Cheap NFL Jerseys China Cheap NFL Jerseys Free Shipping Wholesale NHL Jerseys China Wholesale Jerseys From China Cheap NFL Jerseys Free Shipping Cheap NFL Jerseys For Sale Cheap Jerseys Free Shipping Wholesale NFL Jerseys From China Cheap NFL Jerseys Sale Cheap Nike NFL Jerseys China Wholesale Jerseys Free Shipping Cheap NFL Jerseys Wholesale Wholesale NFL Jerseys Online Cheap NFL Jerseys Wholesale Cheap Jerseys Free Shipping Cheap NFL Jerseys China
Coach Outlet Coach Factory Outlet Coach Outlet Store Coach Handbags Outlet Coach Outlet Coach Factory Outlet Coach Outlet Coach Handbags Coach Site Michael Kors Outlet Michael Kors Handbags Outlet Cheap Michael Kors Michael Kors Outlet Michael Kors Handbags Outlet Cheap Michael Kors Michael Kors Outlet Michael Kors Handbags Outlet Cheap Michael Kors
 

 



"Manifesto di Jean Effel, 1972. 
Questo manifesto francese realizzato in occasione del referendum del 1972 sull'allargamento dell'Europa � premonitore delle critiche che oggi vengono formulate a riguardo della debolezza del modello sociale europeo." 
(Histoire, p. 174)



"Il rifiuto comunista della CED". 
Edito dal partito comunista francese nel 1953, al culmine dello scontro in favore o contro la Comunit� europea di difesa, questo manifesto fa appello ai ricordi ancora recenti e dolorosi dell'occupazione del territorio francese da parte dei soldati muniti di stivali delle armate hitleriane"
(Histoire, p. 178)



"Per un'Europa dei cittadini. La costruzione europea � spesso accusata di "deficit democratico". Ragione in pi� per il Centro d'informazione civica di chiamare nel 1994 i francesi a partecipare all'elezione dei deputati del Parlamento europeo e a rinforzare cos�, all'alba del terzo millennio, la legittimit� democratica dell'Europa."
 (Histoire, p. 179)


 
     
 
 
 

 

 


 

Materiali secondo anno
<<torna alla sezione precedente 


 

 

ANALISI DEL MANUALE FRANCESE 

Histoire. 
Le monde de 1939 � nos jours
 


di Alessio Bertolucci e Ugo Moschini

La costruzione europea 

In questo recentissimo testo francese, l'argomento della costruzione dell'Europa � affrontato in modo soddisfacente: ad esso si dedicano una ventina di pagine, che non sono poche. 

Il tutto � corredato con molti documenti che riportano i discorsi o il pensiero dei personaggi politici che hanno partecipato a questo processo, assieme anche al ricchissimo numero di estratti dei vari atti o trattati costitutivi dell'odierna Unione Europea. Molto utili sono anche gli schemi che si riferiscono all'aspetto della Costituzione dell'UE. Con tutto questo apparato, chi legge pu� avere un'ottima visione d'insieme di questo processo storico. Forse un limite � il fatto che tratta alcuni argomenti troppo in generale, non focalizzandosi sulle differenti politiche dei singoli Stati e, forse, non mettendo troppo in evidenza le difficolt� che la Francia stessa, per motivi di prestigio nazionale, oppose in alcuni momenti alla costruzione dell'Unione Europea. 

"Manifesto del 1957 che celebra il trattato di Roma.  Nel 1957, la RFT, il Belgio, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo e i paesi Bassi firmano il trattato di Roma dando vita alla Comunit� economica europea"
(Histoire, p. 165) 

Fatti & Personaggi: dopo una breve presentazione generale con riferimenti anche all'imminente futuro, il manuale passa in rassegna le varie fasi della costruzione europea, cominciando fin dalle prime idee subito dopo, o durante, la fine della Seconda Guerra Mondiale. Si cap� fin dall'inizio che era molto importante l'aspetto sociale e che bisognava volgere ad una idea di una economia sociale (Stato-previdenza), una sorta di primitivo abbozzo di "Welfare State" (vedi testo di Bedarida "La soci�t� anglais"). 

Che fosse centrale la difesa della democrazia e dei diritti dell'uomo fu sottolineato gi� nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo (1950). Era chiaro che per poter partecipare alla costruzione europea bisognava essere Paesi democratici (infatti la Grecia e la Spagna furono escluse, in quanto sede di regimi dittatoriali). Lo Stato (terzo di quelli che sono individuati come tratti comuni dei paesi europei) doveva intervenire nell'economia come attore importante di una economia di mercato, creando un capitalismo differente ed intermedio tra quello statunitense e quello giapponese ed estremo-orientale. Questa politica era sostenuta con enfasi da De Gaulle e da Adenauer (vedi conferenza stampa di De Gaulle e "M�moires" di Adenauer).

Il manuale passa poi a descrivere passo passo le diverse fasi della costruzione europea, delle quali elencheremo le principali. Nel secondo dopoguerra tutta l'Europa ha un forte desiderio di pace e spera in una rinascita economica. Ci� pu� accadere solo con la cooperazione di tutti gli Stati. Sotto la spinta di De Gaulle, gli "europeisti" si riuniscono al Congresso dell'Aia. Oltre ai motivi suddetti, ve ne � un altro che spinse a questa riunione: la minaccia dell'espansionismo sovietico. 

Durante gli anni '50, con l'iniziativa di Monnet prima e Schumann poi, si arriva alla formazione della CECA, Comunit� del Carbone e dell'Acciaio, alla quale l'Inghilterra non partecipa. La proposta, poi di una Comunit� Europea di Difesa (CED), in pratica di un esercito europeo, fallir� a causa della Francia, seppur proposta proprio dal governo francese, a causa dell'opposizione di gaullisti e comunisti.

Nel 1957 sono firmati a Roma i Trattati di Roma, con la fondazione dell'EURATOM e della CEE (nel libro � riportato l'articolo 3 del Trattato di Roma, nel quale oltre a traguardi economici, la CEE si prefigge anche la costruzione di un fondo sociale europeo.

Negli anni '60 inizia il vero e proprio processo di costruzione europea. Si abbattono le barriere doganali, operando anche una riduzione delle tasse e una politica agricola a sostegno dei lavoratori, che sia in grado di assicurare loro un certo reddito). Ma ci sono anche insuccessi: l'Europa non riusc� a costruire una politica comune per l'Energia, i Trasporti, l' Industria. Negli anni '70 entrano nella CEE altri tre Paesi, oltre i sei fondatori. De Gaulle si era opposto negli anni '60 all'ingresso della Gran Bretagna. E il futuro sembra dargli ragione ("La suite semble lui donner raison"): infatti L'Inghilterra chieder� di rinegoziare i contributi al budget della comunit�, volendo una nuova politica agricola e volendo ridurre la CEE a semplice zona di libero scambio a-perta sull'Atlantico. Un gravissimo problema di questi anni fu il forte divario fra monete deboli e monete forti dei paesi membri.

La pi� grande novit� negli anni '80 � il cosiddetto Libro Bianco del Presidente della Commissione europea Jacques Delors (vedi testo "Livre Blanc"). Delors proponeva un mercato comune di merci e di uomini, con l'abolizione di ogni tipo di barriere, fisiche, tecniche e fiscali. Nel febbraio del 1986, l'Atto Unico sancisce la fine di queste barriere. Tale atto rimanda alla Convenzione di Schengen, che prevede anche la libera circolazione delle persone, oltre che delle merci. L'Europa modifica la sua politica agricola per adeguarsi al resto del mondo. Come gi� detto, negli anni '70 c'era il problema della differenza fra le varie monete. Cos� si cre� nel 1979 lo SME, per stabilizzare il tasso di cambio affinch� l'ECU, la nuova moneta-paniere virtuale seguisse le oscillazioni del dollaro.

Nel 1992, con il Trattato di Maastricht si istituisce l'Unione Europea ( vedi testo "Les objectif du trait� de Maastricht"), basata su 3 pilastri fondamentali: i Trattati di Roma (per quanto riguarda educazione, cultura e ambiente e l' UEM), una politica estera e di sicurezza comune, un comune sistema di giustizia e di polizia.

Economicamente, oltre alla abolizione delle barriere doganali, si persegue l'obiettivo di giungere ad una moneta unica, l'Euro, fatto che si riveler� problematico, perch� i Paesi dovranno adeguarsi ai cosiddetti "parametri di Maastricht" (vedi testo "Les crit�res de convergence pour l'euro") per poter far parte della moneta unica. L'ultima parte di questo processo � tutt'oggi in corso e nel manuale sono previsti anche nuovi Paesi che entreranno nell'UE nei primi anni del nuovo millennio, grazie alla definitiva caduta del Comunismo.

Giudizi sull'Europa e sul Mondo E' molto interessante il fatto che il manuale si occupi per ben due paragrafi del modello europeo e dei suoi rapporti con gli Stati Uniti e con il resto del Mondo, procedendo ad una analisi critica delle difficolt� che l'Europa ha incontrato nel suo cammino verso l'unificazione e ad una disamina dei principali problemi tuttora aperti. Si distingue subito una crisi sociale, una istituzionale e una politica. Dal punto di vista sociale, l' Europa � accusata di essere venuta meno ai princ�pi dichiarati nei Trattati di Roma, nel Libro Bianco o nella Carta Sociale del 1989 (un esempio su tutti � il caso inglese), e di aver sacrificato il suo modello sociale, preoccupandosi innanzitutto di perseguire tappe esclusivamente economiche, aprendosi al mercato mondiale e trasferendo, ad esempio, le fabbriche l� dove la manodopera costa meno, provocando disoccupazione. Dal punto di vista istituzionale, il progressivo allargamento dei Paesi appartenenti all'Unione ha provocato un indebolimento delle istituzioni. Si cercano di apportare miglioramenti, anche se molte volte limitati: il Parlamento � eletto dopo il 1979 a suffragio universale. Dal punto di vista politico, l' Europa � da sempre stata accusata di essere l'Europa dei burocrati e dei tecnocrati, non quella del popolo. Inoltre l'idea dell' Europa unita si scontra con il volere di alcuni Stati (Gran Bretagna, per esempio) di difendere le sovranit� nazionali. Fondamentale � sempre stato il rapporto con gli Stati Uniti, che hanno giocato un ruolo essenziale fin dall'inizio nella ricostruzione europea. 

Grazie al Piano Marshall sono stati disponibili soldi per risollevare le industrie europee, che hanno seguito schemi statunitensi, prediligendo il commercio con gli USA. C'� poi un rifiuto reciproco fra De Gaulle e Kennedy: il primo � contro il secondo, il quale parteggia per la partnership atlantica, che avrebbe sottoposto la Francia e la Gran Bretagna. Si continua comunque un difficile dialogo. Con il GATT, si ha una riduzione del sostegno americano all'agricoltura. Si ha poi un importante problema con la NATO, per quanto riguarda la volont� europea di costruire dopo Maastricht una PESC (politica estera e di sicurezza comune), che prevede una difesa comune. I paesi dell' Europa negli anni 1964 e 1969 hanno firmato convenzioni con i paesi africani, convenzioni poi rinforzate con la Convenzione di Lom� del 1975. La CEE prevede cos� di favorire i paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), aprendosi alle ex-colonie. L'Europa nel 1971 d� inoltre aiuti alimentari e finanziari per i Nuovi Paesi Industrializzati asiatici. 

Con i Paesi del Mediterraneo, l'Europa stringe molti accordi commerciali dopo il 1961 (esclusa la Turchia per la violazione dei diritti umani in relazione ai Curdi). Per i paesi del Mediterraneo Meridionale o Orientale si prevede un libero scambio per 2010. Frattanto non � trascurata neanche la Russia e gli altri Stati del CEI: � creata la BERD (Banca Europea per la Costruzione e lo Sviluppo) per favorire il passaggio ad una economia di libero mercato nel CSI con capitali americani ed europei.



 

   
     
 

Materiali primo anno

1. Le vicende nazionali 
2. Le vicende italiane
3. Responsabilit� della guerra
4. La guerra razziale
5. La resistenza italiana
6. La resistenza in Europa
7. Il dopoguerra in Europa
8. Osservazioni e conclusioni
9. European Partners

Materiali secondo anno
1. Scheda-campione
2. Temi evidenziati nei testi
3. Analisi del Manuale Histoire
4. Europa, Europe
5. Una prospettiva tedesca
6. Unit� europea e Spagna
7. Scheda dei contenuti
8. Antologia
9. Lezione di G. Mammarella
10. Tabelle comparative tra manuali

 
 
Scarica la
documentazione in formato Acrobat Reader

-
materiali primo anno
-
materiali secondo anno


se non si dispone del programma cliccare sull'icona qui sotto