomo di pace, propose al ministro degli Affari esteri francese Robert Schuman e al cancelliere tedesco Konrad Adenauer di creare un interesse comune ai due paesi. 

Tale proposta fu solennemente formulata dalla Francia il 9 maggio 1950 e accolta con fervore dalla Germania, dall'Italia, dai Paesi Bassi, dal Belgio e dal Lussemburgo. Il trattato che istituisce la prima Comunit� Europea, quella del carbone e dell'acciaio (CECA), fu firmato nell'aprile del 1951 e segn� l'inizio dell'Europa delle realizzazioni concrete. 

25 marzo 1957: la Comunit� Economica Europea 

Il piano di Schuman aveva contribuito alla creazione di una Comunit� specializzata in due settori decisivi, ma pur sempre limitati. Bisognava correggere la mira e procedere sulla via dell'integrazione. I sei membri della CECA scelsero quindi un lavoro terreno di lancio, in campo economico: la creazione di un mercato comune. 

Il trattato di Roma del 25 marzo 1957, che istituisce la CEE, crea delle istituzioni e dei meccanismi decisionali che sono espressione sia degli interessi nazionali sia di una visione comunitaria. Fra il 1958 e il 1970, la soppressione dei dazi doganali produce effetti spettacolari: il volume del commercio intercomunitario si sestuplica mentre triplica il volume degli scambi della CEE con il resto del mondo. 

Sull'esempio dei grandi mercati continentali gli operatori economici europei traggono partito dagli effetti dinamizzanti dell'apertura delle frontiere. Nel 1986, con la firma dell'Atto Unico saranno soppresse le ultime restrizioni, di tipo normativo e fiscale, che ritardavano l'attuazione di un autentico mercato interno, totalmente unificato. 20 luglio 1963: Yaound�, il debutto dell'Europa sulla scena internazionale Unite le loro sorti sul continente, gli stati fondatori della Comunit� Europea firmano, nel 1963, una convenzione con ex colonie africane, con cui garantiscono ai nuovi paesi indipendenti vantaggi commerciali e aiuto finanziario.

L'unione Europea � cos� divenuta la prima fonte internazionale d'aiuto pubblico allo sviluppo. Il 28 novembre 1995, i quindici paesi dell'Unione Europea e dodici paesi costieri del sud del Mediterraneo stabiliscono un rapporto di partenariato finalizzato alla creazione di una zona di libero scambio e alla conclusione d'accordi di cooperazione nei settori sociale, culturale e umano. L'Europa potr� affermarsi come potenza di pace se l'Unione continuer� a favorire la stabilit� e lo sviluppo nei grandi complessi regionali che la circondano. Il ruolo da essa svolto negli scambi commerciali e il suo peso economico a livello mondiale ne fanno un partner rispettato nei grandi consessi internazionali, quali l'Organizzazione mondiale per il commercio e l'ONU. 

Il trattato sull'Unione europea del 1992 fissa obiettivi e modalit� di una politica estera e di sicurezza comune che a termine si tradurr� nella definizione di una politica di difesa comune. Ma il cammino verso l'armonizzazione delle diplomazie e delle politiche di sicurezza dei singoli Stati membri � ancora lungo. Eppure l'unione sapr� difendere i propri interessi e contribuire all'organizzazione di un mondo di pace e di giustizia. 

1 gennaio 1973: primo ampliamento della Comunit� Europea 

L'Unione Europea � aperta a tutti i paesi europei che desiderino fare propri gli impegni previsti dai trattati e proseguire obiettivi fondamentali comuni. Due sono i criteri che determinano l'accettazione di una candidatura all'adesione: l'appartenenza al continente europeo e la pratica di tutte le procedure democratiche che caratterizzano una Stato di diritto. 

Il 1� gennaio 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano a far parte della Comunit� Europea. � seguito un ampliamento verso sud, durante gli anni Ottanta, a mano a mano che Grecia, Spagna e Portogallo trovano posto nel consesso delle nazioni democratiche. La terza ondata d'adesioni, nel 1995, nasce dalla volont� dei paesi dell'Europa scandinava e centrale di aderire ad un'Unione che andava consolidando il mercato interno e appariva quale unico polo di stabilit� nel continente, dopo il crollo del blocco sovietico. Suo compito � mantenere un sistema decisionale efficace. Prossima grande sfida dell'Europa � accogliere i paesi dell'Europa centrale, quelli balcanici, mediterranei e baltici. 

Trovare le risorse che consentano a tali paesi di adeguarsi, a livello economico e strutturale, quanto pi� rapidamente possibile e adattare le istituzioni affinch� continuino ad operare nell'interesse di un'Unione di oltre venticinque membri, sono i compITIS storici che dovranno affrontare, in futuro, gli Stati membri. 

7-10 giugno 1979: le prime elezioni dirette a suffragio universale del Parlamento europeo

 Il Parlamento europeo svolge un ruolo fondamentale nell'equilibrio istituzionale della Comunit�, poich� rappresenta i popoli ed � simbolo della natura democratica del progetto europeo. Il Parlamento esercita altres� il potere legislativo sottoforma di diritto di consultazione in merito ai principali testi comunitari; rappresenta, insieme con il Consiglio dell'Unione, l'autorit� di bilancio. Quanto alla nomina dei parlamentari europei, fino al 1979 essi erano espressione dei parlamenti nazionale, in altre parole loro rappresentanti a Strasburgo. 

Dal 1979, il Parlamento europeo � eletto ogni cinque anni a suffragio universale diretto in tutti i paesi dell'Unione. Assolutamente rivoluzionaria nella pratica delle relazioni internazionali, � quest'ambizione di creare fra gli Stati membri un legame che consenta loro di gestire interessi e divergenze, applicando queste norme giuridiche e procedure d'arbitrato che accomunano i cittadini di un unico Stato democratico. La sottile dialettica che da circa cinquant'anni unisce il Consiglio dell'Unione, il Parlamento europeo, la Commissione, e la Corte di Giustizia, � forse la conquista pi� importante della costruzione comunitaria, e ala sua chiave di successo. 

17 febbraio 1986: firma dell'Atto unico europeo

L'obiettivo del trattato di Roma di istituire un mercato comune � stato in parte realizzato negli anni Sessanta, con la soppressione dei dazi doganali interni e delle restrizioni quantitative agli scambi. Gli autori del trattato avevano per� sottovalutato tutta una serie di altri ostacoli, sofisticati e nascosti, che sotto forma di regolamenti diversi costituivano spesso barriere insormontabili. 

La Commissione prese pertanto un'iniziativa audace, che avrebbe portato all'adozione dell'Atto unico. Questo fissa, per l'1 gennaio 1993, il completamento del mercato interno e fornisce alle istituzioni comunitarie, mediante l'estensione del voto a maggioranza, i mezzi per adottare le trecento direttive necessarie allo scopo. Altro obiettivo � la coesione economica sociale. Nella concezione dei governanti dell'Unione, sia l'operativit� del mercato interno sia una concorrenza sana e leale fra le imprese non possono prescindere dall'obiettivo costante di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini europei. 

1 novembre 1993: l'Unione europea

 Con l'entrata in vigore, il 1 novembre 1993, del trattato sull'Unione europea, firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht, la costruzione europea assume una nuova dimensione. Il pilastro comunitario, ha per protagonisti la Commissione, il Parlamento, il Consiglio e la Corte di giustizia, che gestiscono essenzialmente il mercato interno e le politiche comuni. I rimanenti settori presuppongono l'intervento degli Stati membri in settori fin d'allora considerati di competenza esclusiva dei governi nazionali: la politica estera e di sicurezza e gli affari interni (fra cui la politica d'immigrazione e d'asilo, la polizia e la giustizia). Del trattato di Maastricht i cittadini ricorderanno forse e soprattutto la decisione che pi� concretamente incider� sulla vita quotidiana di ciascuno, ovvero la realizzazione dell'Unione economica e monetaria. 

Il 1 gennaio 1999, entreranno a far parte di tale Unione tutti i paesi che si saranno conformati ad una serie di criteri economici, garanzia della loro sana gestione finanziaria e di stabilit� futura per la moneta unica, l'euro, Ultima tappa logica del completamento del mercato interno � l'immissione in circolazione della moneta unica. Potremmo persino azzardare che l'euro sar� in futuro il simbolo pi� concreto dell'Unione europea. Moneta forte, in grado di tener testa alle pi� grandi valute di riserva internazionali, l'euro sar� il segno distintivo della nostra comune appartenenza ad un continente unificato, che si afferma nella propria specificit�. 

I simboli dell'Unione Europea 

I simboli europei permettono di identificare l'Unione europea com'entit� politica. Dal 1986, l'emblema adottato dal Consiglio d'Europa � utilizzato come bandiera dell'Unione europea. Esso rappresenta un cerchio di dodici stelle gialle su sfondo azzurro (il numero dodici � un simbolo di perfezione e unit�). L'inno dell'Unione europea � l'Inno alla gioia, tratto dalla nona sinfonia di Beethoven. 

Il 9 maggio, giornata d'Europa, commemora la dichiarazione di Robert Schuman del 1950, considerata l'atto di nascita dell'Unione europea.

La bandiera dell'Unione

Descrizione araldica: un cerchio composto di dodici stelle dorate a cinque punte, non contigue, in campo azzurro. 

L'inno europeo 

L'inno europeo (Inno alla gioia) - adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven - � stato adottato del Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986. 

Herbert von Karajan, uno dei pi� grandi direttori d'orchestra del Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica. Le associazioni musicali di quattro Stati membri hanno fondato nel 1988 la dinamica Orchestre di Harmonie des Jeunes de l'Unione Europ�enne per promuovere nuove composizioni europee per composizioni di fiati. 

Ogni anno vengono selezionati tra i migliori musicisti europei circa settanta giovani che studiano assieme ed eseguono concerti in tutta l'Unione europea. 

9 maggio, giornata dell'Europa 

Il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, nota come "dichiarazione Schuman", � considerata l'atto di nascita dell'Unione europea. Oggi, il 9 maggio � assurto a simbolo dell'Europa (giornata dell'Europa) che, insieme all'emblema e all'inno, consente di identificare l'Unione europea come entit� politica. 

Il Giorno dell'Europa � l'occasione di dar vita a festivit� e di organizzare attivit� che avvicinano l'Europa ai suoi cittadini e ai popoli dell'Unione fra loro. 


LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE EUROPEA 

L'Unione europea si fonda su un sistema istituzionale unico al mondo. Infatti, gli Stati membri operano una delega di sovranit� a favore d'istituzioni indipendenti che rappresentano, al tempo stesso, l'interesse comunitario, gli interessi nazionali e quelli dei cittadini. 

La Commissione difende tradizionalmente gli interessi comunitari, tutti i governi nazionali sono rappresentanti in seno al Consiglio dell'Unione e il Parlamento europeo � eletto direttamente dai cittadini dell'UE. 

Pertanto i fondamenti dell'Unione europea sono il diritto e la democrazia. A tale "triangolo istituzionale" si aggiungono altre due istituzioni: la Corte dei giusti e la Corte dei conti. Cinque organi completano la struttura: 

Parlamento europeo 

Il Parlamento europeo, eletto ogni cinque anni a suffragio universale diretto, � l'espressione della democrazia dei trecentosettantaquattromilioni di cittadini europei. 

Al suo interno sono rappresentate le principali tendenze politiche dei paesi membri riunite in formazioni politiche paneuropee. 

Il Parlamento svolge tre funzioni essenziali: 
1. Insieme al Consiglio, svolge una funzione legislativa consistente nell'adozione delle leggi europee (direttive, regolamenti, decisioni). La sua partecipazione contribuisce a garantire la legittimit� democratica dei testi adottati. 
2. Condivide con il Consiglio il potere di bilancio e pu� modificare le spese comunitarie. Adotta definitivamente il bilancio nella completezza. 
3. Esercita un controllo democratico sulla Commissione. Approva le designazioni dei suoi membri e ha il potere di censura. 

Inoltre, svolge un controllo politico su tutte le istituzioni. 

Consiglio dell'Unione europea 

Il Consiglio � il principale organo decisionale dell'Unione europea. � l'emanazione degli Stati membri, di cui riunisce regolarmente i rappresentanti, a livello ministeriale. 

In funzione dei punti all'ordine del giorno, il Consiglio si riunisce in formazioni divise in affari esteri, finanza, istruzione, telecomunicazioni, ecc.. Il Consiglio esercita diversi incarichi fondamentali: 

1. E' l'organo legislativo dell'Unione, esercita il potere legislativo in codecisione con il Parlamento europeo per un ampio spettro di competenze comunitarie. 
2. Coordina le politiche economiche generali degli Stati membri. 
3. Conclude, in nome della Comunit�, accordi internazionali con uno o pi� Stati od organizzazioni mondiali. 
4. Condivide il potere di bilancio con il Parlamento. 
5. Prende le decisioni necessarie alla definizione e all'attuazione della politica di sicurezza comune, sulla base degli orientamenti degenerali definITIS dal Consiglio europeo. 
6. Coordina le azioni degli Stati membri e adotta misure nel settore della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale. 

Commissione europea 

La Commissione europea incarna e difende l'interesse generale dell'Unione. Il presidente e i membri della Commissione sono nominati dagli Stati membri previa approvazione del Parlamento europeo. La Commissione � il motore del sistema istituzionale comunitario: 
1. Dal momento che ha il diritto d'iniziativa legislativa, propone i testi legislati da presentare al Parlamento e al Consiglio. 
2. In qualit� d'organo esecutivo, garantisce l'esecuzione delle leggi europee (direttive, regolamenti, decisioni), del bilancio e dei programmi adottati dal Parlamento e dal Consiglio. 
3. In quanto custode dei trattati, vigila sull'applicazione del diritto comunitario insieme alla Corte di Giustizia. 
4. In qualit� di rappresentante dell'Unione sulla scena internazionale, negozia gli accordi extraeuropei, essenzialmente in materia di commercio e cooperazione. 

Corte di Giustizia 

La Corte di Giustizia europea assicura il rispetto e l'interpretazione uniforme del diritto comunitario. � competente a conoscere le controversie che possono sorgere tra gli Stati membri, le istituzioni comunitarie, le imprese e i privati. 

Nel 1989 le � stato affiancato il Tribunale di primo grado. 

Corte dei conti 

La Corte dei conti europea controlla la legittimit� e la regolarit� delle entrate e delle spese dell'Unione e accerta la sana gestione finanziaria del bilancio europeo. Banca centrale europea La Banca centrale europea definisce e attua la politica monetaria europea; effettua operazioni di cambio e garantisce il buon funzionamento dei sistemi di pagamento. 

Comitato economico e sociale 

Il Comitato economico e sociale svolge un ruolo consultivo per la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo su problemi attinenti, per esempio, all'occupazione al funzionamento del mercato unico e alla politica dei trasporti. � composto dai rappresentanti delle varie categorie della vita economica e sociale. 

Comitato delle regioni 

Il Comitato delle regioni vigila sul rispetto dell'identit� e delle prerogative regionali e locali. Deve essere obbligatoriamente consultato in settori come la politica regionale, l'ambiente e l'istruzione. � composto dai rappresentanti degli enti regionali e locali. 

Banca europea per gli investimenti

 La Banca europea per gli investimenti (BEI) � l'istituzione finanziaria dell'Unione europea. Finanzia progetti d'investimento per contribuire allo sviluppo equilibrato dell'Unione. 

Mediatore europeo 

Al mediatore europeo possono rivolgersi tutte le persone fisiche (cittadini) o giuridiche (istituzioni, imprese), residenti o aventi la loro sede sociale nell'Unione, che si ritengano vittime di un atto di "cattiva amministrazione" da parte delle istituzioni od organi comunitari. 

I TEMI CHIAVE 

Allargamento dell'UE
 

Il processo d'allargamento dell'Unione � iniziato il 30marzo 1998. Sono attualmente in corso i negoziati con dodici candidati: Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Il principio di base dei trattati � l'accettazione da parte dei candidati dell'acquis comunitario. Organizzazione mondiale del commercio (OMC) Quantunque la Conferenza ministeriale di Seattle, nel novembre 1999, non sia riuscita a dare inizio a un nuovo ciclo di trattative, sono iniziate discussioni sui servizi e sull'agricoltura, due settori che rientrano nell'"agenda integrata" degli accordi di Marrakech. Contestualmente � stato avviato un esame dell'attuazione degli impegni assunti nell'ultima tornata di negoziati (Uruguay Round). Infine, dopo la conclusione dell'accordo bilaterale tra l'Unione europea e la Cina, le discussioni sull'adesione di quest'ultima all'OMC sono entrate nella fase finale.

Euro 

Il 1� gennaio 1999, alle ore 0.00, l'euro � diventata la moneta ufficiale degli undici Stati membri dell'Unione europea, con un tasso di conversione fisso nella rispettiva moneta nazionale. Le banconote e le monete metalliche in euro sono in circolazione dal 1� gennaio 2002.

Occupazione 

In seguito all'introduzione nel Trattato d'Amsterdam di un nuovo titolo sull'occupazione, gli Stati membri hanno deciso, in occasione del Vertice sull'occupazione tenutosi a Lussemburgo nel novembre 1997, una strategia europea per l'occupazione che si articola in quattro assi principali: occupabilit�, imprenditorialit�, adattabilit� e pari opportunit�. Ogni anno il Consiglio "Lavoro e Affari sociali" adotta un insieme d'orientamenti che gli Stati membri devono mettere in atto nel quadro del loro Piano d'azione nazionale (PAN). Carta dei diritti fondamentali Il Consiglio europeo di Nizza (7-9 dicembre 2000) si � compiaciuto della proclamazione congiunta, da parte del Consiglio, del Parlamento e della Commissione, della Carta dei diritti fondamentali che riunisce in un unico testo i diritti civili, politici, economici, sociali e societari finora enunciati in fonti diverse internazionali, nazionali ed europee. Il Consiglio europeo auspica che alla Carta sia data la pi� ampia diffusione possibile presso i cittadini dell'Unione. La questione della portata della Carta sar� esaminata in un secondo tempo. Il progetto di Carta dei diritti fondamentali dell'Ue si basa sui principi di democrazia e del diritto. Questi i capitoli. 
� Rispetto della dignit� 
� Libert� e sicurezza 
� Uguali davanti alla legge 
� Solidariet� e lavoro 
� Cittadinanza e voto 
� Giustizia e difesa 

Il progetto si apre con questo PREAMBOLO "I popoli dell'Europa nel creare tra loro un'unione sempre pi� stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignit� umana, della libert�, dell'uguaglianza e della solidariet�; essa si basa sul principio della democrazia e sul principio dello stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libert�, sicurezza e giustizia. 

L'Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni nel rispetto della diversit� delle culture e delle tradizioni dei popoli dell'Europa, nonch� dell'identit� nazionale degli Stati membri e dell'ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa si sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali nonch� la libert� di stabilimento. 

A tal fine � necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali, alla luce dell'evoluzione della societ�, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendo tali diritti pi� visibili in una Carta. La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti della Comunit� e dell'Unione e del principio di sussidiariet�, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dal trattato sull'Unione europea e dai trattati comunitari, dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert� fondamentali, dalle carte sociali adottate dalla Comunit� e dal Consiglio d'Europa, nonch� dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunit� europee e da quella della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilit� e doveri nei confronti degli altri come pure della comunit� umana e delle generazioni future" 

COMPOSIZIONE, METODO DI LAVORO E MODALIT� PRATICHE CONCERNENTI L'ORGANO PREPOSTO ALL'ELABORAZIONE D'UN PROGETTO DI CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA QUALE STABILITA NELLE CONCLUSIONI DI COLONIA. A. COMPOSIZIONE DELL'ORGANO 

1. Membri A. Capi di Stato o di governo degli Stati membri Quindici rappresentanti dei Capi di Stato o di Governo degli Stati membri. B. Commissione Un rappresentante del Presidente della Commissione europea. C. Parlamento europeo Sedici membri del Parlamento europeo designati da quest'ultimo. D. Parlamenti nazionali Trenta membri dei Parlamenti nazionali (due per ogni Parlamento nazionale) designati dai Parlamenti nazionali stessi. I membri possono farsi rappresentare da sostituti qualora non siano in grado di presenziare a riunioni dell'organo. 

2. Presidente e Vicepresidenti dell'organo Il Presidente dell'organo � eletto dall'organo stesso. Un membro del Parlamento europeo, un membro di un Parlamento nazionale e il rappresentante del Presidente del Consiglio europeo, qualora non eletti alla Presidenza, svolgono l'incarico di Vicepresidenti. Il membro del Parlamento europeo che svolge l'incarico di Vicepresidente � eletto dai membri del Parlamento europeo che fanno parte dell'organo. Il membro di un Parlamento nazionale che svolge l'incarico di Vicepresidente � eletto dai membri dei Parlamenti nazionali che fanno parte dell'organo. 

3. Osservatori Due rappresentanti della Corte di giustizia delle Comunit� europee designati dalla Corte. Due rappresentanti del Consiglio d'Europa, tra cui uno della Corte europea dei diritti dell'uomo. 

4. Organi dell'Unione europea da invitare ad esprimere il loro parere Comitato economico e sociale Comitato delle regioni Mediatore 

5.Scambio d'opinioni con gli Stati candidati L'organo o il Presidente e gli Stati candidati procederanno ad un appropriato scambio d'opinioni. 

6. Altri organismi, gruppi sociali o esperti da invitare ad esprimere il loro parere Altri organismi, gruppi sociali ed esperti possono essere invitati dall'organo ad esprimere i loro pareri. 

7.Segretariato Il Segretariato generale del Consiglio provvede ai servizi di segretariato dell'organo. 

Per assicurare un adeguato coordinamento, saranno stabilITIS stretti contatti con il Segretariato generale del Parlamento europeo, con la Commissione e, nella misura necessaria, con i segretariati dei Parlamenti nazionali. 

B. METODI DI LAVORO DELL'ORGANO 

1. Preparazione 
Il Presidente dell'organo, in stretta concertazione con i Vicepresidenti, propone un piano di lavoro per l'organo e svolge gli altri lavori preparatori necessari. 

2. Trasparenza dei lavori 
In linea di massima, le riunioni dell'organo e i documenti ivi presentati dovrebbero essere pubblici. 

3. Gruppi di lavoro 
L'organo pu� istituire gruppi di lavoro a hoc che saranno accessibili a tutti i membri dell'organo. 

4. Redazione della Carta 
In base al piano di lavoro convenuto dell'organo, un comitato di redazione costituito dal Presidente, dai Vicepresidenti e dal rappresentante della Commissione, assistito dal Segretariato generale del Consiglio, elabora un progetto preliminare di Carta, tenendo conto delle proposte di redazione presentate dai membri dell'organo. Ciascuno dei tre Vicepresidenti consulta regolarmente la rispettiva componente dell'organo da cui proviene. 

5. Elaborazione del progetto di Carta da parte dell'organo 
Quando il Presidente dell'organo, in stretta concertazione con i Vicepresidenti, ritiene che il testo del progetto di Carta elaborato dall'organo possa infine essere sottoscritto da tutte le Parti, lo trasmette al Consiglio europeo seguendo la consueta procedura preparatoria. 

C. MODALIT� PRATICHE 

L'organo tiene le sue riunioni a Bruxelles, alternativamente negli edifici del Consiglio e del Parlamento europeo. Per le riunioni dell'organo si applica il regime linguistico integrale.
Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Italia e Repubblica 

   
     
 

Materiali primo anno

1. Le radici d'Europa
2. Toscana regione d'Europa
3. Una realt� sovranazionale

Materiali secondo anno
1. Dichiarazione Schuman
2. Lezione di G. Mammarella
3. Progetti d'integrazione
4. La costruzione d'Europa
5. Dalla CECA a Maastricht
6. L'Unione Europea

 
 
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